Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Passerei al punto successivo, che è l'interpellanza generale con il meccanografico 00120, presentata dal Capogruppo Morano ed altri: "Quale copertura finanziaria per il Piano Industriale di GTT", risponde l'Assessore Rolando, prego. ROLANDO Sergio (Assessore) Buonasera, allora, con riferimento all'interpellanza generale in oggetto presentata con atto 2018/00120002 si riferisce quanto segue, risulta preliminare e necessaria la precisazione di quanto esposto nelle premesse all'interpellanza richiamata, considerare quanto segue, l'interpellanza in oggetto, articola, sostanzialmente, i propri quesiti con riferimento al Piano Industriale predisposto dalla società GTT e approvato dal suo Consiglio di Amministrazione nella seduta del 3 gennaio scorso. Le risposte dell'Amministrazione ai predetti quesiti non possono che, pertanto, basarsi sui contenuti del piano, ai quali si rimanda per ogni ritenuto approfondimento. L'Amministrazione richiede a suo dovere garantire al Consiglio ogni informazione e dato necessario all'espletamento delle sue funzioni, con modalità, non solo, assolutamente trasparenti, ma anche nella differenziata assunzione dei ruoli, volti alla più ampia e reale collaborazione. Quanto precede, ovviamente nel rispetto delle disposizione normative e dei principi che ne conseguono, in ordine alla netta distinzione in ambito della partecipazione azionaria, del ruolo dell'azionista, rispetto a quello degli organi di governo delle società partecipate, un eventuale approccio alle problematiche che sottendono la svalutazione del rilievo di tale fondamentale presupposto, non può che, ovviamente, essere condiviso, non solo in quanto non conferme alla normativa, ma anche poiché suscettibile di costituire fonte di responsabilità di varia natura, a carico dell'Ente e, quindi, della comunità amministrata. Diversamente da quanto indicato dalle premesse all'interpellanza, in data 12 gennaio, non si è svolta l'assemblea di FCT, ma l'assemblea di GTT, durante la quale, la società FCT, controllante di GTT, ha votato la sua autorizzazione di percorso al Piano, sulla base dell'indirizzo di mandato ricevuto dalla Sindaca. L'assembla di GTT non ha, attualmente, approvato il bilancio relativo all'esercizio 2016, poiché il Consiglio di Amministrazione della società non ha allo stato ancora predisposto detto documento contabile. Per quanto attiene agli aspetti di competenza del Comune di Torino, si possono oggi escludere incertezze sulla copertura del fabbisogno, o, allo stato, dubbi sulla sua completa fattibilità e sostenibilità. I fabbisogni del Piano risultano, oggi, coperti, mentre le effettive modalità, alcune delle quali previste dal Piano in modo alternativo, potranno essere definitivamente individuate, in relazione al proprio dire, delle fasi di avanzamento del percorso dal Piano stesso, che richiede, ovviamente, un monitoraggio costante. Il Piano costituisce un insieme di assunzioni, previsioni, ed impegni, assunti dall'organo amministrativo della società sotto sua diretta responsabilità. A quest'ultimo non può che essere ricondotta la sua attuazione, monitoraggio e periodica rendicontazione dei risultati. Il socio, FCT, la Città e la Regione, hanno ritenuto sussistenti, sotto specifiche condizioni, i presupposti per autorizzarne l'attuazione, impegnandosi doverosamente a sostenerla ed è ora compito della società condurre positivamente il percorso previsto dal Piano, dimostrando la correttezza e la concretezza delle assunzioni formulate, che costituisce condizione fondamentale per il sostegno degli enti da ultimi citati. All'inizio di queste premesse, le risposte ai 15 quesiti sono così articolate, il Piano Industriale GTT riconosce qualità che origina alla propria base i dati economico-finanziari relativi all'esercizio 2016, indicando la dinamica relativa alla successiva evoluzione della gestione, che si riflettono nei dati dei diversi esercizi previsti nel Piano, in essa analiticamente rappresentati. L'approvazione del Bilancio 2016, da parte dell'Assemblea GTT, presuppone la sua predisposizione da parte del Consiglio di Amministrazione, compito che ricade nell'esclusiva competenza di detto organo. La Città è stata informata 7 giorni fa che lo schema di Bilancio e la sua approvazione da parte del Consiglio, è iscritto all'ordine del giorno della seduta dello stesso di GTT, convocata per il 31 gennaio 2016, 2018, scusate. Il risultato di esercizio della società deriverà dalle appostazioni, valutazioni amministrative contabili, che saranno condotte dalla società, nell'esercizio di prerogative sue esclusive. La Città ne prenderà atto, non appena lo schema di Bilancio approvato sarà sottoposto per l'approvazione del socio, ciò premesso, il Piano indica, per l'esercizio 2016, una perdita di circa 13, 14 milioni, ma la Città è informata che le valutazioni in corso, in parte derivanti dagli interventi di sostegno previsti dal Piano, potremmo condurre incidenze diverse su risultati di esercizio in esso indicati. Le considerazioni di cui al precedente punto, possono essere ricamate nello stesso modo per quanto attiene al quesito sui risultati dell'esercizio 2017. L'esistenza di eventuali impatti significativi dei risultati economici di GTT sul Bilancio della controllante, dipenderà, ovviamente, dalla consistenza del patrimonio netto di GTT, in coerenza con le disposizioni previste in materia dal Decreto Legislativo 175/2016. Occorre, peraltro, considerare che l'iscrizione della partecipazione nel bilancio del socio FCT, risponde a principi di particolare prudenza, essendo inferiore per valore, assai rilevante, all'attuale capitale proprio della società. Non essendo ancora oggi definito l'importo che risulterà dalla regolazione dei rapporti con l'agenzia, né al momento in cui essa interverrà, non è possibile dare indicazioni in ordine all'impatto di essa sui bilanci di GTT. L'assunzione del Piano al riguardo, alle quali si rimanda, appaiono, peraltro, del tutto ragionevoli e ispirate al principio della prudenza. Il Comune non potrà, in alcun modo, corrispondergli gli importi relativi alle cosiddette compensazioni ante 2012 a GTT, se nel caso in cui, come espressamente previsto nei contratti a loro tempo stipulati, si rendessero disponibili le corrispondenti somme a titolo trasferibile dalla Regione Piemonte alla Città di Torino. Il Comune non ha formalizzato alcun formale impegno a rateizzare tali importi, esso, peraltro, intende doverosamente favorire il percorso di risanamento di GTT, nei limiti della necessaria compatibilità economico-finanziaria, verificando, via via, la perseguibilità delle simulazioni previste nel Piano. Ricordo, a questo proposito, non iscritto nella nota, la IBR, lasciato nel (incomprensibile), che fa tutte le valutazioni al riguardo e conclude, parere non irrilevante, con un parere di fattibilità. In ogni caso, un'applicazione del principio di prudenza, sui crediti, saranno eseguite le dovute valutazioni e adeguati gli accantonamenti nel fondo crediti di doppia esigibilità, in sede di predisposizione del rendiconto 2017, così come, peraltro, è previsto dalla normativa al riguardo. Il Piano indica un fabbisogno finanziario di picco pari a 133,7 milioni di euro. L'articolazione di detto fabbisogno, nella sua dinamica, nell'arco temporale di riferimento, sono dettagliatamente