Interventi |
IMBESI Serena (Vice Presidente) Quindi passiamo all'interpellanza 06429 del Capogruppo Magliano, l'oggetto: "Secondo un antico proverbio cinese un uomo è pronto per morire solo dopo aver fatto un figlio, scritto un libro e piantato un albero, lunga vita a tutti e chissà che gli alberi non ci possano salvare proprio dalla morte!" IMBESI Serena (Vice Presidente) Prego, Assessore Unia, per la risposta. UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Questa è l'interpellanza dove la domanda comunque dà la risposta. A parte gli scherzi, allora, rispondo come sempre, Consigliere Magliano, punto per punto. Al punto 1) quali siano in atti registrati il territorio cittadino e quanti minori adottati negli anni 2015, '16 e '17. Allora, i nuovi nati comunicati sono i seguenti: 2015 primo semestre 3.021 più 20 adozioni; 2015 secondo semestre 3.165 più 12 adozioni; 2016 primo semestre 2.842 più 18 adozioni, 2016 secondo semestre 2.986 più 8 adozioni; 2017 primo semestre 2.624 più 14 adozioni e secondo semestre non è ancora disponibile. L'ufficio nascite dello stato civile precisa che il dato comunicato sulle adozioni riguarda i minori nati all'estero di cui alla Legge 4 del 4 maggio 1983, articoli 35 e 36 adozioni internazionali in quanto il numero di bambini nati a Torino già comprende le altre adozioni. Si noti che il numero di nascite è decrescente, è calato dal 2015 ad oggi. Punto 2), quante siano le piantumazioni di alberi a seguito di nuovi nati e degli adottati in riferimento al periodo indicato dal punto precedente. Il Servizio Verde Pubblico ogni 6 mesi procede ai conteggi relativamente ad alberi e arbusti perenni messi a dimora richiedendo i dati relativi alla messa dimora anche da parte degli altri servizi, Grandi Opere, eccetera, eccetera. Tale resoconto viene inviato all'area Servizi Civici e al Corpo Forestale di Stato, ora Comando Legione dei Carabinieri Forestale accompagnato da dichiarazione di non completa attuazione della Legge 113/92 e pertanto la comunicazione di messa dimora differita come previsto dall'articolo 1, comma 1 della Legge 10/2013 per gravi ragioni di ordine tecnico nonché economico, infatti come già scritto nel bilancio arboreo del 2011/2015 ulteriori approfondimenti il Comune di Torino in relazione alla messa a dimora annuale di un esemplare arboreo, ossia non arbustivo, per ogni nuovo nato non sarebbe in grado per ragioni oggettive come altre realtà metropolitane già richiedi alberi come Bologna che nel suo bilancio arboreo 2016 indica le medesime problematiche, di ottemperare a quanto normativamente previsto in considerazione della mancanza di spazi adeguati e della già ricca adozione arborea pubblica. La Città può contare su un patrimonio di verde pubblico di circa 110.000 alberi e di circa 50.000 ulteriori nei boschi collinari, circa 20 milioni di metri quadri di verde con una dotazione pro-capite di circa 22 metri quadri organizzato per circa 60% di aree fruibili, per il resto il verde annesso ad edifici pubblici e scuole, verde di arredo, verde cimiteriale, aree agricole o verde sportivo. Il numero di bambini nati e residenti nel territorio comunale si assesta intorno alle 6.000 unità l'anno. Individuare lo spazio necessario per poter mettere a dimora ogni anno un numero così consistente di esemplari arborei all'interno di aree verdi e di proprietà comunale è di fatto impossibile se si pensa che ogni albero ha necessità per poter crescere adeguatamente di uno spazio fra i 12,5 e i 50 metri quadri di superficie utile, vedi regolamento del verde pubblico e privato Città di Torino, articolo 28, comma B. I parchi, i giardini e gli altri spazi verdi torinesi non offrono pertanto opportunità alla messa a dimora di un numero così consistente di alberi ogni anno essendo già abbondantemente dotati di una ricca copertura arborea, per questo motivo individuare e acquisire un'area compresa fra i 75.000 e i 300.000 metri quadri di terreno impermeabile sgombro da alberature ogni anno nei quali mettere a dimora i suddetti 6.000 alberi risulta pressoché impossibile, è questa la ragione per cui nel conteggio si sono riportati anche