Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Gennaio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2018-00096
"LE OPERE EDILIZIE SONO 'PRECARIE', L'AMMINISTRAZIONE AUMENTA LE TARIFFE E I COSTI PER I CITTADINI SONO STRUTTURALI E IN CRESCITA COSTANTE: E SE PAGASSERO TUTTI?" PRESENTATA IN DATA 11 GENNAIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
La successiva è la 0096, presentatori Magliano e Artesio:

"Le opere edilizie sono precarie, l'Amministrazione aumenta le tariffe e i costi per i
cittadini sono strutturali e in crescita costante: e se pagassero tutti?"

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Risponde a questa interpellanza l'Assessore Rolando. L'interpellanza 6479 è assegnata
alla I più III. Prego, Assessore.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sì, grazie. Anche questa interpellanza merita, purtroppo, una risposta lunga: "Il progetto
mirato al censimento dei precari edilizi sul suolo pubblico, quali intercapedini, griglie,
bocche di lupo avviato nel 2010 come si evince dalla determinazione 2010/40064
numero cronologico 6 dell'8/02/2010, trova la sua ratio nell'esigenza di contrastare il
fenomeno dell'abusivismo attuato con occupazione di suolo pubblico prima di
necessaria concessione comunale, nonché quello di contrasto dell'evasione del
pagamento del canone dovuto quale corrispettivo per l'occupazione di spazi o aree
pubbliche ad esso strettamente connesso". Il riferimento del Regolamento è sempre il
257 della Città. "Inoltre la presenza di precari edilizi abusivi, nella situazione specifica,
creano ingiustificata disparità di trattamento tra cittadini che osservano le regole, dettate
dalla normativa comunale e coloro che non risultano inadempienti. Ai sensi del
Regolamento COSAP il corrispettivo dovuto dal beneficiario di un provvedimento
amministrativo di concessione, emesso dal Comune di Torino, che gli consente di
occupare spazi o aree pubbliche, è rappresentato a norma dell'articolo 63 del Decreto
Legislativo 446 del dicembre '97 per canoni di occupazione, articolo 1, comma 3 che è
dovuto per il beneficio che ne trae il singolo dall'uso particolare del suolo sottraendolo
all'uso collettivo. Come è noto, il canone è commisurato alla superficie occupata, alla
durata dell'occupazione e alla relativa tariffa, articolo 11, comma 1 del Regolamento.
La tariffa subisce incrementi con adeguamenti annui in base all'aumento del tasso di
inflazione, si fa riferimento al dato di inflazione programmato. Nel quinquennio
2013/2017 per esempio si è passati da un incremento pari ad euro 03.05 nel 2013 a
03.28 nel 2017. Solamente per l'anno 2010, con deliberazione del Consiglio Comunale
citata prima, ordine 54 meccanografico 201001783/024, la tariffa ordinaria per
l'applicazione del canone è stata incrementata del 9%. Nell'anno in questione è stati
accolto un programma di riqualificazione complessiva della città già iniziata nel
decennio precedente mediante opere di rifacimento di vie, pedonalizzazioni, modifiche
alla viabilità, parcheggi, nuovi parchi, parchi pubblici che ha favorito di fatto la
fruibilità del suolo pubblico da parte di tutti i cittadini accrescendone il valore,
rafforzando la qualità del tessuto urbano e contribuendo ad accrescere il grado di attività
turistica della città. Tale situazione ha giustificato un incremento corposo della tariffa
come peraltro è stato argomentato nella delibera 2010, successiva a quella che ho detto
prima, 02096 con oggetto: "Canone di occupazione spazio aree pubbliche,
determinazione della tariffa 2010". Riscontrando i punti 1, 2, 3 e 4 della interpellanza, le
risposte sono le seguenti: "Con il censimento partito con il progetto di cui in premessa,
avviata nel 2010, risultano censiti 4.084 fabbricati, di cui con precari regolarizzati