illustrati nel Piano, al quale si fa, quindi, rinvio. La Città non ha in alcun modo garantito a GTT la post erogazione dei crediti relativi al 2018, essa intende sostenere, nei limiti delle proprie compatibilità economico-finanziarie, e a condizione che si concretizzano tutti gli altri presupposti del Piano, di gestire casse e pagamenti in modo coerente con le esigenze di risanamento della società. In ogni caso, i crediti per i canoni di concessione relativi al 2018, verranno appostati nel Bilancio preventivo 2018/2020, in applicazione del principio di competenza finanziaria potenziata e di prudenza. L'effetto del rinvio di tale entrata, dovrà essere compensata con corrispondente riduzione di spesa, o altre fonti di entrata, che si troveranno riflesse nel bilancio preventivo in preparazione. I rapporti con la banche, relativi ad atti attuativi, costituiscono ambito esclusivo di competenza del management societario, socio FCT e Città, procederanno ad un corretto monitoraggio delle previsioni recate dal Piano e verificheranno ogni realizzazione degli adempimenti in esso contemplati, doverosamente evitando di sostituirsi agli organi competenti nella concreta gestione di tale attività. Nessun intervento è previsto da parte del Comune a favore di Infra.To, nei termini indicati. Infra.To e GTT dovranno essere in grado di sostenere economicamente e finanziariamente le conseguenze degli accordi da essi negoziati. Gli impegni assunti dalla Città, FCT, sono quelli indicati nell'altro indirizzo della Sindaca, sottoscritto in data 12 gennaio 2018. Le modalità di copertura saranno valutate via via che il Piano sarà attuato. La dimensione dell'intervento previsto non è, comunque, tale da porre problemi di effettiva compatibilità sul Piano economico-finanziario, al socio controllante. Il Piano contempla tali importi a favore di FCT, con impegni concreti da onorare. La situazione economica di FCT consente alla società di riscuotere tali importi una volta che GTT abbia superato la situazione di crisi finanziaria in corso. Secondo le valutazioni di FCT e la modalità di rimborso del debito verso Canova, sono coerenti con le esigenze finanziarie di quest'ultima. Sembra utile, in conclusine, osservare che l'autorizzazione di percorso di FCT, sulla base degli indirizzi della Città, è stata naturalmente rilasciata con un forte richiamo alla responsabilità degli amministratori della società, in ordine alla necessità di verificare, tempo per tempo, lo stato di attuazione del Piano e la perdurante realizzabilità delle assunzioni su cui esse si fondono, prevenendo le condizioni necessarie a consentire ai predetti enti, un'efficace monitoraggio delle successive fasi di attuazione. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Assessore Rolando. Prego, Capogruppo Morano. MORANO Alberto L'interpellanza generale era stata presentata prima che ci venisse consegnata bozza del Piano Industriale, consegna che è stata effettuata qualche giorno fa. Dalla lettura del Piano Industriale della lettera di impegno della Regione e delle lettere di buona intenzione del Comune, però, si possono trarre alcune risposte interessanti che vanno un po' oltre quello che ci ha detto adesso l'Assessore Rolando. Innanzitutto, emerge nel Piano, in molte pagine del Piano, non ve le sto a citare tutte, che GTT ed FCT, dovranno far fronte, nel periodo 2016/2018, a perdite operative stimate, per il 2016, presumo, ormai definitive, di 13.3, per il 2017 di 28.7 e per il 2018, primo anno di attuazione del Piano, di ulteriori 16.3 milioni. A questo importo, dovrebbe essere sommata la perdita di natura straordinaria, nascente dall'accordo con l'agenzia. Il Piano, che è redatto sui dati 2016, ma che indica, come crediti contestati con l'Agenzia, al 31 dicembre 2017, 80 milioni, prevede, in più parti del Piano, che vi sia un accordo con la Regione, intorno a 25 milioni, che significa che ci saranno, circa, 55 milioni di stralcio di questi crediti e, stante la mancanza di fondi rischi crediti, nel Bilancio di GTT, questo si tradurrà necessariamente, in una perdita. Vi è, poi, un'ulteriore perdita di 4.9, derivante dall'accordo fatto fra GTT, cioè, dall'accordo approvati dal Comune, relativo ai pagamenti degli interessi, ma non ancora ratificato da GTT, e poi vi sono debiti di 23 milioni e 900.000 euro, relativi alla gestione Metro, ante 2012, che la Regione ha detto, in nessun modo, dovranno essere richiesti alla Regione. Il Comune dice "Non ci sono le risorse". La Regione aggiunge, nella sua lettera di impegno, che l'accordo deve essere tombale, e, quindi, questo porta a dire che anche questo profilo, questa partita, dovrà essere disciplinata nell'accordo e troverà un riflesso nel Bilancio con, quindi, possibili, ulteriori 24 milioni di perdita, a cui bisognerà aggiungere la sorte degli altri 8 milioni e 200.000 euro di crediti contestati, inseriti nel bilancio di GTT. Ha detto bene, Assessore, il Piano Industriale, redatto sulla base dei dati contabili al 31 dicembre 2016, che fa un po' specie, per un Piano Industriale che partirà nel 2018. Vi sono alcuni aggiornamenti e aggiustamenti al 31 dicembre 2017, ma questo Piano, questo Bilancio o dati contabili, non sono i dati approvati, risultanti a bilancio, e ancor meno sono dati certificati, né la Società Deloitte, nello svolgimento della sua analisi del Piano Industriale, ha svolto quell'attività che io mi sarei aspettato, di circolarizzazione dei crediti, perché, capire, in modo certo e indipendente, qual è lo stato dei crediti e dei debiti della società, penso che sarebbe stato il minimo, se si voleva predisporre un Piano Industriale serio, che non mettesse a rischio i soldi pubblici che dovranno essere investiti. In particolare, il fabbisogno finanziario, è collegato a 4 punti, che non sono molto chiari, nel Piano Industriale. La prima domanda è, il debito verso Infra.To, è stato, in parte pagato per 3.6 milioni, come, da qualche parte del Piano, sembra capirsi, ma non abbiano l'evidenza che questo pagamento si avvenuto a fine anno. Canova, qui il Piano è veramente un po' strano, perché, a pagina 17, si parla di 11 milioni di debiti verso Canova; a pagina, invece, 44 del Piano, si dice che il debito scaduto è solo +2.4 milioni. Allora, lei capisce, Assessore, che capire se questo debito è stato o non è stato pagato, cambia l'entità del fabbisogno? "Debiti verso fornitori scaduti da oltre 90 giorni". Anche qui si fa riferimento, da qualche parte del Piano, a un dato al 31 dicembre 2017, salvo, poi, il piano, dedicare 30 pagine all'analisi della situazione dei debiti verso fornitori, al 31 dicembre 2016. Anche qui, il dubbio è, questi debiti sono 58 milioni, com'è indicato a pagina 5, o sono 39 milioni, com'è indicato a pagina 44 del Piano, perché cambiano 19 milioni, che, se fossero 58, si sommano al fabbisogno. E poi ci sono ancora, una partita minore, i debiti finanziari a medio termine, nei confronti delle banche, perché, anche qui, il Piano non è chiaro. A pagina 16 si parla di 63 milioni, a pagina 39 si parla di 67 milioni, e quindi, mi piacerebbe capire qual è il debito verso medio-lungo termine. Anche sul fabbisogno finanziario, che lei ha stimato in 133 milioni, ma, dopo le operazioni che lei ha indicato in 133 milioni, come indicato nel Piano, dopo le operazioni di mitigazione, posti in essere dalla società. In realtà, il