Interventi |
ARTESIO Eleonora Sarò molto veloce. Nella discussione che si è svolta, in modo particolare dall'illustrazione di questa delibera, io ho ben compreso le diverse argomentazioni relativamente alla valutazione che si fa dell'uso del territorio, ai fini di valorizzazione di come una funzione commerciale possa essere vista come uno strumento di valorizzazione. Volevo soltanto, però, in questa discussione intervenire nel confronto che si è sviluppato, per esprimere un rammarico che motiva anche la mia non partecipazione al voto, su questa deliberazione e il rammarico parte da questa riflessione: sono troppo convinta della serietà dei colleghi del Consiglio Comunale per immaginare che tutti abbiano visitato il territorio, tutti sappiano di quale zona della città parliamo quando parliamo di via Puccini, angolo via Bologna e dato che sono convinta che seriamente si conosce quel territorio, non credo si possa seriamente sostenere che questa leva di questo investimento di media distribuzione sia una leva di riqualificazione territoriale. Quell'ambito territoriale è particolarmente attraversato da una serie di problematiche, che vengono coraggiosamente affrontate attraverso interventi a bassa soglia, di attività convenzionate con il sistema delle politiche sociali del Comune di Torino; è un territorio che dovrebbe vedere dell'animazione nelle ore della giornata, per evitare che le persone che vi risiedono, che hanno possibilità, autonomamente di vivere il quartiere, trovino tutte le opportunità nel resto del quartiere, e chi invece vi si reca, per esigenze di carattere assistenziale, trovi soltanto il vuoto urbano intorno. Adesso non troverà il vuoto urbano, troverà evidentemente un esercizio di piccola distribuzione. Voglio però segnalarvi che non è casuale che i partner di queste operazioni urbanistiche siano partner di un settore della media distribuzione che occupa un determinato segmento di mercato, e questo determinato segmento di mercato è normalmente quello che si regge sulla vendita di prodotti a basso costo, cioè, noi stiamo pensando di intervenire con una logica di riqualificazione urbana su una porzione di territorio che è attraversato da tutte le contraddizioni urbane meriterebbe interventi integrati, con un investimento commerciale che occupa un segmento di mercato dedicato alle fasce più povere della popolazione. Quindi specularmente confermiamo quella modalità d'essere, riflettiamo come in uno specchio, quello che dovremmo pensare invece di far evolvere, io che non sono una cultrice della legge 106, quindi, non sono capace di discutere di piani commerciali con la competenza dei miei colleghi, ma conosco bene quel territorio, volevo soltanto esprimere questa disaffezione alla discussione che si è svolta e la preoccupazione per il tema più generale, che mi inducono a non partecipare al voto. |