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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 23
MOZIONE 2017-03157
"INDIRIZZI PER LA GESTIONE DEI GRANDI EVENTI NELLA CITT? DI TORINO IN SEGUITO A QUANTO EMERSO DURANTE I LAVORI DELLA COMMISSIONE D'INDAGINE SUGLI INCIDENTI DI PIAZZA SAN CARLO DEL 3 GIUGNO 2017" PRESENTATA IN DATA 31 LUGLIO 2017 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
MORANO Alberto
Sono stato molto incerto se intervenire, ma questo dibattito e soprattutto la posizione del
Movimento 5 Stelle in risposta alla relazione letta dal Capogruppo Russo, pongono
secondo me, alcuni quesiti abbastanza importanti. C’è, nella vicenda di piazza San
Carlo, un profilo di responsabilità penale, c’è un profilo di responsabilità
amministrative, un profilo di responsabilità civili e queste non attengono al compito del
Consiglio Comunale accertarle, questo è compito della Magistratura, perché da questo
discenderanno conseguenze nel risarcimento dei danni e nel pagare, o espiare le colpe,
se ci saranno colpe, ma c’è anche un profilo, che emerge chiarissimo dalla Relazione e
dal dibattito, di responsabilità politiche di adeguatezza di questa Amministrazione ad
affrontare eventi complessi. Io ho estrapolato, l’ho letto più volte, e ogni tanto pensavo
di essere su Scherzi a Parte, leggendo quello che riportava il Capogruppo Lo Russo,
perché ho letto più volte, ho estrapolato 5 momenti: il 26 giugno 2017 vi è una riunione
presso gli uffici di Paolo Giordana, maggio, 25 maggio sì, presso gli uffici di Paolo
Giordana, dove Paolo Giordana non ha un incarico formale a presiedere una riunione,
non ha responsabilità, non ha poteri di firma e convoca telefonicamente Montagnese,
che era con Sacco e si trovava per caso vicino alla sede degli uffici di Paolo Giordana, si
presenta e qui mi viene la prima domanda: “ma se non aveva deleghe, se non aveva
poteri, perché ha convocato?” E se è stato convocato da qualcuno che non aveva poteri,
perché è stato deciso in quella sede, senza che nessuno avesse poteri di firma, senza che
nessuno potesse impegnare il Comune di dar corso alla manifestazione, chi è che si è
preso questa responsabilità? Certo, abbiamo poi appreso successivamente, che Paolo
Giordana è solo un passacarte, ma se è un passacarte, passerà le carte da un soggetto ad
un altro e allora io vorrei sapere da quale soggetto a quale altro soggetto ha passato le
carte? Le ha passate da un’entità vana, vuota, che non si riesce a identificare al Sindaco
Appendino? O dal Sindaco Appendino a qualcun altro? Questo è il primo punto che
emerge, perché non può essere che un evento di questa portata sia stato deciso da
persone che passavano di lì per caso e che son state convocate o perché hanno risposto a
una telefonata. E se non avessero risposto alla telefonata? A me capita una volta su due
di non rispondere al telefono, se non avessero risposto alla telefonata si faceva il giorno
dopo una riunione formale? Poi il 31 maggio 2017 c’è stato un tavolo tecnico, in cui
viene illustrato quanto richiesto dalla Questura e dove Paolo Giordana si fa carico,
presumo questa volta veramente nel ruolo di passacarte, di trasmettere alla Sindaca
quelle che sono stati gli argomenti discussi in questa sede. Ma veniamo poi al giorno del
3 giugno, perché è qui che tutta la vicenda, se non fosse drammatica, per i 1.526 feriti,
un morto e una persona che rischia di restare paralizzata, saremmo su Scherzi a Parte.
Perché alla mattina si riunisce la Commissione Provinciale di Vigilanza, emette 19
articolate prescrizioni, queste prescrizioni vengono comunicate a Città, Questura e
Vigili, vengono comunicate, alcune, anche agli esercizi di piazza San Carlo alle 3 e alle
4 del pomeriggio, quando la piazza era già occupata dai tifosi della Juventus. Io ho
parlato con due perché sono amici e mi hanno detto: “ noi abbiamo ricevuto la
comunicazione alle 15.30, non sapevamo come fare con la piazza occupata a smontare i
dehors”. Poi a metà pomeriggio ed estrapolo e mi scuso per la ripetizione, quanto letto
già dal Capogruppo Lo Russo, il Presidente dell’Ascom, Maria Luisa Coppa, che non è
membro della Giunta, che non ha alcun ruolo istituzionale nell’Amministrazione della
città, il Presidente di Ascom, che si occupa degli esercenti, probabilmente sollecitata da
qualche esercente che ha ricevuto queste richieste inattuabili, prende il telefono e
telefona allarmata per segnalare il problema all’Assessore Sacco, che si trova insieme al
Sindaco, a Cardiff, per vedere la partita. Gli segnala la questione degli abusivi in piazza,
Sacco tranquillizza la Coppa, dicendole che ne avrebbe parlato con la Sindaca davanti
ad un caffè e, ovvio, d’altronde loro erano a Londra, non erano in città. Il colloquio tra i
due avviene, Sacco comunica alla Sindaca la segnalazione dell’Ascom e Chiara
Appendino gli conferma che ne è già al corrente e che se ne è già occupata, se n’è già
occupata di un qualche cosa che non ha portato ad alcun risultato, per cui la Sindaca
Appendino non ha detto: “non conosco il problema”, che forse tutto sommato oggi
sarebbe stata una risposta migliore, perché dire: “me ne sono occupata” e poi succede il
disastro, non è una risposta tranquillizzante. Ma veniamo poi alle 20.21, sulla pagina
Facebook del Sindaco, appare un messaggio: “vi assicuro che tanti cittadini sono al
lavoro da settimane”, 7 giorni non sono settimane, è una settimana scarsa, per garantire
la sicurezza e l’ordine per quella che deve essere una festa per tutti. Allora, guardando
solo l’ultimo giorno, la Sindaca Appendino ha detto due cose che sono fra loro in
contraddizione e questo è il profilo di responsabilità politica, che secondo me tutta la
Giunta deve valutare attentamente, ha detto è stata informata e ha detto che si è già
occupata dell’evento e alle 20.20 di sera dice: “è tutto a posto, tutto funziona, state
tranquilli”. Non ha funzionato nulla, ci sono stati 1.526 feriti e io non sono come il
Capogruppo Rosso, non chiedo le dimissioni di nessuno, è alla coscienza di ognuno di
noi guardarsi dentro, guardarsi allo specchio e dire: “ma io ho fatto quello che era
richiesto? Ho gestito correttamente l’evento non avendo delegato Giordana?”, perché
Giordana non aveva poteri di firma. Se l’ho delegato allora ho delle responsabilità che
non sono forse giudiziali, ma sono sicuramente politiche. Ma se non l’ho delegato e ho
tollerato che il dottor Giordana gestisse l’evento senza la delega ho responsabilità
politiche anche più importanti di quelle che emergono da una cattiva gestione di una
delega, quindi io chiedo a lei Sindaca, se l’è fatto l’esame di coscienza? È sicura di aver
operato correttamente? È sicura di aver gestito l’evento in modo prudente a tutela dei
cittadini? Perché se lei di questo non è sicura, è lei che deve trarre le conclusioni.

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