Piano, nelle varie pagine, parla, a volte, di 191, a volte di 192, a volte di 193.7, e questo, senza aver ancora chiarito qual è la sorte delle voci di cui ho fatto cenno prima, che potrebbero impattare per ulteriori 39 milioni, sul fabbisogno di Piano. Veniamo al famigerato aumento di capitale, destinato al sostegno della società. Qui, la lettera di buone intenzioni, indirizzata dal Sindaco alla società FCT, fa pensare che, in determinate ipotesi, la società sarebbe impegnata a sostenere il Piano. Il Piano Industriale, però, dice qualcosa di completamele diverso. Il Piano Industriale, a pagina 54, ma lo ripete, poi, in altre pagine, dice espressamente che il Paino presuppone, necessariamente, un aumento di capitale di 25 milioni, che potrà essere derogato nell'importo, al verificarsi di 2 sole ipotesi; primo, che la Regione versi più di 25 milioni, o che il Comune paghi parte dei 24 milioni dovuti per la gestione Metro ante 2012. Ma entrambe queste ipotesi, mi sembra, siano escluse, perché il Comune, lo ha detto anche lei, non intende versare, perché non sono in Bilancio, quindi, nulla questio, e la Regione ha detto, chiaramente, che non contribuirà più di un certo importo. Resta, in ultimo, da chiarire, perché questo non lo ha chiarito, Assessore, che cosa succede dei rapporti debiti-credito con il Comune di Torino. GTT, a pagina 56 del Piano, propone di rimborsare 86.4 milioni per canoni parcheggi, in essere, al 31 dicembre 2017, e 5.7 milioni, dovuti a FCT per dividendi, a partire dal 2022. La domanda è, la Città ha approvato tutto questo? Tutto questo è riflesso nei conto della Città, perchè, se non è riflesso nei conti della Città, come fa GTT a scrivere che questo accada? E ancora, il bilancio pluriennale di previsione, cosa dice in ordine ai 17 milioni di canoni parcheggi che erano dovuti per il 2017, che, invece, vengono spostati dal 2022 in avanti? È stata fatta la variazione? Perché, sennò, io mi chiedo, su quali argomenti giuridici il Piano Industriale è fondato, perchè, se manca un documento del Comune che autorizza tutto questo, sulla base di quali argomenti l'amministrazione di GTT ha approvato questo Paino Industriale? Per quanto, poi, riguarda, infine, i crediti non contestati di GTT verso il Comune, pari a circa 37 milioni, il Piano prevede che 24 milioni verranno pagati in 10 rate annuali e questo, mi sembra, è coerente con la delibera presa dalla Città a settembre, con cui si è deciso di spalmare in 10 anni. Ma per l'eiezione di 13 milioni, nulla si dice. In sintesi, a me sembra che questo è un Piano Industriale, autorizzato dall'assemblea di GTT, con voto favorevole di FCT, che ha avuto un sostegno da parte del Sindaco, con la lettera di indirizzo, sia un poco pasticciato, contenga, perlomeno, alcune voci di importo significativo che non sono chiare, e, soprattutto, si fondi su un Bilancio non approvato e su nessuna certezza di quelli che sono i crediti e debiti. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, è iscritto a parlare il capogruppo Lo Russo, prego. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Io partirei, in quest'analisi della situazione, da una frase che ha detto l'Assessore nella sua risposta, che riguarda il richiamo al rispetto dei ruoli. Lei, Assessore, ha esordito leggendo la risposta di interpellanza, sostanzialmente, richiamando, con orgoglio, il fatto che, ciascuno, qui, ha fatto il suo ruolo. Invece, qui, il problema politico principale, che è politico ed è amministrativo, è che, a nostro modo di vedere, qui, diciamo così, le persone, o meglio, i ruoli, non sono in fase di svolgimento. Mi spiego un pochino meglio, io non ho contezza contabile, così nel dettaglio, come il collega Morano, però, sono abituato, forse, in maniera semplicistica, chiedo scusa, a dedurre che le sequenze delle operazioni, abbiano un loro significato. Il Piano Industriale GTT, che, come ha ribadito oggi, non è stato approvato dalla Città, di fatto, si basa su dati che, come minimo, sono, in qualche modo, ancora aleatori. Lei, oggi, ha dato una notizia importante, ha detto che il Consiglio di Amministrazione si riunirà il 31, se non sbaglio, per approvare il Bilancio 2016, il 31 gennaio 2018. Sorge spontanea una domanda, che poi, mi rendo conto, ma perché non è stato approvato il Bilancio del 2016? Se, effettivamente, quanto sostiene il Consigliere Morano, e quanto, peraltro, ha più volte sostenuto, in più sedi e non solamente in sedi politiche, è vero, ma allora, c'è da chiedersi come mai non è stato approvato il Bilancio 2016. C'è un tema grande come una casa. Più volte avete ribadito che la Città, lei ha usato con astuzia il tema di FCT Holding, come socio, invece che parlare di Città, se non è cambiato lo statuto di FCT Holding, io credo che FCT Holding ha un comitato di indirizzo, che è presieduto dalla Sindaca, se non è cambiato e io credo che, i quel comitato di indirizzo, ci siano, addirittura, degli Assessori comunali, se non è cambiato. Quindi, questo artificio che, come dire, va bene per una certa parte di persone ma che, diciamo così, diventa facilmente smascherabile, di far finta che esiste un soggetto terzo, che si chiama FCT Holding, almeno per decenza, evitiamo, di proporlo in Sala Rossa, perchè, lei non ha, propriamente, sempre a che fare, come dire, con persone che non hanno contezza delle questioni, quindi, la pregherei, la prossima volta, di dire, di fare una piccola postilla, FCT Holding, cioè, noi, perché coincidono i soggetti nell'ambito delle decisioni. Non mi risulta, forse, neanche tecnicamente, possibile che la Città esprima una cosa, FCT Holding possa dire il contrario, addirittura, ma non importa, non è questo il punto. Quello che è, invece, oggettivamente, il punto, credo che sia l'altro, cioè, il fatto che questo Piano Industriale, e dirò anche qualcosa nel merito di alcune scelte che sono contenute in questo Piano Industriale, di fatto, lascia perplessi sulla base della veridicità delle cifre e, soprattutto, sulle incongruenze del medesimo Piano Industriale. Il Consigliere Morano non lo ha ripetuto puntualmente, oggi, in Sala Rossa, ma lo ha fatto in Commissione l'altro giorno, lo stesso fabbisogno finanziario, è differente in 3 punti diversi dello stesso Piano. Allora, basta chiarirlo, cioè, io la guardo, Assessore Rolando, davvero, alle volte, è sufficiente dire le cose con chiarezza. Non rispondere alle domande non è un sistema per risolvere i problemi, anzi, di norma, è un sistema che renderli ancora più gravi. Quali sono, invece, i punti, oggettivamene, oscuri, lei, oggi, e ha, nel tono di voce, soppesando le parole, ribadito, rallentando la lettura, ha ribadito che la Città non è in alcun modo intenzionata a ripristinare la questione ex ante 2012. Cioè, tradotto, questo concetto, significa che questi 25 milioni di euro, che nel Piano sono indicati come aumento di capitale, metterei così, non c'è traccia scritta da nessuna parte, di come si faccia questo aumento di capitale. Ora, un Piano Industriale che, come dire, balla per 25 milioni, e non c'è uno straccio di delibera, mozione di indirizzo, atto approvato, dichiarazione pubblica, dichiarazione privata, verbale di CdA, verbale di FCT, in cui si affronta questo tema, ci lascia, davvero, di stucco. Noi leggiamo le dichiarazione di Regione Piemonte, che ha dichiarato, con grande chiarezza, che le somme erogate a valere