i dati riguardanti gli arbusti perenni, cespugli, siepi e roseti, eccetera. I dati raccolti e comunicati nel periodo indicati sono i seguenti: 2015 primo semestre 1.482 soggetti di cui 333 alberi e 1.149 arbusti, 2015 secondo semestre 703 soggetti di cui 290 alberi e 413 arbusti; 2016 primo semestre 2.380 soggetti, 948 alberi e 1.432 arbusti, secondo semestre 2016 4.783 soggetti, 732 alberi e 4.051 arbusti perenni; 2017 primo semestre 3.279 soggetti di cui 1.301 alberi, 1.978 arbusti perenni, quindi parliamo di un terzo in più rispetto agli anni precedenti, cioè mentre i nati sono in decrescita, gli alberi piantati sono cresciuti. Punto 3), se l'Amministrazione ritenga soddisfacente rispetto (incomprensibile) per la piantumazione dei nuovi alberi, come è indicato nella risposta al punto precedente più che rispetto (incomprensibile) occorre superare i problemi oggettivi di spazio, eccetera, eccetera. Punto 4) se e come l'Amministrazione stia predisponendo il lavoro degli uffici per la redazione del bilancio arboreo e se sia possibile recedere una relazione parziale in merito all'attività fino ad oggi svolta dai servizi interessati. Il bilancio arboreo è un documento da pubblicarsi sul sito istituzionale del Comune che, secondo la norma, deve riportare con riferimento ai 5 anni di mandati il numero degli alberi piantati ai sensi della Legge 113/92 e la consistenza del livello di manutenzione delle aree verdi, non è ancora quindi in corso la sua stesura. Visionando il primo bilancio arboreo pubblicato nel mese di marzo 2016 e disponibile sul sito web del Verde Pubblico Sezione alberi compresi gli ulteriori chiarimenti al link, c'è il link indicato, poi le lascio il foglio, dice: "come riportato anche dalle linee guida per la gestione del Verde Pubblico approvate nel luglio 2017 con delibera 19/2017 dal Comitato per lo sviluppo del Verde Pubblico e del Ministero dell'Ambiente redatte con il fattivo apporto di ANCI e anche del Servizio Verde Pubblico della Città di Torino, è consigliabile anche per chiarezza di comunicazione che il bilancio arboreo sia integrato con le informazioni relative alla variazione complessiva sempre con riferimento temporale al mandato della consistenza del patrimonio arboreo con la descrizione sintetica delle caratteristiche che emergono dal censimento e con un dettaglio che anno per anno evidenzi il numero di alberi abbattuti e messe a dimora. IMBESI Serena (Vice Presidente) Grazie, Assessore Unia. Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente, grazie, Assessore, solo una domanda, anche quando andiamo a sostituire gli alberi vengono messi in quel conteggio, non stiamo parlando solo di nuove piantumazioni, anche la sostituzione di alberi, un albero morto che viene sostituito rientra in quel conteggio o lì abbiamo solo i nuovi? Abbiamo tutto, perfetto, io, Presidente, sono soddisfatto della risposta, devo dire che è precisa e puntuale, è evidente che c'è un problema dal punto di vista proprio dello spazio che ci manca per poter adempiere fino infondo alla Legge 10 del 2013 e successive integrazioni che però metteva questa ipotesi di porre a dimora un albero per ogni bimbo nato nell'anno, mi pare che il lavoro fin qui svolto, poi questa sarà una rivalutazione anche politica che dovrà fare l'Assessore rispetto a quello che è stato fatto prima perché 15, 16 comunque era di responsabilità di chi l'ha preceduto sia dal punto di vista dell'Assessore prima di lei, ma anche della precedente Giunta. Io chiedo solo di poter entrare in possesso della documentazione che è assolutamente dettagliata e precisa e devo dire che sono soddisfatto anche alla luce del fatto che se l'Assessore mi dice che questo numero comprende anche le sostituzioni degli alberi comunque stiamo facendo il possibile rispetto a quello che è nelle nostre disponibilità, per cui la ringrazio, non chiedo nessun approfondimento in Commissione perché mi pare che il lavoro svolto fin qui almeno nell'adempimento di questa legge dello Stato Italiano sia efficace ed efficiente e in continuità con quanto fatto in precedenza, grazie. IMBESI Serena (Vice Presidente) Grazie a lei. |