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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 21

Comunicazioni della Sindaca su "Salone del Libro 2018".
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei al punto successivo che sono le comunicazioni della Sindaca avente in oggetto
il Salone del Libro, lascio la parola all'Assessore Leon. Prego.

LEON Francesca Paola (Assessore)
L'Amministrazione comunale ritiene il Salone internazionale del Libro di Torino
un'attività irrinunciabile per il valore identitario che ha per Torino e per il Piemonte, per
la sua capacità di rappresentare il mondo del libro e della lettura, per la sua capacità di
mobilitare energie economiche e culturali e di conoscenza. Il Salone e le attività
culturali che l'accompagnano rappresentano un unicum nel panorama nazionale e
internazionale da salvaguardare e portare avanti negli anni. Occorre essere consapevoli
però che la fase di oggi rappresenta una transizione indispensabile per superare le
difficoltà finanziarie a tutela di uno dei beni immateriali più importanti per la nostra
Città e la nostra Regione. L'Amministrazione insieme ai soci della Fondazione per il
libro sta affrontando una situazione finanziaria avendo oggi chiarito alcuni aspetti
determinanti per costruire il futuro. Stupiscono le polemiche riportate dai giornali che
contestano la valutazione del marchio effettuato da uno studio specializzato nel settore
conosciuto e stimato a livello europeo, non si capisce a partire da quali basi di
conoscenze e competenze, questa valutazione venga messa in discussione. Proprio su
questo tema, per altro, sono in corso indagini giudiziarie. Salvare la Fondazione per il
libro è possibile solo se si trovano soggetti privati che i impegnano a erogare risorse, in
questo senso non risultano oggi alla conoscenza dell'assemblea dei soci elementi
apprezzabili che consentano operazioni di risanamento dell'Ente, tenendo conto, e non è
un dettaglio irrilevante, che esistono legislazioni e determinazioni della Corte dei Conti
che fanno espresso divieto a soci pubblici di ripianare un disavanzo dell'Ente in
mancanza di un piano di risanamento credibile approvato dai soci. L'Amministrazione
comunale, insieme alla Regione Piemonte, hanno individuato un percorso che
consentirà la realizzazione del Salone nel prossimo maggio del 2018, attivando nel
contempo un percorso che porti la Fondazione ad onorare i debiti verso i fornitori che,
nonostante tutte le difficoltà, continuano a credere nel valore del Salone internazionale
del Libro di Torino e al recupero dei crediti, processo avviato già lo scorso anno e da
perseguire con continuità. Per rispetto dei soci che si riuniranno in assemblea il 15 di
questo mese, il percorso di attuazione del trentunesimo Salone sarà reso noto dopo la
sua approvazione da parte dei soci della Fondazione. Qualora in questo periodo si
concretizzassero effettivamente le condizioni per il risanamento dell'Ente, la Città di
Torino sarà al fianco della Fondazione per la sua necessaria ristrutturazione, tenendo
conto della delicatezza con cui occorre trattare il tema dei posti di lavoro e delle
competenze che rappresentano e per la migliore continuità del Salone internazionale del
libro di Torino.

VERSACI Fabio (Presidente)
E' iscritto a parlare il Capogruppo Magliano, ne ha facoltà per 5 minuti.

