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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Gennaio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 11

Comunicazioni della Sindaca su "Situazione Embraco di Riva di Chieri".
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Procediamo con le richieste di comunicazioni, visto che l'Assessore Sacco è qui e poi
andrà via, se siete d'accordo darei la parola all'Assessore Sacco sulle comunicazioni
della chiusura e del licenziamento dei lavoratori di Embraco. Prego, Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
Buongiorno a tutti, auguri, mi unisco agli auguri del Presidente. Allora, purtroppo non
abbiamo ancora delle notizie certe, l'ultimo incontro lo abbiamo fatto proprio venerdì
pomeriggio, tardo pomeriggio, quindi pochi giorni dopo, esattamente 2 giorni dopo la
comunicazione dell'azienda di mettere..., di partire col licenziamento collettivo di 497
lavoratori. Abbiamo ancora parlato con l'Assessore Pentenero questa mattina, lì ci sono
due... C'è stato un incontro al Ministero dove è stato confermato venerdì dai
rappresentanti sindacali, anche se non sono ancora diciamo cose..., dove ci sono due
possibilità, la prima convincere l'azienda a fare dietro front e mantenere comunque la
produzione nello stabilimento, questa è quella che ovviamente tutti noi auspichiamo, la
seconda prevede invece di iniziare un percorso di reindustrializzazione dell'area
coinvolgendo anche Invitalia, quindi l'agenzia nazionale per la trazione degli
investimenti, è certamente una soluzione che implicherebbe la chiusura della fabbrica,
ma che consentirebbe almeno di attivare 9 mesi di cassa integrazione per proteggere
giustamente il reddito dei lavoratori nella prima fase. I prossimi passi sono un incontro
giovedì tra i Sindaci insomma e i rappresentanti di ogni Comune che segue peraltro una
lettera che abbiamo mandato ai primi di gennaio insieme all'Assessore Regionale,
l'abbiamo inviata al Ministero e poi conseguenza di questa lettera c'è stato l'incontro
che si è tenuto proprio il 12 presso il Ministero, quindi io vi aggiornerò settimana in
settimana degli sviluppi di questa tristissima vicenda.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Assessore Sacco. È iscritto a parlare il Consigliere Russi, ne ha facoltà per 5
minuti.

RUSSI Andrea
Grazie, Presidente. Avevo richiesto queste comunicazioni proprio sapendo che c'è stato
un incontro sabato scorso e per la rilevanza che ha l'argomento sulla Città di Torino
visto il numero di lavoratori torinesi all'interno della ditta e visto l'indotto sulla Città di
Torino. La situazione dell'Embraco era arrivata già in Sala Rossa a fine novembre e in
Consiglio Comunale all'unanimità avevamo impegnato la Città ad attuare tutte le
misure per garantire la continuità occupazionale dello stabilimento di Riva di Chieri.
Purtroppo nonostante quasi 3 mesi di presidio dei lavoratori e nonostante gli
innumerevoli tavoli istituzionali che si sono svolti in questi mesi il 10 gennaio l'azienda
ha inviato 497 lettere di licenziamento su 537 totali, comunicando la decisione di
dismettere la produzione nello stabilimento e la comunicazione arriva a 3 mesi dalla
decisione riferita dall'azienda il 26 ottobre 2017 di ridurre i volumi produttivi assegnati
allo stabilimento torinese, è una scelta che ha reso impossibile l'utilizzo dei contratti di
solidarietà applicati fino all'autunno e che determinerà la chiusura definitiva
dell'impianto. La decisione della Dirigenza Embraco di ricorrere al licenziamento
collettivo è una scelta che per me è gravissima, è dettata dall'esigenza di abbattere i
costi dello stabilimento piemontese legati principalmente alla remunerazione
dell'organico per aumentare la competitività rispetto alle realtà produttive extra
europee. L'azienda aveva infatti recentemente dichiarato la volontà di spostare alcune
linee di produzione nel proprio stabilimento in Slovacchia proprio che garantiva minori
costi, gli ultimi anni l'organico era già passato da 2.000 dipendenti a 550 dipendenti.
