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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-02739
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2017-2018-2019. SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO - ARTICOLO 193 D.LGS. N. 267/2000.
Interventi
MORANO Alberto
Non prenderò 20 minuti per tranquillizzare Iaria. Noi abbiamo in più occasioni dato
disponibilità a collaborare con la Giunta per cercare di trovare una soluzione, ma non ci
si può chiedere di collaborare ad una situazione pasticciata, confusa di cui non si
capisce né il capo, né la coda. Proviamo a fare ordine, oggi dovremmo portare in rapida
successione l'adeguamento di Bilancio, la delibera sulla convenzione GTT, la delibera
sulla convenzione Infra.To, tutte queste delibere sono tra loro collegate, io non entro nel
merito dell'adeguamento di Bilancio, dei debiti fuori Bilancio, dentro Bilancio, di fatto
sono debiti che nel Bilancio prima non c'erano e che adesso in qualche modo devono
entrare, com'è che noi li qualifichiamo, ma non possiamo dimenticarci che questi debiti
devono essere disciplinati partendo da una visione complessiva del problema e allora il
primo punto da cui noi dobbiamo partire; perché la città non può dimenticarselo, è che
GTT che è la madre dei problemi, una delle due madri dei problemi, è posseduta da
FCT Holding e l'articolo 22 dello statuto di FCT Holding dice che, la città deve dettare
le linee guida relativamente agli indirizzi strategici della città, cioè della società e allora
qual è il primo indirizzo strategico? È sapere se GTT sopravviverà, come sopravviverà,
se GTT farà l'Amministrazione straordinaria, se GTT andrà in concordato preventivo, se
GTT farà un concordato in bianco oppure semplicemente se il piano industriale di GTT
darà dei dati così confortanti da poter proseguire nello svolgimento dell'attività senza
operazioni di procedure più o meno concorsuali, io qualche piccola perplessità sulla
capacità di GTT di sopravvivere senza interventi di natura straordinaria ce l'ho, perché
una società che fattura 440 milioni secondo il dato stimato del bilancio non approvato al
31 dicembre, che ha debiti per 540 milioni e un utile netto per 169.000 Euro credo che
abbia qualche difficoltà strutturale, ha debiti che sono 10 volte l'utile operativo, non
dico il multiplo dell'utile netto perché sarebbe una cifra imbarazzante, una società in
queste condizioni, che nel piano presentato qualche tempo fa da (incomprensibile)
prevede come metodi di risanamento, per mitigare le difficoltà di cassa un incremento
dello scaduto coi fornitori, un posticipo dei piani di rientro coi fornitori, un differimento
del pagamento di quanto dovuto a Infra.To e un ritardo nel versamento delle imposte,
queste sono misure che normalmente adottano piccole società private consapevoli che
poi arriva il fallimento, questo non può essere quanto seriamente pensa di adottare GTT
con l'approvazione del Comune di Torino ed allora, se questo non può essere quello che
seriamente pensa di fare GTT, come noi possiamo pensare di procedere con un
assestamento di Bilancio, in cui si dice, con una delibera parte andiamo ad approvare il
piano di rientro dei debiti del Comune verso GTT, quando questo piano non può essere
firmato dagli amministratori di GTT e il Comune non può chiedere agli amministratori
di GTT di fermarlo se non si stabilisce che GTT non entra in una procedura
concorsuale, perché poi la decisione di GTT eventualmente di entrare in una procedura
concorsuale che noi abbiamo appreso dagli organi di stampa perché nessuno ci ha detto
nulla in questa sede o nelle sedi opportune è una decisione che avrebbe delle
conseguenze per i conti del Comune abbastanza rilevanti, perché i debiti il Comune li
dovrebbe pagare e non può fare piani di rientro se i piani di rientro non sono fatti in un
sistema di parità di condizioni con tutti gli altri debitori; i crediti il Comune li incassa in
moneta concorsuale come qualsiasi altro creditore, certo, verranno fatte le classi dei
debitori e le classi dei debitori, ma non è che si incassa Euro per Euro, tutto quanto
dovuto ed allora, come potete oggi chiederci di votare l'assestamento di Bilancio e le
delibere per GTT, se non sappiamo qual è il futuro di questa città? E vorrei ricordare
che l'assestamento non si fa sulla base dell'approvazione da parte del Consiglio
Comunale dell'autorizzazione che manca alla convenzione, ma è solo la firma della
convenzione che consente di portare poi nel Bilancio di assestamento il piano
rimodulato, perché il fatto che io abbia autorizzato qualcuno a rinegoziare una
rimodulazione, non significa che questa sia stata accettata o che questa possa essere
accettata, ma vado oltre se la società dovesse entrare in una procedura concorsuale, non
dipenderà poi più dalla Città decidere se è giusto o non è giusto il piano di
dilazionamento perché questo purtroppo lo decide il Commissario, che come prima
manovra revoca tutti gli accordi fatti in periodo sospetto e questo è sicuramente un
periodo sospetto, una società che non ha approvato il Bilancio, una società che ha debiti,
una società che ha fabbisogno di cassa di 60 milioni a luglio per arrivare a fine anno, in
questo contesto come si può pensare di autorizzare la rinegoziazione? Mettere la
rinegoziazione come presupposto dell'adeguamento di Bilancio? Forse ha ragione il
Capogruppo Lo Russo, bisogna ripensare in un contesto complessivo tutta la situazione,
bisogna darsi delle priorità, ma qui la prima è sapere che cosa succede di GTT, perché è
ovvio che non c'è bisogno di rinegoziazione se il Comune mette 100 milioni, 120
milioni nelle casse della società, questo toglie qualsiasi problema, ma io sfido i
Consiglieri di maggioranza, l'Amministrazione a trovare nelle casse del Comune di
Torino i 100-150 milioni che servirebbero per portare in equilibrio i conti. Questi oggi
non ci sono, io non sto a dire è colpa di chi perché e irrilevante, oggi noi abbiamo 5.000
persone che lavorano in GTT, alle quali bisogna ed è un dovere della città assicurare un
futuro, io con questa proposta di delibera non vedo alcun futuro e nonostante siamo tutti
animati dal desiderio di sostenere la città e nel trovare una soluzione non possiamo farlo
con questi pasticci.

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