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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2017-04287
"CANILI MUNICIPALI: IL SILENZIO INACCETTABILE DELLA SINDACA E DELLA SUA GIUNTA" PRESENTATA IN DATA 17 OTTOBRE 2017 - PRIMO FIRMATARIO LAVOLTA.
Interventi
IMBESI Serena (Vice Presidente)
Passo alla successiva interpellanza, la 04287 del Vice Presidente Vicario Lavolta
"Canili municipali, il silenzio inaccettabile della Sindaca e della sua Giunta", prego
Assessore Unia.

UNIA Alberto (Assessore)
Grazie Presidente. E' vero che l'Amministrazione della Città ha operato dei tagli
rispetto a quanto previsto dal Bilancio preventivo 2017, ma la disposizione era mirata a
contenere le spese a non a ridurre la qualità dei servizi, ovviamente, in generale,
tantomeno quelli in oggetto. Con la lettera del dirigente di area in data 10 maggio 2017
è stata comunicata in armonia con quanto previsto dall'art. 106 comma 12 del Decreto
Legislativo numero 50 del 18/04/2016 dell'art. 2 del capitolato speciale di appalto, la
riduzione del 20% dell'importo contrattuale complessivo, oggetto dell'affidamento per
il servizio indicato in oggetto, per il triennio 1° gennaio 2017, 31 dicembre 2019. Di cui
alla determina dirigenziale, meccanografico 44247 approvato in data 15 novembre 2016
nella misura di 772.760 euro IVA inclusa, e quindi da una misura di 257.586,70 euro
IVA al 22% inclusa per l'anno 2017. Nel periodo compreso fra i mesi maggio e ottobre
sono avvenuti diversi incontri tra l'assessorato e i rappresentanti di ENPA. Tali incontri
erano finalizzati a richiedere la collaborazione per individuare la forma migliore per
applicare la riduzione prevista dal contratto, senza fare assolutamente ricadere sul
personale di ENPA, in quanto quest'ultimo ha sempre espressamente detto che la
diminuzione del compenso e la conseguente riduzione dei servizi poteva avvenire solo
ed esclusivamente attraverso il licenziamento di personale. Si fa presente con nota a
protocollo 6182 che era stato chiesto a ENPA di fornire nel tempo più rapido possibile
indicazione dettagliata della valorizzazione economica dei singoli servizi oggetto
dell'affidamento contrattuale, quali elencati nel disciplinare tecnico allegato al
capitolato d'appalto, allo scopo di consentire la definizione dei termini della riduzione
contrattuale. Dopo ripetute richieste in merito, con una lettera il 10 ottobre, ENPA
comunicava una proposta di riduzione non completamente sostenibile, perché venivano
considerati attivi servizi di fatto snaturati, poiché privi di attività essenziali. Inoltre,
l'elenco delle prestazioni che ENPA dichiarava di non poter più garantire, in realtà
erano prestazioni essenziali, che dovevano essere garantite come da contratto.
Considerata la posizione di stallo venutasi a creare, la Città ed ENPA hanno preso atto
che è necessaria una ridefinizione condivisa del piano di lavoro, riferito ai servizi al
piano di lavoro del personale, e poiché da parte dell'Amministrazione cittadina non è
mai stata accettata l'ipotesi dei licenziamenti, è stata chiesta la collaborazione di ENPA
per limitare il più possibile l'impatto della riduzione dei servizi sulle prestazioni
lavorative dei lavoratori. In merito all'annunciata intenzione di adottare uno stato di
agitazione permanente, si fa presente lo sciopero avvenuto nella giornata di sabato 21
ottobre, nella quale l'Assessore e il dirigente hanno parlato con personale
dell'agitazione, assicurando la volontà di raggiungere un accordo condiviso.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Prego, Vice Presidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Io non lo so se a volte anche un po'...forse è colpa dell'acustica di quest'Aula, però non
ho capito benissimo qual è l'epilogo di questa vicenda. Io ho fatto l'interpellanza per un
motivo molto semplice, questa Amministrazione, la Giunta Appendino a dicembre
pubblica una gara per la gestione dei nostri canili, dove ci sono i cani e i gatti della Città
di Torino. Quelli che hanno bisogno di ospitalità, quelli che vengono recuperati per
strada, quelli che in qualche modo hanno bisogno di una casa e si spera, naturalmente,
che quello spazio sia uno spazio di transito e che velocemente metta nelle condizioni
questi nostri amici animali di poter trovare casa. La Città di Torino pubblica la gara a
dicembre, questa gara viene vinta dall'Ente Nazionale Protezione Animali, a marzo ci si
trova per firmare il contratto, a marzo, una settimana - 10 giorni dopo, la stessa
Amministrazione che ha contrattualizzato la gestione dei nostri canili con ENPA dice
"cara ENPA, mi spiace, abbiamo scherzato", mi verrebbe da dire, "ma dobbiamo ridurvi
di 770.000 euro l'impegno rispetto al quale voi avete partecipato alla gara, e quindi, se
voi vi siete aggiudicati una gara per X e quindi vi siete impegnati a svolgere delle
prestazioni per un determinato importo, sappiate che il 20% non ve lo diamo più." Per
carità, una riduzione unilaterale del servizio in una situazione di ristrettezze economiche
può avvenire, non è questo il problema. Il problema è che sono passati diversi mesi:
aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, siamo ad ottobre e, se non ho capito
male, l'Assessore mi corregga se sbaglio, siamo ancora in attesa che l'ENPA comunichi
alla Città di Torino quali sono i servizi che può tagliare sostanzialmente e se non ho cito
male da come lei ci ha illustrato la vicenda, sembra quasi che la colpa sia dell'ENPA.
