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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Gennaio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 18
MOZIONE 2017-03008
"SECONDO ACCESSO E VIABILIT? COMPLESSIVA DI FALCHERA" PRESENTATA IN DATA 21 LUGLIO 2017 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Sì, era stata liberata, nell'ambito dell'ultima Commissione, per
l'Aula e quindi preferirei chiudere questo percorso. Allora, la mozione che insieme ad
altri colleghi ho presentato nasce dal fatto che sul discorso della verità di Falchera e sul
progetto a cui questa mozione si riferisce sono state avviate, ormai più di 20 anni fa, una
serie di riflessioni che hanno portato a valutare una serie di interventi che hanno poi
trovato ristoro dal punto di vista economico nell'ambito degli interventi di
qualificazione cittadina che afferivano al programma "Piano Città" varato nel 2012 dal
Governo Monti. Allora, nell'ambito di quel programma furono presentate una serie di
iniziative e di progettualità che complessivamente cubavano 21 milioni di euro, poi
successivamente questa candidatura fu approvata nel 2014 limitando l'intervento a 11
milioni di euro che per sommi capi si riferisce a tre, è articolato su tre principali linee di
attuazioni che riguardano: la bonifica e la messa a disposizione dell'area denominata
"Laghetti di Falchera"; l'insediamento residenziale misto privato e housing sociale che
riguarda appunto il PEC Falchera e, infine, il secondo accesso viabile da corso
Romania. Ora, poi, a seguito di una serie di iniziative che hanno caratterizzato
l'avviamento di queste progettualità - che peraltro mi fa piacere ricordare - è stata
comunque anche oggetto di un'opera di comunicazione, sensibilizzazione che ha curato
direttamente, proprio come accompagnamento progettuale, il Comitato per lo sviluppo
di Falchera. Quindi, solo per ricordare che comunque questo tipo di progettualità aveva
proprio nel budget e nel programma finanziario anche queste iniziative di
sensibilizzazione. Ha poi avuto una serie di vicissitudini, per cui i tempi si sono un
pochino dilatati, ma finalmente nel 2017 sono stati avviati i lavori con l'apertura del
cantiere a seguito di una regolare gara di aggiudicazione e quindi concretizzando le
opere che riguardano sostanzialmente questa prima fase, appunto, il completamento del
secondo accesso a Falchera da corso Romania. Ora i cantieri partono e nell'ambito di un
sopralluogo, che eseguiamo l'estate scorsa, (audio interrotto dal minuto 2.19.30 al
minuto 2.20.08) Dicevo, quindi nell'ambito di un sopralluogo che viene eseguito in sede
di II Commissione Consiliare, presso il cantiere, insieme anche ad una nutrita
rappresentanza dei cittadini, almeno dei cittadini locali che affacciano sulla via
Sant'Elia, vengono contestate una serie di particolarità del progetto perché da parte dei
frontisti che affacciano sulla via Sant'Elia si teme un incremento di traffico veicolare
piuttosto ingente e poi vengono fatte una serie di osservazioni, anche proprio di natura
specifica, su quello che è l'oggetto della viabilità. Quello che segue, ed è il motivo per
cui, mi sembra, assieme ai colleghi abbiamo pensato alla mozione, è il timore, la
preoccupazione che la raccolta di firme da parte di questi cittadini, che lecitamente poi
hanno espresso la loro opinione, il loro modo di vedere, possa mettere in discussione
una progettualità ben più articolata e complessa che viceversa come abbiamo detto e
come ho cercato molto brevemente di riassumere ha delle radici più antiche e che nasce
da una serie di esigenze che comunque il quartiere aveva espresso e che erano state
concordate con tutta la popolazione. Quindi, io non mi riferisco solo ai frontisti o ai 260
cittadini che hanno sottoscritto la petizione, ma mi riferisco proprio a tutti gli abitanti di
quartiere, che ricordiamo sono circa 7.000. Ora lo sforzo permane sul fatto che a seguito
di questa prima raccolta di firme è seguita un'altra, forse anche più numerosa, che
viceversa voleva mantenere la progettualità tale e quale come era stata originariamente
approvata. Però, quello che mi preme sottolineare è che l'atteggiamento
dell'Amministrazione ha destato delle preoccupazioni perché a fronte, siamo quindi a
giugno dell'anno scorso, che queste preoccupazioni e anche ad una Commissione
aperta, che si è tenuta in VI Circoscrizione, l'Amministrazione ha detto, e in particolare
