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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 16
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2017-00859
REFERENDUM CONSULTIVO - FAVOREVOLI O CONTRARI ALL'AREA PUBBLICA DI LIBERO SCAMBIO?
Interventi
RICCA Fabrizio
Ma io credo che il Sindaco abbia preferito, in questo frangente, scaricare completamente
tutte le responsabilità amministrative in termini di sicurezza verso altri, verso il Prefetto,
verso il Questore che l'accompagnano costantemente in tutto quello che fa senza però
avere una linea sua personale, ovvero facciamo quello che ci dicono di fare perché tanto
non è compito nostro occuparci di sicurezza e mi sarebbe piaciuto vederla girare per
rendersi conto di cos'è il Barattolo, di cos'era il suk, ma non solo negli ultimi 3 mesi, ma
negli ultimi 6 anni per rendersi davvero conto di che cosa rappresenta quella cosa per
chi lì ci vive, perché chi vive intorno a quelle realtà è fortemente arrabbiato, deluso
tanto che io una cosa che dissi nel primo Consiglio Comunale quando si discussero
delle linee programmatiche, c'era un seggio in particolare nell'area di via Monteverdi,
una sezione dove finì 94 a 6 al ballottaggio. Io me lo ricordo bene perché quella sezione
la conosco e dove tutta la campagna elettorale era stata fatta "sposteremo il mercato di
libero scambio da via Monteverdi", poi l'avete fatto, sia chiaro, andando a creare
esattamente le stesse identiche problematiche, tanto che l'Assessore Giusta, quando si è
presentato in Circoscrizione VII per presentare il progetto del Barattolo a Ponte Mosca,
è scappato, ma è scappato correndo via, perché? Perché c'erano 400 persone arrabbiate
che quella roba lì non la volevano. Sarebbe semplice dire "vabbè , ditemi gli indirizzi di
tutti e 24 i Consiglieri di Maggioranza che vi facciamo fare una settimana a testa sotto
casa vostra del Barattolo", magari sareste anche contenti, perché voi dovete
assolutamente per forza, incondizionatamente, sostenere quella che è la linea della
Giunta senza neanche rendervi conto di quelle che sono le problematiche che comporta.
Però, da chi ha fatto della partecipazione popolare il proprio mantra, il proprio stile
politico di chi qualsiasi cosa fa lo chiede agli elettori, lo chiede ai residenti, lo chiede al
popolo, bene, io mi aspetto che questo popolo che tanto viene invocato per quando si
parla dei programmi elettorali, per quando si parla di eleggere il Presidente della
Repubblica, per quando si parla di fare delle consultazioni online, qualsiasi essa sia
venga consultato anche per sapere cosa ne pensa di questa realtà che ormai in questa
Città vive da sempre perché ci sono ragazzini che da quando sono nati conoscono solo
ed esclusivamente il mercato del libero scambio in Canale Molassi. Bene, allora se
avete il coraggio chiedete a loro se questa è una cosa che vuole essere portata avanti o
meno al di là del veterocomunismo di Eleonora Artesio che io davvero stimo in maniera
forte perché lei riesce a essere..., ad avere ancora idee forse vecchi di 50 anni che non
rappresentano quasi più nessuno. Sì, Artesio, è un po' il Sindaco che lei strizza l'occhio
perché, sa, da votare ogni tanto ci sarà bisogno di raggiungere una maggioranza
qualificata e quindi bisogna ogni tanto dare la spallata, ma quando si parla di
Maggioranza qualificata. Detto questo, ma se non riuscite neanche ad accorpare gli
emendamenti, su, per favore. Io mi permetto di dire e torno serio che se un movimento
che addirittura elegge i propri rappresentanti non nelle segrete stanze, ma chiede alla
popolazione cosa ne pensa di volerla coinvolta, bene, oggi avete la possibilità, dato che
né nel vostro programma elettorale, se non diciamo nella campagna elettorale da
circoscrizione, mai in Aula avete detto davvero cosa volete fare del mercato di libero
scambio, bene, chiedetelo ai torinesi cosa vogliono fare loro del mercato di libero
scambio, se lo ritengono una cosa fondamentale o meno, io poi, Sindaco, se puoi ascolta
tutti forse ne trae vantaggio, io le ho detto io sono pronto ad accompagnare la Giunta e
mettermi a disposizione per arrivare al superamento del mercato libero scambio perché
quella roba lì è una porcheria che va chiusa. Ero a disposizione quando c'era
l'Assessore Mangone, si mise a ridere, ero a disposizione quando lo propose l'Assessore
Giusta e si mise a ridere, sono ancora a disposizione oggi perché io ritengo che quella
roba lì non debba più esistere, ma mai più e sono a disposizione lo ripeto per chi ancora
magari qualcuno non l'avesse capito per trovare una soluzione per chiuderlo, non per
spostarlo in un'altra Circoscrizione, per metterlo sotto casa del Vicesindaco o sotto casa
di Giusta o sotto casa di Carretto, no, io voglio chiuderlo, dato che io posso parlare
chiaramente per i cittadini che rappresento, credo che vuoi dobbiate parlare per i
cittadini che rappresentate, non quelli che hanno votato al ballottaggio, ma quelli che vi
hanno votato al primo turno, quelli che vi hanno permesso di essere seduti in questo
Consiglio Comunale di dargli la possibilità di potersi esprimere, semplicemente un sì o
un no. Io sarò il primo, Sindaco, sarò il primo che smetterà di parlare di libero scambio
al momento che i torinesi diranno "no, vogliamo tenerlo aperto", smetterò di parlarne
per sempre, avete anche la possibilità di farmi stare zitto, grazie.

