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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 5 Febbraio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2018-00051
"RIFIUTI A FALCHERA. L'UNICO CAMBIAMENTO ? LA QUANTIT? AUMENTATA" PRESENTATA IN DATA 10 GENNAIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Il Consigliere Tresso nella sua interpellanza riprende una questione
che ebbe inizio nella primavera del 2017 con una richiesta di comunicazione alla
Sindaca sul degrado e l'abbandono di rifiuti presso l'argine Stura e strada Cuorgnè, alla
quale seguì un sopralluogo di VI Commissione Consiliare Permanente, dove erano
presenti fra gli altri il Presidente Mensio e il mio predecessore Giannuzzi, dal quale
emersero varie criticità dalla stabilità delle scarpate del cavalcavia di strada Cuorgnè,
conseguenti a scavi eseguiti per ospitare baraccamenti abusivi, alla presenza di rifiuti e
di una decina di orti abusivi sulla sponda orografica sinistra del torrente Stura all'altezza
del ponte di via (parola incomprensibile). Da quel sopralluogo avvenuto il 6 giugno
2017, gli orientamenti ipotizzati si indirizzarono ad un intervento straordinario di
rimozione dei rifiuti, al posizionamento restringendo la carreggiata stradale di barriere e
jersey o di un sistema di videosorveglianza al fine di disincentivare nuovi abbandoni
indiscriminati di rifiuti e all'allontanamento degli abusivi di lungo Stura Lazio, offrendo
loro altri spazi per la realizzazione di orti urbani regolari. Il 16 giugno 2017 cambia
l'Assessore all'Ambiente, in data 29 novembre, sull'argomento il Consigliere Tresso
presenta un'interpellanza al sottoscritto, la 3920 che viene discussa in Aula il 30
ottobre. Nella risposta: "Dopo un sopralluogo congiunto con la Polizia Municipale,
l'Area Ambiente aveva comunicato l'intenzione di agire in ottica di prevenzione,
valutando una serie di iniziative e di provvedimenti. Tra questi segnalava la valutazione
di nuove modalità di utilizzo dell'impianto sportivo antistante il sito in oggetto
attualmente non in uso a seguito della revoca di una concessione pregressa. Al termine
dell'iter di riassegnazione in concessione, che rientrava nella competenza dell'Area
Sport e Tempo Libero, si sarebbero potute creare le condizioni per una riqualificazione
dell'intero circondario, ivi compreso il tratto di strada Cuorgnè oggetto di attenzione. In
tal senso l'area attualmente adibita a parcheggio, ma oggi inutilizzata, sarebbe potuta
tornare ad essere attiva, si era anche discusso sulla possibile inefficacia dell'eventuale
installazione di telecamere basata sull'esperienza degli ultimi anni in quanto i
trasgressori, una volta compreso che il sito è videosorvegliato, oscurano le targhe dei
mezzi, di fatto vanificando il sistema installato e si era constatato che in tali casi l'unico
strumento di controllo a disposizione dell'Amministrazione sarebbe un maggiore
presidio del territorio attraverso la Polizia Municipale per l'effettuazione di interventi
coordinati in tempo reale". Sempre nella risposta all'interpellanza 3920: "A seguito di
interlocuzioni con l'Area Patrimonio, si comunicava che la scarpata del cavalcavia
risultava essere di proprietà di ATIVA e che in tal senso il Patrimonio si sarebbe
attivato nei confronti di ATIVA stessa per chiedere una verifica sulla scarpata in
relazione alla situazione di stato di fatto, ossia la proliferazione nel tempo di varia
vegetazione potenzialmente pericolosa dal punto di vista della staticità e facilmente
incendiabile, nonché degli insediamenti nati e cresciuti nel frattempo, alcuni anche
recintati. La Direzione Infrastrutture e Mobilità aveva ritenuto non opportuna la
riduzione della carreggiata e con una fila di new jersey posta longitudinalmente a causa
dell'eccessivo impegno in termini logistici ed economici che l'operazione avrebbe
comportato, oltre 250 metri. Parallelamente aveva ipotizzato uno studio sulla viabilità
finalizzato tra l'altro a valutare la possibilità di consentire l'accesso a quel tratto di
strada Cuorgnè esclusivamente a soggetti autorizzati a recarsi presso il canile. Il
