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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Gennaio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2017-06429
"SECONDO UN ANTICO PROVERBIO CINESE UN UOMO ? PRONTO PER MORIRE SOLO DOPO AVER FATTO UN FIGLIO, SCRITTO UN LIBRO E PIANTATO UN ALBERO; LUNGA VITA A TUTTI E CHISS? CHE GLI ALBERI NON CI POSSANO SALVARE PROPRIO DALLA MORTE!" PRESENTATA IN DATA 18 DICEMBRE 2017 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Questa è l'interpellanza dove la domanda comunque dà la risposta.
A parte gli scherzi, allora, rispondo come sempre, Consigliere Magliano, punto per
punto. Al punto 1) quali siano in atti registrati il territorio cittadino e quanti minori
adottati negli anni 2015, '16 e '17. Allora, i nuovi nati comunicati sono i seguenti: 2015
primo semestre 3.021 più 20 adozioni; 2015 secondo semestre 3.165 più 12 adozioni;
2016 primo semestre 2.842 più 18 adozioni, 2016 secondo semestre 2.986 più 8
adozioni; 2017 primo semestre 2.624 più 14 adozioni e secondo semestre non è ancora
disponibile. L'ufficio nascite dello stato civile precisa che il dato comunicato sulle
adozioni riguarda i minori nati all'estero di cui alla Legge 4 del 4 maggio 1983, articoli
35 e 36 adozioni internazionali in quanto il numero di bambini nati a Torino già
comprende le altre adozioni. Si noti che il numero di nascite è decrescente, è calato dal
2015 ad oggi. Punto 2), quante siano le piantumazioni di alberi a seguito di nuovi nati e
degli adottati in riferimento al periodo indicato dal punto precedente. Il Servizio Verde
Pubblico ogni 6 mesi procede ai conteggi relativamente ad alberi e arbusti perenni messi
a dimora richiedendo i dati relativi alla messa dimora anche da parte degli altri servizi,
Grandi Opere, eccetera, eccetera. Tale resoconto viene inviato all'area Servizi Civici e
al Corpo Forestale di Stato, ora Comando Legione dei Carabinieri Forestale
accompagnato da dichiarazione di non completa attuazione della Legge 113/92 e
pertanto la comunicazione di messa dimora differita come previsto dall'articolo 1,
comma 1 della Legge 10/2013 per gravi ragioni di ordine tecnico nonché economico,
infatti come già scritto nel bilancio arboreo del 2011/2015 ulteriori approfondimenti il
Comune di Torino in relazione alla messa a dimora annuale di un esemplare arboreo,
ossia non arbustivo, per ogni nuovo nato non sarebbe in grado per ragioni oggettive
come altre realtà metropolitane già richiedi alberi come Bologna che nel suo bilancio
arboreo 2016 indica le medesime problematiche, di ottemperare a quanto
normativamente previsto in considerazione della mancanza di spazi adeguati e della già
ricca adozione arborea pubblica. La Città può contare su un patrimonio di verde
pubblico di circa 110.000 alberi e di circa 50.000 ulteriori nei boschi collinari, circa 20
milioni di metri quadri di verde con una dotazione pro-capite di circa 22 metri quadri
organizzato per circa 60% di aree fruibili, per il resto il verde annesso ad edifici pubblici
e scuole, verde di arredo, verde cimiteriale, aree agricole o verde sportivo. Il numero di
bambini nati e residenti nel territorio comunale si assesta intorno alle 6.000 unità l'anno.
Individuare lo spazio necessario per poter mettere a dimora ogni anno un numero così
consistente di esemplari arborei all'interno di aree verdi e di proprietà comunale è di
fatto impossibile se si pensa che ogni albero ha necessità per poter crescere
adeguatamente di uno spazio fra i 12,5 e i 50 metri quadri di superficie utile, vedi
regolamento del verde pubblico e privato Città di Torino, articolo 28, comma B. I
parchi, i giardini e gli altri spazi verdi torinesi non offrono pertanto opportunità alla
messa a dimora di un numero così consistente di alberi ogni anno essendo già
abbondantemente dotati di una ricca copertura arborea, per questo motivo individuare e
acquisire un'area compresa fra i 75.000 e i 300.000 metri quadri di terreno
impermeabile sgombro da alberature ogni anno nei quali mettere a dimora i suddetti
6.000 alberi risulta pressoché impossibile, è questa la ragione per cui nel conteggio si
sono riportati anche i dati riguardanti gli arbusti perenni, cespugli, siepi e roseti,
eccetera. I dati raccolti e comunicati nel periodo indicati sono i seguenti: 2015 primo
semestre 1.482 soggetti di cui 333 alberi e 1.149 arbusti, 2015 secondo semestre 703
soggetti di cui 290 alberi e 413 arbusti; 2016 primo semestre 2.380 soggetti, 948 alberi e
1.432 arbusti, secondo semestre 2016 4.783 soggetti, 732 alberi e 4.051 arbusti perenni;
2017 primo semestre 3.279 soggetti di cui 1.301 alberi, 1.978 arbusti perenni, quindi
parliamo di un terzo in più rispetto agli anni precedenti, cioè mentre i nati sono in
decrescita, gli alberi piantati sono cresciuti. Punto 3), se l'Amministrazione ritenga
soddisfacente rispetto (incomprensibile) per la piantumazione dei nuovi alberi, come è
indicato nella risposta al punto precedente più che rispetto (incomprensibile) occorre
superare i problemi oggettivi di spazio, eccetera, eccetera. Punto 4) se e come
l'Amministrazione stia predisponendo il lavoro degli uffici per la redazione del bilancio
arboreo e se sia possibile recedere una relazione parziale in merito all'attività fino ad
oggi svolta dai servizi interessati. Il bilancio arboreo è un documento da pubblicarsi sul
sito istituzionale del Comune che, secondo la norma, deve riportare con riferimento ai 5
anni di mandati il numero degli alberi piantati ai sensi della Legge 113/92 e la
consistenza del livello di manutenzione delle aree verdi, non è ancora quindi in corso la
sua stesura. Visionando il primo bilancio arboreo pubblicato nel mese di marzo 2016 e
disponibile sul sito web del Verde Pubblico Sezione alberi compresi gli ulteriori
chiarimenti al link, c'è il link indicato, poi le lascio il foglio, dice: "come riportato
anche dalle linee guida per la gestione del Verde Pubblico approvate nel luglio 2017 con
delibera 19/2017 dal Comitato per lo sviluppo del Verde Pubblico e del Ministero
dell'Ambiente redatte con il fattivo apporto di ANCI e anche del Servizio Verde
Pubblico della Città di Torino, è consigliabile anche per chiarezza di comunicazione che
il bilancio arboreo sia integrato con le informazioni relative alla variazione complessiva
sempre con riferimento temporale al mandato della consistenza del patrimonio arboreo
con la descrizione sintetica delle caratteristiche che emergono dal censimento e con un
dettaglio che anno per anno evidenzi il numero di alberi abbattuti e messe a dimora.

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