2.665, il 60%, con relativo versamento del canone; il gettito medio annuo è di 600.000
euro. Con deliberazione di Giunta 2016/06534 del 20/12/2016, come ricorderanno i
Consiglieri, nell'ambito dell'oggetto di prevenzione contrasto all'evasione fiscale
indirizzi operativi, si è infatti confermato l'input al completamento dell'attività di
verifica accertamento dei precari ancora irregolari presenti nel territorio cittadino. Si
precisa che nell'anno 2017, facendo seguito alla riorganizzazione degli uffici comunali
generali, la competenza dei precari edilizi è stata trasferita dal Servizio Arredo Urbano
al Servizio Pubblicità e Suolo Pubblico e ciò ha comportato un periodo di adeguamento
degli uffici al nuovo assetto organizzativo. Quanto alle tempistiche necessarie per lo
svolgimento di tali attività esse non sono esattamente quantificabili. Sono state già
avviate circa 90 lettere di sollecito alle regolarizzazioni ed entro breve termine saranno
inviate le rimanenti comunicazioni. La lavorazione di questa tipologia di pratica
comporta un'approfondita indagine istruttoria che consiste nell'acquisire dall'archivio
edilizio i progetti registrabili al fine di verificare i titoli edilizi che potrebbero motivare
l'esenzione del canone. Al termine dell'attivazione del progetto di regolarizzazione
delle situazioni pendenti si potrà fare una riflessione complessiva che riguarda solo il
canone riferito ai precari edilizi e prevedere una loro disciplina normativa specifica.
Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie, Assessore Rolando. Consigliere Magliano e poi la Consigliera Artesio.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma, questa interpellanza nasce dal fatto che, come ricordava
l'Assessore, se noi prendiamo un trend di crescita, è dal 2001/2002 che questa tipologia
di canone aumenta del 6% all'anno, poi sono stati aumenti più o meno forti in base a
certe decisioni dell'Amministrazione. L'unica preoccupazione che ho è questa, cioè
visto che come diceva l'Assessore ci sono circa 4.000 stabili che devono essere
visionati noi ad oggi ne abbiamo 60% che è stato oggettivamente monitorato.
L'obbiettivo di questa mia interpellanza è capire se e quando, ed era quello uno dei temi
di cui volevo avere una risposta, ma è il tema di cui l'Assessore ha detto che in questo
momento non ci può dare risposta è, nel momento in cui li avremmo censiti tutti e ci
rendiamo conto di chi sta evadendo, l'obbiettivo è che se io arrivo a far pagare tutti,
magari riesco a far pagare meno, perché è questo l'obbiettivo che una sana
Amministrazione dovrebbe porsi, se nessuno mi evade la tariffa e quindi il tributo e
quindi riesco a chiedere il giusto a tutti, evidentemente avrò uno extra gettito rispetto a
quello che ad oggi, visto che ci manca il 40% di persone che non pagano i precari
edilizi. Per cui io su questo, oltre a chiedere all'Assessore se c'è la possibilità di avere
quanto ha detto, mi faccio due fotocopie, vorrei capire, anche politicamente, se nel
momento in cui, innanzitutto quante forze metteremo a fare questo tipo di monitoraggio
perché si era iniziato a fare questo monitoraggio, poi uno può dire se è una norma giusta
o sbagliata, le intercapedini piuttosto che gli spazi che di fatto non sono abitati dai
cittadini e spesso sono spazi che ti vengono imposti quando costruisci un'abitazione
perché sono spazi che servono per la sicurezza, se è giusto o meno che abbiano un
tributo soprastante. La mia preoccupazione è che negli anni è esploso questo tributo e
alcune statistiche, che mi sono state fornite da un cittadino che ha fatto delle
(incomprensibile) particolari che lui conosce oggettivamente sono abbastanza
allarmanti: Amministrazione Chiamparino 2 + 51%, Fassino +28% e l'Amministrazione
