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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Gennaio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 19
INTERPELLANZA 2018-00120
(GENERALE) "QUALE COPERTURA FINANZIARIA PER IL PIANO INDUSTRIALE GTT?" PRESENTATA IN DATA 15 GENNAIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO MORANO.
Interventi
MORANO Alberto
L'interpellanza generale era stata presentata prima che ci venisse consegnata bozza del
Piano Industriale, consegna che è stata effettuata qualche giorno fa. Dalla lettura del
Piano Industriale della lettera di impegno della Regione e delle lettere di buona
intenzione del Comune, però, si possono trarre alcune risposte interessanti che vanno un
po' oltre quello che ci ha detto adesso l'Assessore Rolando. Innanzitutto, emerge nel
Piano, in molte pagine del Piano, non ve le sto a citare tutte, che GTT ed FCT, dovranno
far fronte, nel periodo 2016/2018, a perdite operative stimate, per il 2016, presumo,
ormai definitive, di 13.3, per il 2017 di 28.7 e per il 2018, primo anno di attuazione del
Piano, di ulteriori 16.3 milioni. A questo importo, dovrebbe essere sommata la perdita
di natura straordinaria, nascente dall'accordo con l'agenzia. Il Piano, che è redatto sui
dati 2016, ma che indica, come crediti contestati con l'Agenzia, al 31 dicembre 2017, 80
milioni, prevede, in più parti del Piano, che vi sia un accordo con la Regione, intorno a
25 milioni, che significa che ci saranno, circa, 55 milioni di stralcio di questi crediti e,
stante la mancanza di fondi rischi crediti, nel Bilancio di GTT, questo si tradurrà
necessariamente, in una perdita. Vi è, poi, un'ulteriore perdita di 4.9, derivante
dall'accordo fatto fra GTT, cioè, dall'accordo approvati dal Comune, relativo ai
pagamenti degli interessi, ma non ancora ratificato da GTT, e poi vi sono debiti di 23
milioni e 900.000 euro, relativi alla gestione Metro, ante 2012, che la Regione ha detto,
in nessun modo, dovranno essere richiesti alla Regione. Il Comune dice "Non ci sono le
risorse". La Regione aggiunge, nella sua lettera di impegno, che l'accordo deve essere
tombale, e, quindi, questo porta a dire che anche questo profilo, questa partita, dovrà
essere disciplinata nell'accordo e troverà un riflesso nel Bilancio con, quindi, possibili,
ulteriori 24 milioni di perdita, a cui bisognerà aggiungere la sorte degli altri 8 milioni e
200.000 euro di crediti contestati, inseriti nel bilancio di GTT. Ha detto bene,
Assessore, il Piano Industriale, redatto sulla base dei dati contabili al 31 dicembre 2016,
che fa un po' specie, per un Piano Industriale che partirà nel 2018. Vi sono alcuni
aggiornamenti e aggiustamenti al 31 dicembre 2017, ma questo Piano, questo Bilancio o
dati contabili, non sono i dati approvati, risultanti a bilancio, e ancor meno sono dati
certificati, né la Società Deloitte, nello svolgimento della sua analisi del Piano
Industriale, ha svolto quell'attività che io mi sarei aspettato, di circolarizzazione dei
crediti, perché, capire, in modo certo e indipendente, qual è lo stato dei crediti e dei
debiti della società, penso che sarebbe stato il minimo, se si voleva predisporre un Piano
Industriale serio, che non mettesse a rischio i soldi pubblici che dovranno essere
investiti. In particolare, il fabbisogno finanziario, è collegato a 4 punti, che non sono
molto chiari, nel Piano Industriale. La prima domanda è, il debito verso Infra.To, è
stato, in parte pagato per 3.6 milioni, come, da qualche parte del Piano, sembra capirsi,
ma non abbiano l'evidenza che questo pagamento si avvenuto a fine anno. Canova, qui
il Piano è veramente un po' strano, perché, a pagina 17, si parla di 11 milioni di debiti
verso Canova; a pagina, invece, 44 del Piano, si dice che il debito scaduto è solo +2.4
milioni. Allora, lei capisce, Assessore, che capire se questo debito è stato o non è stato
pagato, cambia l'entità del fabbisogno? "Debiti verso fornitori scaduti da oltre 90
giorni". Anche qui si fa riferimento, da qualche parte del Piano, a un dato al 31
dicembre 2017, salvo, poi, il piano, dedicare 30 pagine all'analisi della situazione dei
debiti verso fornitori, al 31 dicembre 2016. Anche qui, il dubbio è, questi debiti sono 58