l'Assessora Lapietra che purtroppo non vedo oggi presente, che avrebbe provveduto a
proporre una variante al progetto già assegnato, ovviamente a parità di costi, quindi una
variante non suppletiva, avrebbe consentito, in un primo tempo si è detto, di realizzare a
spese sempre del progetto un'ulteriore viabilità di supporto e limitando quindi
l'estensione di via Sant'Elia e successivamente invece sembra che questo tipo di
viabilità sia poi invece in carico agli esecutori stessi del progetto. Quello che però
succede, e ne abbiamo contezza nella Commissione della settimana scorsa, è che in tutti
questi mesi, sono passati sette mesi, non è stata fatta una formale ufficializzazione al
Ministero e quindi lo status quo è quello a cui ci siamo fermati nel corso dell'estate
scorsa, ovvero: progetto avviato, assegnati i lavori, lavori di esecuzione che sono però
conformi a quella che è l'originaria assegnazione. Allora, ribadisco, il tema di tutta la
relazione che è stata fatta sinteticamente l'ho espresso, la parte di impegna ricorda
sostanzialmente, (leggo per sommi capi)) che la richiesta all'Amministrazione di
rivisitare l'intero sistema della viabilità del quartiere in una maniera organica e non
limitandosi a delle riflessioni parziali, ovvero puntuali, non solamente sulla via
Sant'Elia, sulle vie limitrofe, ma a fronte invece di quello che è tutto un processo di
rivisitazione del quartiere, che peraltro anche con il nuovo insediamento potrebbe
portare nuovi carichi di traffico che comunque vanno considerati nell'ottica di un
sistema più articolato della viabilità locale. Quindi, si chiede che oltre a migliorare le
condizioni degli attuali residenti la nuova viabilità assicuri un servizio adeguato a tutto
il pesante carico insediativo che si verrà a realizzare e che quindi non saturi un quartiere
in cui, insomma, il nucleo storico, si sa, è considerato una positiva eredità anche proprio
del sistema urbanistico torinese. Inoltre, chiediamo di verificare che tale nuovo assetto
migliori l'accessibilità e soprattutto riesca ad enfatizzare e a migliorare quel sistema di
interscambio gomma-ferro che la realizzazione della stazione Stura Nord consentirebbe
e che è di nuovo un tema fondamentale proprio per poter ottimizzare la viabilità con
Torino e di tutta la zona del Canavese e infine di assumere decisioni, dopo aver attivato
dei processi partecipativi, che siano realmente tali ovvero inclusivi e rappresentativi
dell'insieme totale della popolazione. Chiudo, dicendo che, appunto, lamento solo che
la questione non è assolutamente quella di ascoltare i cittadini, ci mancherebbe;
l'Amministrazione ben fa a sentire il parere di tutti, anche se questi possono essere una
minoranza nell'ambito del quartiere, però il problema è quello di arrivare ad una scelta
da parte dell'Amministrazione. Cioè non vorrei che, questo è stato il timore che ha
portato, almeno il sottoscritto, a redigere questa mozione, che nella volontà di dare
ascolto e nell'indecisione(come dicevo sono passati 7 mesi) di valutare una soluzione
alternativa, si metta in discussione un progetto che invece è molto più articolato e che
rischia quindi anche di...(abbiamo già visto questo film, ahimè, con la linea 2 della
Metropolitana) di perdere poi dei finanziamenti che sono già stati invece allocati e che
portano comunque ad un intervento di riqualificazione che (audio interrotto dal minuto
2.25.45 al minuto 2.26.27)

TRESSO Francesco
Adesso ce l'ho, sì. Concludo, così evitiamo questo stillicidio. Lascio la parola agli altri,
ma semplicemente dico che io ritengo nei toni e nella narrazione di così come è scritto
l'atto, io ho cercato di non usare diciamo delle accezioni polemiche, ma semplicemente
dare un contributo nell'ottica proprio di migliorare un sistema complessivo e di non
mettere in discussione quello che era un progetto che comunque nasceva con l'ottica di
una rivisitazione complessiva. Ne abbiamo parlato in Commissione, spero che anche la
Maggioranza possa essere concorde nell'accettare i punti dell'impegna, che comunque
non ledono assolutamente anche la volontà di quella minoranza frontista, ma anche in
quell'ottica lì possono essere accettate le loro istanze, ma senza che sia messa in
discussione tutta la ragione del progetto più articolato, grazie.

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