MAGLIANO Silvio
Grazie Presidente e grazie all'Assessora almeno per la cortesia della risposta, non certo
per i contenuti. Io ho fatto, insieme ad altri Consiglieri, una richiesta di comunicazione
urgenti perché in quest'Aula abbiamo parlato pressoché di tutto, di GTT, di tante altre
partite che interessano la Città e tutto quello che stava capitando su questo veniva di
fatto discusso nelle riunioni con i vari soggetti, Regione, Fondazione, Comune, ma
l'Aula era di fatto eliminata da un dibattito che era invece, a mio giudizio, ha…è
necessario, è necessario che le forze che in questo momento rappresentano in
Maggioranza e in Minoranza la nostra Città possano provare a dire la loro su quello che
oggettivamente forse è l'ultimo grande evento che è rimasto in questa Città. Il tema del
marchio. Ma io sono stato, devo dire, mi auto accuso, il primo che ha posto questa
domanda, e l'ho posta a mezzo stampa perché nessuno mi ha risposto rispetto agli
accessi agli atti che avevo fatto. Ho fatto un accesso agli atti per capire la capacità e che
cosa c'era scritto dentro la prima valutazione e che cosa c'era scritto dentro la seconda
valutazione, anche perché lungi da me mettere in discussione la seconda valutazione
anche perché lo studio che l'ha fatta forse è uno degli studi migliore di Italia, il
problema è che domande fai? Per tutte le questioni, il tema è che domande fai, che
domande fai al soggetto che ti deve fare la valutazione, se gli chiedi di esaminare alcuni
aspetti piuttosto che altri, la mia domanda era: gli aspetti che abbiamo chiesto di
valutare a questo studio sono gli stessi aspetti che sono stati valutati tot anni prima
quando l'analisi del marchio l'ha fatta qualcun altro? Era una domanda, quando non
trovo risposte a quel punto la faccio pubblicamente, ma io l'avevo fatto con un accesso
agli atti semplicissimo. E questo è un dato, perché, e su questo è vero, com'è vero c'è
un'inchiesta in questo momento se sia possibile o meno inserire un marchio all'interno
dello stato patrimoniale, su questo poi ci penserà la Magistratura. Io avevo solo questa
domanda, se le domande che ci eravamo posti, che avevano dato quella valutazione
oltre il milione e sette di euro tot anni fa erano le stesse domande che ci siamo posti per
valutare il marchio in quest'ultima fase, augurandomi la buona fede nel primo e nel
secondo caso, perché questo era assolutamente necessario e lo dovevamo alla storia del
Salone. Sul tema dei soggetti privati, ma guardi, quando si vuole creare le condizioni ci
si mette tutti attorno a un tavolo e si provano a creare le condizioni perché si salvi una
realtà, io non ho ancora capito se l'Amministrazione vuole farlo o meno, perché come
lei mi insegna è vero che l'ente pubblico non può intervenire, ci sono tanti altri soggetti
ai quali ci si può rivolgere per creare le condizioni per provare a salvare la Fondazione.
Io sono preoccupato dei posti di lavoro di quella Fondazione, sono preoccupato che ci
sono un tot di fornitori che in modo, secondo me, anche onesto si chiedono, ma se la
Fondazione fa una fine diversa rispetto alla sua continuazione giuridica quando e come
verremo pagati? E non è che ci troveremo nella condizione il prossimo anno di vedere la
stessa manifestazione fatta da qualcun altro con, che ci verrà a chiedere di fare la stessa
attività per la quale magari ci è stato proposto un piano di riduzione rispetto alle fatture
che abbiamo emesso? E' una domanda, un'altra domanda che avevo provato a porre
attraverso l'attività che…coerente con l'attività del Consiglio Comunale, non ho trovato
risposte e allora l'ho fatto pubblicamente. Perché sarebbe assurdo pensare che
cambiamo il soggetto che organizza, il prodotto è lo stesso e a quei soggetti stiamo
dicendo aggiustati rispetto a quello che siamo in grado di darti. E sono domande che
faccio alle quali non ho trovato una risposta nelle sue comunicazioni. Il piano di
risanamento credibile, sono d'accordo con lei, è necessario che ci sia, ne stiamo
discutendo con l'azienda di trasporto pubblico, ci mancherebbe. Ma in questo piano di
risanamento sarebbe interessante poterne discutere anche in Commissione, perché in
Commissione spesso vengono a raccontarci il lavoro, il prodotto del lavoro che viene
realizzato da tanti soggetti del mondo della cultura, potremmo approfondirlo insieme,
capire quali sono le forze che si mettono in campo per salvare una delle poche realtà che
oggettivamente ci ha fatto vincere una battaglia con Milano l'ultima volta, cioè, l'ultimo
salone del libro è stato un moto di grande orgoglio per questa Città anche grazie a
questa Amministrazione, anche grazie a questa Sindaca, io non vorrei che quello che
abbiamo fatto l'anno scorso di fatto poi vedesse, no ma oggi in parte la Fondazione è
solo ed esclusivamente il nuovo direttore editoriale e i suoi consulenti, tutto quello che
c'è prima conta poco, cercheremo di sistemarli nella Fondazione Torino Cultura,
piuttosto che da qualche altra parte. Per cui io la ringrazio per le risposte che lei ha dato,
ma le comunicazioni che ha dato, mi continuano a lasciare i dubbi che avevo prima,
rispetto al futuro della Fondazione, rispetto a che cosa saremo in grado di dire a chi ha
lavorato per il salone e penso che tanti di coloro che hanno lavorato con la loro attività
professionale rispetto al salone del libro hanno fatto, non solo per la loro attività
lavorativa, ma perché credono in quell'evento e aspettare mesi e mesi il pagamento
senza fare nessun decreto ingiuntivo vuol dire anche credere in quell'evento e credere
che continui, per cui questo è un po' il tema. Mi sarebbe piaciuto invece sentire che
l'Amministrazione metterà in campo tutte le condizioni e tutto quello che è possibili
fare sia in termini istituzionale che di moral suasion per provare a dare una risposta
rispetto alla Fondazione. Fondazione (voci sovrapposte), e concludo, dove nel bene o
nel male comunque, anche chi ha lavorato lì ha permesso che il Salone del Libro fosse
quel Salone del Libro, per cui per una volta vince Torino e perde Milano. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
A lei. E' iscritto a parlare il Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per 5 minuti.