Appendino +0,9%. Il problema è quello che le dicevo prima, Assessore, capire se nel
momento in cui li avremmo monitorati tutti, il 100%, se aumentando quindi il gettito
uno sarà in grado di dire: avendo queste risorse sono in grado di far pagare in meno a
tutti quanti, perché questo, la logica è sempre doppia, pagare meno per pagare tutti,
oppure cercare di far pagare tutti per abbassare il tributo. Ad oggi a questa domanda io
una risposta non l'ho avuta, per cui, Presidente io, visto che è un tema complesso
abbastanza tecnico, chiedo un approfondimento in Commissione, perché secondo me
vale la pena mettere anche intorno al tavolo i diversi soggetti che ci hanno lavorato
perché in questo momento è cambiata anche la Direzione che si occupa di quest'attività,
per cui se ci fosse la possibilità, essendo uno dei tributi al quale noi facciamo
maggiormente riferimento, ed è forse uno di quelli più sentito dai cittadini, perché di
fatto un cittadino onestamente dice: "sto pagando un tributo per una zona della casa che
non uso praticamente mai, l'intercapedine non lo uso mai" e allora, visto che questo
aumenta secondo me vale la pena fare un approfondimento un po' attento in
Commissione perché mi piacerebbe sapere, questo sì, se anche alla luce della stretta che
quest'Amministrazione ha posto sul tema del tributo, su tendere ad un'evasione zero,
come dovrebbe fare qualsiasi Stato e qualsiasi Amministrazione, capire che armi
abbiamo messo in campo per raggiungere quell'obbiettivo, perché se no avremmo
sempre gli stessi, questo 60% che paga, la tariffa aumenta tutti gli anni e un 40% di
persone che non paga, ma anche perché non andiamo a suonargli al campanello e dire:
"Scusi, la planimetria di casa sua dice che lei su questo pezzo, su questi metri quadri, su
questi metri cubi lei dovrebbe pagare le tasse, in questo momento non le sta pagando, si
metta in regola". Questo è un dato che secondo me vale la pena approfondire. Io chiedo
all'Assessore di poter avere copia di quello che ha letto, ma chiedo soprattutto al
Presidente di Commissione di approfondire questo tema perché secondo me è un tema
che vale la pena, anche prospetticamente nei prossimi 3 anni e mezzo, provare ad
affrontare e a concludere, almeno a censire tutti che è una cosa che in questo momento
manca. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Capogruppo Artesio, prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie. In realtà io vorrei approfondire un aspetto specifico di quest'interpellanza
predisposta dal collega Magliano che ho sottoscritto, perché credo che ci si debba dare
una scadenza e penso che la prossima deliberazione proposta dalla Giunta al Consiglio
Comunale di indirizzi in ordine a tariffe possa essere una scadenza ragionevole. Intanto
vorrei dire che non ci troveremmo in un'Aula del Consiglio Comunale a discutere di
questione specifiche, di questioni tecniche se l'Amministrazione rispondesse
nell'interlocuzione richiesta direttamente dai cittadini, perché su questo tema, almeno in
data 23 novembre 2016 e ancora in data 23 giugno 2017, rispettivamente lo staff della
Sindaca e l'ufficio dell'Assessore Rolando erano stati interpellati perché le persone
ragionevolmente comprendono se esistono istruttorie in corso purché venga a loro
comunicato. Veniamo quindi alla specificazione della questione che voglio sottolineare,
in modo particolare il tema relativo alle intercapedini degli stabili che per caratteristiche
architettoniche fin dalla loro costruzione prevedono l'intercapedine. Si tratta quindi, per
coloro che vi abitano, di una situazione irrinunciabile e peraltro non dipendente dalla
loro volontà se non nel momento dell'acquisto o dell'affitto dell'alloggio in cui abitano.