sui fondi sbloccati per, diciamo così, evitare il crack finanziario, sono quelle, non una di più, e abbiamo assistito a tutta la pantomima natalizia del fatto che era tombale, non era tombale, era tombale sì, mezzo tombale no, mi pare che questo elemento sia stato chiarito. Quello che, invece, non è stato chiarito, è da dove arrivano questi 25 milioni, cioè, parliamo di 25 milioni, non è che stiamo parlando di, voglio dire, 1 milione, che, su un Bilancio di questo tipo, possiamo, anche, eventualmente, essere, negli arrotondamenti. L'altra questione davvero, e questo è un po' più grave, questo è un tema politico, voglio dire, non c'è scritto che cosa avete in mente di fare, dove li recuperiamo questo 25 milioni, non c'è scritto da nessuna parte, io l'ho cercato, non so se il collega Morano lo ha cercato, tanto quanto me. Mi risulta che lo abbiano cercato anche in Regione, e non l'hanno trovato, boh, chi li ha visti questi 25 milioni? C'è la presa d'atto che verranno messi dalla Città, non si capisce quando, e come. Se, gentilmente, Assessore Rolando, cogliendo questa occasione di un dibattito, come dire, nel merito, può, nella sua replica finale, rispondere a questa domanda puntuale, questi 25 milioni nel Piano Industriale contenuti, che dovranno essere messi dalla Città, da dove arriveranno? Saranno soldi che arriveranno da un'alienazione di vendita di azioni IREN? Saranno…, avete in mente…, basta dirlo, basta dirlo, in maniera tale che si capisca e la si finisse, anche da parte nostra, di non dormirci di notte, con questo interrogativo. L'altra cosa, davvero, strana, riguarda questa questione dei canoni dei parcheggi, perché, oggettivamente, il Bilancio pluriennale votato da questa Maggioranza, dalla vostra Maggioranza, non fa cenno, minimamente, a questa questione, nel senso che, ha un impatto rilevante, la dilazione del versamento del canone dei parcheggi, non è una questione di lana caprina. Qual è l'atto autorizzatorio di questa cosa? Esiste un principio, che il Bilancio, mi hanno insegnato, poi, magari, nel frattempo, è cambiato, le chiedo scusa, nel momento in cui viene deliberato, diventa auto autorizzatorio per tutte le funzioni successive. Allora, delle due, l'una, ma il CdA di GTT ha approvato un Piano Industriale, lei si è ben guardato, lo ha detto almeno 4 volte, lo ha fatto il CdA di GTT. Sto povero CdA di GTT, come dire, è come la maglia Bernarda, viene tirata a seconda della convenienza politica, cioè, se serve stretto, lo tengo stretto, se lo voglio un po' più largo, lo tiro un po' più largo e, con uno slalom speciale, degno del miglior sciatore di slalom, è riuscito, fondamentalmente, a non rispondere a questa domanda, che proverò a tradurre in maniera più semplice, chiedo scusa al collega Morano. Cioè, alla fine, la responsabilità di questi numeri, di chi è, perché qui, io non ho ancora capito, c'è un documento che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione uscente di GTT, giusto? Perfetto. Uscente, in carica, sì, forse questa precisazione, forse, è utile a chi anela rimanerci, ha fatto bene a darla in Aula. C'è un documento, come dire, fatto dal Consiglio di Amministrazione in carica di GTT, c'è una dichiarata presa di distanza da parte della Città. Tramite FCT Holding, tramite la Città stessa, che ben si guarda dal dire che quel documento è stato approvato. Allora, io, mi chiedo, ma qual è la veridicità? Chi è che certifica questa cose? Non c'è stato un atto di indirizzo del Consiglio Comunale, perlomeno, io accetto un consiglio, non mi ricordo di averlo votato, né di averlo discusso, non c'è stato un assestamento al Bilancio, non c'è stata una delibera di Giunta Comunale, non c'è stato niente, niente, abbiamo un Piano Industriale che parla di centinaia di milioni di euro, fatto da chi? Dal Dottor Ceresa? Di chi è la responsabilità, del Dottor Ceresa? E voi dove siete? Lei, Assessore, che cosa ne pensa? Voti, faccia votate i Consiglieri Comunali. Sennò, davvero, vale tutto e, onestamente, siccome mi è sembrato, davvero, che la questione fosse non propriamente secondaria, per l'impatto che ha sulla Città di Torino, che è vero che questa incertezza sulle somme, proviamo a fare un summary, un'incertezza sulle somme, che già nel Piano Industriale, divergono nello stesso documento, ma, soprattutto, non si capisce quali sono le reali coperture finanziarie di somme di una certa rilevanza, quelle che vengono immaginate, non c'è nessun atto che, sostanzialmente, dica "Okay fallo", non ce n'è uno. Cioè, io ho un soggetto terzo che dice che la Città deve dare X milioni di euro, peccato che la Città non ha detto mai, da nessuna parte, che glieli dà. Fatelo, se tutto fila liscio, pigliatevi la responsabilità, una volta, perché vorremmo che, se le cose vanno bene, GTT l'ha salvata, l'Amministrazione Appendino, se le cose vanno male, è colpa del CdA del GTT, che, caso strano. Era già stato messo lì da chi c'era prima. Siccome sto film dei meriti sono miei, e le colpe sono altre, lo abbiamo visto in piazza San Carlo, per il povero Dottor Montagnese, lo vediamo ogni volta in cui questa Giunta scarica sugli uffici, sui responsabili degli uffici, le questioni. È un pochino antipatico, spero di venir smentito stavolta. Allora, se così fosse, la pregherei, davvero, di farlo. Nel merito, mi si permetta di fare qualche piccola considerazione, c'è un tema di fondo, che riguarda il contenimento dei fondi. Allora, va detto con chiarezza ai torinesi, perché, altrimenti, come dire, passa sotto silenzio. L'Assessore Lapietra, già nell'ambito del 2017, ha tagliato le linee, senza nessun confronto di alcun tipo con i territori, con le Circoscrizioni, non ha fatto che tagliarle, fine della trasmissione. Questo piano, se non erro, produrrà, al 2018, circa 39 milioni di euro di chilometri, in luogo dei 41,7 stimati, cioè, noi abbiamo da tagliare, circa, 3 milioni di euro di chilometri, 3 milioni di euro di chilometri percorsi. Quando pensate di discuterlo? Ritiene, l'Assessore Rolando, non con noi, perché noi non contiamo niente, per la carità, ma nella Giunta Comunale, me lo fate vedere un atto dove voi scrivete che tagliate quei chilometri lì? Dove li tagliate? Su quali linee? Perché il problema è un problema non di lana caprina. Apprendiamo dalla fase analitica dell'Assessora Lapietra, le linee di forza, le linee di adduzione, distanziamo le fermate, noi siano in attesa di vedere, come dire, con grande attesa, gli elaborati studi dell'Assessora Lapietra. C'è un problema, però, di fondo, è che questa cosa qua si tradurrà in una carenza rispetto al tema dei cittadini, che, ovviamente, usano i mezzi pubblici. Ma la chicca delle chicche, scusate se la dico, e mi accingo a terminare, riguarda la mitica rivendicazione dell'acquisto di nuovi bus. Allora, fortunatamente per noi, il governo del Paese, dopo decenni, ha stanziato, per i comuni, soldi importanti per rinnovare la flotta dei bus, e finalmente, non è merito dell'Amministrazione 5 Stelle di Torino, è capitato in tutta Italia, è capitato, fortunatamente, anche a Torino. Ma se ce l'avete tanto con i diesel, non so cosa vi hanno fatto il signore diesel nella vita, davvero, perché avete comprato una flotta di autobus diesel? Cioè, è surreale questa situazione, siete l'Amministrazione che ha, in qualche modo, dall'inizio, fatto una guerra ideologica sul diesel, tra l'altro, non