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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Gennaio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 11

Comunicazioni della Sindaca su "Situazione Embraco di Riva di Chieri".
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie. Noi come Gruppo Consiliare del Partito Democratico siamo stati
particolarmente disponibili, abbiamo accolto con favore il fatto che il Consigliere
Presidente della Commissione Lavoro della Città di Torino chiedesse al nostro
Assessore, all'Assessore al Lavoro di riferirci sullo stato di avanzamento lavori. Ci
auguravamo sinceramente che si evitasse ciò che è accaduto e cioè che a valle di una
certificazione credo unanime da parte della Sala Rossa di solidarietà, di vicinanza a
queste 497 famiglie ed io condivido buona parte dell'analisi che ha fatto il Presidente
Russi soprattutto sull'importanza di favorire politiche di contrasto alla delocalizzazione
produttiva, questo è uno dei tanti casi, servono misure strutturali, però avrei preferito
che si evitasse di strumentalizzare, siamo in campagna elettorale, citare diciamo
l'attenzione e la sensibilità di alcune proposte di legge a livello regionale sinceramente
l'avrei evitato perché (incomprensibile) e fedele rispetto a ciò che noi possiamo fare.
C'è un'attività però che è quella della moral suasion, è per quello che io sono contento
del fatto che oggi siano state date queste comunicazioni, cioè l'Assessore che in qualche
modo è notaio, cioè parteciperà a quelle riunioni, prenderà appunti, insomma ci riferirà,
ha poca competenza per poterlo seguire da vicino e pochi strumenti anche operativi,
almeno che non voglia intervenire nel merito del tema dell'ipotesi di delocalizzazione
mettendo a disposizione strutture, spazi, cioè entrando nel merito di una
riorganizzazione che, guardate, fortunatamente da un certo punto di vista vede oggi
interessati e coinvolti soggetti competenti, la Regione Piemonte e il Ministro Calenda,
per cui nell'ordine ci uniamo al messaggio politico forte di solidarietà nei confronti di
queste 497 famiglie, siamo assolutamente consapevoli del fatto che c'è un fenomeno di
delocalizzazione incontrollata o meglio per cui il beneficio economico e ancor di più
l'ipotesi che la razionalizzazione passi necessariamente attraverso una ricostruzione dei
costi del lavoro è un problema. Segnalo però che ci farebbe piacere che la stessa e
medesima attenzione fosse portata avanti dal Consiglio Comunale, dal Presidente della
III Commissione, ma soprattutto dall'Assessore al Lavoro per tutti quegli altri casi e
sono tanti, guardate, in cui c'è una competenza diretta, dove c'è una responsabilità
politica diretta, dove... Mi rendo conto è un po' più difficile che scaricare le
responsabilità su altri perché presuppone responsabilità, presuppone impegno e
presuppone anche metterci la faccia, faccio solo un esempio perché non vorrei essere
fintamente retorico. Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad un dibattito che vede 38
lavoratrici che lavorano 15 ore alla settimana, 15 ore alla settimana sono 3 ore al giorno,
nell'ambito di un servizio che è quello della ristorazione scolastica, c'è una trattativa
anche lì, c'è una procedura anche lì, è in scala ridotta, è una situazione completamente
diversa, me ne rendo conto, ma a proposito della moral suasion sarebbe bastato che
l'Assessore al Lavoro che è anche committente in quel caso specifico dicesse quello che
un po' è stato detto oggi, cioè auspichiamo che la trattativa produca il fatto che non vi
sia una riduzione dell'orario per quelle lavoratrice, questo è il committente Città di
Torino, questa è la politica della moral suasion. Allora, vorrei evitare che nella
democrazia recitativa che caratterizza questa Città noi assistiamo a degli attori che sono
particolarmente capaci di attribuire responsabilità ad altri, di indirizzare le criticità in
altri ambiti, auspicando che chi è competente faccia e noi ci uniamo su questo fino
infondo il proprio mestiere, poi quando c'è una responsabilità diretta invece si taccia,
allora potrebbe essere l'occasione, Assessore, per darci anche un segnale piccolo,
c'entra poco, ma secondo me ha attinenza sul fatto che così come noi tutti abbiamo a
cuore il destino di 497 lavoratori pur non avendo competenze dirette, pur non avendo
responsabilità dirette, pur lei potendo fare solo il notaio in quelle riunioni, in quelle
discussioni, che magari dove c'è una competenza diretta lei oggi ci dicesse "io auspico
che a quei lavoratori in questa fase negoziale non venga ridotto l'orario di lavoro".

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