Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Come già accennato dal Consigliere Mensio, abbiamo predisposto questa mozione con l'obiettivo di ridefinire delle azioni strategiche, strutturali di medio e lungo periodo, che portino la città di Torino ad un effettivo miglioramento della qualità dell'aria. I dati Arpa ci indicano che nella città Torino la mobilità è responsabile per la qualità dell'aria per circa l' 85% del particolato emesso nell'atmosfera. Una recente ricerca internazionale coordinata dall'Università del Canada ha indicato tramite degli indici legati ai tassi di polveri sottili emesse in aria, che per quanto riguarda la parte Nord Settentrionale, la parte Settentrionale dell'Italia, mediante delle politiche strutturali di miglioramento della qualità dell'aria è possibile aumentare di due anni l'aspettativa di vita delle persone. La Città di Torino dal 2008 si è dotata di un piano della mobilità sostenibile, il PUMS, in cui sono definite le linee di indirizzo per il miglioramento della qualità dell'aria mediante azioni volte a ridurre gli spostamenti con mezzi privati incentivando nuove forme di mobilità sostenibile. Lo scorso 27 luglio, la Conferenza unificata del Ministero delle Infrastrutture ha dato il via libera alle linee guida per l'applicazione del Decreto Legislativo sui carburanti alternativi, per favorire l'applicazione omogenea e coordinata di linee guida per la redazione di Piani Urbani di Mobilità Sostenibile; questo prevede anche un finanziamento per le città, come Torino, che nei prossimi due anni procedono con l'aggiornamento di tale piano. Quello che chiediamo in questa mozione è di aggiornare il PUMS, quindi il Piano di Mobilità Sostenibile, integrando al suo interno quello che chiamiamo un piano della mobilità carbon free, ovvero un piano della mobilità a zero emissioni, dove il piano..., va anche a integrare con un parere ed un invito rivolto dalle Commissioni Ambiente ai Lavori Pubblici del Senato al Governo per richiedere il divieto di commercializzazione di veicoli a benzina o diesel su tutto il territorio nazionale a partire dal 2040. In particolare, quello che noi vogliamo fare quando andiamo a definire un piano, quando richiediamo la definizione di un piano della mobilità sostenibile carbon free è che la mobilità sia effettuata con mezzi diversi da mezzi forniti che si muovono mediante combustibili fossili, ma abbinati a delle fonti di energia rinnovabile, pannelli fotovoltaici ad esempio; perché è bello parlare di mobilità elettrica, però l'energia elettrica bisogna fare in modo che sia prodotta da fonti rinnovabili. Abbiamo presentato tre emendamenti su questo, l'emendamento 1, adesso ho perso gli altri due, comunque abbiamo un po' modificato all'interno della mozione quello che intendevamo originariamente come domeniche per la sostenibilità chiamandole "giornate per la sostenibilità", in cui abbiamo richiesto che queste siano diffuse su tutto il territorio, che tutte le Circoscrizioni e tutti i quartieri siano coinvolti perché crediamo che solo l'esperienza di vivere il proprio quartiere in un modo diverso da un quartiere invaso da autoveicoli, da mezzi inquinanti sia l'unico modo per comprendere la potenzialità di tornare a vivere in un ambiente sereno dove si possa respirare, fare anche una passeggiata in famiglia. Questo, mediante una programmazione annuale che andiamo a richiedere alla Giunta, permetterà non solo di programmare le attività anche da parte delle Circoscrizioni, degli enti e delle associazioni, ma agli stessi cittadini di potersi organizzare senza doversi preoccupare di un blocco totale, perché quello che noi non vogliamo è rinchiudere le persone in casa perché non c'è possibilità di muoversi, noi vogliamo che le persone possano uscire di casa e tornare a vivere la città senza pensare che in quel momento la loro salute è in pericolo, grazie. CURATELLA Cataldo Sì, grazie, Presidente. Allora, abbiamo fatto questo subemendamento, semplicemente, perché facendo anche un...; due settimane fa ne avevamo già parlato quando, la prima volta in cui si doveva andare in Consiglio, perché il "coordinandosi" si poteva anche dire che eravamo vincolati e bloccati a non potevamo far nulla se tutti i Comuni non fossero stati d'accordo sulle eventuali azioni da fare. "Consultandosi" perché, correttamente, non bisogna andare avanti da soli, ma sentire tutti quanti, era per non creare questo doppio vincolo che alla fine rischiava di bloccare tutti, era semplicemente questo il motivo per cui avevamo chiesto di sostituire quel "e coordinandosi" con "consultandosi" con i Comuni dell'area metropolitana. |