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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 23
MOZIONE 2017-03157
"INDIRIZZI PER LA GESTIONE DEI GRANDI EVENTI NELLA CITT? DI TORINO IN SEGUITO A QUANTO EMERSO DURANTE I LAVORI DELLA COMMISSIONE D'INDAGINE SUGLI INCIDENTI DI PIAZZA SAN CARLO DEL 3 GIUGNO 2017" PRESENTATA IN DATA 31 LUGLIO 2017 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
ROSSO Roberto
1.526 feriti negli ospedali della Città e un morto, che credo gravi un po’ sulla coscienza
di chi ci sta ascoltando dai banchi dell’Amministrazione, 1.526 feriti e un morto non
perché uno potrebbe presumere sia stato un attentato dell’Isis, ma perché la Città di
Torino è in mano a Caifa come Amministrazione. La Città di Torino, la Prefettura di
Torino, la Questura di Torino. Il 26 maggio è la prima data in cui si trovano, lo
ricordava prima Lo Russo, si trovano alcune delle persone che avrebbero dovuto
organizzare l’evento. Di tutte l’unico che era a competenza non formale, perché non
aveva autorità formale di firma, ma che era una competenza funzionale era il Dottor
Giordana, che prende possesso della funzione e incarica al casualmente arrivato
Presidente di Torino Turismo, incarica Torino Turismo di svolgere i preparativi
dell’operazione, 7 giorni prima della vicenda. Ricevono il passaggio il 31 maggio, il
tavolo tecnico viene approntato al Comune di Torino, non c’è nessuno che affronta il
problema della sicurezza, poche baggianate in Comune e poi ci si ritira senza avere
affrontato minimamente il problema della sicurezza. Non è mai stato convocato dal
Prefetto di Torino, perché le colpe non sono soltanto della Sindaca che ci ascolta, ma
sono anche di coloro con cui Lei cerca di salvarsi il deretano che sono il Prefetto di
Torino e il Questore di Torino, ci sono responsabilità enormi da parte di questa prima
figura, il Procuratore di Torino, che mai convoca il tavolo Provinciale per l’ordine
pubblico della sicurezza. Si ritiene che convocare 30 – 40.000 persone in una piazza
aulica di Torino e transennarli, come pretende la Questura, non sia un problema su cui
convocare un tavolo congiunto. Non ci sarà nessuna riunione operativa interforce, e
nessuna ordinanza autorizzativa ordinativa, ordinanza autorizzativa, contro l’uso dei
vetri e bottigliette in piazza. Mai, lo ricordava prima Lo Russo, mai la Sindaca di Torino
né prima né durante né dopo persino dopo l’evento si mette in contatto col Comandante
dei Vigili, che francamente, io ho visto un bel film di Michael Moore sul modo in cui
Bush Junior prendeva atto del fatto dell’attentato delle due Torri in modo estremamente
stralunato, per mezz’ora senza dire parola, ebbene, io mi chiedo cosa abbia fatto in
quelle 24 ore il Sindaco di Torino oltre che vedersi la partita a Cardiff. Infine il 3
giugno, cioè la mattina in cui si svolgerà l’evento, la Commissione Provinciale di
Vigilanza dà alcune disposizioni di buon senso, le da l’ultimo giorno e l’ultima mattina,
e voglio ricordare due cose, primo: bisogna impedire in ogni modo l’accesso del vetro
alla piazza, secondo: bisogna presidiare i varchi d’accesso al parcheggio sotterraneo.
