Interventi |
IMBESI Serena (Vice Presidente) Passo alla successiva interpellanza, la 04287 del Vice Presidente Vicario Lavolta "Canili municipali, il silenzio inaccettabile della Sindaca e della sua Giunta", prego Assessore Unia. UNIA Alberto (Assessore) Grazie Presidente. E' vero che l'Amministrazione della Città ha operato dei tagli rispetto a quanto previsto dal Bilancio preventivo 2017, ma la disposizione era mirata a contenere le spese a non a ridurre la qualità dei servizi, ovviamente, in generale, tantomeno quelli in oggetto. Con la lettera del dirigente di area in data 10 maggio 2017 è stata comunicata in armonia con quanto previsto dall'art. 106 comma 12 del Decreto Legislativo numero 50 del 18/04/2016 dell'art. 2 del capitolato speciale di appalto, la riduzione del 20% dell'importo contrattuale complessivo, oggetto dell'affidamento per il servizio indicato in oggetto, per il triennio 1° gennaio 2017, 31 dicembre 2019. Di cui alla determina dirigenziale, meccanografico 44247 approvato in data 15 novembre 2016 nella misura di 772.760 euro IVA inclusa, e quindi da una misura di 257.586,70 euro IVA al 22% inclusa per l'anno 2017. Nel periodo compreso fra i mesi maggio e ottobre sono avvenuti diversi incontri tra l'assessorato e i rappresentanti di ENPA. Tali incontri erano finalizzati a richiedere la collaborazione per individuare la forma migliore per applicare la riduzione prevista dal contratto, senza fare assolutamente ricadere sul personale di ENPA, in quanto quest'ultimo ha sempre espressamente detto che la diminuzione del compenso e la conseguente riduzione dei servizi poteva avvenire solo ed esclusivamente attraverso il licenziamento di personale. Si fa presente con nota a protocollo 6182 che era stato chiesto a ENPA di fornire nel tempo più rapido possibile indicazione dettagliata della valorizzazione economica dei singoli servizi oggetto dell'affidamento contrattuale, quali elencati nel disciplinare tecnico allegato al capitolato d'appalto, allo scopo di consentire la definizione dei termini della riduzione contrattuale. Dopo ripetute richieste in merito, con una lettera il 10 ottobre, ENPA comunicava una proposta di riduzione non completamente sostenibile, perché venivano considerati attivi servizi di fatto snaturati, poiché privi di attività essenziali. Inoltre, l'elenco delle prestazioni che ENPA dichiarava di non poter più garantire, in realtà erano prestazioni essenziali, che dovevano essere garantite come da contratto. Considerata la posizione di stallo venutasi a creare, la Città ed ENPA hanno preso atto che è necessaria una ridefinizione condivisa del piano di lavoro, riferito ai servizi al piano di lavoro del personale, e poiché da parte dell'Amministrazione cittadina non è mai stata accettata l'ipotesi dei licenziamenti, è stata chiesta la collaborazione di ENPA per limitare il più possibile l'impatto della riduzione dei servizi sulle prestazioni lavorative dei lavoratori. In merito all'annunciata intenzione di adottare uno stato di agitazione permanente, si fa presente lo sciopero avvenuto nella giornata di sabato 21 ottobre, nella quale l'Assessore e il dirigente hanno parlato con personale dell'agitazione, assicurando la volontà di raggiungere un accordo condiviso. IMBESI Serena (Vice Presidente) Prego, Vice Presidente Lavolta. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Io non lo so se a volte anche un po'...forse è colpa dell'acustica di quest'Aula, però non ho capito benissimo qual è l'epilogo di questa vicenda. Io ho fatto l'interpellanza per un motivo molto semplice, questa Amministrazione, la Giunta Appendino a dicembre pubblica una gara per la gestione dei nostri canili, dove ci sono i cani e i gatti della Città di Torino. Quelli che hanno bisogno di ospitalità, quelli che vengono recuperati per strada, quelli che in qualche modo hanno bisogno di una casa e si spera, naturalmente, che quello spazio sia uno spazio di transito e che velocemente metta nelle condizioni questi nostri amici animali di poter trovare casa. La Città di Torino pubblica la gara a dicembre, questa gara viene vinta dall'Ente Nazionale Protezione Animali, a marzo ci si trova per firmare il contratto, a marzo, una settimana - 10 giorni dopo, la stessa Amministrazione che ha contrattualizzato la gestione dei nostri canili con ENPA dice "cara ENPA, mi spiace, abbiamo scherzato", mi verrebbe da dire, "ma dobbiamo ridurvi di 770.000 euro l'impegno rispetto al quale voi avete partecipato alla gara, e quindi, se voi vi siete aggiudicati una gara per X e quindi vi siete impegnati a svolgere delle prestazioni per un determinato importo, sappiate che il 20% non ve lo diamo più." Per carità, una riduzione unilaterale del servizio in una situazione di ristrettezze economiche può avvenire, non è questo il problema. Il problema è che sono passati diversi mesi: aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, siamo ad ottobre e, se non ho capito male, l'Assessore mi corregga se sbaglio, siamo ancora