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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 33
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03908
PIANO DI INTERVENTI RICHIESTO DALLA CORTE DEI CONTI - SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. APPROVAZIONE.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie Presidente. Cerco di tornare al tema della delibera, anche perché francamente a
me adesso interessa discutere quello che era il piano di rientro non tanto quello che è
stato fatto prima, ma di quello che si vuole fare nel corso di questa legislatura, perché
alla fine questo è il tema. Ci troviamo oggi quindi a votare questa delibera che deve
approvare un piano di rientro, che l'Amministrazione ha predisposto rispetto a quelle
che sono state le richieste della Corte dei Conti, e io ho letto con attenzione questo
piano di rientro, devo dire che riprende punto per punto le richieste della magistratura
contabile, al contempo devo riscontrare però, per quella che è la mia interpretazione,
questo piano rappresenta più un mero elenco di intenzioni, di propositi, che un vero e
proprio piano che (inc) per una visione di pianificazione. Io sono in imbarazzo a dover
votare un piano che in molti punti, per la carenza di elementi analitici di valutazione,
possa dare una concretezza sostanziale alla effettiva possibilità di risanare i conti e
soprattutto di capire in che tempi questa previsione possa essere portata a temine. Per
quello che riguarda la riduzione delle spese correnti viene specificato nel piano che si
vuole arrivare ad attestare la riduzione della spesa a un valore di 80 milioni di euro nel
2021, quindi in 4 anni, ed è prevista una progressiva riduzione, negli anni avvenire, in
particolare nel 2018 in avanti nel quadriennio. Ora, gli interventi che vengono
richiamati per il raggiungimento di questi obiettivi sono, a mio avviso, estremamente
generici e soprattutto non individuano delle priorità e non chiariscono quali possono
essere le linee di indirizzo che ognuno…ogni assessorato, per quelle che sono le materie
di competenza sui titoli su cui può operare, dovrà seguire. In pratica non si danno degli
elementi di coordinamento che possano poi effettivamente consentire a chi deve gestire
poi i singoli titoli di voci di spesa di agire secondo criteri di priorità. Ma ancora più
grave è il fatto che non si individuino dei livelli minimali di qualità dei servizi che
invece si vogliono garantire, e la lettura combinata di questi due elementi, da una parte
la riduzione delle voci di spesa, e…sia per quanto riguarda il personale, la
rinegoziazione dei contratti, i contratti di servizio intendo ovviamente, lascia aperta la
possibilità di esternalizzare questi servizi e, se pensiamo a servizi quali quelli legati agli
asili e alle scuole materne a me preoccupa pensare che possa, nel combinato disposto di
quello che vado a leggere, essere mantenuto come unico parametro la riduzione dei
costi. Io non ravviso elementi di garanzia in questo senso. Avrei preferito, avrei trovato
più coerente che la Giunta rispondesse alle richieste della corte dei conti provvedendo
da subito alla revisione del Documento Unico di Programmazione, è un compito a cui
comunque l'Amministrazione è chiamata in vista dell'approvazione di Bilancio 2018-
2020, che andremo a votare e rappresenta ovviamente sul triennio un utile orizzonte
temporale per valutare l'applicabilità delle proposte contenute nel piano. In questo
modo, provveduto quindi prima e contestualmente alla revisione del DUP, si sarebbe
dovuto fare un'analisi più dettagliata, più mirata che avrebbe evitato di consegnare a
noi, oggi, che ci troviamo a votare in quest'Aula, un documento che gli stessi Revisori,
com'è già stato richiamato anche negli interventi che mi hanno preceduto nelle
conclusioni delle loro relazioni, arrivano a definire non possibile valutare. Cioè ci
dicono esattamente nelle conclusioni che non è possibile valutare questo documento in
quanto non è possibile esprimere un giudizio in merito a se e quando gli interventi
possono portare a compimento il risanamento dei conti, all'esame della gestione dei
residui attivi e passivi ed il ristabilimento degli equilibri della gestione di competenza
finanziaria annuale e triennale. Questo dopo che, nell'ambito della commissione che è
già stata richiamata, gli stessi revisori ci hanno spiegato che hanno fatto richiesta di
avere alcune elementi maggiormente di dettaglio, elementi analitici, e che non sono stati
forniti loro questi chiarimenti. Segnatamente mi sto riferendo ai bilanci della GTT, della
più importante partecipata, di cui sappiamo, e se n'è discusso ampiamente in