TRESSO Francesco
Sì. Grazie Presidente. Ma Assessore Leon io sono contento di quello che ho sentito dire
da lei oggi, cioè lei ci ha ribadito l'importanza esistenziale del Salone del Libro, per
Torino, per la sua immagine, per l'indotto che sa creare, ha ribadito anche l'importanza
di mantenere viva questa manifestazione e dargli sicuramente la possibilità di
realizzarlo nel 2018 e di assolvere anche i debiti che la Fondazione ha contratto con i
fornitori, cogliamo che spesso i fornitori si tratta di fornitori non così consolidati, non
così grossi ma che fanno parte di una filiera di un territorio che il Salone, la Fondazione,
ha saputo costruire nel tempo. Quindi è importante dare anche risposte chiare, quindi al
di là di queste sue affermazioni io francamente non ho capito però quale sarà la
posizione che l'Amministrazione comunale vorrà tenere nella riunione dei soci che si
terrà il quindici. Io trovo francamente un po' tardiva questa presa di posizione, perché
crogiolandoci un po' sugli allori della buona edizione, per una volta ancora siamo
riusciti a tirare su la testa e Torino ha saputo dare una buona risposta anche nei confronti
di Milano, temo però che si arrivi tardi a valutare delle possibilità che non mettano in
seria discussione la possibilità di fare uno svolgimento della trentunesima edizione il
prossimo anno. Io credo personalmente che andare oggi a valutare nuove possibilità di
allocare il personale, di come dare, diciamo, la paternità di gestione a nuove possibilità,
sia realmente tardivo perché siamo quasi a Natale, l'edizione è stata prevista per
maggio, ma perché non continuare invece a dare gambe per quello che è possibile alla
Fondazione, in fondo ricapitalizzare potrebbe essere anche una cifra simbolica da parte
del Comune che già sicuramente grava in cattive acque. Ma però diamoci da fare
insieme, con un accordo istituzionale anche con la Regione per trovare se ci sono
davvero queste possibilità di nuovi soci che possono provvedere almeno a una
ricapitalizzazione, non stiamo parlando ci cifre mostruose, non siamo parlando di GTT,
però veramente non nascondiamoci dietro un dito perché qui siamo oltre ogni tempo
possibile per dare le gambe all'organizzazione che possa mettere in piedi
l'organizzazione della trentunesima edizione. Attenzione ai fornitori, assolutamente, sul
discorso del logo ha già detto il Capogruppo Magliano, io francamente valutazione
tecniche economiche, perizie ne ho fatte anche nella mia vita professionale, tutto sta a
partire dai parametri con cui si vogliono arrivare a dare queste valutazioni, chiaro che se
i parametri sono chiari…io francamente trovo un po' difficile che ci sia un ordine di
grandezza, nella valutazione economica, tra una valutazione e l'altra, per altro entrambe
eseguite da istituti di chiara fama, voglio dire o si chiariscono bene quali sono le
variabili e i parametri che entrano in conto oppure francamente non credo sia possibile
dare delle valutazioni così distali una dall'altra. Però ancora una volta deve essere
l'Amministrazione che dà le regole del gioco, che chiede esattamente cosa voglia,
quindi io ribadisco, perché non pensare, dare la soluzione che sia quella di maggiore
garanzia per l'esecuzione della prossima edizione e parallelamente, da subito, avviare
una valutazione seria perché come lei ci ha detto, io concordo, la transizione è
indispensabile, ma transizioni come tutte le transizioni che richiedono delle valutazioni
articolate e serie non possono essere fatte in situazioni di emergenza, in fretta. C'è la
necessità di garantire ai fornitori quello che devono, c'è la necessità di garantire la
continuità lavorativa dei lavoratori, si può avviare un discorso serio ma non si può farlo
nell'emergenza, soprattutto se si mette a rischio la prossima edizione e si rischia di
perdere ancora questa importante manifestazione per Torino, dando anche un'immagine
agli editori in questo momento di grande incertezza che quindi, sicuramente, non giova
nella dualità con Milano.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie Capogruppo. E' iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 5
minuti.