Personalmente trovo inaccettabili le dichiarazioni dell'azienda che a mezzo stampa
afferma di essere pienamente consapevole delle sue responsabilità nei confronti dei
propri dipendenti, questo si leggeva sulla stampa sabato mattina. La totale assenza di
responsabilità sociale da parte dell'Embraco è inaccettabile per le istituzioni oltre che
per i lavoratori, la trovo inaccettabile perché negli ultimi anni ai lavoratori sono stati
chiesti moltissimi sacrifici, mentre l'Embraco era beneficiata di significativi sostegni
pubblici, il caso Embraco presenta con evidenza un sistema fallimentare, un'azienda che
ha attinto a piene mani ai fondi pubblici, si parla di 15 milioni di euro dal 2004 fino ad
oggi e che ora intende smantellare un intero stabilimento produttivo delocalizzando
verso piazze che sono più economiche. Si tratta dell'ennesimo di razionalizzazione dei
costi che va a ricadere sul lavoro, sulla perdita di capacità produttiva e tecnologica per il
territorio. Non siamo più disposti ad accettare questo tipo di situazioni in cui le aziende
percepiscono le risorse pubbliche per poi alla fine delocalizzare creando vere e proprie
emergenze occupazionali. In Consiglio Regionale è al vaglio della III Commissione la
proposta di Legge 204 presentata il 23 marzo 2016 dal Movimento 5 Stelle dalla
Consigliera Frediani che parla di contrasto delle delocalizzazioni produttive, vuole
introdurre una serie di norme in materia di contrasto alle delocalizzazioni produttive,
incentivi alle imprese e sostegno all'imprenditorialità al fine di salvaguardare i livelli
produttivi occupazionali. Non può più esistere che le imprese beneficiarie di contributi
regionali e statali scelgano di delocalizzare soprattutto quando come in questo caso non
sono in crisi. In ogni caso adesso ci sono i canonici 75 giorni di trattativa, gli ultimi in
cui tutti secondo le proprie competenze e possibilità dovremmo adoperarci per fare in
modo che l'azienda cambi questa decisione. È urgente aprire un tavolo di trattativa e
servirà anche un passaggio al Ministero dello Sviluppo Economico per rivalutare le
alternative ai licenziamenti. Come riferiva l'Assessore appunto io l'avevo letto sulla
Stampa sul Corriere di Riva di Chieri, so che ammise alla Presidenza del Ministro
Calenda si è svolto un incontro il 13 gennaio che ha aperto uno spiraglio perché si parla
della possibilità di reindustrializzare lo stabilimento in vista dell'arrivo di nuovi
investitori. Nel mio ruolo di Presidente della Commissione Lavoro, ma a nome di tutto
il Gruppo di Movimento 5 Stelle chiedo al nostro Assessore di lavorare assieme ai suoi
omologhi a livelli istituzionali più alti al fine di trovare una soluzione, affinché vengano
riportate allo stabilimento di Riva di Chieri alcune delle produzioni spostate negli ultimi
anni in Slovacchia, il mantenimento dei posti di lavoro deve venire prima di tutto. Alla
Regione Piemonte vogliamo chiedere con fermezza nei confronti della Multinazionale
un impegno perché appunto non esistono certi problemi di bilancio dell'azienda per
giustificare una delocalizzazione. Alla Giunta Piemontese chiediamo di chiedere la
restituzione dei finanziamenti regionali concessi ad Embraco negli anni, tra 50 giorni a
prescindere dall'esito delle prossime elezioni nazionali ci sarà un nuovo Ministro dello
Sviluppo Economico e questa sarà forse la prima grande sfida e grana che si troverà ad
affrontare. La situazione è ormai tragica per più di 500 famiglie e il tempo corre.
Esprimiamo la nostra vicenda e solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie con
l'impegno di non consentire che si spengano i riflettori sul loro destino al termine di
questa logorante campagna elettorale, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Ricca, ne ha facoltà per 5 minuti.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Sì, tutto è importante, il Movimento 5 Stelle ha fatto una
considerazione secondo me molto giusta chiedendo alla Giunta Regionale di intervenire,
io ringrazio l'Assessore Sacco per averci dato una risposta che chiaramente sappiamo
che è un ambito che non le compete perché lui è Assessore della Città di Torino,
l'azienda è fuori Torino e lui non ha nessuna possibilità di intervento se non diciamo
colloquiale. Io quello che avrei voluto sentire erano parole da parte del Sindaco
Appendino che è anche Sindaco della Città Metropolitana che lì può fare qualcosa
perché è chiaro che dall'opposizione si possono presentare i progetti di legge, in questo
caso dall'opposizione anche da Maggioranza, però dove non si va ad incidere niente, si
vanno a fare delle richieste. Io però avrei voluto sapere cosa la Città Metropolitana di
Torino ha fatto e come è intervenuta, in quali tavoli si è seduta e come ha lavorato per
fare in modo che si potesse trovare una soluzione. Io ritengo che l'intervento della
Giunta Regionale debba essere immediato, però io ritengo anche che la Città
Metropolitana debba fare qualcosa e a che mi risulta non ha fatto assolutamente niente,
se non sedersi a qualche tavolo, però neanche in Consiglio Metropolitano, se non