precedenza, in fase di redazione questo piano industriale di cui a oggi, salvo alcuni
scarni elementi che ancora la Sindaca ci ha fornito in precedenza, però non abbiamo, e
siamo di fatto a novembre, non abbiamo elementi sufficienti per poter dire se questo
piano industriale potrà dare dei risultati attese e su quali cardini sarà intestato. E quindi
soprattutto non sappiamo dire quali siano gli elementi che continuano a tenere sospeso il
bilancio di questa società. Ma come si può quindi pensare di arrivare all'assestamento di
bilancio plausibile che di fatti è stato già bocciato lo scorso luglio, se non si chiarisce
prima, se non abbiamo elementi sufficienti per valutare l'esito di GTT. Avete rinviato
più volte questa approvazione di bilancio, prima era 20 settembre, poi si è rimandato di
20 gg. ora è spostato al 15 novembre. Si sta prendendo tempo, ma non si spiegano quali
siano le strategie che si hanno in mente. Non è chiaro se su GTT si preveda un
concordato preventivo, l'amministrazione straordinaria, se si pensano (inc) a una
privatizzazione, anche se poc'anzi la Sindaca ce l'ha esclusa. È una situazione grave e
trovo ancora più grave l'impressione che si sta dando di non avere delle soluzioni chiare
in mente e, in questo io trovo che 500 giorni non sono pochi, non si è da tempo cercato
di imboccare una strada, non la sia perseguita, non la sia chiarita. Se sia stato avviato un
interlocutore con il Governo certo non è facile avere un interlocutore con il Governo
quando non si è dato dimostrazione di avere anche un piano serio sulla mobilità e ci si è
comportati come in occasione del finanziamento della linea 2 della Metropolitana
tergiversando per un anno e di fatto rischiando di perdere i finanziamenti, ma non tanto
per i finanziamenti ma proprio per aver dato un segnale che anche su questo non c'è una
visione che dia una chiarezza anche al Governo centrale di quelle che siano le priorità e
la pianificazione. Quindi oggi si voterà, vi voterete, una delibera che ancora una volta a
mio avviso è un atto non utile, è un atto che rimanda senza, di fatto, spiegare. Tra l'altro
un atto in cui l'Amministrazione, credo, ha una politica recessiva cioè dimostra di non
avere una capacità di elaborazione che sviluppa delle idee anche diverse da quello che è
stato un po' le richieste solo di rispondere al compito che la magistratura contabile ha
dato. Dico, appunto, una politica recessiva, non si sforza di individuare interventi per
entrate di tipo strutturale. In un momento in cui il fondo monetario, anche recentemente,
2 mesi fa, il Fondo monetario internazionale ha affermato che l'economia italiana è
comunque proiettato verso una, seppur flebile, crescita. Si parla dell'1% del PIL nel
biennio 2018-2020. Di conseguenza sale anche l'IRPEF, ma questa crescita che pure è
modesta però significativa sembra non dover interessare Torino. Si interviene
unicamente sui tagli, nei migliori dei casi sul migliorare la riscossione, ma non si
prevedono delle politiche strutturali sulle entrate. Infine, il piano anche così come è
strutturato in alcune parti contiene degli elementi analitici che pongono dei dubbi,
ribadisco quello che più volte si è fatto notare anche sul previsionale, l'utilizzo degli
oneri di urbanizzazione a copertura della spesa corrente per manutenzione ordinaria, che
è una (inc) sia consentita dalla legge, la Corte dei Conti si è ripetutamente espressa
richiamando a cercare di non riproporre questa pratica. Ancora nella tabella che
esplicita l'utilizzo…

TRESSO Francesco
Sì. L'impiego delle entrate straordinarie, vengono anche qui ridotte di fatto le spese per
gli enti culturali, perché di fatto sono messe in conto capitale e non nella spesa corrente.
E ancora la previsione rinnovata di imputare al 2018 il debito di REAM io lo reputo un
atto tra l'incoscienza e l'arroganza, visti i richiami dei revisori, dei tribunali recenti. Io
non sono abituato a pensare male ma visto che non era necessario reinserire il tema in
questo documento mi viene quasi da pensare male invece, e si può pensare che sia stato
deciso per chiamare eventualmente a (inc) di giudizio tutti coloro che oggi riguardo alla
Maggioranza voteranno questo atto. Insomma, è una delibera che a mio modo di vedere
approva un piano approssimativo, privo di elementi oggettivi che garantiscano il
riequilibrio strutturale. Un piano che non dice nulla, oggettivamente, non affronta in
alcun modo le criticità legate al risanamento di GTT, il mio auspicio è che sarebbe stato
molto meglio sospenderlo chiedendo ulteriore proroga per evitare di chiedere al
Consiglio Comunale di esprimersi solo sulle intenzioni, grazie.

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