LO RUSSO Stefano
Anche noi siamo abbastanza delusi dalle risposte dalle risposte dell'Assessora Leon,
non tanto perché non capiamo le difficoltà in cui si sta muovendo il Comune, quanto
piuttosto per la palese assenza di una strategia o per meno di una palese assenza di una
volontà di comunicarla, questa strategia. Nel senso che i problemi della Fondazione
indotti dalla svalutazione del marchio, a meno delle valutazioni in corso, relative alla
questione specifica della, così cospicua svalutazione, sono problemi di carattere
contabile, importanti, mai come in questa fase importanti ma come diceva correttamente
il Consigliere Tresso sono una parte della problematica e sono una parte per certi versi,
se vogliamo, più risolvibile, ci risulta che la Regione Piemonte abbia stanziato proprio
con un emendamento nella Legge Finanziaria un milione di euro per ripianare il debito
derivante dalla svalutazione del marchio, quindi ci viene da dire il problema dove sta?
Ovviamente sto estremizzando perché problemi la Fondazione per il libro, ahi noi, ne ha
tanti. Allora, da questo punto di vista ci piaceva, si sarebbe piaciuto capire dove vuole
andare a parare il Comune di Torino e purtroppo Assessora lei ancora oggi non ce l'ha
detto, nel senso che, purtroppo in questi casi, ha parlato di elemento di salvaguardia
occupazionale che è un argomento che viene di norma posto quando si ha in mente di
liquidare un ente. Allora Assessora, con franchezza, se il Comune di Torino, lei e la
Sindaca Appendino avete in mente di liquidare la Fondazione per il libro fate
un'operazione verità, ditelo, ditelo, lo dite innanzitutto agli altri soci che a quanto ci
consta non lo sanno, non hanno ancora capito, ma ditelo anche alla Città e al Consiglio
Comunale. Perché che lei venga in Aula a parlare della ricollocazione dei beni della
Fondazione, quando la Fondazione, cioè, ha dei problemi finanziari, la Regione è
intervenuta e sostanzialmente è intervenuta cospicuamente anche in termini economici
ci porta a ritenere non del tutto destituita di fondamento le voci e le illazioni che
purtroppo in questa Città sempre troppo piccola, Assessora Leon, quando si parla di
queste questioni, girano in alcuni corridoi, cioè che la sua volontà, la volontà della sua
Sindaca sia quella di far morire la Fondazione per il libro e acquisire alla Fondazione
per la cultura le componenti organizzative del prossimo Salone internazionale del libro.
Io spero di sbagliarmi, spero davvero che siano illazioni che ho captato in corridoi, però
devo essere sincero che le sue affermazioni di quest'oggi un pochino sono sconcertanti
da questo punto di vista, perché ha ricordato, avete l'assemblea dei soci, io onestamente
non ho capito quel è la posizione con cui lei o chi per lei, chi delegherà la Sindaca
Appendino, si siederà intorno a quel tavolo, e sulla base di questa posizione quali
saranno le determinazioni e le delucidazioni che vorrete dare all'assemblea dei soci,
anche alla luce del mancato, della notizia che abbiamo appreso poco fa, del fatto che i
revisori dei conti, come dire, hanno espresso qualche forte perplessità su questo tema
della valutazione, per usare un eufemismo, del marchio. Insomma anche qui, Assessora,
per costruire concordia istituzionale occorre come dire che le idee, se coi sono, siano sul
tavolo, perché guardi, non è mica una posizione preconcetta, qui non c'è nessuno che si
innamora dei modelli, se i modelli funzionano si devono salvaguardare, se i modelli
iniziano a non funzionare devono essere laicamente messi anche in discussione.
Siccome il modello organizzativo del Salone del Libro, attraverso la Fondazione, è
funzionato in maniere straordinaria, lo diceva il Consigliere Magliano, per decenni, ha
un problema strutturale che è quello della contabilità che ha portato in qualche modo il
dissesto, o diciamo così, le difficoltà, le criticità economiche e finanziarie. Mi fa piacere
che la vedo ridere una volta tanto Sindaca Appendino. Da questo punto di vista è
evidente che sotto questo profilo ci farebbe piacere capire voi che cosa avete in testa
rispetto alla Fondazione, cioè ritenete la Fondazione per il libro, la faccio nella maniera
più semplice, giornalisticamente comprensibile, lo strumento, il veicolo su cui il
Comune vuole continuare a investire per l'organizzazione del Salone internazionale del
libro? Se sì, ditelo, ditelo, ai soci, alla Città, magari anche al Consiglio Comunale. Due,
siate conseguenti. Se no e quindi il problema è come salvaguardare i livelli
occupazionali della Fondazione che secondo voi deve essere messa in liquidazione, dite
come avete in mente di operare, rendete trasparente questa discussione, era questo il
senso credo della richiesta di comunicazioni del Consigliere Magliano e purtroppo, per
l'ennesima volta, ahimè capita in molte altre questioni, dà una risposta un pochino,
senza offesa Assessora Leon, un pochino burocratica, non abbiano onestamente noi, per
nostri limiti, chiedo scusa perché sono certo l'unico che non ha capito in quest'Aula, in
questa Città, sono l'unico che non ha capito che cosa vuole fare il Comune, non
abbiamo nuovamente capito qual è l'idea dell'Amministrazione Appendino rispetto al
Salone del Libro che a nostro modo di vedere è, come diceva Magliano, forse una delle
ultime cose che…almeno questa proviamo a salvarla. Almeno questa, perché visto che il
resto, come dire, piano piano sta sparendo tutto. Proviamo a tenere e a fare quadrato
rispetto a questo tipo di impostazione, mi sembra che la Regione, al di là di tante parole
e chiacchiere, abbia messo anche le risorse economiche, quindi non è solo
un'affermazione di largo principio, è un'affermazione cui è seguito un riversamento di
risorse economiche…

