Interventi |
PATTI Federica (Assessora) Buongiorno. In merito all'interpellanza della Consigliera Artesio, dove viene chiesto se siano noti all'Amministrazione Comunale comportamenti alimentari afferenti al pasto domestico, facendo anche riferimento a ciò che è avvenuto a Firenze, io mi sono poi premurata di chiamare l'Assessore di Firenze per capire come loro avevano agito sui controlli e in effetti loro hanno fatto i controlli come ristorazione scolastica, i numeri però sono decisamente diversi perché hanno 44 non aderenti al servizio di ristorazione. Quello che abbiamo noi come informazione, riguardo i comportamenti, sono più di tipo informale, tipo informale dato da insegnanti piuttosto che da alcune cose riportate, alcuni fatti riportati dal personale delle aziende ristoratrici. Lei chiede se non si ritenga opportuno fare una rilevazione in maniera più adeguata, è una cosa che avevamo pensato, ma vista anche la tensione che c'era stata inizialmente, soprattutto nello scorso anno scolastico, tra i genitori, diciamo, del Caro Mensa e l'Amministrazione, come anche dei genitori del Caro Mensa con le direzioni scolastiche, forse in quel momento non ci era sembrato opportuno iniziare a capire come rilevare questa situazione, io personalmente mi sono recata in alcuni refettori, in particolare un refettorio che mi ha colpito nella zona nord di Torino, non dico il nome della scuola, dove i pasti consumati erano molti con bibite, quali Coca Cola e succhi di frutta e in alcuni casi anche porzioni monodose di pasta, anche in versione consistente come unico, come dire, elemento di cui cibarsi, in molti avevano dei panini e quindi la situazione, che io ho visto, non era confortante, viste anche tutte le numerose azioni che stiamo facendo, quali, sulla formazione degli insegnanti insieme all'ufficio scolastico regionale all'ASL, sia il percorso che stiamo attuando per riformare le Commissioni Mensa, stanno in un qualche modo ricreando dei rapporti più sereni, diciamo, all'interno delle istituzioni scolastiche ed è all'interno di questo anno che, come dire, ci eravamo un po' immaginati di capire come, con le autonomie scolastiche provare ad immaginare un percorso di rilevazione o perlomeno di monitoraggio di quelli che sono i comportamenti alimentari all'interno delle scuole, anche capire come farli, perché non è proprio banalissimo il modo e chi deve farli. |