sbaglio, il tema è passato, ma non è stata mai presa una decisione, quindi sarebbe stato
bello che il Sindaco comunque quest'oggi, che sarà presente per le prossime
comunicazioni, prendesse la parola e ci raccontasse cosa lei in qualità di Sindaco della
Città Metropolitana ha fatto per affiancarsi alla Regione, affiancarsi al Comune di Riva
di Chieri, affiancarsi a tutti quegli enti istituzionali e non che stanno cercando di
fermare la chiusura di quest'azienda, quindi il mio rammarico ancora una volta è per
aver visto e sentito più che altro silenzio del Sindaco su questo tema.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Si è iscritto a parlare il Vice Presidente Lavolta, ne ha facoltà per 5 minuti.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie. Noi come Gruppo Consiliare del Partito Democratico siamo stati
particolarmente disponibili, abbiamo accolto con favore il fatto che il Consigliere
Presidente della Commissione Lavoro della Città di Torino chiedesse al nostro
Assessore, all'Assessore al Lavoro di riferirci sullo stato di avanzamento lavori. Ci
auguravamo sinceramente che si evitasse ciò che è accaduto e cioè che a valle di una
certificazione credo unanime da parte della Sala Rossa di solidarietà, di vicinanza a
queste 497 famiglie ed io condivido buona parte dell'analisi che ha fatto il Presidente
Russi soprattutto sull'importanza di favorire politiche di contrasto alla delocalizzazione
produttiva, questo è uno dei tanti casi, servono misure strutturali, però avrei preferito
che si evitasse di strumentalizzare, siamo in campagna elettorale, citare diciamo
l'attenzione e la sensibilità di alcune proposte di legge a livello regionale sinceramente
l'avrei evitato perché (incomprensibile) e fedele rispetto a ciò che noi possiamo fare.
C'è un'attività però che è quella della moral suasion, è per quello che io sono contento
del fatto che oggi siano state date queste comunicazioni, cioè l'Assessore che in qualche
modo è notaio, cioè parteciperà a quelle riunioni, prenderà appunti, insomma ci riferirà,
ha poca competenza per poterlo seguire da vicino e pochi strumenti anche operativi,
almeno che non voglia intervenire nel merito del tema dell'ipotesi di delocalizzazione
mettendo a disposizione strutture, spazi, cioè entrando nel merito di una
riorganizzazione che, guardate, fortunatamente da un certo punto di vista vede oggi
interessati e coinvolti soggetti competenti, la Regione Piemonte e il Ministro Calenda,
per cui nell'ordine ci uniamo al messaggio politico forte di solidarietà nei confronti di
queste 497 famiglie, siamo assolutamente consapevoli del fatto che c'è un fenomeno di
delocalizzazione incontrollata o meglio per cui il beneficio economico e ancor di più
l'ipotesi che la razionalizzazione passi necessariamente attraverso una ricostruzione dei
costi del lavoro è un problema. Segnalo però che ci farebbe piacere che la stessa e
medesima attenzione fosse portata avanti dal Consiglio Comunale, dal Presidente della
III Commissione, ma soprattutto dall'Assessore al Lavoro per tutti quegli altri casi e
sono tanti, guardate, in cui c'è una competenza diretta, dove c'è una responsabilità
politica diretta, dove... Mi rendo conto è un po' più difficile che scaricare le
responsabilità su altri perché presuppone responsabilità, presuppone impegno e
presuppone anche metterci la faccia, faccio solo un esempio perché non vorrei essere
fintamente retorico. Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad un dibattito che vede 38
lavoratrici che lavorano 15 ore alla settimana, 15 ore alla settimana sono 3 ore al giorno,
nell'ambito di un servizio che è quello della ristorazione scolastica, c'è una trattativa
anche lì, c'è una procedura anche lì, è in scala ridotta, è una situazione completamente
diversa, me ne rendo conto, ma a proposito della moral suasion sarebbe bastato che
l'Assessore al Lavoro che è anche committente in quel caso specifico dicesse quello che
un po' è stato detto oggi, cioè auspichiamo che la trattativa produca il fatto che non vi
sia una riduzione dell'orario per quelle lavoratrice, questo è il committente Città di
Torino, questa è la politica della moral suasion. Allora, vorrei evitare che nella
democrazia recitativa che caratterizza questa Città noi assistiamo a degli attori che sono
particolarmente capaci di attribuire responsabilità ad altri, di indirizzare le criticità in
altri ambiti, auspicando che chi è competente faccia e noi ci uniamo su questo fino
infondo il proprio mestiere, poi quando c'è una responsabilità diretta invece si taccia,
allora potrebbe essere l'occasione, Assessore, per darci anche un segnale piccolo,
c'entra poco, ma secondo me ha attinenza sul fatto che così come noi tutti abbiamo a
cuore il destino di 497 lavoratori pur non avendo competenze dirette, pur non avendo
responsabilità dirette, pur lei potendo fare solo il notaio in quelle riunioni, in quelle
discussioni, che magari dove c'è una competenza diretta lei oggi ci dicesse "io auspico
che a quei lavoratori in questa fase negoziale non venga ridotto l'orario di lavoro".