Ebbene, di entrambe queste cose non viene fatta nessuna, né la prima, né la seconda, è
proprio vero che l’Isis è un po’ strabica, per fortuna, nei confronti nostri, dell’Italia e di
Torino, perché quel giorno, sotto i varchi di accesso al parcheggio, anziché soltanto i
pulmini con le bibite che andavano a vendersi all’interno della piazza, poteva passare
qualsiasi tipo di esplosivo che né la Sindaca, né il Questore, né il Prefetto avrebbero
impedito arrivasse. Ecco, durante queste cose, che ho riassunto rispetto alla relazione
molto più lunga che Lo Russo ha tenuto, durante queste cose il comportamento normale
di una persona normale sarebbe quello primo di chiedere scusa, ufficialmente,
platealmente, il secondo di considerare se non sia il caso, e con Lei la sua Maggioranza,
di ritirarsi ad altro lavoro, forse meglio retribuito, ma sicuramente più in grado di essere
svolto dalle competenze della Sindaca, perché le sue competenze da Sindaca non sa
svolgere. Qui non è in ballo se la Sindaca di Torino verrà inquisita, rinviata a giudizio,
condannata per le sue responsabilità su piazza San Carlo, non è in ballo se il Prefetto o
il Questore verranno altrettanti inquisiti, rinviati a giudizio o condannati, è in ballo che,
perché questo è compito della Magistratura, non attiene a noi, ma la politica deve poter
dire “se uno sbaglia in modo così clamoroso come la Commissione di Indagine ha
dimostrato (inc.) sbagliato”. Questo è un compito non della Magistratura ma della
politica, ci mancherebbe ancora che la Magistratura dovrebbe, dovesse supplire il
compito della politica anche su questo campo, cioè, prendere atto di un lavoro
bestialmente svolto da parte della macchina organizzativa organizzata dalla Sindaca è
un fatto che presiede temporalmente e fattualmente a chi fa politica in questo nostro
Consiglio Comunale. Io mi chiedo che cosa ha indotto la Sindaca, ad esempio, a mai
imputare alcunché al Prefetto e al Questore, forse ha paura di essere con loro coinvolti
in questa vicenda, forse ha paura di dover rispondere con loro di responsabilità che
l’accomunano a loro, ma è evidente che il Questore e il Prefetto di Torino avrebbero
dovuto essere richiesti di essere mandati ad altre destinazioni, ad altro incarico rispetto a
quello di fare il Questore e il Prefetto di Torino dopo questa pessima condizione degli
avvenimenti. Io mi auguro che almeno le 5 osservazioni che la mozione presenta
vengano accolte, ma devo dire anche una cosa, la dico a Lo Russo che è stato
sicuramente un validissimo e valente membro di questa Commissione di indagine, io
sono arrivato dopo, almeno una cosa, come sia stato possibile, a fronte della relazione
che lui ha letto pedissequamente e intelligentemente, come sia stato possibile non
mettere, nella mozione, due righe in cui si chiedesse alla Maggioranza di sfiduciare la
Sindaca di Torino e al Consiglio Comunale di Torino di chiedere al Prefetto Minniti di
prendere provvedimento verso il Prefetto e verso il Questore. Io non so se ci sono una
buona intendenza di sentimenti tra il maggior partito di opposizione e l’unico partito di
Maggioranza, ma è evidente che da un po’ di tempo a questa parte si constata che da un
lato la Sindaca Appendino si mette sotto le gonne di Chiamparino per ottenere quello
che altrimenti non otterrebbe, in particolare sul Bilancio di Torino, è evidente che ci
sono uno straforo di miliardi di debiti che mai l’Appendino ha imputato al vero
responsabile che è Chiamparino, dall’altro lato un brodino somministrato dal PD a
questo Consiglio Comunale, sulla mozione, perché la relazione è molto forte e molto
dura. Davanti a quella relazione, l’unica cosa, si possono mettere tutte le cose che ha
messo Lo Russo evidentemente, però la prima principale cosa che si doveva mettere è
chiedere le dimissioni del Sindaco. Sono rimasto abbastanza sconcertato, ne ho parlato
anche con Lo Russo prima che venisse completata la relazione, del fatto che questa
domanda non c’era, eppure il Sindaco l’ho votato. Però credo che sarebbe estremamente
opportuno che qualcuno in quest’Aula, anche da parte della sua Maggioranza,
cominciasse a chiedere dei comportamenti coerenti da parte del Sindaco in carica. Fino
adesso non è venuto noto, spero che nel corso del dibattito questo possa emergere,
grazie.

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