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LO RUSSO Stefano Anche noi siamo abbastanza delusi dalle risposte dalle risposte dell'Assessora Leon, non tanto perché non capiamo le difficoltà in cui si sta muovendo il Comune, quanto piuttosto per la palese assenza di una strategia o per meno di una palese assenza di una volontà di comunicarla, questa strategia. Nel senso che i problemi della Fondazione indotti dalla svalutazione del marchio, a meno delle valutazioni in corso, relative alla questione specifica della, così cospicua svalutazione, sono problemi di carattere contabile, importanti, mai come in questa fase importanti ma come diceva correttamente il Consigliere Tresso sono una parte della problematica e sono una parte per certi versi, se vogliamo, più risolvibile, ci risulta che la Regione Piemonte abbia stanziato proprio con un emendamento nella Legge Finanziaria un milione di euro per ripianare il debito derivante dalla svalutazione del marchio, quindi ci viene da dire il problema dove sta? Ovviamente sto estremizzando perché problemi la Fondazione per il libro, ahi noi, ne ha tanti. Allora, da questo punto di vista ci piaceva, si sarebbe piaciuto capire dove vuole andare a parare il Comune di Torino e purtroppo Assessora lei ancora oggi non ce l'ha detto, nel senso che, purtroppo in questi casi, ha parlato di elemento di salvaguardia occupazionale che è un argomento che viene di norma posto quando si ha in mente di liquidare un ente. Allora Assessora, con franchezza, se il Comune di Torino, lei e la Sindaca Appendino avete in mente di liquidare la Fondazione per il libro fate un'operazione verità, ditelo, ditelo, lo dite innanzitutto agli altri soci che a quanto ci consta non lo sanno, non hanno ancora capito, ma ditelo anche alla Città e al Consiglio Comunale. Perché che lei venga in Aula a parlare della ricollocazione dei beni della Fondazione, quando la Fondazione, cioè, ha dei problemi finanziari, la Regione è intervenuta e sostanzialmente è intervenuta cospicuamente anche in termini economici ci porta a ritenere non del tutto destituita di fondamento le voci e le illazioni che purtroppo in questa Città sempre troppo piccola, Assessora Leon, quando si parla di queste questioni, girano in alcuni corridoi, cioè che la sua volontà, la volontà della sua Sindaca sia quella di far morire la Fondazione per il libro e acquisire alla Fondazione per la cultura le componenti organizzative del prossimo Salone internazionale del libro. Io spero di sbagliarmi, spero davvero che siano illazioni che ho captato in corridoi, però devo essere sincero che le sue affermazioni di quest'oggi un pochino sono sconcertanti da questo punto di vista, perché ha ricordato, avete l'assemblea dei soci, io onestamente non ho capito quel è la posizione con cui lei o chi per lei, chi delegherà la Sindaca Appendino, si siederà intorno a quel tavolo, e sulla base di questa posizione quali saranno le determinazioni e le delucidazioni che vorrete dare all'assemblea dei soci, anche alla luce del mancato, della notizia che abbiamo appreso poco fa, del fatto che i revisori dei conti, come dire, hanno espresso qualche forte perplessità su questo tema della valutazione, per usare un eufemismo, del marchio. Insomma anche qui, Assessora, per costruire concordia istituzionale occorre come dire che le idee, se coi sono, siano sul tavolo, perché guardi, non è mica una posizione preconcetta, qui non c'è nessuno che si innamora dei modelli, se i modelli funzionano si devono salvaguardare, se i modelli iniziano a non funzionare devono essere laicamente messi anche in discussione. Siccome il modello organizzativo del Salone del Libro, attraverso la Fondazione, è funzionato in maniere straordinaria, lo diceva il Consigliere Magliano, per decenni, ha un problema strutturale che è quello della contabilità che ha portato in qualche modo il dissesto, o diciamo così, le difficoltà, le criticità economiche e finanziarie. Mi fa piacere che la vedo ridere una volta tanto Sindaca Appendino. Da questo punto di vista è evidente che sotto questo profilo ci farebbe piacere capire voi che cosa avete in testa rispetto alla Fondazione, cioè ritenete la Fondazione per il libro, la faccio nella maniera più semplice, giornalisticamente comprensibile, lo strumento, il veicolo su cui il Comune vuole continuare a investire per l'organizzazione del Salone internazionale del libro? Se sì, ditelo, ditelo, ai soci, alla Città, magari anche al Consiglio Comunale. Due, siate conseguenti. Se no e quindi il problema è come salvaguardare i livelli occupazionali della Fondazione che secondo voi deve essere messa in liquidazione, dite come avete in mente di operare, rendete trasparente questa discussione, era questo il senso credo della richiesta di comunicazioni del Consigliere Magliano e purtroppo, per l'ennesima volta, ahimè capita in molte altre questioni, dà una risposta un pochino, senza offesa Assessora Leon, un pochino burocratica, non abbiano onestamente noi, per nostri limiti, chiedo scusa perché sono certo l'unico che non ha capito in quest'Aula, in questa Città, sono l'unico che non ha capito che cosa vuole fare il Comune, non abbiamo nuovamente capito qual è l'idea dell'Amministrazione Appendino rispetto al Salone del Libro che a nostro modo di vedere è, come diceva Magliano, forse una delle ultime cose che…almeno questa proviamo a salvarla. Almeno questa, perché visto che il resto, come dire, piano piano sta sparendo tutto. Proviamo a tenere e a fare quadrato rispetto a questo tipo di impostazione, mi sembra che la Regione, al di là di tante parole e chiacchiere, abbia messo anche le risorse economiche, quindi non è solo un'affermazione di largo principio, è un'affermazione cui è seguito un riversamento di risorse economiche… LO RUSSO Stefano Cosa farà il Comune, oggi non l'abbiamo capito, speriamo a questo punto direi, leggendo i giornali, che nei prossimi giorni che lei, o chi per lei, o la Sindaca lo dica alla Città e agli operatori coinvolti. |