VERSACI Fabio (Presidente)
Consigliera Azzarà, il suo collega ha utilizzato più dei 5 minuti del Gruppo a
disposizione, non la posso fare intervenire. Sono 5 minuti a Gruppo, ha utilizzato i 5
minuti il Consigliere Russi. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Napoli, ne ha facoltà per
5 minuti.

NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Io debbo dire che le parole di tutti i Consiglieri sono tutte parole più
che mai direi attente, estremamente preoccupato per la situazione economica di Torino,
della provincia di Torino, del Piemonte in senso generale e mi permetto di fare un
piccolo appunto nel senso anche critico in termine politico all'amico Lavolta. Quando
dice che i lavoratori che lavorano 3 ore al giorno e faccio riferimento alle statistiche
ISTAT dove tutti quanti avete detto aumenta l'occupazione terribilmente, perché
nell'occupazione che viene calcolato l'ISTAT c'è scritto che lavorano 3 ore al giorno e
portano a casa 300 Euro al mese. Voglio dire, quindi voi pensate come le statistiche,
quindi, si, vendiamo e vendiamo bene specialmente in campagna elettorale, vendiamo
bene un'occupazione che sale quando poi andiamo a constatare che ci sono persone che
vengono calcolate in occupazione che lavorano 3 ore alla settimana, al giorno. Ecco,
vengo a dire, ho voluto precisare questo ecco, tanto perché e sono comprensivo, chi mi
conosce comprende benissimo che la mia storia mi dice che tutto è possibile, ma la mia
domanda invece era diversa, la preoccupazione di 500 persone ci sono, la mia domanda
è rivolta al Governo in questo caso, non dico a voi e lo dico in termine positivo, mi si
deve spiegare come faccia Invitalia ad entrare eventualmente nella società produttrice
dell'Azienda dell'Embraco, perché chi conosce cos'è Invitalia, mi auguro che tutti voi
la conosciate, ma chi non la conosce è certamente un ente che rappresenta,
estremamente inutile, attenzione, espressione del Governo al di là dei colori politici,
Invitalia come potrebbe essere inserita eventualmente in un salvataggio dell'Embraco?
Ecco la mia domanda che io mi pongo tremendamente sotto un aspetto pesante, perché
questo è l'interrogativo che io pongo perché (parola incomprensibile) a Torino e dire
"facciamo al limite mettere...", cioè intromettersi … Invitalia è estremamente facile, è
estremamente facile, ma dalla parola ai fatti come avviene? Vi posso garantire che è
molto più difficile di quello che appare, allora io credo che i rappresentanti del Governo
ben vengano, ben fanno, però ci devono venire a spiegare, eventualmente, come faccia
Invitalia a mettersi all'interno di questa società, aspetto quello e poi eventualmente do
un giudizio, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Capogruppo Napoli. Non ci sono altri interventi, lascio la parola all'Assessore
Sacco. Prego.

SACCO Alberto (Assessore)
Grazie. Giusto per alcune precisazioni. La Sindaca è stata presente nell'ultimo incontro,
quindi con i lavoratori e in particolare lavoratori di Torino e alcune sigle sindacali, sia
come Sindaca della Città di Torino che come Sindaca, anzi come rappresentante della
Città Metropolitana. Io sapevo che c'era un Ordine del Giorno della Città Metropolitana
proprio sull'argomento, quindi l'argomento era certamente sentito anche lì, riguardo il
discorso delle mense che ha ricordato il Consigliere Lavolta, io adesso a me pareva,
sembrava in Commissione di aver detto che mi auspicavo quello che ha detto il
Consigliere Lavolta, cioè auspicavo che la Camst, non l'ho detto? Mi auspicavo che
questa situazione si risolvesse, anche perché giustamente come era stato ricordato in più
Commissioni il periodo è molto breve prima del nuovo appalto, quindi questo
certamente come Giunta ci auspichiamo che si trovi una soluzione, ci mancherebbe.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Assessore Sacco.
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