Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Dunque, il Collegio dei Revisori si dimette con una lettera scarna, che lascia stupita la Sindaca, ma francamente lascia stupiti e un po' attoniti anche noi altri Consiglieri. In particolare mi soffermo sul concetto, che però mi sembra basilare, molto semplice, che i Revisori fanno proprio, che è quello in cui dicono che l'Organo di Controllo per sua natura è estraneo alle dinamiche politiche dell'Ente, però per svolgere le sue funzioni di controllo e di vigilanza deve operare in un clima di collaborazione e non di ostilità di comunicazione. Poi aggiungo, tra le altre considerazioni che sono già state richiamate dagli interventi che mi hanno preceduto, quindi sugli ostacoli a questa attività di raccordi e in particolare, quello che è assai più grave, delle paventate pressioni ricevute. Anche io mi unisco a quanti hanno già espresso la preoccupazione, perché si tratta di un fatto assolutamente grave che non ha precedenti nella storia della nostra Città. Il Collegio è di fatto un organo esterno che è eletto per sorteggio e quindi non è, diciamo così, targato politicamente. Che comunque ci fossero delle difformità di vedute, che peraltro può essere assolutamente lecito quando si tratta di materie tecniche era già stato reso evidente ad aprile in fase di approvazione del Bilancio Previsionale in cui i Revisori, ci ricordiamo, hanno espresso ben 14 riserve, 4 prescrizioni e in particolare si erano concentrati su alcuni aspetti che avevano ribadito, non condividevano assolutamente le scelte dell'impostazione della stesura del Bilancio, quali l'entrata una tantum di cui non è certa la riscossione soprattutto a copertura delle spese correnti, cosa che peraltro anche noi come Minoranza abbiamo sollevato a più riprese e più volte è stato fatto notare come cercare di rincarare la dose su multe e oneri di urbanizzazione dà poi la stura alla logica dei supermercati e ad altre eventualità che comunque non erano proprio apprezzate neanche in sede di Corte dei Conti; anche la Magistratura contabile si era espressa più volte contrariamente a questi principi. Però quello che poteva essere ricondotto nell'alveo di una normale dialettica si è subito intuito che, per quello che era il clima ostile che aveva caratterizzato le Commissioni Consiliari, da parte di una Maggioranza che aveva attaccato di fatto abbastanza di petto anche le considerazioni che facevano sotto il profilo tecnico i Revisori, non sarebbe stato quell'auspicato clima invece di confronto a cui lei, Sindaca, ci richiamava proprio prima. Peraltro è anche vero che su alcuni aspetti su cui gli episodi si sono fin da subito concentrati, ricordiamo la vicenda Ream Westinghouse e il famoso aspetto dell'istituzione della caparra su cui ancora è in corso l'indagine della Magistratura (audio mancante dal minuto 1.32.13 al minuto 1.33.04) Dicevo anche sulla faccenda appunto, ahimè, citata della Ream, anche gli uffici, ricordiamo che già Anna Torroni, che all'epoca era Direttore Finanziario, anche il Dirigente al Bilancio Roberto Rosso venne inviato comunque alla Sindaca, all'Assessore Rolando, alla buonanima di Giordana e delle comunicazione che comunque avanzavano delle perplessità in merito a queste decisioni e l'Amministrazione di fatto ha poi risposto nell'ambito del piano di riorganizzazione semplicemente rimuovendo dall'incarico Anna Tornoni e mettendola al Decentramento. Allora, tutto questo per dire cosa? Lei, Sindaca, ci richiama al fatto che il Bilancio è un atto che appartiene alla comunità e siamo pronti a ricevere critiche, io se devo dire rispetto a quello che è stato il giudizio di questo primo anno in cui voi vi siete votati un Bilancio interamente frutto di quelle che sono le vostre scelte politiche, non mi sembra che quello sia stato l'atteggiamento predominante da parte della Giunta. Lei ci richiama al tempo delle responsabilità, ma vede la Magistratura farà il suo corso e anche la Corte dei Conti giudicherà l'operato dell'Amministrazione, questo sotto il profilo contabile, ma io personalmente trovo che i segnali che arrivano anche da queste dimissioni non sono dei segnali buoni e francamente accrescono il livello di preoccupazioni sul futuro di Torino. In merito alle responsabilità che lei richiama, noi vorremmo invece come Minoranza richiamare al fatto che la sua responsabilità è quella di rappresentare l'interezza di una città, l'interezza quindi di un bilancio che come dice lei appartiene alla comunità, mentre invece mi sembra che le scelte finora operate confermano la linea di questa Amministrazione che incarna la visione del Movimento 5 Stelle. Anche sulle questioni tecniche in casi di pareri diversi non si cerca un confronto, ma cocciutamente si procede per la propria strada e si instaura un clima che porta di fatto ad una sorta di autarchia politica che a mio modo di vedere può portare a delle derive molto pericolose. |