Interventi |
TRESSO Francesco Grazie Presidente. Cerco di tornare al tema della delibera, anche perché francamente a me adesso interessa discutere quello che era il piano di rientro non tanto quello che è stato fatto prima, ma di quello che si vuole fare nel corso di questa legislatura, perché alla fine questo è il tema. Ci troviamo oggi quindi a votare questa delibera che deve approvare un piano di rientro, che l'Amministrazione ha predisposto rispetto a quelle che sono state le richieste della Corte dei Conti, e io ho letto con attenzione questo piano di rientro, devo dire che riprende punto per punto le richieste della magistratura contabile, al contempo devo riscontrare però, per quella che è la mia interpretazione, questo piano rappresenta più un mero elenco di intenzioni, di propositi, che un vero e proprio piano che (inc) per una visione di pianificazione. Io sono in imbarazzo a dover votare un piano che in molti punti, per la carenza di elementi analitici di valutazione, possa dare una concretezza sostanziale alla effettiva possibilità di risanare i conti e soprattutto di capire in che tempi questa previsione possa essere portata a temine. Per quello che riguarda la riduzione delle spese correnti viene specificato nel piano che si vuole arrivare ad attestare la riduzione della spesa a un valore di 80 milioni di euro nel 2021, quindi in 4 anni, ed è prevista una progressiva riduzione, negli anni avvenire, in particolare nel 2018 in avanti nel quadriennio. Ora, gli interventi che vengono richiamati per il raggiungimento di questi obiettivi sono, a mio avviso, estremamente generici e soprattutto non individuano delle priorità e non chiariscono quali possono essere le linee di indirizzo che ognuno…ogni assessorato, per quelle che sono le materie di competenza sui titoli su cui può operare, dovrà seguire. In pratica non si danno degli elementi di coordinamento che possano poi effettivamente consentire a chi deve gestire poi i singoli titoli di voci di spesa di agire secondo criteri di priorità. Ma ancora più grave è il fatto che non si individuino dei livelli minimali di qualità dei servizi che invece si vogliono garantire, e la lettura combinata di questi due elementi, da una parte la riduzione delle voci di spesa, e…sia per quanto riguarda il personale, la rinegoziazione dei contratti, i contratti di servizio intendo ovviamente, lascia aperta la possibilità di esternalizzare questi servizi e, se pensiamo a servizi quali quelli legati agli asili e alle scuole materne a me preoccupa pensare che possa, nel combinato disposto di quello che vado a leggere, essere mantenuto come unico parametro la riduzione dei costi. Io non ravviso elementi di garanzia in questo senso. Avrei preferito, avrei trovato più coerente che la Giunta rispondesse alle richieste della corte dei conti provvedendo da subito alla revisione del Documento Unico di Programmazione, è un compito a cui comunque l'Amministrazione è chiamata in vista dell'approvazione di Bilancio 2018- 2020, che andremo a votare e rappresenta ovviamente sul triennio un utile orizzonte temporale per valutare l'applicabilità delle proposte contenute nel piano. In questo modo, provveduto quindi prima e contestualmente alla revisione del DUP, si sarebbe dovuto fare un'analisi più dettagliata, più mirata che avrebbe evitato di consegnare a noi, oggi, che ci troviamo a votare in quest'Aula, un documento che gli stessi Revisori, com'è già stato richiamato anche negli interventi che mi hanno preceduto nelle conclusioni delle loro relazioni, arrivano a definire non possibile valutare. Cioè ci dicono esattamente nelle conclusioni che non è possibile valutare questo documento in quanto non è possibile esprimere un giudizio in merito a se e quando gli interventi possono portare a compimento il risanamento dei conti, all'esame della gestione dei residui attivi e passivi ed il ristabilimento degli equilibri della gestione di competenza finanziaria annuale e triennale. Questo dopo che, nell'ambito della commissione che è già stata richiamata, gli stessi revisori ci hanno spiegato che hanno fatto richiesta di avere alcune elementi maggiormente di dettaglio, elementi analitici, e che non sono stati forniti loro questi chiarimenti. Segnatamente mi sto riferendo ai bilanci della GTT, della più importante partecipata, di cui sappiamo, e se n'è discusso ampiamente in precedenza, in fase di redazione questo piano industriale di cui a oggi, salvo alcuni scarni elementi che ancora la Sindaca ci ha fornito