Interventi |
RICCA Fabrizio Ma io credo che il Sindaco abbia preferito, in questo frangente, scaricare completamente tutte le responsabilità amministrative in termini di sicurezza verso altri, verso il Prefetto, verso il Questore che l'accompagnano costantemente in tutto quello che fa senza però avere una linea sua personale, ovvero facciamo quello che ci dicono di fare perché tanto non è compito nostro occuparci di sicurezza e mi sarebbe piaciuto vederla girare per rendersi conto di cos'è il Barattolo, di cos'era il suk, ma non solo negli ultimi 3 mesi, ma negli ultimi 6 anni per rendersi davvero conto di che cosa rappresenta quella cosa per chi lì ci vive, perché chi vive intorno a quelle realtà è fortemente arrabbiato, deluso tanto che io una cosa che dissi nel primo Consiglio Comunale quando si discussero delle linee programmatiche, c'era un seggio in particolare nell'area di via Monteverdi, una sezione dove finì 94 a 6 al ballottaggio. Io me lo ricordo bene perché quella sezione la conosco e dove tutta la campagna elettorale era stata fatta "sposteremo il mercato di libero scambio da via Monteverdi", poi l'avete fatto, sia chiaro, andando a creare esattamente le stesse identiche problematiche, tanto che l'Assessore Giusta, quando si è presentato in Circoscrizione VII per presentare il progetto del Barattolo a Ponte Mosca, è scappato, ma è scappato correndo via, perché? Perché c'erano 400 persone arrabbiate che quella roba lì non la volevano. Sarebbe semplice dire "vabbè , ditemi gli indirizzi di tutti e 24 i Consiglieri di Maggioranza che vi facciamo fare una settimana a testa sotto casa vostra del Barattolo", magari sareste anche contenti, perché voi dovete assolutamente per forza, incondizionatamente, sostenere quella che è la linea della Giunta senza neanche rendervi conto di quelle che sono le problematiche che comporta. Però, da chi ha fatto della partecipazione popolare il proprio mantra, il proprio stile politico di chi qualsiasi cosa fa lo chiede agli elettori, lo chiede ai residenti, lo chiede al popolo, bene, io mi aspetto che questo popolo che tanto viene invocato per quando si parla dei programmi elettorali, per quando si parla di eleggere il Presidente della Repubblica, per quando si parla di fare delle consultazioni online, qualsiasi essa sia venga consultato anche per sapere cosa ne pensa di questa realtà che ormai in questa Città vive da sempre perché ci sono ragazzini che da quando sono nati conoscono solo ed esclusivamente il mercato del libero scambio in Canale Molassi. Bene, allora se avete il coraggio chiedete a loro se questa è una cosa che vuole essere portata avanti o meno al di là del veterocomunismo di Eleonora Artesio che io davvero stimo in maniera forte perché lei riesce a essere..., ad avere ancora idee forse vecchi di 50 anni che non rappresentano quasi più nessuno. Sì, Artesio, è un po' il Sindaco che lei strizza l'occhio perché, sa, da votare ogni tanto ci sarà bisogno di raggiungere una maggioranza qualificata e quindi bisogna ogni tanto dare la spallata, ma quando si parla di Maggioranza qualificata. Detto questo, ma se non riuscite neanche ad accorpare gli emendamenti, su, per favore. Io mi permetto di dire e torno serio che se un movimento che addirittura elegge i propri rappresentanti non nelle segrete stanze, ma chiede alla popolazione cosa ne pensa di volerla coinvolta, bene, oggi avete la possibilità, dato che né nel vostro programma elettorale, se non diciamo nella campagna elettorale da circoscrizione, mai in Aula avete detto davvero cosa volete fare del mercato di libero scambio, bene, chiedetelo ai torinesi cosa vogliono fare loro del mercato di libero scambio, se lo ritengono una cosa fondamentale o meno, io poi, Sindaco, se puoi ascolta tutti forse ne trae vantaggio, io le ho detto io sono pronto ad accompagnare la Giunta e mettermi a disposizione per arrivare al superamento del mercato libero scambio perché quella roba lì è una porcheria che va chiusa. Ero a disposizione quando c'era l'Assessore Mangone, si mise a ridere, ero a disposizione quando lo propose l'Assessore Giusta e si mise a ridere, sono ancora a disposizione oggi