ce ne vogliano i poveri ricercatori ingegneri Powertrain, che è qui, hanno avuto la sfiga di mettere il loro centro di ricerca mondo sui motori diesel, nel 2005, hanno festeggiato il decennale del 2015. Gli 800 ingegnerei se ne faranno una ragione e, voglio dire, purtroppo, il diesel, a noi, non ci piace. A noi non ci piace il diesel privato. Voi avete una guerra ideologica sulla gente che ha il diesel, a Torino, non esiste, e poi prendete gli autobus a diesel. Un po' di coerenza… Io capisco che la risposta poteva essere "Sì, ma se io compravo gli autobus elettrici, ne compravo di meno", è vero, avete fatto bene a comparare il diesel, tranquilli, noi siamo d'accordo, siamo d'accordo sulla strategia, perchè, tra avere, per ragioni puramente ideologiche, meno autobus, ma elettrici, è meglio averne diesel e un po' di più, perchè, alla fine, gli autobus servono. Però, fateci la cortesia, piantatela lì, con questi blocchi, piantatela lì, cioè è sprovvista di qualunque fondamento scientifico, quello che state facendo, cioè, è una crociata ideologica contro i poveri sfigati che hanno avuto la sfiga, dagli anni passati, di comprarsi una macchina diesel e, da questo punto di vita, GTT arriva e cosa fa? Mi compra un flotta di autobus diesel, vabbè. Noi siamo davvero, come dire, sui tram, magari, non so se la gara prevede i bidirezionali, i non bidirezionali, però, varrebbe la pena, anche da questo punto di vista, magari, farci un pensiero. In sintesi, e concludo, uno, se, gentilmente, vi assumete, una volta, la responsabilità, voi, ci fate una cortesia, quindi capiamo e lo capiscono i Revisori dei Conti, non a caso hanno dato parere contrario al Bilancio assestato, e noi avevano suggerito, visto che, come dire, i numeri erano gli stessi, antecedentemente, di sospendere l'approvazione del Bilancio consolidato, e attendere questo tema, perchè, vede, che c'erano i numeri, Assessore Rolando? Lei se lo ricorda, quando discutevo del Bilancio consolidato e noi suggerimmo per smontare al tesi di quei cattivoni dei Revisori dei Conti, che erano, veramente, cattivi, che avevano dato parere contrario, perché mancava la posta da 500 milioni, e, personalmente, mi permisi di dirle "Guardi che, forse, conviene aspettare, gentilmente, di avere il bilancio di GTT". Non abbiamo contezza, quindi, di chi si è assunto la responsabilità di quei numeri. Per favore, fatelo, non volete farlo fare ai Consiglieri Comunali, perchè si ha un problema politico, fatelo, almeno, in Giunta, fatelo a un'assemblea dei soci. Io mi rendo conto che avete problemi e che se questa roba qua viene concretizzata e palesata all'esterno, potrebbero crearsi delle piccolissime prese d'atto che, forse, quello che si era detto, diciamo così, e su cui si era lavorato, non funziona. Mi verrebbe da riprendere in mano quando il Movimento 5 Stelle girava i depositi al Gerbido e che andava dai tecnici della manutenzione, centinaia di lavoratori, che adesso vengono licenziati, licenziati, a spiegare che la privatizzazione di quei cattivoni del Centro-Sinistra, che, segnalo, forse, avrebbero salvato l'azienda, invece, andava internalizzata la manutenzione. No, cosa fate? L'esternalizzate e ne lasciate a casa 250, chapeau. Io mi rendo conto che avete qualche problema a riprendere i voti lì, li avete presi, contando quelle balle lì, li avete presi, ve ne do atto e mi rendo conto che, come dire, qui bisogna girare la Città e mi rendo conto che, quando uno va a parlare con le persone, fa un po' più di fatica, però, va detta con franchezza. Questi 250 lavoratori che licenzierete e il fatto che ammazzate il settore di manutenzione di GTT, è un pochino difficile da digerire, assumetevi, per favore, una responsabilità, che sia una. La responsabilità che vi chiediamo di assumervi, noi, non è nei confronti del Consiglio Comunale, che non conta nulla, da questo punto di vista, nulla, né la Maggioranza, né la Minoranza, ma nei confronti di una Città che, oggettivamene, ha, comunque, esigenza di avere chiarezza, e che questa chiarezza non ha, perché il Piano Industriale, per definizione, deve avere una sua stabilità, e chiudo, lei, Assessore Rolando, ha detto che il Piano Industriale lo ha fatto il CdA, leggo, "cui compete l'attuazione, il monitoraggio e la correzione di rotta", quindi, traduco, non lo dovete cambiare questo CdA, perchè se il CdA che lo ha approvato, ha approvato il Piano Industriale, e a quel CdA, non perché non vorremmo mica il giochino che, poi, sa, cambiate il Consiglio di Amministrazione, arriva uno dopo Ceresa e dice: "No, ma il Piano Industriale lo ha approvato Ceresa", e voi dite: "No, ma non sapevamo", cioè, tutto così qui funziona. Bene, prendiamo atto che, secondo lei, il CdA deve attuarlo e monitorarlo, ci attendiamo determinazioni conseguenti. Ma il Piano Industriale deve avere una sua solidità e una strategicità prospettica, cosa che questo Piano Industriale, non per causa di chi l'ha redatto, ma per causa politica, sì, per causa politica, derivante la mancanza di chiarezza su quella che è la traiettoria politica di GTT, ha approvato a tacconare l'assenza di scelta strategica, questo è il dato vero. Quindi, noi ci complimentiamo con gli estensori del Piano Industriale, che, nonostante l'Amministrazione Appendino non abbia sciolto un nodo politico, uno, anzi, ha scaricato la responsabilità di 250 licenziamenti sugli estensori del Piano, ci auguriamo, davvero, che, in prospettiva, come dire, vi assumiate voi la responsabilità politica delle scelte che in questo Piano Industriale toccherà, in qualche modo, assistere. Come sempre, Assessore, concludo, noi, con la nostra umiltà, siamo qui, se servono consigli, chiedeteli. Lo so che non ne avete bisogno, che siete i più bravi del mondo, però, magari, ogni tanto, qualche confronto in più, potrebbe essere anche utile per evitate errori. VERSACI Fabio (Presidente) È iscritto a parlare il Capogruppo Napoli, prego. NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente, debbo dire che gli interventi del Consigliere Morano e del Consigliere Lo Russo sono stati interventi estremamente importanti, direi, molto capillari, che sono entrati dentro alla problematica, che chi sia d'accordo o non sia d'accordo, ma estremamente forti e precisi. Permettetemi, però, leggendo le parole dell'Assessore ai trasporti Lapietra sul Piano di risanamento del GTT, di alcuni giorni orsono, ho pensato, per un attimo, che fosse imminente l'arrivo degli alieni a Torino. Dice l'Assessore "Tecnicamente, il Piano Industriale funziona, servirà il rilancio di GTT, ma resta da capire se sta in piedi in termini economici, finanziari e giuridici, e quando sarà chiaro, c'è l'impegno, da parte di tutti, per salvare l'azienda". Dunque, il Comune ha messo in piedi un Piano che funziona, tecnicamente, ma non si sa se sta in piedi sul piano economico, finanziario e giuridico. Bè, fra i mille modi per mandare alla malora il trasporto pubblico, devo dire che la Giunta grillina ha scelto, senz'altro, il più creativo. Ebbene, il salvataggio di GTT, secondo il Comune, dovrebbe passare attraverso la transazione di vecchi crediti vantati nei confronti della Regione, la Giunta Regionale si trincera dietro il non possumus, in mancanza di un solido piano finanziario, la Regione, lo hanno detto i colleghi in precedenza, non può investire in società dai bilanci incerti, perché questo