RICCA Fabrizio
Mah, che il Partito Democratico, che il mercato di libero scambio l'ha creato, l'ha
voluto, l'ha permesso, l'ha ingrassato, ha permesso e l'ha portato ad essere quello che è
oggi, e non si voti la delibera, la cosa non è che mi stupisce, loro sono il libero scambio,
quindi, mi permetto, diciamo, che vedendo anche come, vedendo anche qual è il loro
approccio politico a questi temi, diciamo, nulla di nuovo. Che Forza Italia, su questo
tema, diciamo, si appoggi al Partito Democratico, andando, non ho ben capito qual è la
motivazione, questo mi lascia parecchio perplesso. Detto questo, diciamo, poi capisco
anche, vedendo quelle che, diciamo, quella che è l'attitudine a non far votare da parte
del Partito Democratico, perché meno si vota e meglio è, sono, ripeto, non che la cosa
mi lasci particolarmente perplesso. Mi sembra, invece, diciamo, un tergiversare da parte
del Movimento 5 Stelle, perché se si volesse si potrebbe fare un emendamento che va a
dichiarare il prima possibile, dove non andiamo a mettere 2019, perché se le condizioni
ci saranno nel 2018, che sia marzo, che sia giungo, che sia settembre, che sia il 2018.
Non vedo per quale motivo se i lavori di questa piattaforma o gli altri quesiti referendari
che ci saranno, saranno pronti prima delle regionali del 2019, per quale motivo dire di
no? Per quale motivo bloccare i torinesi che vogliono esprimere la loro opinione su
alcuni temi, dato che sarete voi a presentarne altri. Quindi io, Presidente, quello che
propongo, è se, di chiedere alla Maggioranza se possiamo provare a concordare insieme
un emendamento che possa portare a votare il prima possibile, se non è marzo magari
sarà giugno, se non è giugno sarò settembre, però sanciamo il principio del prima
possibile, perché sennò davvero, marzo 2019 con le regionali, mi sembra davvero un
rinviare all'infinito su una cosa che magari potrebbe anche non esserci.

RICCA Fabrizio
Sì, esatto, a quanto pare, diciamo, non che io sia felice di non poter votare per il
referendum sul libero scambio a marzo insieme alle elezioni politiche. Detto questo,
credo che quella sia la prima data utile, perché non credo, non voglio immaginare che,
magari un po' sì, che la Maggioranza si dimetta, e quindi prima ci possano essere altri
tipi di elezioni, quindi io credo che quell'intervento vada nella direzione di non votare a
marzo, ma dare la possibilità, magari, di capire se nel 2018 c'è questa possibilità. Io, se
ci fosse la possibilità di votare nel 2018, dato che, diciamo, non ritengo fondamentale
che si voti il prima possibile, marzo non esiste, non esistono i requisiti per poter
arrivare, si voti a giugno, si voti a settembre, basta che si voti. È chiaro che il
tergiversare fino al 2019 lo ritengo invece, questo, diciamo, un modo, un éscamotage
politico per rimandare a mai il voto.

