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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 8 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 22
MOZIONE 2017-02669
(MOZIONE N. 82/2017) "REVISIONE DEL PIANO DI EMERGENZA COMUNALE" PRESENTATA IN DATA 4 LUGLIO 2017 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO. (Testo coordinato)
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente, e ringrazio il Consigliere Tresso per aver proposto questa mozione a
cui come Gruppo ci vede favorevoli perché il Piano di Emergenza Comunale non è
soltanto un documento scritto, depositato e poi …ce lo dimentichiamo nel cassetto.
Scusate sono un po'…la lingua un po' impastata; ma soprattutto deve essere un
documento che segue i cambiamenti che accadono sul territorio, quindi il cambio delle
prospettive, il cambio anche della situazione. Ad esempio, faceva cenno anche il
Consigliere Tresso, l'attuale situazione di terrorismo e quindi di paura diffusa sul
territorio, e in particolare deve essere uno strumento, più che un documento utile a
sensibilizzare e informare i cittadini, da predisporre e attuare tutte le misure necessarie
per intervenire in tempi rapidi a causa di alcuni incidenti che possono presentarsi sul
territorio. Una cosa che però abbiamo notato, e per questo abbiamo presentato un
emendamento, perché nell'attuale Piano di Emergenza Comunale c'è una grave
mancanza, dal nostro punto di vista. Perché questo Piani di Emergenza Comunale,
appunto, dovendo sensibilizzare, informare e attuare in modo rapido degli interventi in
caso di incidenti si è dimenticato completamente dell'inceneritore del Gerbido.
L'inceneritore del Gerbido ha avuto il suo inizio di costruzione il 7 luglio 2010. La sua
entrata in funzione è stata aprile 2013; la sua inaugurazione ufficiale il 20 giugno 2014.
Questo Piano di Emergenza Comunale è stato approvato dal Consiglio comunale l'8
aprile del 2013, esattamente lo stesso mese in cui si avviava l'inceneritore. Però, c'è da
tenere in conto che tutta la normativa sulla sicurezza, in particolare la prevenzione
incendi e ancor di più, nel caso specifico la normativa cosiddetta Seveso, ha già
indicato, e c'era una circolare del Mistero dell'Interno del 2007, che non solo la
gestione dei rifiuti nel suo complesso è da considerare rientrante nella normativa Seveso
ma, in particolare, lo sono tutti gli inceneritori di materiali solidi. Pertanto, era
necessario che nel 2013, in fase di approvazione, in fase di definizione di quali fossero i
potenziali siti a rischio per la città di Torino fosse - ma non solo per la città di Torino,
facendo (inc) tutta la zona metropolitana afferente all'inceneritore - preso in
considerazione all'interno del Piano di Emergenza Comunale, questa è una grave
mancanza che abbiamo riscontrato durante la discussione di questo Piano di Emergenza
Comunale. Ed è in tal senso che nasce questo emendamento perché non può esserci un
Piano di Emergenza Comunale con un rischio da Seveso. Io non so in quanti hanno
memoria di cosa è successo nello stabilimento a Seveso di vernici, di tutte le
problematiche ambientali e problematiche successive di salute per i cittadini della zona;
cittadini non solo quelli afferenti a Seveso ma a tutta l'area. Quindi è importante che
quanto prima si proceda all'aggiornamento di questo Piano di Emergenza. La cosa che
vorremmo è che questo Piano di Emergenza Comunale fosse, come si suol dire in
inglese, un documento live, ovvero, definita una base di partenza, ci fossero dei
frequenti aggiornamenti e non un documento fermo che viene aggiornato in
conseguenza di variazioni normative. Perché come accade in tutte le aziende, ma come
può succedere in una grande città come è Torino, la situazione cambia. Ogni anno un
Piano di emergenza già previsto, già predisposto potrebbe essere già vecchio, quindi
avendo già definito una base solida con degli aggiornamenti live permette nelle
successive variazioni un lavoro un po' meno corposo per gli uffici stessi. Grazie.

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