Interventi |
IMBESI Serena (Vice Presidente) Passiamo alle proposte dell'Ordine del Giorno, n. mecc. 201702919/002 "Contrarietà al Trattato Internazionale CETA", presentati dal Consigliere Rossi e altri, Prego, consigliere Rossi. RUSSI Andrea Grazie, Presidente. Allora, questo Ordine del Giorno era già stato presentato in Commissione il 30 di agosto, è passato un po' di tempo, siamo riusciti ad arrivare prima della ratifica del CETA in Senato, il CETA come credo che quest'Aula conosca alla perfezione, è il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea, ed è un accordo a natura mista che vuol dire che per la sua entrata in vigore è necessaria la ratifica da parte di ogni Stato membro. Dovrebbe entrare in vigore appunto, anzi è già entrato in vigore purtroppo il 21 settembre di questo mese, in via soltanto provvisoria, per la ratifica definitiva serve che venga votata da tutti i Parlamenti di tutti gli Stati membri dell'Unione Europea. Perché siamo contrari a quest'atto, prima di tutto perché non porterà alcun vantaggio, né dal punto di vista della qualità dei prodotti, né dal punto di vista del lavoro, ma porterà tutta una serie di svantaggi che andrò ad elencare, svantaggi per quanto riguarda il lavoro, secondo alcuni autorevoli studi di impatto, il CETA causerebbe la perdita di 200 mila posti di lavoro in tutta Europa e questo sarebbe anche una conseguenza del fatto che, ad esempio, nel nostro paese verranno riconosciute soltanto 41 delle 288 IGP e DOP italiane, registrate, quindi 41 su 288 è un numero molto esiguo. Svantaggi nell'ambito della sicurezza alimentare, con l'eliminazione di quasi tutti i dazi sui prodotti agricoli, il CETA espone l'agricoltura europea, che è basata sulle piccole aziende, alla concorrenza diretta delle aziende agroindustriali canadesi, che sono molto più grosse e molto diverse per dimensioni e standard della produzione. Inoltre ci sono numerose differenze tra le norme europee e canadesi, relative alla sicurezza alimentare, alcune fra le principali sono ad esempio, che il Canada considera gli OGM equivalenti ai loro omologhi convenzionali, dunque la loro presenza non è assolutamente indicata in etichetta, in Canada il pollame e la carne bovina vengono igienizzati con la candeggina e questa pratica non è consentita in Europa. Il Canada permette l'uso di ormoni per la crescita e l'uso della ractopamina nell'allevamento dei maiali e tacchini che è una sostanza proibita e anche potenzialmente tossica. Esistono aspetti molto critici legati alla perdita di democrazia, ad esempio viene istituito l'ICS che è l'Investiment Card System, che è un sistema che permette alle imprese di citare gli Stati davanti ad un Tribunale speciale sovranazionale, esistono aspetti critici legati alla qualità del lavoro, il Canada non ha ratificato diverse convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, ad esempio, convenzione sulla contrattazione collettiva e sulla sicurezza dei lavoratori. Il CETA non riporta nessun riferimento al principio di precauzione, che impone una condotta cautelativa nelle decisioni che riguardano questioni scientificamente controverse e infine il principio della cooperazione normativa che istituisce un comune approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, ovvero questo si traduce nel fatto che i legislatori dovranno trattare tutte le tecnologie nello stesso modo a prescindere dal loro approccio sociale e ambientale, ciò vuol dire non privilegiare, anche con incentivi economici, come magari viene fatto in Europa, una tecnologia rispetto all'altra, ad esempio quando un'energia viene prodotta con il carbone o con, insomma, tecnologie sicuramente più obsolete. In conclusione, con questo Ordine del Giorno chiediamo che vengano adottate tutte le misure necessarie per scongiurare la ratifica del Trattato da parte del Parlamento Italiano, visti anche i dubbi sollevati da Paesi come la Francia, che ha sollevato dei dubbi sulla costituzionalità, all'interno della Costituzione Francese e il Belgio che si è impegnato ad interpellare la Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Vogliamo che la posizione di contrarietà, diventi una posizione della Città di Torino, quindi chiediamo, vorremmo che quest'atto fosse sostenuto da tutto il Consiglio, grazie. IMBESI Serena (Vice Presidente) Grazie a lei, non ho altri interventi. Metto in votazione la proposta dell'Ordine del Giorno, prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 27, la proposta di Ordine del Giorno è approvata. |