Interventi |
NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Inizio dal fondo. Ho ascoltato la relazione di Lorusso e mi pare che Lorusso abbia al 95% parlato di quello che è scaturito dalla Commissione, l’altro 5% ha parlato di altro. Allora, dico ai colleghi del Partito Democratico e a Lorusso che per quanto mi riguarda su 4 punti che lui ha prospettato 5 punti, 4 mi trova perfettamente d’accordo, il quinto credo che lui lo sappia, per quanto l’utilizzo dei dati, emersi in questa pseudo Commissione, non sono d’accordo di poterli dare a chi eventualmente li richiede. È un alinea che ho sempre tenuto dal primo minuto ed è una linea che continuo a tenere. Aggiungo che quando sento un attacco durissimo nei confronti del Prefetto, del Questore e del Sindaco, non mi riconosco. La mia storia istituzionale da Sindaco per 27 anni e la mia storia istituzionale in senso generale mi porta a fare completamente un ragionamento diverso, le istituzioni si attaccano quando si hanno delle certezze e quando altre istituzioni colpevolizzano quelle istituzioni. Non è una Commissioni di inchiesta, né io dal lato personale che posso accusare Questori, lo stesso Sindaco e il Prefetto, e quando qualcuno dice “ho votato il Sindaco”, pochi giorni fa leggevo anche l’intervista in cui dice “se dovessi scegliere continuerei a votare l’Appendino”, io invece sono diverso, non voterei nessuno dei due, è una battuta ma è una battuta estremamente seria. E mi trovo quindi in condizioni istituzionali completamente diverso. Vedete, ho sempre detto che il lavoro della Commissione di inchiesta su piazza San Carlo era destinato ad alimentare la polemica politica senza cavare un ragno dal buco di responsabilità. Non vi sono dubbi, quanto accaduto in piazza San Carlo è di una gravità eccezionale perché sono episodi che alimentano la sfiducia nelle istituzioni, minano la loro credibilità e costituiscono oggettivamente un intralcio al lavoro della Procura, unico organo come ho sempre sostenuto, titolato ad indagare sulla notte del 3 giugno. Bene, se le polemiche non hanno l’intento di colpire il Sindaco, allora chi fa questo, chi fa questo calcolo, bene secondo me, prendo un abbaglio perché il Sindaco Appendino si cala agevolmente nei panni della vittima di una macchinazione politica. Quando si dice alla politica screditata sugli occhi dell’opinione pubblica o assediata dalla Magistratura, si trascura un particolare rilevante, la politica è assediata da se stessa, dai suoi protagonisti e la credibilità dei politici, io per primo, è minacciata dall’ uso strumentale che noi per primi facciamo degli eventi che accadono. La pubblicazione dei lavori della Commissione, senza alcun potere, io credo e l’ho detto anticipatamente, non è un servizio reso alla democrazia e l’informazione, é invece l’ennesima conferma del livello molto spesso di attacco duro toccato oggi dalla politica in Italia ed è un servizio reso al qualunquismo e allo stesso grillismo che ringraziano gli autori. Vedete le Commissioni, diceva Luigi Einaudi io l’ho ancora vissuto ma non in quel senso, si fanno più per accattare i problemi e non per risolverli. Bene, la drammatica serata di piazza San Carlo e sostanzioso, sostanziale, e chiedo scusa all’amico e collega Lavolta fallimento della Commissione non certamente per colpa sua, né per i membri di inchiesta su quei fatti stanno sprigionando, non vi sono dubbi, veleni politici, con il risultato da un lato di allontanare l’accertamento della responsabilità, da parte della Magistratura, e dall’altro lato di offrire ai torinesi l’ennesima rappresentazione di una politica inconcludente e incapace di guardare la realtà senza il paraocchi dell’ideologia o degli interessi di parte. I giustizialisti di ieri e quelli di oggi e non faccio cenni a nessun partito, credo che rendono un pessimo servizio alla Città e ai torinesi. Ho detto e ripetuto che ogni attacco al Sindaco Appendino, che non sia fondato sui dati di fatto, rischia di risolversi in un boomerang per chi lo porta, lo dico senza per questo considerarmi e non ci sono dubbi su questo, l’avvocato difensore del Sindaco, sono semmai un suo fiero e determinato oppositore, non privilegio però il tanto peggio e il tanto meglio. L’esperienza mi ha insegnato però che un’opposizione pregiudiziale e ideologica e anche un’opposizione sterile allontani i cittadini dalla politica e infiacchisce il senso delle istituzioni, istituzioni che dicevo prima, quando lo si attacca in questa maniera certamente si fa del qualunquismo e si da la possibilità alla gente che vuole il qualunquismo di parlare male della politica e anche di se stessi. Allora, allontana i cittadini dalla politica e infiacchisce il senso delle istituzioni. Per queste ragioni Forza Italia a Torino, ma non solo, svolge un ruolo di opposizione responsabile e concreta, come accade sulla questione spinosa anche del risanamento delle finanze comunali. Cavalcare le inchieste giudiziarie o pensare di dare scacco a un avversario politico sulla base di vicende giudiziarie, se va bene non porta da nessuna parte, mentre se va male rischia di rafforzare quell’avversario. Permettetemi una battuta di oggi, di questi tempi, il pentimento sulla via di Damasco di Cinque Stelle che avevano detto fuori chi è indagato, ma si tengono stretti tutti quanti gli indagati, e lo vediamo in questi giorni, (inc.) la loro posizione. Siamo garantisti noi di Forza Italia, e lo rimaniamo fino alla fine delle sentenze al di là dei colori ma al di là di qualsiasi tipo di cittadino, non soltanto nei confronti della politica. Se esistono documenti esaminati dalla Commissione Consiliare d’inchiesta non ancora resi noti, per quanto mi riguarda, non cambino in ogni caso il quadro delle responsabilità, poiché l’unico giudizio che conta è quello che potrà emergere dall’inchiesta e la Procura della Repubblica. Ecco, Forza Italia non intende rafforzare la Giunta Appendino e proprio per questo aspettiamo fiduciosi la conclusione dell’inchiesta giudiziaria, leggevo oggi sui giornali che c’è qualcuno che dice che gli avvisi di garanzia ed altro arriveranno dopo il G7. non ci credo, ho troppo rispetto per la Procura della Repubblica per pensare che avvisi di garanzia od altro possano arrivare in base ad un evento che potrà venire dopo. Non ci credo, credo che la Procura di Torino con il suo Procuratore Generale ed altri abbia il buon senso e le capacità di decidere senza essere condizionato da altri fatti che estremamente, leggo ancora oggi sui giornali, estremamente gravi. Allora noi di Forza Italia aspettiamo fiduciosi la conclusione dell’inchiesta giudiziaria, l’unica in grado davvero di restituirci un quadro chiaro sulle responsabilità di quanto accaduto in piazza San Carlo la sera del 3 giugno e la Procura della Repubblica dovrà certamente rendere, come dire, onore a quelle 1.500 persone ferite o a quel morto che è qualcuno di cui, le responsabilità di qualcuno ci sono nella maniera più assoluta. Allora dico e lo ripeto, per quanto riguarda il mio voto 4 su 5 c’è sul quinto, ripeto ma con estrema correttezza come han potuto vedere tutti i colleghi di questo Consiglio Comunale, non potrò aggregarmi a questo tipo di richiesta, grazie. |