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
Cosa farà il Comune, oggi non l'abbiamo capito, speriamo a questo punto direi,
leggendo i giornali, che nei prossimi giorni che lei, o chi per lei, o la Sindaca lo dica alla
Città e agli operatori coinvolti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Consigliere Giovara, ne ha facoltà per 5 minuti.

GIOVARA Massimo
Sì. Grazie signor Presidente, rassegniamoci, qualunque risposta noi daremo ai
Consiglieri delle Minoranze questa risposta non verrà ascoltata. Io sento dire che il
modello straordinario ha funzionato, ci sono solo dei problemi contabili perché il
modello straordinario è quello di indebitare le strutture, e io con i debiti riesco a fare
delle cose straordinarie, se mi indebito per svariati milioni di euro vi assicuro che riesco
a fare degli eventi incredibili, il problema è che poi chi arriva dopo deve pagare questi
debiti, infatti io vedo un articolo che appartiene tutto a una polemica interna a loro del
15.10.2017 in cui il signor Picchioni dice che venivano stanziati dei fondi, semplice,
ogni anno Comune, Regione, Provincia stanziavano dei contributi ma poi i soldi
venivano versati solo in parte. Noi in questo non c'entriamo, ve la sbrigate tra di voi, su
questa faccenda. Arriviamo noi e dobbiamo risolvere il problema, non ci sono state le
risposte, sì ci sono state, l'Assessora ha detto che siamo al fianco della Regione per
sostenere la Fondazione e il Salone del Libro, la concordia istituzionale si stabilisce
dicendo anche che noi abbiamo salvato il Salone del Libro, l'altro anno mentre voi
dicevate che lo stavamo perdendo, Consigliere Magliano non è l'ultima iniziativa e
manifestazione di questa Città, la smetta di dirlo perché si accoda a delle polemiche
sterili, perché di manifestazioni culturali in questa Città ce ne sono tante e quella roba lì,
di cui lei parla, che non ci sono più manifestazioni culturali è storytelling di bassa lega
noi siamo stufi di sentire questa storia e siamo anche sotto pressione inutilmente, mentre
lavoriamo, da queste balle che vengono raccontate. Allora, l'amministrazione vuole
ricapitalizzare, la Regione da sola non può farlo, la Regione da sola non può salvare il
Salone del Libro, non può coprire tutto il debito che avete creato voi in questi anni, non
lo può fare, quindi la risposta lampante e chiara e nitida che adesso ripeto, ma tanto non
serve a niente è che aspettiamo un'assemblea dei soci, con un piano industriale, per
capire se ci sono delle manifestazioni di interesse. Io vorrei sentire delle proposte, se
questa strada non funziona, voi signori, più esperti di me, cosa proponete? Signor
Presidente, non proporranno nulla. Perché spesso le cose che vengono dette sono
strumentali, noi continueremo a lavorare Assessora Leon e Sindaca Appendino,
cercheremo di fare del nostro meglio come al solito, in mezzo alla solita tempesta di
storytelling molto poco divertente e loro continueranno a dire quello che dicono. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. E' iscritto a parlare il Capogruppo Napoli, ne ha facoltà per 5 minuti.