Allora, io dico una cosa molto semplice, credo che valga la pena, così come si è fatto,
per lo meno scongiurare subito l'ipotesi che il taglio sia retroattivo, perché l'ENPA ha
pagato degli stipendi, ha pagato dei lavoratori, ha svolto delle prestazioni, in nome e per
conto della Città di Torino, quindi il taglio retroattivo sarebbe incomprensibile, ma so
che su questo l'Assessore sta già lavorando. Non possiamo neanche però pensare che la
semplice riduzione di alcuni servizi possa essere affidata al buon cuore, ai sentimenti di
un Ente, che ha partecipato a una gara, se l'è aggiudicata, ha assunto del personale
anche in relazione alle prestazioni che avrebbe dovuto svolgere. In questo momento ci
sono almeno una ventina di lavoratori, almeno una ventina di lavoratori, che erano astati
coinvolti, sulla base di un capitolato, di una gara, regolarmente aggiudicata, che stavano
in attesa di una risposta. Allora sei il taglio retroattivo verrà scongiurato almeno una
parte di questi sarà salvo, se non lo sarà, ovviamente non lo saranno neanche loro e sulla
prospettiva, inevitabilmente, almeno un numero che va dalle 5 alle 8 unità dovrà
rimanere a casa. Allora, io vorrei sapere, quando lo comunichiamo a questi lavoratori?
Quando la Città di Torino comunicherà a questi lavoratori che sono e devono rimanere a
casa? E che, nonostante fossero stati impiegati per svolgere delle prestazioni, queste
prestazioni non avranno più luogo? E poi soprattutto, Assessore il motivo per cui ho
fatto l'interpellanza, ma quali sono le prestazioni che verranno meno, perché qui non si
tratta di aprire e chiudere un canile, come qualcuno probabilmente pensa, qui ci sono
tante prestazioni che vanno dalla cattura di randagi abbandonati, l'assistenza delle
colonie feline presenti in Città, la gestione dell'ufficio amministrativo del canile, la
raccolta delle carcasse degli animali deceduti sul territorio comunale, non ultimo
l'accoglienza e l'assistenza ai cittadini per la procedura di adozione. Il canile migliore,
lo sappiamo tutti, è quello vuoto. Per poterlo svuotare un canile c'è bisogno che ci sia
del personale, c'è bisogno che qualcuno dica ai cittadini quali sono le procedure
amministrative per poter procedere con una adozione. Noi rischiamo di non avere più
neanche il personale utile per aprire il canile, noi rischiamo anche di non avere più il
personale utile ad interloquire con i cittadini che potrebbero invece rendersi disponibili
ad accogliere questi amici animali. Io, ripeto, non…probabilmente complice anche
l'acustica, pessima, della sala, quindi se ho detto qualcosa di sbagliato chiedo scusa
però ho capito che l'assessore se ne sta occupando altrimenti non ci avrebbe comunicato
le date dei numerosi incontri che ha svolto con gli operatori e credo con l'Ente
Nazionale Protezione Animali che si è aggiudicata la gara per la gestione del canile. Ci
dica però velocemente, Assessore, qual è l'epilogo di questa vicenda. Noi vogliamo
sapere nell'ordine: 1) che cosa, che fine faranno questi lavoratori; 2) quali saranno le
prestazioni che nel prossimo futuro non saranno più gestite dall'ENPA; 3) lo chiediamo,
anche perché tra qualche giorno, tra qualche settimana ci troveremo magari a riparlare
di risorse, non è detto assessore che questo Consiglio Comunale non le dia una mano a
reperire le risorse per evitare questo taglio. Se è una priorità per la Città di Torino, se è
una priorità per i Gruppi Consiliari qui presenti, se è una priorità anche per la
Maggioranza è possibile anche che quelle risorse vengano riassegnate a lei e di
conseguenza anche all'ente che gestisce quella struttura. E questa sarebbe la soluzione
ottimale, ovviamente.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie. Prego Assessore Unia per un'integrazione.

UNIA Alberto (Assessore)
Ma io probabilmente la stupirò con effetti speciali, dicendo che invece accolgo molto
volentieri la sua proposta di collaborazione e ben venga, anzi, sono a disposizione. Per
quanto riguarda la riduzione, come sa benissimo, quando si fa la gara, nel contratto di
gara, nell'appalto sostanzialmente 20% di riduzione, 20% prevista per legge, in questo
caso purtroppo è molto complicato attuarla perché non andiamo ad attuare una riduzione
sui una attività che non va a toccare le persone, quindi stiamo veramente facendo il
possibile e anche l'impossibile per cercare di recuperare la situazione. Ho visto, come
ha citato giustamente lei prima, gli operatori e anche ENPA nel mio ufficio, in loco,
ecc., insomma stiamo veramente lavorando con il mio ufficio insieme per cercare di
trovare la soluzione, spero a breve di poter dare delle risposte un po' più soddisfacenti
soprattutto per i lavoratori che…per i quali mi preme veramente tanto dare delle
risposte.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie.
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