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MORANO Alberto L'interpellanza generale era stata presentata prima che ci venisse consegnata bozza del Piano Industriale, consegna che è stata effettuata qualche giorno fa. Dalla lettura del Piano Industriale della lettera di impegno della Regione e delle lettere di buona intenzione del Comune, però, si possono trarre alcune risposte interessanti che vanno un po' oltre quello che ci ha detto adesso l'Assessore Rolando. Innanzitutto, emerge nel Piano, in molte pagine del Piano, non ve le sto a citare tutte, che GTT ed FCT, dovranno far fronte, nel periodo 2016/2018, a perdite operative stimate, per il 2016, presumo, ormai definitive, di 13.3, per il 2017 di 28.7 e per il 2018, primo anno di attuazione del Piano, di ulteriori 16.3 milioni. A questo importo, dovrebbe essere sommata la perdita di natura straordinaria, nascente dall'accordo con l'agenzia. Il Piano, che è redatto sui dati 2016, ma che indica, come crediti contestati con l'Agenzia, al 31 dicembre 2017, 80 milioni, prevede, in più parti del Piano, che vi sia un accordo con la Regione, intorno a 25 milioni, che significa che ci saranno, circa, 55 milioni di stralcio di questi crediti e, stante la mancanza di fondi rischi crediti, nel Bilancio di GTT, questo si tradurrà necessariamente, in una perdita. Vi è, poi, un'ulteriore perdita di 4.9, derivante dall'accordo fatto fra GTT, cioè, dall'accordo approvati dal Comune, relativo ai pagamenti degli interessi, ma non ancora ratificato da GTT, e poi vi sono debiti di 23 milioni e 900.000 euro, relativi alla gestione Metro, ante 2012, che la Regione ha detto, in nessun modo, dovranno essere richiesti alla Regione. Il Comune dice "Non ci sono le risorse". La Regione aggiunge, nella sua lettera di impegno, che l'accordo deve essere tombale, e, quindi, questo porta a dire che anche questo profilo, questa partita, dovrà essere disciplinata nell'accordo e troverà un riflesso nel Bilancio con, quindi, possibili, ulteriori 24 milioni di perdita, a cui bisognerà aggiungere la sorte degli altri 8 milioni e 200.000 euro di crediti contestati, inseriti nel bilancio di GTT. Ha detto bene, Assessore, il Piano Industriale, redatto sulla base dei dati contabili al 31 dicembre 2016, che fa un po' specie, per un Piano Industriale che partirà nel 2018. Vi sono alcuni aggiornamenti e aggiustamenti al 31 dicembre 2017, ma questo Piano, questo Bilancio o dati contabili, non sono i dati approvati, risultanti a bilancio, e ancor meno sono dati certificati, né la Società Deloitte, nello svolgimento della sua analisi del Piano Industriale, ha svolto quell'attività che io mi sarei aspettato, di circolarizzazione dei crediti, perché, capire, in modo certo e indipendente, qual è lo stato dei crediti e dei debiti della società, penso che sarebbe stato il minimo, se si voleva predisporre un Piano Industriale serio, che non mettesse a rischio i soldi pubblici che dovranno essere investiti. In particolare, il fabbisogno finanziario, è collegato a 4 punti, che non sono molto chiari, nel Piano Industriale. La prima domanda è, il debito verso Infra.To, è stato, in parte pagato per 3.6 milioni, come, da qualche parte del Piano, sembra capirsi, ma non abbiano l'evidenza che questo pagamento si avvenuto a fine anno. Canova, qui il Piano è veramente un po' strano, perché, a pagina 17, si parla di 11 milioni di debiti verso Canova; a pagina, invece, 44 del Piano, si dice che il debito scaduto è solo +2.4 milioni. Allora, lei capisce, Assessore, che capire se questo debito è stato o non è stato pagato, cambia l'entità del fabbisogno? "Debiti verso fornitori scaduti da oltre 90 giorni". Anche qui si fa riferimento, da qualche parte del Piano, a un dato al 31 dicembre 2017, salvo, poi, il piano, dedicare 30 pagine all'analisi della situazione dei debiti verso fornitori, al 31 dicembre 2016. Anche qui, il dubbio è, questi debiti sono 58 milioni, com'è indicato a pagina 5, o sono 39 milioni, com'è indicato a pagina 44 del Piano, perché cambiano 19 milioni, che, se fossero 58, si sommano al