Interventi |
MORANO Alberto Signor Sindaco, lei nei suoi studi economici credo che abbia avuto modo di approfondire la differenza che c'è nell'ambito delle società di capitali fra interesse della società e interesse del socio di maggioranza; è una diatriba antica e le teorie più avanzate distinguono fra l'interesse del socio di maggioranza e quello della società come ente in sé, ma questa teoria e questa distinzione non si applica certo a una città; una città non è una società per azioni ed io credo che lei non abbia chiara la distinzione che c'è fra l'interesse della città e l'interesse del Movimento 5 Stelle, perché quando lei più volte richiama: " non accetto che si mettano i bastoni fra le ruote", sembra voler dire che lei non accetta che chi la pensa diversamente da lei o dal Movimento 5 Stelle possa svolgere serenamente, senza pressioni, e pressione è anche dire che non si accettano i bastoni fra le ruote perché vuol dire denigrare il lavoro degli altri, che qualcuno la pensi diversamente. E poi, la pensano diversamente, a torto o a ragione? Perché, vedete, voi del Movimento 5 Stelle credete di essere dotati del pensiero unico, ma non è così nella vita. Io penso e credo fermamente che ci sia legittimità di un diritto di critica, che sia legittimo pensarla diversamente e si può pensarla diversamente anche (audio interrotto dal minuto 1.54.01 al minuto 1.54.43) Cercando di riprendere il filo, c'è un legittimo interesse alla critica e a pensarla diversamente che deve essere tutelato. Io credo che un Collegio dei Revisori, che ha fatto osservazioni sul Bilancio di Previsione, che ha fatto osservazioni sempre critiche sul Piano di rientro, che ha fatto osservazioni critiche sull'assestamento di Bilancio, che si è espresso in senso contrario al Bilancio consolidato, abbia esercitato legittimamente e con la necessità del rispetto da parte della Maggioranza e di chi la pensa diversamente, il suo diritto/dovere di controllo dell'operato dell'Amministrazione, perché se in un contesto normale si contesta questo, allora vengono meno le basi del gioco democratico e poi è ancora più grave che tutto questo venga contestato quando noi siamo in presenza di un assestamento di Bilancio che non si assesta, di un Piano di rientro che non comporta un rientro, di un Bilancio consolidato che non è consolidato e quindi di documenti; io non uso le parole, per una volta, le parole del Capogruppo Lo Russo "falso", ma probabilmente non veritiero o comunque non coerente con quello che è il dettato delle norme e tutto questo è particolarmente grave in una città che ha una situazione debitoria e finanziaria difficile ed è eufemistico, che ha un piano di salvataggio di GTT che ancora non siamo riusciti a capire se esiste o non esiste, che comunque avrà pesantissime ricadute sui conti della Città. Abbiamo il Collegio dei Revisori che si dimette dicendo che non era nella possibilità di svolgere serenamente il proprio lavoro e non sentiamo una parola da parte del Sindaco di sostegno all'attività svolta, perché il fatto che l'attività sia diversa da quella che il Sindaco si aspettava non significa che è di per sé sbagliata, semplicemente è legittimo che il Collegio dei Revisori se non condivide lo dica, ma non dico che è legittimo, è doveroso perché se no il Collegio dei Revisori diventa un Organo della Maggioranza e viene meno a quello che è il compito istituzionale del Collegio dei Revisori: controllare l'operato della Maggioranza (audio interrotto dal minuto 1.57.15 al minuto 1.57.32) |