Interventi |
ROLANDO Sergio Io l'ho già detto, ma lo ridico, forse non mi sono spiegato in modo esplicito. In funzione della situazione finanziaria che avevano queste due società, con il sistema societario e con gli istituti di credito, è stato discusso e deciso che la Città facesse tutte le attività necessarie per evitare dei problemi, questo è arcinoto, in più è stato dato un indirizzo alle due società, con delle lettere, di predisporre i piani industriali per il futuro perché se no avrebbero avuto dei problemi di dialogo nei confronti degli istituti stessi sulla parte finanziaria e di ridiscutere i piani finanziari dei mutui. Questo impegno è collegato all'impegno che prende la Città oggi, con le delibere, di sistemare il passato, cioè gli istituti hanno accettato ovviamente di tenerci bonis, come si usa dire in gergo, già questa situazione era così fotografabile il 30 giugno del 2016, perché al 30 giugno del 2006 c'era una situazione di debiti pregressi che il sottoscritto non ha mai chiamato fuori Bilancio, li ha sempre chiamati debiti, a prescindere. Questa situazione si è regolarizzata in un certo modo dando gli spazi finanziari per pagare i debiti pregressi nei limiti richiesti dalle banche e con l'impegno che le società avrebbero realizzato i piani industriali e ridiscusso i piani dei mutui. Questo è quello che ha fatto l'indirizzo dell'azionista, che è legittimo peraltro. È un atto dovuto. Siccome le due Società non sono in situazioni di crisi irreversibile, ma sono in una situazione di evidente difficoltà, la difficoltà come si affronta? Con degli strumenti normali che sono l'indirizzo dato nel solco di quello che ho detto. |