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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-04063
DEMOLIZIONE DI FABBRICATI A DESTINAZIONE PRODUTTIVA E REALIZZAZIONE DI MEDIA STRUTTURA DI VENDITA DI TIPO M-SAM3 DI 2.873,20 MQ DI SLP IN VIA PACINI N. 41 ANGOLO VIA BOLOGNA. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA EX ARTICOLO 14 D.P.R. 380/2001 E ARTICOLO 5 COMMI 9-14 LEGGE 106/2011. APPROVAZIONE INTERVENTO IN DEROGA.
Interventi
TRESSO Francesco
Ma, molto velocemente. Io in realtà non volevo intervenire, poi però la natura delle
osservazioni poste dai Consiglieri e dal Vicesindaco mi hanno portato invece a dire due
considerazioni, anche in merito al motivo per cui io mi asterrò da questa votazione. È
certo, bisogna dare un parere motivato, sì, è così, bisogna lavorare e bisogna fare delle
motivazioni, nel senso che comunque al di là dell'intervento singolo, qui si apre una
riflessione su cui già più volte siamo tornati anche in altre Commissioni che io ritengo
assolutamente urgente. È fondamentale capire, perché a me non basta una
rassicurazione che dà il Vicesindaco dicendo: "Ma questo tipo di esercizio commerciale
di media distribuzione non va ad impattare sul commercio di vicinato, sul piccolo
commercio". Ma sulla base di cosa? Il rapporto Rota, a cui abbiamo assistito ancora un
mese fa ci ha spiegato che Torino sta ancora vivendo l'onda lunga della grande
distribuzione, poi se vogliamo fare i sofisti, chiamarla la piccola, la media, la medio-
grande, la medio-piccola, però voglio dire è sicuramente una distribuzione che va ad
impattare. Torino ancora vive quest'onda lunga, siamo in ritardo rispetto alla media
nazionale e sarà un'onda che probabilmente si esaurirà nell'arco di un paio d'anni. Noi
qui, per esigenze di cassa, ma diciamocelo pure, abbiamo messo a bilancio delle cifre
importanti, molto più importanti di quello che erano in passato e attenzione, perché se il
Consigliere Carretto ci dice: "Ma in fondo la Corte dei Conti non ci ha detto nulla". Ma
non pecchiamo di superbia! Il peccato di superbia guardate che lo si paga, Consigliere
Carretto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO) Mi scusi, mi lasci finire.

TRESSO Francesco
Lo si paga.

TRESSO Francesco
Ripeto, il peccato di superbia lo si paga, perché quando uno poi ha la superbia di dire:
"La Corte dei Conti mica ci ha fatto dei reclami", voglio dire, a parte che la Corte dei
Conti si è già espressa, ma più volte sul fatto di non porre a copertura della spesa
corrente oneri straordinari, entrate straordinarie, mi sembra che non sia un caso tra
l'altro non solo limitato al caso di Torino, ma al caso che più frequentemente è stato
sottoposto. Ancora si dovrà esprimere sul piano di rientro, quindi insomma, non
cerchiamo anche di sfidare proprio la sorte, anche perché vogliamo vedere poi ancora
come andremo a votare l'assestamento di Bilancio in cui i 44 milioni posti nel Piano di
previsione, non so, ad oggi non mi sembra siano stati ancora raggiunti insomma sugli
oneri di urbanizzazione. Quindi il discorso qui è quello veramente di dire, al di là direte,
ma vorrei vedere che non fossero interventi fatti secondo criteri di efficientamento
energetico che ormai sono ineludibili, non si può quasi più pensare di farne a meno. Ma
il problema vero è dire... Ma mi lasciate finire, scusate? Io vi ho mai interrotto una
volta? Adesso se Iaria e Carretto vogliono parlare parlino, io parlo dopo, non me ne
importa nulla. Va bene, accetto le scuse. Però il discorso qui è veramente dire, se
abbiamo un Piano del commercio ben venga che con la Variante urbanistica
affronteremo questo tema, ma intanto lo affronteremo che sono già passati 2 anni della
vostra Amministrazione perché siamo ormai oltre l'anno e mezzo. Ma forse, non valeva
la pena di pensarci un po' per tempo su un tema così urgente, proprio perché siamo già
in ritardo rispetto a quella che è la media nazionale? Perché questo davvero rischia di
essere un tema poi di cui le conseguenze le avremo negli anni a venire, ma anche sotto il
profilo urbanistico perché ci troveremo disseminati sul territorio una serie di edifici che
perderanno la loro funzione a cui bisognerà pensare come rigenerarli e allora io non solo
davvero..., perché se il tema è che io apro, come tra tutte le situazione che stiamo
vedendo in questo momento, un esercizio commerciale di media distribuzione a fianco,
di fronte ad un'area in cui ce ne sono già due o tre nello stesso quartiere, ma nel giro di
pochi isolati, ma è inevitabile che comunque ci sarà un conflitto; per carità, se la
giocano i privati tra di loro e questo fa parte della libera concorrenza, però tutto questo
avrà stravolto un pochino l'economia di quel quartiere, avrà...

TRESSO Francesco
Ci saranno degli impiegati che saranno stati assunti, degli operatori che poi dovranno
invece bisognerà ricollocarli; quindi c'è un problema che la Città si deve porre su
questo. Quindi io invito caldamente ad affrontare questo tema, però con una dovuta
attenzione e davvero facendo una pianificazione (parola incomprensibile) che (parola
incomprensibile) la 106 ci consente di fare questo tipo di interventi.

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