perché io ritengo che quella roba lì non debba più esistere, ma mai più e sono a disposizione lo ripeto per chi ancora magari qualcuno non l'avesse capito per trovare una soluzione per chiuderlo, non per spostarlo in un'altra Circoscrizione, per metterlo sotto casa del Vicesindaco o sotto casa di Giusta o sotto casa di Carretto, no, io voglio chiuderlo, dato che io posso parlare chiaramente per i cittadini che rappresento, credo che vuoi dobbiate parlare per i cittadini che rappresentate, non quelli che hanno votato al ballottaggio, ma quelli che vi hanno votato al primo turno, quelli che vi hanno permesso di essere seduti in questo Consiglio Comunale di dargli la possibilità di potersi esprimere, semplicemente un sì o un no. Io sarò il primo, Sindaco, sarò il primo che smetterà di parlare di libero scambio al momento che i torinesi diranno "no, vogliamo tenerlo aperto", smetterò di parlarne per sempre, avete anche la possibilità di farmi stare zitto, grazie. RICCA Fabrizio Mah, che il Partito Democratico, che il mercato di libero scambio l'ha creato, l'ha voluto, l'ha permesso, l'ha ingrassato, ha permesso e l'ha portato ad essere quello che è oggi, e non si voti la delibera, la cosa non è che mi stupisce, loro sono il libero scambio, quindi, mi permetto, diciamo, che vedendo anche come, vedendo anche qual è il loro approccio politico a questi temi, diciamo, nulla di nuovo. Che Forza Italia, su questo tema, diciamo, si appoggi al Partito Democratico, andando, non ho ben capito qual è la motivazione, questo mi lascia parecchio perplesso. Detto questo, diciamo, poi capisco anche, vedendo quelle che, diciamo, quella che è l'attitudine a non far votare da parte del Partito Democratico, perché meno si vota e meglio è, sono, ripeto, non che la cosa mi lasci particolarmente perplesso. Mi sembra, invece, diciamo, un tergiversare da parte del Movimento 5 Stelle, perché se si volesse si potrebbe fare un emendamento che va a dichiarare il prima possibile, dove non andiamo a mettere 2019, perché se le condizioni ci saranno nel 2018, che sia marzo, che sia giungo, che sia settembre, che sia il 2018. Non vedo per quale motivo se i lavori di questa piattaforma o gli altri quesiti referendari che ci saranno, saranno pronti prima delle regionali del 2019, per quale motivo dire di no? Per quale motivo bloccare i torinesi che vogliono esprimere la loro opinione su alcuni temi, dato che sarete voi a presentarne altri. Quindi io, Presidente, quello che propongo, è se, di chiedere alla Maggioranza se possiamo provare a concordare insieme un emendamento che possa portare a votare il prima possibile, se non è marzo magari sarà giugno, se non è giugno sarò settembre, però sanciamo il principio del prima possibile, perché sennò davvero, marzo 2019 con le regionali, mi sembra davvero un rinviare all'infinito su una cosa che magari potrebbe anche non esserci. RICCA Fabrizio Sì, esatto, a quanto pare, diciamo, non che io sia felice di non poter votare per il referendum sul libero scambio a marzo insieme alle elezioni politiche. Detto questo, credo che quella sia la prima data utile, perché non credo, non voglio immaginare che, magari un po' sì, che la Maggioranza si dimetta, e quindi prima ci possano essere altri tipi di elezioni, quindi io credo che quell'intervento vada nella direzione di non votare a marzo, ma dare la possibilità, magari, di capire se nel 2018 c'è questa possibilità. Io, se ci fosse la possibilità di votare nel 2018, dato che, diciamo, non ritengo fondamentale che si voti il prima possibile, marzo non esiste, non esistono i requisiti per poter arrivare, si voti a giugno, si voti a settembre, basta che si voti. È chiaro che il tergiversare fino al 2019 lo ritengo invece, questo, diciamo, un modo, un éscamotage politico per rimandare a mai il voto. RICCA Fabrizio No, premesso forse che col primo intervento vi stavate salvando, detto questo, ritengo che non ci sia la volontà da parte della Maggioranza di votarlo mai questo, no, perché se mi dite, perché con un semplice emendamento, Presidente, e lei potrà confermarmelo, si può definire il termine del referendum, ma intanto indirlo, cioè, noi approviamo