Comandante Vicario del Corpo di Polizia Municipale aveva reso noto, sull'abbandono
dei rifiuti, che la Stazione Territoriale VI, nonostante l'espletamento di ripetuti servizi
anche in turno serale aveva identificato e sanzionato un solo soggetto. Il Servizio
Sostenibilità Energetica, sull'incremento del livello di illuminazione pubblica, aveva
reso noto che per quanto concerneva lungo Stura Lazio l'impianto attuale è già a led con
apparecchi da oltre 100 watt, pertanto tecnicamente rispettoso della normativa in
materia e per quanto concerne la Strada Cuorgnè non vi sono i led, ma l'impianto a
schema di installazione idoneo ed apparecchi da 250 watt/sodio, pertanto anche in
questo caso in regola con la normativa". Dopo questa articolata premessa comunico al
Consigliere Tresso gli aggiornamenti pervenuti dai vari servizi: "L'Area Ambiente, per
quanto è di competenza, non ha nulla da aggiungere rispetto a quanto già comunicato in
occasione della discussione dell'interpellanza 3920, continua a considerare lo sviluppo
dell'area sportiva limitrofa un'occasione di riqualificazione. Il servizio Sostenibilità
Energetica, per quanto di competenza, nel confermare le caratteristiche tecniche degli
impianti presenti in lungo Stura Lazio e strada Cuorgnè già discussi in risposta
all'interpellanza 3920 e consideranti rispettosi della normativa, tenendo nel debito conto
l'aumento di spesa derivante dall'operazione, valuta inefficace contro le azioni illegali
incrementare ulteriormente il livello di illuminazione attuale. Il Servizio Verde Pubblico
Gestione Grandi Opere, sulla presenza pluriennale presso la sponda sinistra del torrente
Stura, sotto il Ponte Amedeo VIII di (incomprensibile), di orti abusivi non interessati in
occasione dello sgombero del campo nomadi, comunica come sia sicuramente possibile
un ricollocamento dei veri ortolani in strada dell'Arrivore negli orti circoscrizionali
previo attento accompagnamento sociale e istruttoria che renda legittima l'occupazione
di aree comunali. Il neo Comandante del Corpo di Polizia Municipale, nel confermare
che nei ripetuti servizi, anche in turno serale, finora in una sola occasione è stato
identificato e sanzionato un unico soggetto e che l'area di strada Cuorgnè nei pressi del
civico 212 che costeggia gli ex campi di calcio della Falchera risulta, come da
sopralluogo in data 18 gennaio 2018, effettivamente occupata da rifiuti vari e masserizie
per una superficie complessiva di circa 850 metri quadri, informa che la Sezione
competente ha provveduto ad inviare alla Direzione Ambiente richiesta di pulizia
dell'area e in seguito a contatti intercorsi con il responsabile ciclo integrato dei rifiuti sia
emersa l'esistenza di un progetto di riqualificazione della zona interessata, al fine di
contrastare anche l'abbandono incontrollato di rifiuti. Nell'attesa di questi interventi
strutturali sull'area ex campi sportivi, che potrebbero essere definenti circa il contrasto
alle problematiche di abbandono, l'Area Ambiente ha comunicato che si cercherà di
tamponare con interventi spot e si procederà, a valle di alcuni lavori già programmati,
con una richiesta di preventivo quanto prima sempre nel rispetto delle residue
disponibilità finanziarie e in corso d'opera. Per quanto riguarda l'area sportiva, nel
frattempo, in data 22 gennaio 2018, è stata approvata dal Consiglio Comunale la
deliberazione 201706309/10 di esternalizzazione in gestione sociale dell'impianto
sportivo comunale denominato Falchera E2 sito in via degli Ulivi, 11. Sull'impianto
gestito esternamente da un'associazione sportiva sin dal 2013, a causa di gravi
inadempienze da parte del Concessionario, dietro proposta della Circoscrizione 6, il
Consiglio Comunale dispose la revoca della concessione in data 20 dicembre 2013. La
Circoscrizione 6, rientratane in possesso, ha provveduto ad effettuare due esperimenti di
bando pubblico per l'individuazione di un nuovo concessionario dell'impianto, ma
entrambi sono risultati deserti in data 8 ottobre 2015 e in data 27 gennaio 2016.