La progressione a cui faceva riferimento il collega Magliano precedentemente è davvero
stupefacente, soprattutto se la riportiamo a progressioni di altre tariffe che in modo
particolare in questa città hanno animato il dibattito pubblico. Se noi vogliamo ad
esempio prendere come riferimento il permesso di sosta e tutte le questioni che si sono
avvicendate in questo mese sulla percentuale significativa di aumento della sosta per i
residenti nelle zone contrassegnate dalle strisce blu, vediamo che il tributo annuo,
ipotizzando una lettura che occupi circa 10 metri quadri, è di 140 euro 10 metri quadri,
vale a dire 14 euro a metro quadro. Relativamente ad un'intercapedine media nella
fattispecie dei casi che ci sono stati segnalati, il condominio paga 113 euro a metro
quadro. Pare del tutto evidente che se in virtù dello stile pedagogico col quale
quest'Amministrazione ha voluto spiegare ai conduttori di auto che potrebbero
rinunciare all'auto per l'interesse generale della salute, teoricamente un cittadino può
dismettere questo tributo verso la città decidendo di vendere la propria auto, risulta
difficile che il cittadino posso vendere l'alloggio o l'intercapedine sulla quale l'alloggio
è stato costruito. Questa ragionevolezza, è stata adottata da altre amministrazioni
comunali, infatti ci sono altre amministrazioni comunali, cito Bologna e se si vuole
anche Napoli, che laddove hanno determinato l'articolazione della tariffa COSAP hanno
ritenuto, proprio per le caratteristiche ineludibili delle qualità architettoniche
dell'edificio abitativo, di escludere gli edifici dal pagamento di questo onere, ma se lo si
vuole introdurre bisogna anche costruire una gradualità ragionevole non solo nella
crescita che andrebbe paragonata agli indici Istat, ma nel dato di partenza, perché non
vorremmo trovarci, di qui alla prossima delibera del Consiglio Comunale, un
atteggiamento virtuoso dell'Amministrazione che decide di non incrementare questa
tariffa, ma tiene ferma la base di partenza, che come ho cercato di spiegare al Consiglio
è decisamente sproporzionata, anche perché se la tariffa è stata definita per coloro che
occupano temporaneamente o definitivamente lo spazio pubblico e creano con ciò un
danno o perlomeno un sacrificio al resto dei cittadini, se la cosa è comprensibile per
l'occupazione a fini di attività commerciale che produce un evidente vantaggio a chi
occupa il suolo pubblico e induce un sacrificio a coloro che vedono interdetto ad
esempio lo spazio del marciapiede per la collocazione di dehor o altro, il beneficio che i
condomini ricevono è quello della luce e dell'aria proveniente dal livello piano strada,
ma risulta un po' discutibile che con ciò inducano un sacrificio al resto della collettività.
Quindi credo che questa questione, nel suo essere questione apparentemente minore
rispetto all'attenzione delle generalità delle politiche pubbliche, sia una di quelle
questioni che essendo, come credo di aver spiegato, chiaramente paradossali, inducono
ad una sfiducia nella relazione tra la città, l'Amministrazione e coloro che la abitano,
facendo ritenere ai più che l'Amministrazione cerchi solo di ricavare le massime entrate
dalla propria politica tariffaria piuttosto che introdurre un'equità fiscale.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Bene, rinviamo in Commissione quindi anche la discussione, l'approfondimento di
questa interpellanza, anche se... Assessore Rolando, visto che si svolgerà
l'approfondimento avrà modo e tempo di svolgere...
(Intervento dell'Assessore Rolando svolto lontano dal microfono)

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Tuttavia se ha urgenza di aggiornarci su qualcosa... Prego.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Con riferimento al tema che riguarda la tempistica di completamento dell'attività di
censimento di queste 1.400 realtà su 4.065 e alle risorse che sono dedicate, quando
andremo in Commissione vi porterò le informazioni, però tutto questo tema è
agganciato al tema della delibera che ho citato della revisione del sistema di riscossione,
quindi tocca quel tema che abbiamo ampiamente forse anche dibattuto, sicuramente in
Giunta, sulla riorganizzazione di tutta la parte riscossione. Tutto lì.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie, Assessore.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)