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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-02739
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2017-2018-2019. SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO - ARTICOLO 193 D.LGS. N. 267/2000.
Interventi
LUBATTI Claudio
Proverò ad usarne anche meno, Presidente. Ma io, come avrete notato, ho sospeso
l'intervento e ho aspettato che intervenisse il Consigliere Fornari prima di me per capire
se c'era qualche contributo utile alla discussione nel merito delle due delibere che
stiamo per discutere e in particolare anche dei temi che l'Assessore ha posto nelle scorse
sedute quando ha presentato la convenzione, quando ci sono state le discussioni, quando
sono state fatte le valutazioni nel merito delle singole decisioni che l'Amministrazione...
Dico una cosa al collega Lo Russo prima di tutto; il problema qui è un altro, il problema
non è l'Assessore Rolando o diciamo la struttura dell'Assessorato al Bilancio, perché
voglio spezzare una lancia a favore dell'Assessore Rolando, che non ne ha bisogno,
intanto è al telefono, spero con l'Appendino che in qualche maniera gli dà la linea,
perché c'è un problema di collegamento tra le strategie complessive della città e quanto
poi si traduce nel documento di Bilancio ed è per questo...

LUBATTI Claudio
...Come abbiamo ascoltato il suo collega Fornari. La parte che è mancante di questa
discussione è la parte strategica. L'Assessore Rolando mette insieme dei pezzi che non
hanno una visione e nei documenti che leggiamo oggi, ancora qui in Aula, viene
evidenziata questa mancanza di strategia in maniera forse migliore che in qualsiasi altra
occasione. Quindi, io non credo che ci sia, e mi dispiace che non ci sia in Aula né la
Sindaca, che ricordo ha mantenuto all'interno delle sue deleghe la delega alle
partecipate, impegnata diciamo in altre questioni particolarmente importanti per questa
Città, quindi è assolutamente giustificata, né l'Assessore ai Trasporti che si occupa
dell'azienda e delle aziende sia di Infra.To, sia di GTT per quanto riguarda gli esercizi
che erogano sul territorio perché vedete se manca una strategia complessiva, è evidente
che poi la Giunta nel giro di qualche ora, poche ore prima della discussione di queste
delibere arriva qui e forse vi sarà sfuggito, non so se il Capogruppo, non ha moltiplicato
l'informazione a tutti i Consiglieri: sono stati presentati degli emendamenti alle delibere
che non sono degli..., anche degli errori formali, ma non sono degli emendamenti
banali, danno chiaramente la percezione del fatto che ci sia, oggi, l'impossibilità di fare
quello che chiede il collega Lo Russo, cioè di fermarsi a riflettere, ma intanto si
posticipa la firma della convenzione. Vi invito a leggere l'emendamento 153bis che
dice, in maniera chiara, che noi stiamo votando una delibera dando un mandato per
firmare una convenzione, che a questo punto è sottoposta a condizione, di altri eventi
che nulla c'entrano con la nostra discussione. Allora da questo punto di vista io credo
che, almeno in questa sede, noi dobbiamo avere, sentiremo poi l'Assessore quando
presenterà, se non l'ha ancora fatto io mi scuso, ero fuori dall'aula, gli emendamenti,
dobbiamo avere l'onestà intellettuale di raccontare i fatti per quelli che sono:
quell'emendamento è esattamente la dimostrazione del fatto che quanto chiedeva il
collega Lo Russo è in questo momento non utile, necessario, perché noi non ci
possiamo permettere di dare mandato alla Giunta di firmare una convenzione se non
sappiamo che cosa succede, credo che sia addirittura vietato dalla Legge fare un'azione
di questo genere, perché? Perché manca un disegno complessivo, perché tutte le azioni
che riguardano GTT e Infra.To in questo anno non sono figlie di una strategia chiara,
lineare, poi discutibile, io sono d'accordo col collega quando dice: "veniamo in aula,
discutiamone". Abbiamo dato la disponibilità in più di un'occasione per confrontarci,
magari non siamo neanche d'accordo sulla prospettiva delle partecipate, sulla
prospettiva dell'esercizio di GTT, sul merito, confrontiamoci sul merito, il problema è
che non si discute del merito, il problema è che GTT emana un bando per il direttore
generale ad aprile, a luglio facciamo l'interpellanza e a settembre l'Assessora Lapietra
ci risponde che non ha ancora elementi sufficienti per dare una risposta, cioè vi rendete
conto come manca la chiarezza nel giro di tre mesi di una scelta strategica fondamentale
per un'azienda, cioè quella di dotarsi, o meno, di un direttore generale, ma potrei tirarvi