RICCA Fabrizio
No, premesso forse che col primo intervento vi stavate salvando, detto questo, ritengo
che non ci sia la volontà da parte della Maggioranza di votarlo mai questo, no, perché se
mi dite, perché con un semplice emendamento, Presidente, e lei potrà confermarmelo, si
può definire il termine del referendum, ma intanto indirlo, cioè, noi approviamo il
referendum e poi decidiamo quando farlo, però è questo il punto, cioè, se si vuole farlo
oppure no. Decidiamo oggi di farlo, poi, come voteranno i torinesi saranno problemi dei
torinesi, oggi decidiamo di farlo, facciamo un emendamento, magari andiamo a togliere
la prima elezione utile, lo concordiamo insieme, e poi al momento che ci saranno i
referendum li metteremo tutti insieme, però oggi decidiamo che si fa il referendum
sennò, se fosse diversa la risposta, dal mio punto di vista, ma credo che non sia solo il
mio punto di vista, è un modo elegante per dire "non vogliamo votarlo, ma non
vogliamo dire di volerlo votare". Se la Maggioranza vuole trovare un accordo per votare
a favore e, magari, verificare successivamente la possibilità di capire quando c'è la data,
bene, quindi vorrei dire che si vota a favore, facciamo questo emendamento, se invece
non si vuole fare l'emendamento votiamo senza emendamento.

RICCA Fabrizio
Premetto che io non ho ancora capito qual è l'alternativa da formalizzare, perché poi
finché non si vede inchiostro su carta, qua son tutte parole e come ci insegna il Vice
Sindaco, le parole vanno e vengono, ma poi le delibere sono quelle che contano, quindi
mi permetto di dire, che potrei stare qua a raccontare quanto era importante il
Referendum proposto nella scorsa consiliatura e quanto Fassino fosse cattivo a dire di
no e la sua Giunta, a dire di no per non farli approvare. Potrei ricordarvi quanto, invece,
per voi era importante la partecipazione, è tutto tempo perso, è tutto assolutamente
tempo perso, perché tanto non credo di avere in questo momento la forza per farvi
cambiare idea, ma io credo che l'idea ve la faranno cambiare tutti quei torinesi che sono
sempre più incazzati con voi, e utilizzo, mi scusi Presidente, questa parola per
enfatizzare, per enfatizzare il senso di sofferenza che vivono, soprattutto quelli che state
dimenticando in tante periferie, con la quale poi, brevemente, a qualcuno non
interesserà più fare politica, perché è al secondo mandato e quindi si sente libero di
poter fare tutto quello che ritiene meglio, o comunque di poter continuare a portare
avanti questo tipo di attività, qualcun altro, magari, tanto è sicuro che da una parte o
dall'altra mi ci rimetto, qualcun altro invece, proprio così, per ideologia, perché se la
Lega propone qualcosa, allora non si deve votare a priori, queste però sono quelle scelte
che vi penalizzeranno, ma anche nella vita quotidiana, perché quando vi troverete
qualcuno che vi guarderà in faccia, che magari avrà subito lo svuotamento della cantina
e sarà dovuto andarsi a ricomprare la bicicletta, il trapano o il computer al mercato del
libero scambio, vi guarderà in faccia e vi dirà: "ma perché non l'hai fatto?
Semplicemente potevi farmelo scegliere". Sono quelle cose semplici, che conosce chi
un po' vive per la strada, chi vive, chi ha contatti quotidiani con la gente e sa quali sono
i loro problemi, non vi chiedo di cambiare idea, perché tanto la supercazzola che mi hai
fatto, Maura Paoli, è di una gigante …, è talmente bella che voglio riascoltarla,
sbobinarla, tagliarla e farla vedere a tutti, perché il Referendum si può fare, ma non si
può fare, perché non si può scrivere che il Referendum si farà il prima possibile e
votarlo oggi, perché si deve votare insieme a un'altra delibera, l'accetto, l'accetto,
complimenti, non so se ce l'avrei fatta a raccontare una cosa di questo tipo, metto agli
atti e lo ripeto Presidente, prima di dichiarare il mio voto, che qua da parte mia, c'è tutta
la disponibilità a intervenire immediatamente sull'atto, per consentire la votazione
favorevole, trovando anche una mediazione sull'atto, se c'è questa volontà, io
Presidente, le chiedo di sospendere il Consiglio, di scrivere insieme alla maggioranza,
tutti quelli che vorranno contribuire nella minoranza, l'emendamento che consentirà il
voto favorevole, dando, ripeto, dando ampia garanzia alla maggioranza che si voterà
quando riterranno più opportuno. Detto questo, ritengo qualsiasi altro silenzio o voto
contrario, una grandissima presa in giro e quindi andiamo a votarlo, è chiaramente
voterò favorevolmente.

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