Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie Presidente, in realtà, la mia considerazione riguarda una sollecitazione, che vorrei fare a nome credo del Consiglio, che aveva approvato l'indirizzo unanimemente, alla Giunta. Mi rendo perfettamente conto che, l'operazione che viene sottoposta dalla Giunta è funzionale a ottenere in termini di tempo e di ridefinizione dei tassi di interesse, la possibilità di alleggerire la condizione di esposizione finanziaria del nostro ente, ed è anche rilevante il fatto che, Cassa Depositi e Prestiti in questa interlocuzione, con la quale già l'Amministrazione precedente aveva definito una rivisitazione dei mutui, sia l'interlocutore più affidabile e che fornisca maggiori garanzie. Però, ricordo anche che Cassa Depositi e Prestiti non nasceva nella veste sociale nella quale la conosciamo oggi, che è una veste mista, pubblico-privato, e che quindi ha un indirizzo volto a remunerare i propri soci, attraverso la distribuzione degli utili, e che, quindi, opera sul mercato finanziario, seppur in maniera vantaggiosa, quale quella che è stata valutata oggi, comunque con una logica di tipo privatistico, ben diversa dalla natura originaria di Cassa Depositi e Prestiti, che raccoglieva i risparmi postali degli italiani, che svolgeva sostanzialmente una funzione di supporto agli investimenti in opere pubbliche degli enti locali. Sulla base di questa ricostruzione, e sulla natura delle mutate condizioni di Cassa Depositi e Prestiti, il nostro Consiglio Comunale, non isolato, ma comunemente ad altre amministrazioni comunali, aveva sollecitato la Giunta e la Sindaca, ad avviare in coordinamento nazionale dei comuni italiani, una riflessione per rivendicare un ritorno ad una funzione pubblica, di Cassa Depositi e Prestiti in questa occasione, colgo l'opportunità di segnalare, quella che a me sembra ancora, una questione attuale. |