milioni, com'è indicato a pagina 5, o sono 39 milioni, com'è indicato a pagina 44 del
Piano, perché cambiano 19 milioni, che, se fossero 58, si sommano al fabbisogno. E poi
ci sono ancora, una partita minore, i debiti finanziari a medio termine, nei confronti
delle banche, perché, anche qui, il Piano non è chiaro. A pagina 16 si parla di 63
milioni, a pagina 39 si parla di 67 milioni, e quindi, mi piacerebbe capire qual è il debito
verso medio-lungo termine. Anche sul fabbisogno finanziario, che lei ha stimato in 133
milioni, ma, dopo le operazioni che lei ha indicato in 133 milioni, come indicato nel
Piano, dopo le operazioni di mitigazione, posti in essere dalla società. In realtà, il Piano,
nelle varie pagine, parla, a volte, di 191, a volte di 192, a volte di 193.7, e questo, senza
aver ancora chiarito qual è la sorte delle voci di cui ho fatto cenno prima, che
potrebbero impattare per ulteriori 39 milioni, sul fabbisogno di Piano. Veniamo al
famigerato aumento di capitale, destinato al sostegno della società. Qui, la lettera di
buone intenzioni, indirizzata dal Sindaco alla società FCT, fa pensare che, in
determinate ipotesi, la società sarebbe impegnata a sostenere il Piano. Il Piano
Industriale, però, dice qualcosa di completamele diverso. Il Piano Industriale, a pagina
54, ma lo ripete, poi, in altre pagine, dice espressamente che il Paino presuppone,
necessariamente, un aumento di capitale di 25 milioni, che potrà essere derogato
nell'importo, al verificarsi di 2 sole ipotesi; primo, che la Regione versi più di 25
milioni, o che il Comune paghi parte dei 24 milioni dovuti per la gestione Metro ante
2012. Ma entrambe queste ipotesi, mi sembra, siano escluse, perché il Comune, lo ha
detto anche lei, non intende versare, perché non sono in Bilancio, quindi, nulla questio,
e la Regione ha detto, chiaramente, che non contribuirà più di un certo importo. Resta,
in ultimo, da chiarire, perché questo non lo ha chiarito, Assessore, che cosa succede dei
rapporti debiti-credito con il Comune di Torino. GTT, a pagina 56 del Piano, propone di
rimborsare 86.4 milioni per canoni parcheggi, in essere, al 31 dicembre 2017, e 5.7
milioni, dovuti a FCT per dividendi, a partire dal 2022. La domanda è, la Città ha
approvato tutto questo? Tutto questo è riflesso nei conto della Città, perchè, se non è
riflesso nei conti della Città, come fa GTT a scrivere che questo accada? E ancora, il
bilancio pluriennale di previsione, cosa dice in ordine ai 17 milioni di canoni parcheggi
che erano dovuti per il 2017, che, invece, vengono spostati dal 2022 in avanti? È stata
fatta la variazione? Perché, sennò, io mi chiedo, su quali argomenti giuridici il Piano
Industriale è fondato, perchè, se manca un documento del Comune che autorizza tutto
questo, sulla base di quali argomenti l'amministrazione di GTT ha approvato questo
Paino Industriale? Per quanto, poi, riguarda, infine, i crediti non contestati di GTT verso
il Comune, pari a circa 37 milioni, il Piano prevede che 24 milioni verranno pagati in 10
rate annuali e questo, mi sembra, è coerente con la delibera presa dalla Città a
settembre, con cui si è deciso di spalmare in 10 anni. Ma per l'eiezione di 13 milioni,
nulla si dice. In sintesi, a me sembra che questo è un Piano Industriale, autorizzato
dall'assemblea di GTT, con voto favorevole di FCT, che ha avuto un sostegno da parte
del Sindaco, con la lettera di indirizzo, sia un poco pasticciato, contenga, perlomeno,
alcune voci di importo significativo che non sono chiare, e, soprattutto, si fondi su un
Bilancio non approvato e su nessuna certezza di quelli che sono i crediti e debiti.

MORANO Alberto
La vicenda dei 24 milioni della gestione Metro, mi chiedo, soprattutto, come sia
possibile che, delibera Città di Torino, 25 settembre 2012, venne approvata una
transazione, relativa gestione metro, anni 2007/2012, tra la Città di Torino, Regione
Piemonte e GTT, questa transazione è stata approvata ed eseguita e vengono fuori,
adesso, altri 24 milioni? Questo è che vorrei capire, come sia possibile, tecnicamente,
perché se no questi accordi non contano nulla. Ma io non sto facendo un'accusa
all'Assessore Rolando, sto solo citando un fatto, c'è un delibera della Città di Torino.

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