Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaco) Grazie Presidente, ringrazio l'Assessora che ha dato le risposte, evidentemente ogni tanto o le risposte non piacciono o semplicemente siamo tutti esperti di valutazione di marchi. Ora a me sembra evidente che l'Assessora Leon ha tracciato una linea che su cui si sta lavorando da mesi, mi fa un po' sorridere sentire dire che c'è stata da parte di questa Amministrazione una seduta sugli allori, direi più che atro che siamo tutti seduti su una bomba a orologeria, se dovrei dirlo, perché evidentemente, noi cosa abbiamo fatto, insieme alla Regione Piemonte, abbiamo cercato di gestire questa situazione complessa, mi fa anche sorridere sentir dire da parte del Capogruppo Lo Russo, quello che dovrebbe essere un ossimoro, due parole…due concetti sostanzialmente insieme, una Fondazione che ha funzionato in maniera straordinaria e insieme, nella sessa frase, dissesto dei conti. Ora, io non credo che spetti a quest'Aula, e lo dico onestamente né fare un processo rispetto al passato, io non lo farò, come non l'ho fatto in altre occasioni, né essere noi valutatori di marchi perché oggettivamente non abbiamo le competenze per farlo, spetta a questa Amministrazione, come per altro ha detto l'Assessora Leon, cercare di intervenire, come è stato fatto per altro l'anno scorso, per garantire, che cosa?, che evidentemente il Salone del Libro di Torino, a cui tutti siamo affezionati, Maggioranze, Minoranze cittadini torinesi, cittadini non torinesi, garantire in questa edizione com'è stata la scorsa, anche la prossima, anche per i prossimi 5-10 anni, potranno avvenire in sicurezza, credo che spetti a questa Amministrazione di avere il coraggio, ma non solo a questa Amministrazione comunale, ma anche all'ente regionale, di verificare qual è la situazione, perché guardate è molto facile venire qui in aula e chiedere, o porre la questione della patrimonializzazione o ripatrimonializzazione di un ente, lo sapevamo benissimo e io credo che qua siamo tutti intelligenti e non posso pensare che chi è intervenuto prima non sappia perché molti peraltro, da notare che comunque Lo Russo è stato Assessore quindi sa benissimo, quali sono i rischi e soprattutto qual è il quadro in cui è permesso a un ente di intervenire su un ente in carica rispetto alla ripatrimonializzazione. Quindi l'Assessora Leon ha semplicemente spiegato qual è l'iter che si sta percorrendo per garantire: 1) evidentemente che i fornitori possano comunque avere delle risposte perché sono dei loro diritti; 2) che venga garantita l'edizione, su cui si sta studiando anche un'eventualità di modello alternativo per la sua realizzazione; 3) di verificare se esistono le condizioni oppure no per mantenere la Fondazione com'è attualmente in piedi sostanzialmente e non procedere alla liquidazione, ma la scelta della liquidazione non è che un'Amministrazione è buona o cattiva se scegli di liquidare o non liquidare, perché io credo che faremmo torto a noi stessi e alla nostra intelligenza, quella collettiva di quest'Aula, a pensare che ci sia una volontà di qualcuno di essere brutto e cattivo e liquidare per togliersi un problema, perché evidentemente questo sarebbe, ribadisco, un insulto credo, all'intelligenza e all'interesse di quest'Aula tutta nei confronti del Salone del Libro. Quindi, se ci saranno una serie di condizioni su cui si sta lavorando da mesi, non da ieri, da mesi, non da ieri, per altro in piena concorda istituzionale come è giusto che sia quando ci sono situazioni così complesse, se ci saranno le condizioni si procederà, se quelle condizioni non ci saranno non si procederà. E bisogna evidentemente lavorare su più piani, perché un'amministrazione, e per altro, ribadisco, sia la Regione Piemonte, intelligente, attenta, lavora su più piani paralleli perché non tutti gli scenari sono certi e quindi dobbiamo lavorare su più ipotesi, e questo stiamo facendo. Quello che farà l'Amministrazione evidentemente, dare nuovamente le risposte all'Aula quando queste risposte ci saranno, ci tengo a sottolineare per altro che già nel 2015, i revisori dei conti di allora posero la questione di un problema di squilibrio finanziario dell'Ente e già nel 2015 venne fatta una new diligence. Ora bisogna capire effettivamente cosa è stato attuato e che cosa no, e se oggi nell'applicazione dell'eventuale new diligence ci sono le condizioni oppure no di mantenere l' Ente ancora in piedi, mi sembra semplicemente buon senso e interesse di tutelare l'Ente Città, Ente o meglio Ente Salone del Libro. Questo è quello che stiamo facendo, insieme per altro a tutta una seri di soggetti, perché vi assicuro come credete tenete voi al Salone del Libro ci crede e ci tiene anche questa Amministrazione, credo che per una volta possiamo tutti sostenere che il Salone del Libro è patrimonio dell'intera collettività e tutta la collettività, a prescindere dall'appartenenza politica, sta lavorando per salvare quel Salone del Libro, se questo è il tema su cui noi tutti lavoriamo, io vi assicuro che stiamo lavorando su più scenari per cercare il risultato migliore. Ma lavorare su uno scenario solo dove non ci sono certezze, e non ci saranno probabilmente fino all'ultimo giorno sarebbe folle e non sarebbe un buon comportamento da parte di un amministratore. Quindi, noi stiamo lavorando in quest'ottica, ribadisco la disponibilità da parte della Giunta, di riferire nuovamente in Consiglio, oggi le risposte sono state date e ci riaggiorneremo più avanti, ovviamente con un unico e solo interesse comune, che è quello di garantire l'edizione del Salone del Libro, tutelare l'interesse di tutti coloro sono coinvolti nella definizione e nella realizzazione del Salone del Libro e, soprattutto, garantire un futuro al Salone del Libro, perché non è pensabile lavorare ogni anno in emergenza, non è pensabile e quindi, sì, dobbiamo anche cogliere la sfida di organizzare un modello diverso e una struttura diversa che permetta al Salone del Libro di essere in sicurezza tra due, tre, quattro, cinque, dieci anni. Non si può lavorare sempre in emergenza, purtroppo, nello stato attuale, negli ultimi anni, ci trova in una condizione di continua e perenne emergenza rispetto a un evento che ha diritto di dignità, e dignità significa certezza. E questo noi stiamo cercando di fare. Grazie. |