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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2017-03394
"TUTELA DEI LAVORATORI E QUALIT? DEL SERVIZIO PRESSO ISTITUTO CARLO ALBERTO" PRESENTATA IN DATA 28 AGOSTO 2017 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
TISI Elide
Grazie. 15 giorni fa io avevo avanzato una richiesta di comunicazioni in questa aula e
nelle comunicazioni che erano state fatte c'erano state date delle rassicurazioni nel
merito della intenzione di seguire direttamente questa vicenda, come ricordava la
Capogruppo Artesio, nella persona in particolare di due Consiglieri, ma degli stessi
Assessori e di impegnarsi affinché nessun lavoratore rimanesse senza lavoro. Mi sembra
che oggi la situazione che si prospetta sia decisamente diversa. Consentitemi di dire che
non credo di ricordare in questa città una situazione analoga. Il fatto di aver scelto una
concessione patrimoniale non è un obbligo o una fatalità come appariva anche nelle
dichiarazioni fatte dall'Assessore Sacco 15 giorni fa in Consiglio, ma è una scelta ben
precisa; molte altre avrebbero potuto essere le strade che avrebbero dato maggiori
garanzie ai lavoratori e alle persone ospitate e accolte. Abbiamo, in sede di discussione
di questa deliberazione, contestato e presentato emendamenti come Minoranze, sia sulla
destinazione e sull'utilizzo di quei 14 milioni che erano l'importo a base d'asta, poi
addirittura elevati a 15, vorrei ricordare a tutti noi da un unico soggetto che ha
presentato offerta, perché sono comunque delle risorse vincolate derivando da gestione
ex IPAB. Ma queste indicazioni non sono state accolte, come pure non è stata accolta
neppure la richiesta di accompagnare con delle progettualità questa mozione. Allora io
credo che oggi la cosa che ci aspettiamo è sicuramente intanto di sentire le parti sociali
come è stato chiesto...

TISI Elide
Ma chiedo soprattutto che l'Amministrazione si assuma pienamente la responsabilità di
questi lavoratori, perché la Città di Torino non è un soggetto che passava lì per caso e
che si trova di fronte a un'azienda che chiude e può solo mettere la fascia e andare a
protestare di fronte ai cancelli come succede in molte parti d'Italia, ma c'è, come dire,
una responsabilità dovuta ad una scelta direttamente imputabile alla Città. Quindi io
credo che questi lavoratori debbano esigere un impegno da parte della Città perché sono
lavoratori che da molti anni operano dentro quella struttura; laddove sono stati fatti dei
colloqui ci risulterebbe che siano avvenuti anche con palesi modalità antisindacali,
laddove ci sono state assicurazioni di assunzione parrebbe siano assunzioni in periodo
di prova per persone che da 10 anni lavorano dentro la struttura e, come ricordava la
Capogruppo Artesio, almeno il 25% degli attuali lavoratori, non sono stati neppure
colloquiati, quindi significa che anche la clausola prevista nella concessione di dare
priorità a questi lavoratori non è stata rispettata. Io credo, Assessore Sacco, e mi rivolgo
a lei perché c'è lei in aula, congiuntamente alla sua collega Scellino, che questa cosa
vada presa molto sul serio e con grande senso di responsabilità. Ci sono donne
monoreddito con figli che lavorano in quella struttura e che non sanno quale sarà il loro
futuro. Credo che la Città non si possa esimere, non solo dal fare tutto quanto possibile,
ma anche per ritornare indietro eventualmente da una decisione che mi rendo conto può
essere difficile, può creare delle conseguenze pesanti, ma credo che la vita delle persone
e di questi lavoratori vengano prima di tutto. Grazie.

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