il referendum e poi decidiamo quando farlo, però è questo il punto, cioè, se si vuole farlo oppure no. Decidiamo oggi di farlo, poi, come voteranno i torinesi saranno problemi dei torinesi, oggi decidiamo di farlo, facciamo un emendamento, magari andiamo a togliere la prima elezione utile, lo concordiamo insieme, e poi al momento che ci saranno i referendum li metteremo tutti insieme, però oggi decidiamo che si fa il referendum sennò, se fosse diversa la risposta, dal mio punto di vista, ma credo che non sia solo il mio punto di vista, è un modo elegante per dire "non vogliamo votarlo, ma non vogliamo dire di volerlo votare". Se la Maggioranza vuole trovare un accordo per votare a favore e, magari, verificare successivamente la possibilità di capire quando c'è la data, bene, quindi vorrei dire che si vota a favore, facciamo questo emendamento, se invece non si vuole fare l'emendamento votiamo senza emendamento. RICCA Fabrizio Premetto che io non ho ancora capito qual è l'alternativa da formalizzare, perché poi finché non si vede inchiostro su carta, qua son tutte parole e come ci insegna il Vice Sindaco, le parole vanno e vengono, ma poi le delibere sono quelle che contano, quindi mi permetto di dire, che potrei stare qua a raccontare quanto era importante il Referendum proposto nella scorsa consiliatura e quanto Fassino fosse cattivo a dire di no e la sua Giunta, a dire di no per non farli approvare. Potrei ricordarvi quanto, invece, per voi era importante la partecipazione, è tutto tempo perso, è tutto assolutamente tempo perso, perché tanto non credo di avere in questo momento la forza per farvi cambiare idea, ma io credo che l'idea ve la faranno cambiare tutti quei torinesi che sono sempre più incazzati con voi, e utilizzo, mi scusi Presidente, questa parola per enfatizzare, per enfatizzare il senso di sofferenza che vivono, soprattutto quelli che state dimenticando in tante periferie, con la quale poi, brevemente, a qualcuno non interesserà più fare politica, perché è al secondo mandato e quindi si sente libero di poter fare tutto quello che ritiene meglio, o comunque di poter continuare a portare avanti questo tipo di attività, qualcun altro, magari, tanto è sicuro che da una parte o dall'altra mi ci rimetto, qualcun altro invece, proprio così, per ideologia, perché se la Lega propone qualcosa, allora non si deve votare a priori, queste però sono quelle scelte che vi penalizzeranno, ma anche nella vita quotidiana, perché quando vi troverete qualcuno che vi guarderà in faccia, che magari avrà subito lo svuotamento della cantina e sarà dovuto andarsi a ricomprare la bicicletta, il trapano o il computer al mercato del libero scambio, vi guarderà in faccia e vi dirà: "ma perché non l'hai fatto? Semplicemente potevi farmelo scegliere". Sono quelle cose semplici, che conosce chi un po' vive per la strada, chi vive, chi ha contatti quotidiani con la gente e sa quali sono i loro problemi, non vi chiedo di cambiare idea, perché tanto la supercazzola che mi hai fatto, Maura Paoli, è di una gigante …, è talmente bella che voglio riascoltarla, sbobinarla, tagliarla e farla vedere a tutti, perché il Referendum si può fare, ma non si può fare, perché non si può scrivere che il Referendum si farà il prima possibile e votarlo oggi, perché si deve votare insieme a un'altra delibera, l'accetto, l'accetto, complimenti, non so se ce l'avrei fatta a raccontare una cosa di questo tipo, metto agli atti e lo ripeto Presidente, prima di dichiarare il mio voto, che qua da parte mia, c'è tutta la disponibilità a intervenire immediatamente sull'atto, per consentire la votazione favorevole, trovando anche una mediazione sull'atto, se c'è questa volontà, io Presidente, le chiedo di sospendere il Consiglio, di scrivere insieme alla maggioranza, tutti quelli che vorranno contribuire nella minoranza, l'emendamento che consentirà il voto favorevole, dando, ripeto, dando ampia garanzia alla maggioranza che si voterà quando riterranno più opportuno. Detto questo, ritengo qualsiasi altro silenzio o voto contrario, una grandissima presa in giro e quindi andiamo a votarlo, è chiaramente voterò favorevolmente. |