sarebbe un illecito amministrativo. La realtà è che 25 milioni, poi i 25 milioni, ha ragione Morano, sono 30, 50, 80, 90, poi lo dirò anche dopo, che mancano al Piano Finanziario e certificato dalla Deloitte, secondo la GTT, ne mancherebbero soltanto 15, vanno trovati, se si vuole evitare il commissariamento con le conseguenze che ne derivano. Il braccio di ferro tra Regione e Comune, sa tanto di gioco delle tre carte, solo che, in questo caso, rischiano di rimetterci i lavoratori del GTT e gli utenti del trasporto pubblico. È con un senso, permettetemi, di profonda angoscia, lo dico da amministratore e da cittadino, che guardo il dipanarsi della vicenda GTT, aprire i giornali e scoprire, ogni giorno, e lo ripeto, lo ha detto prima chi mi ha preceduto, che ci sono somme ingenti, che vanno e che vengono, crediti vecchi, forse diventati inesigibili trasmette, permettetemi, per chi ha ministrato per tanti anni, un senso di sbandamento e di precarietà, ragione per cui dovremmo meditate tutti un po'. Ma quali altre somme, fin qui taciute, o nascoste, sono ancora in ballo? Ce lo chiediamo davanti a tutte le somme che vanno e che vengono e alle cifre che vanno e che vengono? C'è ancora qualcosa di nascosto che dobbiamo, per caso, costruire? Com'è possibile che, mi chiedo, che GTT e Comune scoprono che hanno gestito la linea Metro dal 2007 al 2012, e per questo servizio avrebbero dovuto ricevere 24 milioni di euro dalla Regione, mai arrivati? In questi 6 anni di che cosa si sono occupati gli amministratori GTT e il Comune di Torino? Sono stato sindaco, e per molto tempo i comuni più piccoli, ma mai, dico mai, sarebbe potuta accadere una cosa simile, perché il Direttore Generale, funzionari dell'Assessorato al bilancio, di tutto e di più, si sarebbero messi mani nei capelli di fronte a ritardi amministrativi ingiustificabili e ingiustificati, mi avrebbero ammazzato, soltanto per trasferire 1 milione, 100.000 euro, 200.000 euro, mi avrebbero ammazzato in maniera anticipata, dicendomi "Non è possibile". Come mai, qua, tutto questo è stato possibile in tutti questi anni? Come è stato possibile lasciar passare tanto tempo senza che nessuno si sia ami accorto di nulla? E gli organi di controllo, dico, quelli amministrativi, ma anche i collegi dei sindaci, che pure esistono, e sono pagati con i soldi dei contribuenti, che cosa hanno controllato in questi anni, se l'azienda di trasporto è stata ridotta sull'orlo del fallimento? Stupirsi di fronte a tanta ignavia di chi amministra soldi pubblici, che gli elettori disertano le urne e si nutrono di rancore verso la politica, significa avere la coda di paglia. È impensabile riportare i cittadini alle urne, se il panorama che la politica offre, è quello che è sotto i nostri occhi. Chi ha amministrato nel passato, e cioè il Partito Democratico, e chi amministra oggi, cioè, il Movimento 5 Stelle, non può cavarsela puntando l'indice su chi aveva amministrato prima di loro, è troppo comodo accusare chi ci ha preceduti. I cittadini hanno mille ragioni per non andare al voto, ma ne hanno una più prepotente di tutte per andarci e giudicare i responsabili di tanti disastri e mandarli a casa. Lo dico ai colleghi del partito Democratico, Renzi ha detto ieri, o l'altro ieri, "I grillini governano male, pensate cosa è successo a Torino per una partita di calcio". La ritengo una battuta fuori luogo. Ecco, ha governato male, a Torino, chi c'era prima e forse, certamente, governa male chi c'è adesso, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, lascio la parola al Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per 5 minuti. TRESSO Francesco Io sono veramente lapidario, in realtà, mi ero prenotato perché volevo chiedere come mai non fosse presente a discutere la richiesta di interpellanza la Sindaca, che, invece, è arrivata tardiva, poi, peraltro, adesso, non sta neanche a sentire gli interventi, però, mi sembrava che fosse, invece, importante che queste risposte si assumesse la responsabilità di darle. È già stato detto tutto, e, quindi, non mi ripeto. Sicuramente, però, la bozza di Piano Industriale ha ribadito la necessità di esuberi, si parla, comunque, di 400 accompagnati al prepensionamento, ma di altre 200 unità che dovrebbero essere in esubero. Su questo, vorrei sapere se sono state avviate delle procedure di trattativa con le forze sindacali, anche perché le stesse, avevano ribadito che avevano appreso degli esuberi dagli organi di stampa e, nonostante la richiesta di incontri, non erano ancora state accordate delle procedure per cui fossero stati, preventivamente, coinvolti. VERSACI Fabio (Presidente) C'era il Capogruppo Morano che voleva fare una piccola integrazione di 30 secondi, prego. MORANO Alberto La vicenda dei 24 milioni della gestione Metro, mi chiedo, soprattutto, come sia possibile che, delibera Città di Torino, 25 settembre 2012, venne approvata una transazione, relativa gestione metro, anni 2007/2012, tra la Città di Torino, Regione Piemonte e GTT, questa transazione è stata approvata ed eseguita e vengono fuori, adesso, altri 24 milioni? Questo è che vorrei capire, come sia possibile, tecnicamente, perché se no questi accordi non contano nulla. Ma io non sto facendo un'accusa all'Assessore Rolando, sto solo citando un fatto, c'è un delibera della Città di Torino. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, ho iscritto a parlare il Consigliere Malanca, prego. MALANCA Roberto Grazie, Presidente. Io mi pongo alcune domande, perché, dopo aver ascoltato tutti gli interventi, mi pongo alcune domande su che cosa sia successo nella Commissione Consiliare dei servizi pubblici locali di giovedì, quando GTT ha dato le risposte su quello che è previsto in questo Piano. Al di là di questo, che sembra che alcuni Consiglieri non fossero attenti, evidentemente, quello che importa a me è far capire a chi…, non riesco a concepire, che si prenda un Piano Industriale e lo si tratti alla stregua di un Bilancio. È evidente che un Piano Industriale, è un Piano Industriale, non è un Bilancio, non possiamo iscrivere somme su un bilancio, basandosi su un Piano Industriale di una società partecipata. Il Piano Industriale, per quello che dice Borsa Italiana, deve avere 3 caratteristiche, la sostenibilità finanziaria, la coerenza e l'attendibilità, che sono, sostanzialmente, i requisiti che gli advisor dovevano assoggettare a questo Piano e dovevano dire "Sì, questo Piano è attendibile, è sostenibile e, soprattutto, è coerente, all'interno non ci sono cifre di non coerenza". Se lei, caro Consigliere, ha dato un'occhiata ben precisa al Piano Industriale, e mi ha detto che lo ha fatto in Commissione, e quindi ha visto l'evoluzione e, quindi, diciamo, la necessità di quei 191 milioni, di cui lei parlava prima, come veniva soddisfatta e come questo è stato accettato dagli advisor, non può parlare di cifre diverse, in diversi punti, perché si riferiscono, evidentemente ad argomenti diversi, 191 sono le cifre iniziali, che poi, grazie a tutti gli apporti, scendono. Quello che è importante, secondo me, da questo punto di vista, è cercare di capire qual è l'obiettivo di questo Piano e, soprattutto, visto che è stato certificato, accettato, non soltanto dagli advisor, ma da ben 2 amministrazioni, e anch'io faccio un po' di difficoltà a distinguere alcuni ruoli all'interno delle amministrazioni, ma, di fatto, è