Interventi |
CARRETTO Damiano Buongiorno a tutti e a tutte. Allora, partiamo dall'inizio. Come già detto in Commissione qua non si tratta di ascoltare una Minoranza. L'ha spiegato bene l'Assessore in Commissione. A fronte di una segnalazione, richiesta, raccolta firme, chiamiamola come vogliamo, di alcuni cittadini, l'Assessora ha messo in pratica quello che poi è il primo punto, credo, della mozione, ovvero rivisitare il sistema della mobilità, rivedere i flussi, rifare i calcoli, capire tecnicamente se quel progetto aveva senso o non aveva senso. Rifatti i calcoli è stato palese che quel progetto così come è fatto, forse perché vecchio di 10 anni, 15 anni, lo avete detto voi, non aveva più senso, non aveva più senso di essere, numericamente, quindi sto parlando tecnicamente di numeri. Quindi, ci si è messi ad un tavolo e si è cercato di capire perché fare un doppio senso, perché allargare la strada quando si poteva fare altro? Così è stato fatto. Se i flussi non lo richiedono, non si allargano le strade. In realtà non si dovrebbero mai allargare le strade perché è un concetto vecchio di mobilità; è un concetto: tante auto, strade più grandi, strade più grandi ancora più auto, andiamo avanti così. Almeno questa non è la nostra visione di città. Quando ci dite non avete una visione, da questi piccoli esempi si vede la nostra visione: realizzare un intervento per il quartiere, una strada che è di quartiere per il quartiere, non una strada di attraversamento che di fatto va a penalizzare la vita, la qualità della vita delle persone che abitano in quella parte del quartiere. Se noi partiamo sempre dall'assunto che l'automobile sia al centro della mobilità di Torino, io non sto a tirar fuori Copenaghen, nord, lasciamo perdere, parliamo di Torino. Torino deve andare nel verso della nuova mobilità, quindi i quartieri facciano i quartieri, vivano come quartieri: più verde (audio interrotto dal minuto 3.37.18 al minuto 3.37.52) Dicevo, meno velocità, meno auto, spazi condivisi, più piste ciclabili, più aree verdi, perché poi in tutto questo nessuno cita quello che il progetto ha portato. La revisione del progetto porta: una pista ciclabile; la messa in sicurezza della via di incrocio tra strada Falchera e via Sant'Elia ( richiesta dai cittadini che abitano lì); la messa in sicurezza dell'altro lato di attraversamento; la messa all'onore del mondo, diciamo, dell'area verde; la realizzazione del parcheggio dall'altra parte per favorire poi l'interscambio con Stura. Quindi, l'intervento progettuale, dal nostro punto di vista, è un intervento migliorativo e c'è una scelta di quest'Amministrazione, ed è questa. Noi non abbiamo criticato la proposta, noi non abbiamo mai criticato la vostra proposta e la proposta della mozione. Abbiamo detto apertamente: "non siamo d'accordo" e crediamo di essere liberi di non esser d'accordo. Il lavoro che è stato fatto con questa mozione io l'ho apprezzato molto. Io mi auguro e mi augurerei sempre che la Minoranza lavori in questo modo, poi si può ovviamente - sappiamo che ci sono situazioni difficili - le Commissioni possono essere più accese, meno accese, i rapporti con le Circoscrizioni possono essere accesi o non accesi, però si è discusso dell'impostazione, sono due impostazioni diverse. Quindi, per concludere la mozione, come dice il Consigliere Tresso nell'impegna a... (audio interrotto dal minuto 2.39.51 al minuto 2.40.22) Dicevo, che nel momento in cui però si dice:"la succitata variante in corso d'opera appare aleatoria, eccetera, eccetera". Questa cosa per me non è condivisibile, non serve andare nell'impegna per... Diciamo il resto: "verificare con la nuova viabilità ovvero col PEC Falchera", anche questo; i dati che abbiamo usato per fare la bonifica progettuale sono quelli dei progettisti del PEC Falchera, quindi si suppone che il nuovo carico insediativo sia stato considerato. Inoltre, il nuovo PEC realizza una nuova fermata del 4; quindi noi speriamo che una mobilità principale dell'insediamento PEC Falchera sia legata alla mobilità dei mezzi pubblici: viene realizzata una fermata del 4 apposta. Quindi per questi motivi non condividiamo la mozione ma, ripeto, non condividiamo la mozione nel merito, cioè il metodo ovvero la proposta l'abbiamo apprezzata. |