NAPOLI Osvaldo
Grazie Presidente, io devo dire al Consigliere Giovara che non è che le opposizioni non
servono a nulla, e devo dire, consigliere, ascolti, le opposizioni servono per controllare,
per stimolare, perché se non ci sono sarebbe un grave aspetto sotto l'aspetto
democratico, quindi le sue critiche all'opposizione sono più che mai normali, ci
mancherebbe, come da parte nostra sono più che mai normali e più che mai legittime le
critiche, e perché le proposte non sono mai arrivate? Potremo fare degli esempi, io
ritengo molto importati alcuni passaggi di cui le nostre iniziative sono state importanti,
è sufficiente soltanto vedere i dieci milioni per quanto riguarda la progettazione della
Metro 2, se lei ritiene che quella proposta delle opposizioni non servissero a niente e
non è servita a niente ce lo dica, da adesso in poi faremo almeno di parlarne, però
qualcosa di buono ce lo ricordi almeno. Vedete il problema del Salone del Libro, lei
dice noi facciamo tante manifestazioni. Ascolti, lei vada in giro per la Città, io le posso
garantire che la mancanza di iniziative si sente e ne parli con la gente, ne parli con i
commercianti, ne parli con le attività economiche, lo sentono. E' sufficiente tante,
ripeto, andare a vedere quello che c'era prima e quello che c'è adesso, è comprensivo:
io non entro in merito al discorso dei debiti, questo e quest'altro. Ascolti, le posso dare
un consiglio, però, se posso dirlo, potrebbe essere un errore da parte mia, se si fanno
debiti ma c'è un ritorno in termini economico all'attività imprenditoriale della Città,
guardi che è bene fare i debiti, perché se non riesce a fare dei debiti, ma non riesce a
portare nemmeno economia alla Città diventa un problema. Il problema è come pagare i
debiti? Questo è il problema vero, quindi…eh lo so, ma io ne posso parlare, perché non
c'ero per trent'anni, intendo dire io in termine politico. Non entro in merito al resto, ma
io ne posso parlare, perché ascoltate, è sufficiente qualsiasi tipo, ripeto, di persona che
fa un pochino di attività economica, eh mi scusi ai miei tempi io facevo cambiali così
per comprare una cinquecento, le ho pagate tutte, ma se non facevo le cambiali non
compravo e non pagavo la cinquecento e non creavo economia. E qua è la stessa cosa,
non è che i debiti siano un peccato, i debiti sono un peccato se poi lei nel suo piano
economico non ha il suo rientro. Allora io dico che i debiti fatti, se hanno riempito,
perché Milano voleva il Salone del Libro, forse perché era una cosa così fantasiosa? Lo
voleva perché portava economia. Non se l'è inventato la voglia Milano di avere il
Salone del Libro, brava certamente l'Amministrazione comunale a fare quello che ha
fatto, per mantenere il Salone del libro qua e il risultato che ha avuto, perché negarlo.
Però attenzione, io sono molto veloce, voi mi conoscete, cioè mi dà l'impressione
Assessore che la svalutazione del marchio sia un pochino pretestuosa, c'è qualcosa che
non mi quadra in questa svalutazione, io ne farei attentamente attenzione, ed aggiungo
sempre la mia proposta, su questi argomenti che sono importanti per la Città provate per
piacere a riunire tutti i Gruppi del Consiglio, proviamo a parlare com'è avvenuto in altre
occasioni, non lasciamo delle sterili polemiche che non servono a nulla, mentre invece
se ci ritrova un attimo, ci si guarda negli occhi e ci si fanno delle proposte io dico che
sarebbe molto meglio anziché star qua a polemizzare inutilmente. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ha ancora due minuti a disposizione perché aveva 5 minuti, per gruppo, ne ha
utilizzati 3.

GIOVARA Massimo
Sì, allora, io intanto la invito a rivolgersi magari alla presidenza così evitiamo queste
sterili polemiche e dibattiti, prego, prego, prego. Allora, io vado in giro per la Città,
Presidente, parlo con lei, vado in giro per la Città, ci vado tutti i giorni, e poi non dico ai
cittadini secondo me io ho la sensazione, ma guardo i dati, i dati mi dicono che gli
eventi ci sono e le persone partecipano e i dati dicono anche, da un articolo di oggi che
la Confesercenti, ad esempio, per rispondere sulla questione dei commercianti, dati
ISTAT, sulle vendite a settembre lanciano un segnale incoraggiante che fa sperare in un
Natale di vera ripresa dei consumi, +0,9%, e questa roba qua, sto rispondendo al
Consigliere Napoli, se ti riascolti l'intervento capisci che cosa c'entra. Grazie signor
Presidente.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Capogruppo Morano, ne ha facoltà per 5 minuti.

MORANO Alberto
Io mi collego alle domande poste….