L'impianto, con verbale sottoscritto in data 16 novembre 2017, è passato in carico
all'Area Sport e Tempo Libero. Con l'approvazione della suddetta deliberazione,
avvenuta lo scorso 22 gennaio da parte del Consiglio Comunale, l'impianto è stato
inserito tra quelli di rilevanza cittadina ai sensi del Regolamento 295 valutando migliore
la gestione in convenzione rispetto alla gestione diretta con uno strumento
potenzialmente più idoneo ad assicurare funzionalità ed economicità e soluzione più
efficace per la riqualificazione sociale e ambientale della zona interessata, tenuto conto
delle indicazioni provenienti dalla Circoscrizione 6 e delle difficoltà incontrate nei
precedenti esperimenti di gara pubblica, pertanto ritenendo necessario procedere ad un
nuovo tentativo di bando prevedendo condizioni più favorevoli in deroga alle previsioni
contenute nel Regolamento 295. Il Consiglio Comunale ha così disposto, con
approvazione del suddetto provvedimento, di demandare a successivi provvedimenti
dirigenziale l'indizione della gara e l'avvio della conseguente procedura amministrativa.
In conclusione il Direttore della Divisione Ambiente Verde Protezione Civile sottolinea
che, come già riferito nelle precedenti sedute consiliari, ai fini di ostacolare l'abbandono
di rifiuti in argine di via Cuorgnè, si rende necessario risolvere anche la questione legata
alla pulizia della scarpata e alla rimozione di baracche e orti sulla scarpata ad ovest della
via ancora di proprietà di ATIVA e non acquisita al momento della costruzione del
cavalcavia limitrofo. Ciò consentirebbe di dar maggiore visibilità, possibilità di
controllo e sicurezza all'area in questione. ATIVA dovrebbe, in sintesi, con non poche
evidenti difficoltà, a smantellare le baracche, liberare gli orti dagli attuali occupanti non
autorizzati dalla società medesima. I vari uffici competenti stanno valutando le strade
ritenute più opportune per raggiungere l'obbiettivo ed in particolare anche in relazione
alle attuali disponibilità economiche stanno concertando l'opportunità o meno di
riprendere le già intercorse trattative con ATIVA per l'acquisizione ancorché gratuita
dell'area nelle attuali condizioni di fatto e che comporterebbero per la Città l'onere non
indifferente di abbattimenti, sgomberi e bonifiche per il ripristino originario dello stato
dei luoghi. L'alternativa posta a ragionamento da parte degli uffici è quella relativa
all'accertamento della possibilità giuridica di procedere con ordinanza nei confronti
della proprietà, che comunque in questo caso potrebbe ritenersi parte lesa e quindi non
ottemperare nell'immediato a quanto ordinatole.

UNIA Alberto (Assessore)
Presidente, lei non ricorda che in Capigruppo avevo chiesto il doppio del tempo, vero?

UNIA Alberto (Assessore)
Per chiarire, perché non ho capito una roba: se si riferisce alla delibera o al bando.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, ma nella spiegazione del perché non sono state messe delle cose dentro al bando...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Grazie

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