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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Gennaio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 19
INTERPELLANZA 2018-00120
(GENERALE) "QUALE COPERTURA FINANZIARIA PER IL PIANO INDUSTRIALE GTT?" PRESENTATA IN DATA 15 GENNAIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO MORANO.
Interventi
NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente, debbo dire che gli interventi del Consigliere Morano e del
Consigliere Lo Russo sono stati interventi estremamente importanti, direi, molto
capillari, che sono entrati dentro alla problematica, che chi sia d'accordo o non sia
d'accordo, ma estremamente forti e precisi. Permettetemi, però, leggendo le parole
dell'Assessore ai trasporti Lapietra sul Piano di risanamento del GTT, di alcuni giorni
orsono, ho pensato, per un attimo, che fosse imminente l'arrivo degli alieni a Torino.
Dice l'Assessore "Tecnicamente, il Piano Industriale funziona, servirà il rilancio di
GTT, ma resta da capire se sta in piedi in termini economici, finanziari e giuridici, e
quando sarà chiaro, c'è l'impegno, da parte di tutti, per salvare l'azienda". Dunque, il
Comune ha messo in piedi un Piano che funziona, tecnicamente, ma non si sa se sta in
piedi sul piano economico, finanziario e giuridico. Bè, fra i mille modi per mandare alla
malora il trasporto pubblico, devo dire che la Giunta grillina ha scelto, senz'altro, il più
creativo. Ebbene, il salvataggio di GTT, secondo il Comune, dovrebbe passare
attraverso la transazione di vecchi crediti vantati nei confronti della Regione, la Giunta
Regionale si trincera dietro il non possumus, in mancanza di un solido piano finanziario,
la Regione, lo hanno detto i colleghi in precedenza, non può investire in società dai
bilanci incerti, perché questo sarebbe un illecito amministrativo. La realtà è che 25
milioni, poi i 25 milioni, ha ragione Morano, sono 30, 50, 80, 90, poi lo dirò anche
dopo, che mancano al Piano Finanziario e certificato dalla Deloitte, secondo la GTT, ne
mancherebbero soltanto 15, vanno trovati, se si vuole evitare il commissariamento con
le conseguenze che ne derivano. Il braccio di ferro tra Regione e Comune, sa tanto di
gioco delle tre carte, solo che, in questo caso, rischiano di rimetterci i lavoratori del
GTT e gli utenti del trasporto pubblico. È con un senso, permettetemi, di profonda
angoscia, lo dico da amministratore e da cittadino, che guardo il dipanarsi della vicenda
GTT, aprire i giornali e scoprire, ogni giorno, e lo ripeto, lo ha detto prima chi mi ha
preceduto, che ci sono somme ingenti, che vanno e che vengono, crediti vecchi, forse
diventati inesigibili trasmette, permettetemi, per chi ha ministrato per tanti anni, un
senso di sbandamento e di precarietà, ragione per cui dovremmo meditate tutti un po'.
Ma quali altre somme, fin qui taciute, o nascoste, sono ancora in ballo? Ce lo chiediamo
davanti a tutte le somme che vanno e che vengono e alle cifre che vanno e che vengono?
C'è ancora qualcosa di nascosto che dobbiamo, per caso, costruire? Com'è possibile
che, mi chiedo, che GTT e Comune scoprono che hanno gestito la linea Metro dal 2007
al 2012, e per questo servizio avrebbero dovuto ricevere 24 milioni di euro dalla
Regione, mai arrivati? In questi 6 anni di che cosa si sono occupati gli amministratori
GTT e il Comune di Torino? Sono stato sindaco, e per molto tempo i comuni più
piccoli, ma mai, dico mai, sarebbe potuta accadere una cosa simile, perché il Direttore
Generale, funzionari dell'Assessorato al bilancio, di tutto e di più, si sarebbero messi
mani nei capelli di fronte a ritardi amministrativi ingiustificabili e ingiustificati, mi
avrebbero ammazzato, soltanto per trasferire 1 milione, 100.000 euro, 200.000 euro, mi
avrebbero ammazzato in maniera anticipata, dicendomi "Non è possibile". Come mai,
qua, tutto questo è stato possibile in tutti questi anni? Come è stato possibile lasciar
passare tanto tempo senza che nessuno si sia ami accorto di nulla? E gli organi di
controllo, dico, quelli amministrativi, ma anche i collegi dei sindaci, che pure esistono,
e sono pagati con i soldi dei contribuenti, che cosa hanno controllato in questi anni, se
l'azienda di trasporto è stata ridotta sull'orlo del fallimento? Stupirsi di fronte a tanta
ignavia di chi amministra soldi pubblici, che gli elettori disertano le urne e si nutrono di
rancore verso la politica, significa avere la coda di paglia. È impensabile riportare i
cittadini alle urne, se il panorama che la politica offre, è quello che è sotto i nostri occhi.
Chi ha amministrato nel passato, e cioè il Partito Democratico, e chi amministra oggi,
cioè, il Movimento 5 Stelle, non può cavarsela puntando l'indice su chi aveva
amministrato prima di loro, è troppo comodo accusare chi ci ha preceduti. I cittadini
hanno mille ragioni per non andare al voto, ma ne hanno una più prepotente di tutte per
andarci e giudicare i responsabili di tanti disastri e mandarli a casa. Lo dico ai colleghi
del partito Democratico, Renzi ha detto ieri, o l'altro ieri, "I grillini governano male,
pensate cosa è successo a Torino per una partita di calcio". La ritengo una battuta fuori
luogo. Ecco, ha governato male, a Torino, chi c'era prima e forse, certamente, governa
male chi c'è adesso, grazie.

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