VERSACI Fabio (Presidente)
No però scusate. No, scusate, le polemiche o si fanno per tutti sempre, no perché io ho
lasciato dire a tutti quello che hanno voluto, non ho interrotto nessuno, se uno fa
polemica la fa sempre, anche quando è qualcuno, qualche proprio collega ad andare
fuori tema. Sennò, se è così io intervengo sempre e sarò fiscale con tutti e poi mi dite di
non essere fiscale, e di lasciar parlare. Per cortesia. Capogruppo Morano, prego.

MORANO Alberto
Allora, io mi ricollego alle osservazioni formulate dal Capogruppo Magliano e vorrei
sapere dall'Amministrazione, innanzitutto perché la svalutazione viene fatta sulla base
di un parere e non di una perizia asseverate. Perché da un punto di vista della
correttezza contabile, dell'operato, l'utilizzo di un semplice parere e non di una perizia
asseverata pone dubbi sull'opportunità. Quali domande avete fatto ai valutatori dello
Studio Jacobacci, quale verifiche avete fatto sulla competenza dello Studio Jacobacci a
esprimere un parere sulla valutazione dei marchi, perché nessuno mette in discussione le
competenze dello Studio Jacobacci, che è il primo studio italiano in tema di marchi ma
di registrazioni di marchi, di creazione di marchi, di tutela legale dei marchi, ma non è
certo nei primi studi italiani in tema di valutazione di marchi. Perché avete cambiato il
soggetto che ha espresso la valutazione, perché questa valutazione in un parere viene
dato sulla base di principi diversi e di criteri diversi rispetto alla valutazione originaria?
Perché se io valuto un bene rispetto a certi criteri e poi cambio criteri, è ovvio che poi
ottengo valori diversi, ma a questo punto entra in gioco la domanda: perché sono stati
cambiati i criteri? E quindi viene in gioco la vera domanda, quali erano le vere finalità
di una nuova perizia sul valore del marchio? Cosa intendevate perseguire? Volevate
trovare ad un casus belli per poter addivenire alla svalutazione del marchio e quindi fare
emergere un problema contabile all'interno della Fondazione o realmente invece c'è un
problema di valore del marchio? Perché fino a quando non abbiamo risposte a queste
semplici domande, credo che le osservazioni del Capogruppo Magliano e soprattutto le
arrêter à penser che uno potrebbe avere, che c'erano finalità diverse da quelle
dell'effettiva tutela del bene marchio, siano più che corrette, e soprattutto far emergere
un problema contabile all'interno dell'istituto Fondazione per il Salone del Libro, senza
avere una soluzione, è realmente l'interesse della Città?

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie Capogruppo Morano, passo la parola alla Sindaca Appendino. Prego.

