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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Gennaio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 23
MOZIONE 2017-03646
(MOZIONE N. 1/2018) "CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA CIVICA AI FIGLI DI IMMIGRATI, NATI IN ITALIA E RESIDENTI A TORINO" PRESENTATA IN DATA 15 SETTEMBRE 2017 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
RICCA Fabrizio
Sì, Presidente, giusto intervengo per spiegare le motivazioni del mio voto contrario. Noi
dovremmo chiedere agli Assessori di scrivere un accordo, di mettere uno striscione che
andrebbe a rappresentare una cosa chiaramente falsa, perché qua lo striscione decanta la
scritta: "Chi cresce in Italia è italiano", dovremmo dire: "Chi ha 18 anni e vuole la
cittadinanza, la richiede", quello, allora, sì, potremmo farlo, perché è una cosa che,
automaticamente, si può accedere chi ha compiuto il 18° anno e ha tutti i requisiti per la
cittadinanza. Poi, conferire simbolicamente la cittadinanza onoraria a bambini nati in
territorio italiano, mi permetto di dire, è una cosa che è già stata fatta, non ha portato
assolutamente niente, soprattutto quando l'istituto della cittadinanza onoraria, in questa
città, è sempre stato utilizzato per, diciamo, andare, diciamo, a premiare quella persone
che si sono distinte, che hanno fatto qualcosa di importante di Torino, e che non sono
residenti a Torino, quindi, mi permetto di dire, che è una cosa che va a contrastare
quello che era il fine per cui era nata la cittadinanza onoraria. Io, più volte anche, avevo
chiesto al Consiglio Comunale di lavorare per trovare una soluzione per, diciamo, dare
una benemerenza particolare, esattamente come succede a Milano con l'Ambrogino
d'oro, per andare a premiare quelle persone, per andare a cambiare, diciamo, in maniera
forte, appunto, il senso di quelle che sono, appunto, le cose simboliche che questa città
può regalare. Detto questo, ritengo che sia anche inopportuno discutere in questo
momento, dato che alla Camera e al Senato, anche i gruppi che hanno, diciamo,
presentato, i gruppi parlamentari che sono rappresentati in Consiglio Comunale, che
oggi hanno presentato questa mozione, se volevano fare qualcosa, potevano farlo, e
questo non l'hanno fatto, quindi, mi permetto di dire che anche il Partito Democratico,
Liberi e Uguali, volendo potevano presentarlo e discuterlo alla Camera. Evidentemente,
se non è stato fatto, è perché non c'erano le condizioni, non c'era la volontà di poter
portare un provvedimento di questo tipo e mi permetto di dire che, se non c'è alla
Camera, non c'è al Senato, perché dobbiamo andare noi a forzare? Questa potrebbe
essere, invece, una cosa interessante, di referendum cittadino, a cui chiediamo ai
torinesi, se per loro è una cosa che ha un senso, o meno, dare questo tipo di…, anche
perché noi stiamo andando a forzare, ripeto, la cittadinanza onoraria, che nasceva con
uno scopo completamente diverso, andando, comunque, a forzare il concetto che chi
non è, le persone che sono straniere, nate in Italia, non hanno nessun tipo di tutela,
invece, questo no, non c'è nessuna differenza tra un bambino di 2 anni, un bambino di
5, un ragazzo di 14 e un ragazzo di 17, rispetto ai suoi coetanei, con l'unica differenza
che queste persone, al compimento del 18° anno di età, possono fare richiesta per la
cittadinanza. Detto questo, Presidente, io mi permetto anche di dire, fare un appunto,
visto l'elevatissimo numero di ragazzi che vanno via dall'Italia, perché non trovano,
non hanno nessun tipo di possibilità, io posso anche immaginare che, magari, un
ragazzo che compie il 18° anno di età, da questo Paese se ne voglia andare a cercare
fortuna, magari, in un altro. Detto questo, io non vorrei andare, diciamo, a obbligare un
qualsiasi ragazzo ad avere una cittadinanza che magari non vuole, in quanto se la vuole,
al 18° anno, può richiederla, può ottenerla senza nessun problema. Io ho amici di
infanzia che sono cresciuti con me, che non erano cittadini italiani, che lo sono
diventati, alcuni, invece, la cittadinanza non l'hanno voluta, perché, io vi rappresento,
per esempio, il caso della comunità cinese, la quale, tendenzialmente, non fa richieste di
cittadinanza, perché la Cina non permette di avere il doppio passaporto, questo
creerebbe un sacco di problemi. Io, prima di fare un calderone generale, vi inviterei ad
andarvi a interfacciare soprattutto con determinate comunità, che la nostra cittadinanza
non la vogliono, quelli che sono qua da trent'anni e, magari, non la vogliono neanche
per i loro figli.

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