in precedenza, però non abbiamo, e siamo di fatto a novembre, non abbiamo elementi sufficienti per poter dire se questo piano industriale potrà dare dei risultati attese e su quali cardini sarà intestato. E quindi soprattutto non sappiamo dire quali siano gli elementi che continuano a tenere sospeso il bilancio di questa società. Ma come si può quindi pensare di arrivare all'assestamento di bilancio plausibile che di fatti è stato già bocciato lo scorso luglio, se non si chiarisce prima, se non abbiamo elementi sufficienti per valutare l'esito di GTT. Avete rinviato più volte questa approvazione di bilancio, prima era 20 settembre, poi si è rimandato di 20 gg. ora è spostato al 15 novembre. Si sta prendendo tempo, ma non si spiegano quali siano le strategie che si hanno in mente. Non è chiaro se su GTT si preveda un concordato preventivo, l'amministrazione straordinaria, se si pensano (inc) a una privatizzazione, anche se poc'anzi la Sindaca ce l'ha esclusa. È una situazione grave e trovo ancora più grave l'impressione che si sta dando di non avere delle soluzioni chiare in mente e, in questo io trovo che 500 giorni non sono pochi, non si è da tempo cercato di imboccare una strada, non la sia perseguita, non la sia chiarita. Se sia stato avviato un interlocutore con il Governo certo non è facile avere un interlocutore con il Governo quando non si è dato dimostrazione di avere anche un piano serio sulla mobilità e ci si è comportati come in occasione del finanziamento della linea 2 della Metropolitana tergiversando per un anno e di fatto rischiando di perdere i finanziamenti, ma non tanto per i finanziamenti ma proprio per aver dato un segnale che anche su questo non c'è una visione che dia una chiarezza anche al Governo centrale di quelle che siano le priorità e la pianificazione. Quindi oggi si voterà, vi voterete, una delibera che ancora una volta a mio avviso è un atto non utile, è un atto che rimanda senza, di fatto, spiegare. Tra l'altro un atto in cui l'Amministrazione, credo, ha una politica recessiva cioè dimostra di non avere una capacità di elaborazione che sviluppa delle idee anche diverse da quello che è stato un po' le richieste solo di rispondere al compito che la magistratura contabile ha dato. Dico, appunto, una politica recessiva, non si sforza di individuare interventi per entrate di tipo strutturale. In un momento in cui il fondo monetario, anche recentemente, 2 mesi fa, il Fondo monetario internazionale ha affermato che l'economia italiana è comunque proiettato verso una, seppur flebile, crescita. Si parla dell'1% del PIL nel biennio 2018-2020. Di conseguenza sale anche l'IRPEF, ma questa crescita che pure è modesta però significativa sembra non dover interessare Torino. Si interviene unicamente sui tagli, nei migliori dei casi sul migliorare la riscossione, ma non si prevedono delle politiche strutturali sulle entrate. Infine, il piano anche così come è strutturato in alcune parti contiene degli elementi analitici che pongono dei dubbi, ribadisco quello che più volte si è fatto notare anche sul previsionale, l'utilizzo degli oneri di urbanizzazione a copertura della spesa corrente per manutenzione ordinaria, che è una (inc) sia consentita dalla legge, la Corte dei Conti si è ripetutamente espressa richiamando a cercare di non riproporre questa pratica. Ancora nella tabella che esplicita l'utilizzo… TRESSO Francesco Sì. L'impiego delle entrate straordinarie, vengono anche qui ridotte di fatto le spese per gli enti culturali, perché di fatto sono messe in conto capitale e non nella spesa corrente. E ancora la previsione rinnovata di imputare al 2018 il debito di REAM io lo reputo un atto tra l'incoscienza e l'arroganza, visti i richiami dei revisori, dei tribunali recenti. Io non sono abituato a pensare male ma visto che non era necessario reinserire il tema in questo documento mi viene quasi da pensare male invece, e si può pensare che sia stato deciso per chiamare eventualmente a (inc) di giudizio tutti coloro che oggi riguardo alla Maggioranza voteranno questo atto. Insomma, è una delibera che a mio modo di vedere approva un piano approssimativo, privo di elementi oggettivi che garantiscano il riequilibrio strutturale. Un piano che non dice nulla, oggettivamente, non affronta in alcun modo le criticità legate al risanamento di GTT, il mio auspicio è che sarebbe stato molto meglio sospenderlo chiedendo ulteriore proroga per evitare di chiedere al Consiglio Comunale di esprimersi solo sulle intenzioni, grazie. |