Interventi |
CANALIS Monica Grazie, Presidente. In origine questa mozione sul secondo accesso e sulla viabilità complessiva di Falchera aveva un significato prevalentemente tecnico, però con il passare dei mesi ha assunto una valenza molto politica su due temi principalmente: il primo è la concezione dello sviluppo di un territorio e in particolare di un territorio periferico e il secondo tema è la concezione della partecipazione; perché ritengo che questi due temi sia prevalsi rispetto al profilo tecnico? Perché nel corso degli ultimi mesi noi abbiamo assistito, da parte della Maggioranza e da parte della Giunta, ad un rinvio della decisione, a un nascondersi dietro la consultazione popolare, ad una totale confusione su una variante in corso d'opera al progetto di riqualificazione di Falchera che poteva anche avere un senso, ma che di fatto non è stata portata avanti. Perché dico che il tema della concezione dello sviluppo del territorio è emerso profondamente? Allora, cerchiamo di fare ordine. Noi stiamo parlando del progetto di riqualificazione di Falchera. Credo che tutti sappiamo dove si trova Falchera rispetto al resto della città e di quali siano le condizioni di vita in quel quartiere. Noi stiamo parlando di creare nuovi collegamenti tra questo quartiere e il resto della città e il resto del territorio circostante. Capiamo benissimo che la riqualificazione di una periferia non può poggiarsi esclusivamente, può anche poggiarsi, ma non esclusivamente sugli alberi e sulle piste ciclabili. Io lo sottolineo, non può poggiarsi esclusivamente su questo; la marginalità di un territorio si risolve, anche, attraverso una migliore viabilità che sia anche una viabilità per automobili o per altri mezzi, non solo per le biciclette. Questo è un fattore fondamentale per aiutare Falchera, non è l'unico, ma è uno dei fattori fondamentali per aiutare Falchera ad avere una maggiore inclusione e attenzione da parte di chi governa questa città. Allora, nel rinvio, a cui abbiamo assistito in questi mesi, io ho visto anche un rinvio della nostra attenzione verso Falchera. Vivere lì non è facile, soprattutto per i pochi giovani che vivono lì. Lo sappiamo, è un quartiere che demograficamente ha una forte presenza di anziani, ma ci sono... (audio interrotto dal minuto 2.30.24 al minuto 2.31.03) Quindi, a me poteva anche andare bene il progetto originario, poteva anche andare bene la variante in corso d'opera per quanto aleatoria e per quanto non compiuta, ma il rinvio di questi mesi non va assolutamente bene perché è il rinvio di un progetto di riqualificazione di un territorio che ha bisogno di quella riqualificazione come il pane. Quindi questo rinvio è fortemente colpevole e ne renderete conto verso i 7.000 abitanti di Falchera, non soltanto verso i 265 che hanno firmato la petizione per via Sant'Elia, perché è ora che la smettiate di rappresentare degli interessi particolari sia quando si parla dell'intera città, sia quando si parla di un quartiere; si deve cercare di rappresentare l'interesse dell'intero quartiere e dell'intera sua popolazione. Quindi, e arrivo al secondo tema, quello della partecipazione, non ci si può ridurre a fare delle consultazioni popolari rabberciate con una minoranza di quella popolazione e non si può neanche ridurre la politica ad una continua consultazione popolare perché ci sono dei momenti in cui la decisione spetta a chi governa e non si può fare un referendum continuo per non assumersi una responsabilità o per nascondersi, oltretutto tra l'altro stiamo parlando di una minoranza di quel quartiere. Quindi, io contesto fortemente il modo in cui si è trattato il tema della partecipazione, perché è stato parziale, non rappresentativo di quella comunità e non realmente inclusivo e infatti ha suscitato forti polemiche e ha ulteriormente diviso un quartiere che di divisioni ne ha già tante e non ha bisogno di averne altre, peraltro suscitate da voi. Quindi la nostra mozione intendeva offrire un contributo, prevalentemente tecnico, sotto il profilo sia urbanistico, sia partecipativo; si è trasformato in qualcosa politico. Io credo, anche, che sia stata anche usata per certi versi come un alibi per rinviare la decisione, perché fino a mercoledì scorso non era stata inviata alcuna lettera formale al Ministero per chiedere questa variante in corso d'opera, quindi evidentemente non c'era tutta questa decisione e ribadisco, infine, che Falchera ha bisogno del secondo accesso e ne ha bisogno in fretta e che nella dinamica Maggioranza/Minoranza la Maggioranza, ancora una volta, ha voluto respingere un contributo che non aveva nulla di polemico da parte del Capogruppo Tresso e mio: era un contributo costruttivo; l'ha voluto respingere ancora una volta dimostrando che non c'è alcuna intenzione di dialogo e quando ci verrete a dire che noi non facciamo proposte citeremo questo esempio, che era una proposta credibile e che stava in piedi. |