stato accettato da tutti come un Piano sostenibile e raggiungibile. Oggi, l'Assessore Rolando, ha tenuto a precisare che ci sarà un monitoraggio attento di questo Piano, proprio perché, essendo, sia sostenibile, che attendibile, che coerente, deve anche diventare realizzabile. Per diventare realizzabile, bisogna che venga costantemente monitorato, che avvengano tutte le cose che ci sono scritte dentro, una dopo l'altra e che quando ci sono degli eventi, come quello che citava il Capogruppo Lo Russo, cioè, quello dei 250 licenziamenti, questo è uno degli eventi che la Città di Torino ha chiesto all'azienda di scongiurare, modificando, nel corso dell'esecuzione del Piano, e in accordo con i sindacati, evidentemente, perché sono le parti sociali con cui deve parlare l'azienda, di scongiurare questo tipo di ipotesi, perché si tratta di ipotesi, perchè è un Piano, di nuovo, non è un bilancio, non sono decisioni scritte da nessuna parte e firmate, è un Piano che dice "Noi ce la faremo". Bene, se questa Città avesse voluto tirare indietro le mani, era molto, ma molto facile farlo un anno fa, bastava chiedere l'applicazione della legge Marzano, bastava portare libri in Tribunale, dicendo "è colpa di quello di prima". Cosa crede, che questa Città non abbia più il coraggio e la fiducia in questa azienda? È proprio perché noi abbiamo il coraggio di portare avanti questa azienda, di farla rilanciare, di farla rinascere, che noi stiamo cercando, disperatamente, e con forza, di sostenere un Piano che è, lo ripeto, coerente, sostenibile, e, oltre che attendibile, secondo noi, realizzabile. Avete parlato di moltissime cose, faccio difficoltà a riprenderle tutte, ma, vede, ci sono delle differenze tra gli attori in gioco, c'è differenza tra quella che è la Regione, e quello che è il Comune, nei confronti dell'azienda GTT. C'è una differenza sostanziale, che è quella dei crediti e dei debiti, visto che sono state citate una quantità di cifre impressionanti. Il Comune non è nella stessa posizione della Regione, nei confronti di GTT, perché, è vero che il Comune è debitore nei confronti di GTT, ma è anche creditore. La stessa cosa non si può dire della Regione, che è solo ed esclusivamente, debitrice, nei confronti di GTT, ancorché non voglia riconoscere determinati crediti, ma, comunque, sarà una delle cose che dovrà fare. Io mi chiedo, ma da che pulpito, da quale forza politica avvengono le accuse di aver un Piano che non è sostenibile? Un Piano che è stato accettato da due Amministrazioni, da una società di advisor, una delle quali è stata, proprio, espressamente, richiesta dall'Amministrazione sostenuta dalla forza politica che parla. Non sarà abbandonata a sé stessa, l'azienda, perché se avessero abbandonato a sé stessa l'azienda, forse, l'azienda avrebbe dovuto cavarsela con le sue forze e sarebbe stato, tutto sommato, molto difficile, ma, forse, sarebbe andata in crisi lo stesso. Il problema è che queste forze politiche che hanno governato, hanno contribuito ad affossare lo stato economico e finanziario, soprattutto, di questa azienda. Se questa azienda si trova in una tensione finanziaria pazzesca, che ha dovuto far sì che loro non riuscissero più a pagare bene i fornitori, che ha fatto sì che non riuscissero più ad avere i ricambi dei mezzi, che ha fatto sì che non riuscissero più a pagare la manutenzione, e che, quindi, il servizio peggiorasse fino a un livello mai visto in questa città, questo è dovuto, principalmente, al disallineamento, è dovuto alle richieste di effettuare dei servizi che, poi, non sono stati pagati, è dovuto alla rigidità nell'abbassare quello che era il livello di servizio, rispetto alle risorse che, immancabilmente, dalla Regione, venivano tagliate, in conseguenza dei tagli del Fondo Nazionale Trasporti. Ora, io mi chiedo, questo Piano, in realtà, non è soltanto un Piano di risanamento, perché, risanamento, sarebbe il minimo sindacale accettabile. Questo è un Piano di rilancio. I famosi milioni di chilometri che citava, di nuovo, il Capogruppo, milioni di chilometri percorsi, non sono un'unità di misura dell'efficienza di un trasporto, sono, semplicemente, un dato contabile nel momento in cui, sul contratto di servizio, c'è scritto che viene riconosciuto un tot a chilometro. Ma cosa vuol dire che io faccio X milioni di chilometri? A noi importa che vengano trasportate le persone, non i chilometri fatti dai bus, è molto diverso, è molto diverso, mi creda, perché il piano di ristrutturazione della rete non parlerà di numero di milioni di chilometri, che, tra l'altro, di nuovo, subiranno un taglio, grazie alla Regione e grazie al Governo, perché il Governo dà i soldi per gli investimenti, ma poi toglie i fondi al Fondo Nazionale Trasporti, ogni anno sempre di più. Siamo partiti da un contratto di servizio da 172 milioni di Euro, che è arrivato a 133, 40 milioni di Euro in meno, e si fa lo stesso servizio. Ora, io mi chiedo, con quale coraggio questa forza politica viene a criticare un'Amministrazione che lei, sì, ha trovato il coraggio e la fiducia nella nascita di questa azienda, coraggio e fiducia che, in realtà, non vanno a vantaggio dell'Amministrazione, ricordiamocelo, vanno a vantaggio della città ed ei suoi cittadini, perché, una revisione di una rete, in maniera tale da renderla efficiente da evitare quei disallineamenti che si sono creati negli ultimi 5 anni, quelli a cui faceva riferimento l'Amministratore Delegato nella Commissione che citavo prima, questi sono i risultati. L'investimento nei mezzi, abbiamo parlato di mezzi Diesel, ma lei sa bene che gli obiettivi di ricambio sono immediati, non sono procrastinabili ulteriormente. Già il fatto che ci siano voluti 6/7/8 mesi, per arrivare a un'approvazione, posso dire, corale, tranne, ovviamente, delle forze che sono in quest'Aula, di minoranza, di approvazione corale di questo Piano Industriale, ha, ancora ulteriormente peggiorato la qualità del servizio e la manutenzione di questi mezzi, senza avere un'adeguata copertura economica. Ma gli obiettivi sono, intanto, togliamo dalla circolazione i mezzi più inquinanti, gli Euro 2, gli Euro 3, questo è l'obiettivo primario. Siamo in procedura di infrazione della Comunità Europea, per lo sforamento dei limiti. Dobbiamo eliminare i mezzi più vecchi, perché, se non eliminiamo i mezzi più vecchi, i costi di manutenzione continueranno a gravare enormemente. E poi, da ultimo, dobbiamo sostituire, quindi, da subito, il maggior numero dei mezzi possibili, perché, con il maggior numero dei mezzi possibili, noi riduciamo i costi di manutenzione, riduciamo le emissioni e mi creda, un Piano che ha una visibilità di 5 anni, in realtà, non è un Piano di lunghissima durata, visto che, oltretutto, di questi 5 anni ne è già stato consumato uno. Ma, giusto per dare due cifre, visto che ne abbiamo date tante in questo Consiglio, in questo Piano si cambierà la flotta, se ne cambierà quasi la metà della flotta dei bus. Ma i mezzi a gasolio, che oggi sono il 64% di questa flotta, scenderanno a 52, in questi 5 anni, con questo Piano. I mezzi a metano saliranno dal 32 al 40%, pur essendo costanti per problemi di rifornimento. I mezzi completamente elettrici, passeranno dal 4 all'8%. Dall'altra parte, in altre città, abbiano flotte che oggi sono al 97% di Diesel, non a 63. Il Piano, come dicevo all'inizio, è un Piano che deve essere