fabbisogno. E poi ci sono ancora, una partita minore, i debiti finanziari a medio termine, nei confronti delle banche, perché, anche qui, il Piano non è chiaro. A pagina 16 si parla di 63 milioni, a pagina 39 si parla di 67 milioni, e quindi, mi piacerebbe capire qual è il debito verso medio-lungo termine. Anche sul fabbisogno finanziario, che lei ha stimato in 133 milioni, ma, dopo le operazioni che lei ha indicato in 133 milioni, come indicato nel Piano, dopo le operazioni di mitigazione, posti in essere dalla società. In realtà, il Piano, nelle varie pagine, parla, a volte, di 191, a volte di 192, a volte di 193.7, e questo, senza aver ancora chiarito qual è la sorte delle voci di cui ho fatto cenno prima, che potrebbero impattare per ulteriori 39 milioni, sul fabbisogno di Piano. Veniamo al famigerato aumento di capitale, destinato al sostegno della società. Qui, la lettera di buone intenzioni, indirizzata dal Sindaco alla società FCT, fa pensare che, in determinate ipotesi, la società sarebbe impegnata a sostenere il Piano. Il Piano Industriale, però, dice qualcosa di completamele diverso. Il Piano Industriale, a pagina 54, ma lo ripete, poi, in altre pagine, dice espressamente che il Paino presuppone, necessariamente, un aumento di capitale di 25 milioni, che potrà essere derogato nell'importo, al verificarsi di 2 sole ipotesi; primo, che la Regione versi più di 25 milioni, o che il Comune paghi parte dei 24 milioni dovuti per la gestione Metro ante 2012. Ma entrambe queste ipotesi, mi sembra, siano escluse, perché il Comune, lo ha detto anche lei, non intende versare, perché non sono in Bilancio, quindi, nulla questio, e la Regione ha detto, chiaramente, che non contribuirà più di un certo importo. Resta, in ultimo, da chiarire, perché questo non lo ha chiarito, Assessore, che cosa succede dei rapporti debiti-credito con il Comune di Torino. GTT, a pagina 56 del Piano, propone di rimborsare 86.4 milioni per canoni parcheggi, in essere, al 31 dicembre 2017, e 5.7 milioni, dovuti a FCT per dividendi, a partire dal 2022. La domanda è, la Città ha approvato tutto questo? Tutto questo è riflesso nei conto della Città, perchè, se non è riflesso nei conti della Città, come fa GTT a scrivere che questo accada? E ancora, il bilancio pluriennale di previsione, cosa dice in ordine ai 17 milioni di canoni parcheggi che erano dovuti per il 2017, che, invece, vengono spostati dal 2022 in avanti? È stata fatta la variazione? Perché, sennò, io mi chiedo, su quali argomenti giuridici il Piano Industriale è fondato, perchè, se manca un documento del Comune che autorizza tutto questo, sulla base di quali argomenti l'amministrazione di GTT ha approvato questo Paino Industriale? Per quanto, poi, riguarda, infine, i crediti non contestati di GTT verso il Comune, pari a circa 37 milioni, il Piano prevede che 24 milioni verranno pagati in 10 rate annuali e questo, mi sembra, è coerente con la delibera presa dalla Città a settembre, con cui si è deciso di spalmare in 10 anni. Ma per l'eiezione di 13 milioni, nulla si dice. In sintesi, a me sembra che questo è un Piano Industriale, autorizzato dall'assemblea di GTT, con voto favorevole di FCT, che ha avuto un sostegno da parte del Sindaco, con la lettera di indirizzo, sia un poco pasticciato, contenga, perlomeno, alcune voci di importo significativo che non sono chiare, e, soprattutto, si fondi su un Bilancio non approvato e su nessuna certezza di quelli che sono i crediti e debiti. MORANO Alberto La vicenda dei 24 milioni della gestione Metro, mi chiedo, soprattutto, come sia possibile che, delibera Città di Torino, 25 settembre 2012, venne approvata una transazione, relativa gestione metro, anni 2007/2012, tra la Città di Torino, Regione Piemonte e GTT, questa transazione è stata approvata ed eseguita e vengono fuori, adesso, altri 24 milioni? Questo è che vorrei capire, come sia possibile, tecnicamente, perché se no questi accordi non contano nulla. Ma io non sto facendo un'accusa all'Assessore Rolando, sto solo citando un fatto, c'è un delibera della Città di Torino. |