Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-04063
DEMOLIZIONE DI FABBRICATI A DESTINAZIONE PRODUTTIVA E REALIZZAZIONE DI MEDIA STRUTTURA DI VENDITA DI TIPO M-SAM3 DI 2.873,20 MQ DI SLP IN VIA PACINI N. 41 ANGOLO VIA BOLOGNA. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA EX ARTICOLO 14 D.P.R. 380/2001 E ARTICOLO 5 COMMI 9-14 LEGGE 106/2011. APPROVAZIONE INTERVENTO IN DEROGA.
Interventi
MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Grazie Presidente, buonasera a tutti. Si tratta come dice il titolo della deliberazione, di
una demolizione di fabbricati in stato, peraltro di abbandono e fatiscenti, in una zona
che aspetta una riqualificazione, la zona di via Bologna, che purtroppo non avverrà nella
misura che i precedenti provvedimenti urbanistici avevano ipotizzato, ma avverrà
invece per singoli punti e questo sarà uno dei primi. In pratica si demoliscono questi
prefabbricati si realizza una struttura di vendita secondo…applicando la Legge
106/2011. Alla luce di una serie di parametri che ci siamo dati come Amministrazione
in questi casi, cioè, autorizzare superfici tendenzialmente minori di quelle che sarebbero
teoricamente possibili e non spostare volumetrie e massimizzare le ricadute di
riqualificazione sul territorio. In questo caso si tratta di autorizzare una media struttura
di vendita, sono effettivamente 1.000…quasi 1.300 metri quadrati di superficie di
vendita, quindi circa 2.000, la superficie complessiva del fabbricato. Questo fabbricato
avrà degli aspetti di sostenibilità ambientali interessanti, avrà una superficie, una
copertura verde con la possibilità di realizzare orti in concessione alla Circoscrizione,
quindi accessibili, avrà una sistemazione verde di una parte abbastanza consistente
delle…del parcheggio circostante, avrà una sistemazione a verde dei quattro angoli,
diciamo prospicienti all'incrocio della struttura stessa, con realizzazione dei cosiddetti
nasi, cioè, strutture, diciamo, di accompagnamento dell'attraversamento in modo un po'
più sicuro per i pedoni e avrà una serie di posti auto nel piano, nel livello terreno e la
struttura di vendita sarà al piano superiore. I posti auto, se non sbaglio sono una
settantina, in parte concessi anche ad uso pubblico. Diciamo, l'operazione porterà nelle
casse del Comune poco meno di un milione di Euro e anche la riqualificazione
ambientale di cui ho parlato. Si tratta quindi di un, ripeto, un po', di un piccolo tassello
su via Bologna. La struttura di vendita sarà della Società Lidl e sostituisce una struttura
analoga che è a pochi isolati di distanza in via Ponchielli, quindi, diciamo, il Bilancio
diciamo, in termini, diciamo, commerciali è praticamente zero, se ne sposta una se ne fa
un'altra, in una zona dove strutture di vendita di piccolo commercio di dettaglio non ce
ne sono e quindi è una di quelle ipotesi sulle quali penso che non si vada a dar fastidio
al piccolo commercio di vicinato e invece si avviino dei processi di riqualificazione del
quartiere interessanti e che sono un po' la motivazione di fondo per autorizzare questo
tipo di interventi. Credo anche di averne parlato ampiamente in Commissione, quindi
lascerei poi agli atti della Commissione appunto gli ulteriori approfondimenti e in ogni
caso sono a disposizione per altri chiarimenti, grazie.

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Poche parole, evitando di entrare nel loop della provocazione; qui ormai siamo
abbastanza abituati. Intanto una precisazione, tutti gli emendamenti ovviamente hanno il
nostro parere negativo, quindi lo dico subito così poi non me ne dimentico. Sono tre
brevissime osservazioni; onestà intellettuale: l'unico modo per far fronte in un modo
positivo e quindi propositivo per la città ai disastri di una legge nazionale, regionale e
locale sul commercio, che non abbiamo fatto noi, è quella di mettere mano al Piano
Regolatore. Quindi, quando io dico che nella revisione del Piano Regolatore
cercheremo… cercheremo, perché, ripeto, la legge regionale non è nostra, di moderare,
riequilibrare sulla città le proposte di inserimento di strutture di media vendita e di
grande vendita è un lavoro che faremo, purtroppo arriveremo quando i buoi saranno già
quasi tutti fuori dalla stalla, quindi è un po' un problema riuscire adesso a chiudere le
cose. Questa è la prima osservazione perché io questa cosa l'ho detta esattamente come
la sto raccontando, sia in sede accademica, sia in sedi professionali, sia nelle varie
assemblee pubbliche che sto facendo proprio per discutere il Piano Regolatore. Al
Consigliere Rosso mi verrebbe da dire, però lei che ha avuto il responsabile
dell'Associazione dei Commercianti mi verrebbe da chiedere dove eravate quando
passavano quelle leggi micidiali sull'apertura del commercio, sull'apertura degli orari,
che sono poi quelle che hanno aperto proprio la strada a questo tipo di lavoro. Ultima
osservazione...

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Mi fa piacere se avete fatto opposizione, spero che sia vero e se l'avete fatto avete tutta
la mia stima. Detto ciò come ho già detto, ripeto, per non entrare nel loop, però tutte le
volte che io dico in quella situazione non credo che andiamo a distruggere situazioni di
commercio e di vicinato lo dico perché abbiamo fatto delle analisi sull'area, il tavolo sul
commercio c'è, esiste e lavora, certamente si potrà far meglio come sempre si dice, ma
gli elementi li raccogliamo e quindi non andiamo a cuor leggero ad autorizzare.
L'ultima osservazione: sugli automatismi, che sono stati citati dalla Consigliera Grippo
e anche dal Consigliere Carretta, in realtà sì, nel senso che se un operatore ha una
proprietà che consiste in un capannone abbandonato e degradato che crea sporcizia,
inquinamento, problemi nell'area e propone ex articolo 9, 10 della legge 106/2005 una
riqualificazione che sia considerabile tale, noi siamo tenuti a prenderla in carico ed
eventualmente ad approvarla se ha i requisiti di cui stiamo parlando; quindi esattamente
sì, c'è un automatismo di legge che purtroppo viene da lontano perché noi siamo in un
Paese in cui non è mai stato separato del tutto il diritto di proprietà dal diritto di
costruire, se qualcuno di voi conosce la vicenda, da Sullo in poi, delle leggi urbanistiche
italiane ha ben presente cosa sto dicendo; ebbene sì, se io ho questi elementi in mano io
posso costruire e l'Amministrazione non può sottrarsi a questa valutazione. Ripeto, è
una valutazione sulla quale noi esercitiamo tutto il massimo del nostro controllo che è
stata già richiamata qui tutta la questione ambientale, tutta la questione del commercio
vicinato, tutta la questione della riduzione delle superfici richieste, tutto il fatto di non
trasferire cubature per esempio, che sarebbe anche possibile proprio in virtù del fatto
che abbiamo, come dire, un canale abbastanza ormai facilitato per gestire queste
pratiche perché le conosciamo ormai bene e le sottoponiamo a quello sguardo, a quelle
attenzioni che ho richiamato sia qui e sia nelle Commissioni più volte. Dunque questa è
la situazione. Grazie a tutti.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)