approvato per poter partire, ma deve essere monitorato e deve essere modificato ogni qualvolta cambieranno le condizioni per poterlo modificare. Come ha detto l'Amministratore Delegato di GTT e i suoi collaboratori nell'ultima Commissione, il primo obiettivo è consolidare quello che è la flotta, con mezzi che non abbiano bisogno di manutenzione tutti, tutti i giorni, e il primo obiettivo è questo, in realtà, è quello che viene colpito dal primo bando. I bandi successivi avranno caratteristiche diverse, perché potranno agire in un'ottica leggermente più di respiro, diciamo così. Io ricordo ancora una cosa, il coraggio e la fiducia non sono soltanto nell'azienda, questo sarà un anno molto duro per l'azienda, sarà un anno molto duro per i suoi fornitori, sarà un anno molto duro per i suoi dipendenti. Noi la fiducia la riponiamo nella società, nei dipendenti, nei fornitori e nel loro senso di attaccamento e di responsabilità, non soltanto all'azienda, ma alla città stessa e ai suoi cittadini, questo è quello che si va a colpire con questo Piano, non questioni di lana caprina, come quelle che ho sentito oggi e che richiedono che questo Piano sia certificato come se fosse un Bilancio Contabile. Questo è un Piano Industriale, signori, non è un Bilancio Contabile, è una cosa profondamente diversa e anche profondamente più impattante. Grazie, Presidente. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Consigliere Malanca. Non ho altri iscritti, lascerei la parola all'Assessore Rolando per una replica, prego. ROLANDO Sergio (Assessore) Sì, sarà una replica, intanto mi scuso, molto breve, anche perché nei 15 punti che sono stati portati a risposta, a prescindere dalle eventuali nuove informazioni richieste dal Presidente Morano, in merito al Piano, io rinvierei a quello che ha già detto GTT, in apposita audizione e, eventualmente, alle informazioni che, una volta avuto i dati, chiederemo a GTT di verificare. Ricordo anch'io un passaggio del Consigliere Malanca, che il Piano Industriale che è stato fatto dagli advisor, coordinati, ovviamente, dal Consiglio, sui debiti, riporta, abbiamo sollevato anche noi il problema, riporta questa, chiamiamolo sventagliamento dei dati, in funzione delle azioni mirate che avrebbe fatto il Consiglio, per questo che ci sono delle pagine, non è una spiegazione, la mia, tecnica, perché bisogna avere i tecnici vicino, ma i debiti vengono smontati, in quel famoso discorso, che viene chiamato di mitigazione, che ha 3 livelli, ha la mitigazione dei debiti verso fornitori, ha la mitigazione dovuta al finanziamento degli investimenti, e una terza mitigazione, dei co-produttori. In quel senso lì c'è una spiegazione, ma la devono dare i tecnici. Vado, invece, a un punto cruciale, la comfort letter della Città, insieme all'aggiornamento della stessa, richiesto dopo colloqui con la Regione, esplicita chiaramente quali sono gli impegni che prende la Città, anche nei confronti delle partite che sono state richiamate qui, in modo un po' disordinato, perché il problema dei famosi crediti che ha GTT per la metropolitana, è un tema risalente anni passati, dove c'è una convenzione con delle obbligazioni specifiche, per cui, non è detto che la tesi della Regione, o la tesi di GTT siano tesi divergenti, perché c'è un documento, per cui noi abbiamo ritenuto, come fa tutti gli anni la Città, di richiamare questa posizione, prevista da una convenzione. Però, se GTT opererà una svalutazione, quando sarà ora, da qui è stato previsto o l'alternativa dell'aumento di capitale, 2018/2019, con effetto finanziario 2019, o un'ipotesi alternativa. Su questo tema noi stiamo lavorando con il Ministero, con i due Ministeri, perché non è pacifico che un aumento di capitale, nella situazione di GTT, alla luce delle disposizioni dell'Articolo 14 della Madia, sia percorribile, per cui, quando avremo un parere su questo proposito, che sarà un parere che arriverà dopo le elezioni, fra 2 o 3 mesi, noi ci comporteremo come segue. Tra l'altro, anche il dato di 25 milioni, citato da GTT, se uno prende tutta la documentazione dell'Assemblea e del CDA precedente, perché è agli atti, è disponibile presso la Città, non è detto che sia 25 milioni, perché sono in atto delle azioni di contenimento dei costi, e mi riferisco anche di recupero di risorse, che riguarda il costo del personale per gli anni antecedenti, che potrebbero mitigare questo effetto. Però, le due lettere, perché sono due le comfort letter della Città, danno, chiaramente, un segnale di impegno su questo tema. Infine, noi parliamo di autorizzazione, ma non di approvazione, perché è lo Statuto che dice queste cose qui, di GTT, e di FCT, non perché qualcuno si tolga dalla mischia, si confonda. Il Consiglio di Amministrazione è un ente autonomo, con delle responsabilità; l'Assemblea dei Soci è un altro ente autonome con delle responsabilità; la Città di Torino ha altre responsabilità e non è che si può pensare che non esistano, non è uno schermo, non è un sistema inventato, peraltro, in tempi passati, non da questa Amministrazione, per nascondere o confutare qualcosa, è un sistema trasparente, di governance, viene detto, a cui noi rispondiamo. Infine, voglio ancora sprecare due parole, prima dei ringraziamenti su un tema che è stato ripreso oggi dal Capogruppo Lo Russo, sul fatto che il Bilancio Consolidato non conteneva delle informazioni, che erano già note, allora. Ho già detto in due occasioni, che, dottrina sulla materia, l'unica dottrina è quella privatistica, impone agli Amministratori di non consolidare Bilanci su cui pesano indagini per reati di falso in Bilancio. Lo dice una sentenza della Cassazione e la dottrina in materia, per cui, astenersi, c'è scritto proprio, astenersi dal fare queste operazioni, per gli Amministratori, non perché uno non volesse farlo, nel momento in cui noi avremo il Bilancio della GTT approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'Assemblea, e, ovviamente, noi ci riferiamo sempre a Consigli di Amministrazioni pro tempore, in carica, perché nessuno dice che oggi c'è uno e domani non ce ne possa essere uno diverso, sono le regole di governance che dicono queste cose qui, non le opinioni delle persone. Se avremo un Bilancio, io sto facendo una verifica, senza accertamenti per obbligo di legge, rifare il consolidato soltanto a fini interni, per dare un'informativa di trasparenza di questo dato, non per evitate il problema delle non assunzioni, che abbiamo già superato, approvando il Bilancio, nonostante il parere non favorevole del collegio, perché avevamo un obiettivo ben specifico, che era quello di fare le assunzioni, non per altri motivi. Però noi rifaremo il Bilancio Consolidato e lo daremo disponibile a tutti. Se riusciremo a farlo, e speriamo che GTT, che ha già preso un impegno, perché GTT deve chiudere il Bilancio 2016, ma, come ha giustamente sottolineato qualcuno di voi, deve chiudere anche il 2017, perché il 30 aprile, scadenza formale del Codice Civile, gli Amministratori dovrebbero approvare il Bilancio 2017, magari chiederanno la proroga a giugno. Infine, comunque, a prescindere da tutto, acquisite le informazioni, eventualmente fornite nuove informazioni, ringrazio per la discussione, che è stata, comunque, positiva, e produttiva, ai fini dei lavori di quest'Aula. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Assessore Rolando. |