in attesa che l'ENPA comunichi alla Città di Torino quali sono i servizi che può tagliare sostanzialmente e se non ho cito male da come lei ci ha illustrato la vicenda, sembra quasi che la colpa sia dell'ENPA. Allora, io dico una cosa molto semplice, credo che valga la pena, così come si è fatto, per lo meno scongiurare subito l'ipotesi che il taglio sia retroattivo, perché l'ENPA ha pagato degli stipendi, ha pagato dei lavoratori, ha svolto delle prestazioni, in nome e per conto della Città di Torino, quindi il taglio retroattivo sarebbe incomprensibile, ma so che su questo l'Assessore sta già lavorando. Non possiamo neanche però pensare che la semplice riduzione di alcuni servizi possa essere affidata al buon cuore, ai sentimenti di un Ente, che ha partecipato a una gara, se l'è aggiudicata, ha assunto del personale anche in relazione alle prestazioni che avrebbe dovuto svolgere. In questo momento ci sono almeno una ventina di lavoratori, almeno una ventina di lavoratori, che erano astati coinvolti, sulla base di un capitolato, di una gara, regolarmente aggiudicata, che stavano in attesa di una risposta. Allora sei il taglio retroattivo verrà scongiurato almeno una parte di questi sarà salvo, se non lo sarà, ovviamente non lo saranno neanche loro e sulla prospettiva, inevitabilmente, almeno un numero che va dalle 5 alle 8 unità dovrà rimanere a casa. Allora, io vorrei sapere, quando lo comunichiamo a questi lavoratori? Quando la Città di Torino comunicherà a questi lavoratori che sono e devono rimanere a casa? E che, nonostante fossero stati impiegati per svolgere delle prestazioni, queste prestazioni non avranno più luogo? E poi soprattutto, Assessore il motivo per cui ho fatto l'interpellanza, ma quali sono le prestazioni che verranno meno, perché qui non si tratta di aprire e chiudere un canile, come qualcuno probabilmente pensa, qui ci sono tante prestazioni che vanno dalla cattura di randagi abbandonati, l'assistenza delle colonie feline presenti in Città, la gestione dell'ufficio amministrativo del canile, la raccolta delle carcasse degli animali deceduti sul territorio comunale, non ultimo l'accoglienza e l'assistenza ai cittadini per la procedura di adozione. Il canile migliore, lo sappiamo tutti, è quello vuoto. Per poterlo svuotare un canile c'è bisogno che ci sia del personale, c'è bisogno che qualcuno dica ai cittadini quali sono le procedure amministrative per poter procedere con una adozione. Noi rischiamo di non avere più neanche il personale utile per aprire il canile, noi rischiamo anche di non avere più il personale utile ad interloquire con i cittadini che potrebbero invece rendersi disponibili ad accogliere questi amici animali. Io, ripeto, non…probabilmente complice anche l'acustica, pessima, della sala, quindi se ho detto qualcosa di sbagliato chiedo scusa però ho capito che l'assessore se ne sta occupando altrimenti non ci avrebbe comunicato le date dei numerosi incontri che ha svolto con gli operatori e credo con l'Ente Nazionale Protezione Animali che si è aggiudicata la gara per la gestione del canile. Ci dica però velocemente, Assessore, qual è l'epilogo di questa vicenda. Noi vogliamo sapere nell'ordine: 1) che cosa, che fine faranno questi lavoratori; 2) quali saranno le prestazioni che nel prossimo futuro non saranno più gestite dall'ENPA; 3) lo chiediamo, anche perché tra qualche giorno, tra qualche settimana ci troveremo magari a riparlare di risorse, non è detto assessore che questo Consiglio Comunale non le dia una mano a reperire le risorse per evitare questo taglio. Se è una priorità per la Città di Torino, se è una priorità per i Gruppi Consiliari qui presenti, se è una priorità anche per la Maggioranza è possibile anche che quelle risorse vengano riassegnate a lei e di conseguenza anche all'ente che gestisce quella struttura. E questa sarebbe la soluzione ottimale, ovviamente. IMBESI Serena (Vice Presidente) Grazie. Prego Assessore Unia per un'integrazione. UNIA Alberto (Assessore) Ma io probabilmente la stupirò con effetti speciali, dicendo che invece accolgo molto volentieri la sua proposta di collaborazione e ben venga, anzi, sono a disposizione. Per quanto riguarda la riduzione, come sa benissimo, quando si fa la gara, nel contratto di gara, nell'appalto sostanzialmente 20% di riduzione, 20% prevista per legge, in questo caso purtroppo è molto complicato attuarla perché non andiamo ad attuare una riduzione sui una attività che non va a toccare le persone, quindi stiamo veramente facendo il possibile e anche l'impossibile per cercare di recuperare la situazione. Ho visto, come ha citato giustamente lei prima, gli operatori e anche ENPA nel mio ufficio, in loco, ecc., insomma stiamo veramente lavorando con il mio ufficio insieme per cercare di trovare la soluzione, spero a breve di poter dare delle risposte un po' più soddisfacenti soprattutto per i lavoratori che…per i quali mi preme veramente tanto dare delle risposte. IMBESI Serena (Vice Presidente) Grazie. |