Interventi |
ARTESIO Eleonora Vorrei essere molto breve, alleggerisco il clima con questa battuta: tertium non datur me lo dicono da quando in questo Paese è sorto il bipolarismo e disperatamente cerco di continuare a testimoniare di poter praticare un'alternativa al bipolarismo, poi mi rendo conto che parlo del 3,71% e quindi posso non essere molto incoraggiante, ma ad maiora, non disperiamo. Allora, su questa deliberazione, io vi leggerò una dichiarazione. La dichiarazione è questa: FSU non sarà l'attuale FSU, avrà meno peso nel controllo di IREN. Una delibera senza una visione a lungo raggio che indebolisce il controllo su IREN. Questa dichiarazione penso l'abbiate riconosciuta è quella del Capogruppo del Movimento 5 Stelle del Comune di Genova, nel momento in cui è stata presentata una deliberazione assolutamente gemella, rispetto a quella che stiamo discutendo in questo Consiglio Comunale. Allora, non è mia consuetudine fare riferimenti al fatto che, a seconda dei contesti, si cambiano le opinioni perché poi sono anche sensibile alla specificità storica cui siamo richiamati continuamente rispetto alle condizioni comunali a Torino, non solo del Bilancio comunale ma anche della Città. Però voglio soltanto dire che i segnali di allarme non sono soltanto pretestuosamente avanzati da chi si colloca in una posizione politica diversa, ma si tratta di preoccupazioni che vengono espresse io credo non in tono strumentale anche dalle stesse forze politiche che in questo Consiglio ci propongono di approvare questa operazione. Allora, abbiamo già detto molto in Commissione, è vero. Abbiamo detto che la questione del voto maggiorato non è una questione che in se rassicura in ordine agli indirizzi strategici e in ordine delle scelte industriali di IREN perché il voto maggiorato per altro matura dopo 24 mesi di iscrizione nell'albo ecc. ecc, perché il voto maggiorato riguarderà soltanto alcuni aspetti della gestione futura di IREN. E' successo un incidente, si è fatta male? Ah, no…dicevo per cui abbiamo già detto che si tratta fondamentalmente di un'operazione di rappresentanza, di rinforzo della rappresentanza, non necessariamente di rinforzo degli indirizzi strategici, così come durante le Commissioni abbiamo anche avuto la sollecitazione da parte di soggetti terzi a non agire a questo tipo di operazione, per prevenire eventuali rischi che riguardano come sempre il governo dei beni comuni. E quindi dal mio punto di vista anche le obiezioni che sono state, anche quelle, avanzate alla Corte dei Conti da una serie di associazioni, obiezioni volte a contestare la svalutazione del capitale di IREN che fu prodotto negli anni precedenti, nel 2011, e che, secondo i ricorrenti alla Corte dei Conti ha indebolito fin da allora il patrimonio, situazione di debolezza che noi percorriamo con questo processo di alienazione. Tuttavia mi rendo conto che le carte sono state distribuite, le scelte sembrano essere irrevocabili ma soprattutto inevitabili, il mio dispiacere è che diventeranno irrevocabili e quindi anche su questo atto non posso ritenere come principio di responsabilità invitata a condividere questo tipo di scelta che evidentemente critico e contesto non da sola, quindi non parteciperò al voto. Tenevo a fare queste due osservazioni. |