APPENDINO Chiara (Sindaco)
Grazie Presidente, ringrazio l'Assessora che ha dato le risposte, evidentemente ogni
tanto o le risposte non piacciono o semplicemente siamo tutti esperti di valutazione di
marchi. Ora a me sembra evidente che l'Assessora Leon ha tracciato una linea che su
cui si sta lavorando da mesi, mi fa un po' sorridere sentire dire che c'è stata da parte di
questa Amministrazione una seduta sugli allori, direi più che atro che siamo tutti seduti
su una bomba a orologeria, se dovrei dirlo, perché evidentemente, noi cosa abbiamo
fatto, insieme alla Regione Piemonte, abbiamo cercato di gestire questa situazione
complessa, mi fa anche sorridere sentir dire da parte del Capogruppo Lo Russo, quello
che dovrebbe essere un ossimoro, due parole…due concetti sostanzialmente insieme,
una Fondazione che ha funzionato in maniera straordinaria e insieme, nella sessa frase,
dissesto dei conti. Ora, io non credo che spetti a quest'Aula, e lo dico onestamente né
fare un processo rispetto al passato, io non lo farò, come non l'ho fatto in altre
occasioni, né essere noi valutatori di marchi perché oggettivamente non abbiamo le
competenze per farlo, spetta a questa Amministrazione, come per altro ha detto
l'Assessora Leon, cercare di intervenire, come è stato fatto per altro l'anno scorso, per
garantire, che cosa?, che evidentemente il Salone del Libro di Torino, a cui tutti siamo
affezionati, Maggioranze, Minoranze cittadini torinesi, cittadini non torinesi, garantire
in questa edizione com'è stata la scorsa, anche la prossima, anche per i prossimi 5-10
anni, potranno avvenire in sicurezza, credo che spetti a questa Amministrazione di avere
il coraggio, ma non solo a questa Amministrazione comunale, ma anche all'ente
regionale, di verificare qual è la situazione, perché guardate è molto facile venire qui in
aula e chiedere, o porre la questione della patrimonializzazione o ripatrimonializzazione
di un ente, lo sapevamo benissimo e io credo che qua siamo tutti intelligenti e non posso
pensare che chi è intervenuto prima non sappia perché molti peraltro, da notare che
comunque Lo Russo è stato Assessore quindi sa benissimo, quali sono i rischi e
soprattutto qual è il quadro in cui è permesso a un ente di intervenire su un ente in carica
rispetto alla ripatrimonializzazione. Quindi l'Assessora Leon ha semplicemente spiegato
qual è l'iter che si sta percorrendo per garantire: 1) evidentemente che i fornitori
possano comunque avere delle risposte perché sono dei loro diritti; 2) che venga
garantita l'edizione, su cui si sta studiando anche un'eventualità di modello alternativo
per la sua realizzazione; 3) di verificare se esistono le condizioni oppure no per
mantenere la Fondazione com'è attualmente in piedi sostanzialmente e non procedere
alla liquidazione, ma la scelta della liquidazione non è che un'Amministrazione è buona
o cattiva se scegli di liquidare o non liquidare, perché io credo che faremmo torto a noi
stessi e alla nostra intelligenza, quella collettiva di quest'Aula, a pensare che ci sia una
volontà di qualcuno di essere brutto e cattivo e liquidare per togliersi un problema,
perché evidentemente questo sarebbe, ribadisco, un insulto credo, all'intelligenza e
all'interesse di quest'Aula tutta nei confronti del Salone del Libro. Quindi, se ci saranno
una serie di condizioni su cui si sta lavorando da mesi, non da ieri, da mesi, non da ieri,
per altro in piena concorda istituzionale come è giusto che sia quando ci sono situazioni
così complesse, se ci saranno le condizioni si procederà, se quelle condizioni non ci
saranno non si procederà. E bisogna evidentemente lavorare su più piani, perché
un'amministrazione, e per altro, ribadisco, sia la Regione Piemonte, intelligente, attenta,
lavora su più piani paralleli perché non tutti gli scenari sono certi e quindi dobbiamo
lavorare su più ipotesi, e questo stiamo facendo. Quello che farà l'Amministrazione
evidentemente, dare nuovamente le risposte all'Aula quando queste risposte ci saranno,
ci tengo a sottolineare per altro che già nel 2015, i revisori dei conti di allora posero la
questione di un problema di squilibrio finanziario dell'Ente e già nel 2015 venne fatta
una new diligence. Ora bisogna capire effettivamente cosa è stato attuato e che cosa no,
e se oggi nell'applicazione dell'eventuale new diligence ci sono le condizioni oppure no
di mantenere l' Ente ancora in piedi, mi sembra semplicemente buon senso e interesse
di tutelare l'Ente Città, Ente o meglio Ente Salone del Libro. Questo è quello che stiamo
facendo, insieme per altro a tutta una seri di soggetti, perché vi assicuro come credete
tenete voi al Salone del Libro ci crede e ci tiene anche questa Amministrazione, credo
che per una volta possiamo tutti sostenere che il Salone del Libro è patrimonio
dell'intera collettività e tutta la collettività, a prescindere dall'appartenenza politica, sta
lavorando per salvare quel Salone del Libro, se questo è il tema su cui noi tutti
lavoriamo, io vi assicuro che stiamo lavorando su più scenari per cercare il risultato
migliore. Ma lavorare su uno scenario solo dove non ci sono certezze, e non ci saranno
probabilmente fino all'ultimo giorno sarebbe folle e non sarebbe un buon
comportamento da parte di un amministratore. Quindi, noi stiamo lavorando in
quest'ottica, ribadisco la disponibilità da parte della Giunta, di riferire nuovamente in
Consiglio, oggi le risposte sono state date e ci riaggiorneremo più avanti, ovviamente
con un unico e solo interesse comune, che è quello di garantire l'edizione del Salone del
Libro, tutelare l'interesse di tutti coloro sono coinvolti nella definizione e nella
realizzazione del Salone del Libro e, soprattutto, garantire un futuro al Salone del Libro,
perché non è pensabile lavorare ogni anno in emergenza, non è pensabile e quindi, sì,
dobbiamo anche cogliere la sfida di organizzare un modello diverso e una struttura
diversa che permetta al Salone del Libro di essere in sicurezza tra due, tre, quattro,
cinque, dieci anni. Non si può lavorare sempre in emergenza, purtroppo, nello stato
attuale, negli ultimi anni, ci trova in una condizione di continua e perenne emergenza
rispetto a un evento che ha diritto di dignità, e dignità significa certezza. E questo noi
stiamo cercando di fare. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie Sindaca.
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