qui fuori delle questioni che riguardano il piano industriale, il confronto con i sindacati,
quanto potremmo raccontare e confrontarci sul futuro dell'azienda da un punto di vista
industriale, sulle alleanze che ha siglato, sul Consorzio che cambia la geografia, da un
giorno all'altro, perché i soggetti che hanno sottoscritto il Consorzio non condividono
più la strategia perché cambia in corsa la strategia. C'è un disordine di idea del futuro di
quell'azienda e delle aziende che si occupano di infrastrutture di mobilità che è evidente
che mette nelle condizioni l'Assessore al Bilancio per venire qua, presentare la delibera
che aveva già in qualche maniera presentato in altra sede, e poi tirare un freno a mano
nell'unico modo politicamente sostenibile che non è quello che propone il brutto e il
cattivo, lo ha detto lui, collega Lo Russo, ma quello di presentare un emendamento che
dice: "guardate, sospendiamo, rinviamo la firma della convenzione nel momento in cui
avremmo firmato e firmeremo gli altri atti che riguardano il futuro di GTT", questo
recita il testo dell'emendamento, Assessore, se ho sbagliato mi scuso e avrà modo di
certo di correggermi. Allora da questo punto di vista credo che questa discussione sia
una grande occasione mancata perché il vero problema e credo che i Capigruppo,
qualche Capogruppo di Minoranza abbia posto il tema alla Presidenza del Consiglio per
aprire una discussione sul tema delle prossime ore è che cosa vogliamo noi dal futuro
della nostra azienda. Da queste decisioni noi faremo discendere tutte le altre decisioni
comprese quelle di Bilancio, comprese quelle dei convenzionamenti, comprese quelle
dei debiti. Collega Fornari, c'è un problema, qui non c'è nessuna riorganizzazione del
debito, qui non c'è nessuna rinegoziazione del debito, come lei l'ha chiamato, qui c'è un
fatto evidente: c'è una presa d'atto del Comune che si mette a fare da garanzia per 10
anni su quello che è il debito tra le società e verso le società e in questo senso noi
abbiamo un problema che i Revisori dei conti faranno bene ad analizzare rispetto agli
equilibri di Bilancio perché se questo c'è scritto nella delibera come c'è scritto nella
delibera allora c'è un problema di mancata coerenza con gli elementi precedenti e
questo è un elemento che è stato illustrato negli interventi precedenti, da questo io credo
che possa nascere invece un momento di confronto serio, perché noi abbiamo bisogno
di fare un confronto serio su quello che è il futuro della nostra azienda di trasporto da un
punto di vista strategico perché a Roma si paga anche degli errori delle Giunte
precedenti, una mancata vision di quello che doveva essere il futuro di ATAC, in questo
anno si è, ahimè, fermata una linea condivisibile o meno di strategia che c'era
sull'azienda e non se n'è disegnata un'altra, quindi io non contesto la vostra posizione di
strategia sull'azienda di trasporti, io contesto la mancanza di chiarezza di una posizione
di strategia, cioè noi vogliamo che GTT diventi il player regionale, che faccia le gare da
sola o che le faccia con il player, arriva che è stato scelto per l'SFM? Si scommette sulla
gomma? Si scommette sui parcheggi? Si chiude la Società di Car sharing? Cioè da
questo punto di vista c'è una mancanza, perché la mancanza poi si traduce in mancanza
di qualità di erogazione dei servizi e quindi viene a mancare la pianificazione, la
manutenzione come abbiamo detto con buona pace delle cose che ha detto l'Assessora
Lapietra qualche minuto fa in quest'aula. Quindi, Assessora, io rimango, come ha fatto
bene il collega prima di me, a disposizione se c'è la volontà e staremo al suo fianco per
innescare con chi ha le deleghe di competenza un confronto di merito su quelle che sono
le strategie delle partecipate, al di là dei proclami di campagna elettorale dove si è detto:
"noi non privatizzeremo nulla" e se leggiamo sulle pagine di giornali, sia su carta
stampata che online che si sta preparando una grande delibera di smantellamento delle
partecipazioni a partire dalla partecipazione strategica alle partecipazioni invece più utili
da un punto di vista solo ed esclusivamente economico, si vada in una direzione chiara,
si dicano delle cose e poi in qualche maniera si provi ad essere coerenti con quelle
indicazioni altrimenti il rischio è che davvero ci sia il disordine complessivo e chi ha
l'onore e l'onere di guidare la parte finanziaria rischia di non avere un canovaccio da
seguire chiaro per poter costruire dei documenti contabili.

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