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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-02739
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2017-2018-2019. SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO - ARTICOLO 193 D.LGS. N. 267/2000.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Propongo al Consiglio questo metodo, se si può fare la discussione congiunta degli
emendamenti con la delibera, ricordando a tutti che essendo inerente al Bilancio di
Previsione, i tempi sono raddoppiati, quindi c'è un Consigliere per Gruppo, 20 minuti, e
per gli altri Consiglieri sono 10 minuti a disposizione. C'è qualcuno che vuole
intervenire? L'illustrazione del Capogruppo Lo Russo ne ha facoltà, prego.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Io nei giorni scorsi ho già avuto modo di esprimere in sedute della
Conferenza dei Capigruppo e in via informale alcune perplessità strutturali e sostanziali
relative a questa deliberazione. Questa deliberazione ha un titolo molto chiaro e,
sostanzialmente, fa riferimento al Bilancio triennale 2017/2019 e alla salvaguardia degli
equilibri del medesimo Bilancio. Data 25 luglio 2017, quindi ovviamente in una fase
antecedente alla, diciamo così, forte e calda raccomandazione della Corte dei Conti,
formulata all'Amministrazione Comunale di Torino, di non considerare i debiti verso
Infra.To e GTT come debiti fuori Bilancio; ricorderà quest'Aula, non questa, perché era
l'altra, ma certamente in termini di sostanza le persone che hanno partecipato a quel
dibattito, di come il Partito Democratico in sede discussione del Bilancio previsionale
2017/2019 aveva posto, con una discreta forza, compatibilmente ovviamente con quelle
che sono le nostre regolamentazioni, la questione in ordine al mancato rispetto
dell'equilibrio del Bilancio triennale proprio in virtù del fatto che nel Bilancio
previsionale 2017/2019 erano stati espunti i capitoli relativi al rimborso di alcuni di
questi debiti e, conseguentemente, in virtù dell'impostazione che avevate dato, che era
quella di considerare alla stregua dei debiti verso REAM SGR, in virtù dell'operazione
Westinghouse anche i debiti di Infra.To e GTT come debiti fuori Bilancio. Avevate
votato un Bilancio che, a nostro modo di vedere, e lo dicemmo in quella sede e poi
siamo contenti di essere stare stati confermati in quest'impostazione dalla Corte dei
Conti, non pareggiava. Alla luce di quello che è capitato, successivamente, avete ed è
oggi in discussione predisposto due deliberazioni: una che norma la convenzione con
Infra.To, in termini integrativi, e l'altra che norma la convenzione con GTT in termini
sostanziali, quindi non solo integrativi, ma di fatto costruisce la modalità con cui la
Città di Torino dialoga in termini contabili con il Gruppo Torinese Trasporti.
Ovviamente, al di là della soddisfazione che è una soddisfazione nell'ordine, come dire,
che forse c'avevamo visto giusto già all'epoca, questo però produce un effetto in termini
sostanziali e cioè conferma che il Bilancio di previsione 2017/2019 continua, a maggior
ragione, a non essere un Bilancio veritiero e non è un Bilancio veritiero per una
notevole mole di ragioni. Nell'ambito della discussione che abbiamo fatto sulle
deliberazioni in questione, ancora pochi minuti fa, abbiamo posto la questione proprio
relativa ai debiti di Infra.To e di GTT e, correttamente la deliberazione, come c'è stato
fatto notare, a pagina 3 della narrativa, demanda a provvedimenti in corso di
approvazione gli importi pregressi dovuti a Infra.To e GTT mediante sottoscrizione di
specifiche convenzioni, cioè esattamente le convenzioni di cui discuteremo nelle
successive deliberazioni. A tale scopo, verranno dotate le necessarie variazioni, sia in
entrata che in spesa, nel Bilancio pluriennale con riferimento a esercizi 2018 e 2019, ai
sensi dell'articolo 175, ottavo comma del TUEL, però questi stanziamenti in entrata e in
uscita nel Bilancio pluriennale ai sensi di questo comma e del TUEL non ci sono, nel
senso che noi abbiamo un altro provvedimento successivo a questo, che è la prima
variazione al Bilancio in questione, che non tiene in considerazione queste somme.
Dopodiché, c'è un fatto che io onestamente, come dire, per carità di patria avrei, e mi
permetto di suggerire all'Assessore Rolando, almeno espunto dalla deliberazione, glielo
leggo: "in merito all'approvazione del Bilancio emendato - si fa riferimento
specificamente al Bilancio, sempre la pagina 3, penultimo capoverso - il Collegio...",
Collegio dei Revisori dei Conti, Presidente, sarebbe utile che quando discutiamo di
delibere inerenti al Bilancio il Collegio dei Revisori dei Conti fosse, comunque, invitato
ancorché non formalmente presente obbligatoriamente, "...si esprimeva con parere,
allegato 5a, favorevole, richiedendo di riconoscere e finanziare nel Bilancio preventivo
dell'esercizio 2018 la somma relativa al debito pari a 5 milioni di euro, oltre interessi
legali nei confronti di REAM SGR S.p.A.". Peccato che, se non ricordo male, il giorno
immediatamente successivo all'approvazione di quel Bilancio, il Presidente del Collegio
dei Revisori, a nome del Collegio, scrisse non una, ma ben due mail sulla Posta
Elettronica Certificata a lei Presidente, e lei - glielo devo dire formalmente in Aula -
non trasmise alla Conferenza dei Capigruppo. Peraltro io, dopo questo episodio, come
lei sa, ho chiesto, formalmente, ai Revisori dei Conti di procedere direttamente alla
trasmissione ai Consiglieri comunali degli atti, perché evidentemente per ragioni a me
ignote queste mail si sono fermate sulla sua casella di posta elettronica e a noi non sono
mai arrivate, dove fondamentalmente viene controvertito quanto qui detto, cioè in altri
termini, se non ricordo male, i Revisori dei Conti non hanno dato parere favorevole
all'iscrizione del debito di 5 milioni in annualità di competenza 2018, ma hanno
sostenuto che quel debito andava iscritto nel 2017. Riassumendo, perché mi rendo conto
che sono tematiche, come dire, un po' anche oziose, primo: abbiamo un Bilancio
previsionale 2017/2019 che parte dal presupposto che devono esserci delibere di
riconoscimento di debiti fuori Bilancio, delibere che fortunatamente non abbiamo mai
visto, anzi vediamo l'esatto opposto, cioè le delibere di convenzionamento della
rinegoziazione del debito con Infra.To e GTT. Non c'è traccia di come questo viene
recepito, se non nel periodo che ho letto a verbale, nella determinazione del fatto che il
nostro Bilancio sia in equilibrio. Due: viene fatta un'affermazione non veritiera o
perlomeno veritiera in parte, perché nella narrativa andava almeno dato atto di questa
comunicazione successiva, perché oggettivamente, esattamente come il parere di quella
famosa notte del 3 di maggio fu dato in Aula, ci saremmo aspettati che per amor di
narrativa venisse anche dato in qualche modo il successivo, la successiva precisazione
dei Revisori dei Conti, che a naso peraltro verrà pienamente confermata anche da
quando la Corte dei Conti, quindi non il revisore, ma la Corte dei Conti, esaminerà
quella questione nello specifico. A naso solleverà esattamente le obiezioni che
sollevammo noi, non so se..., spero di, come dire, venire smentito, ma credo che non
verrò nuovamente smentito. Allora, noi veniamo chiamati a discutere ad approvare una
delibera di equilibri di Bilancio che ha questa macro vulnus di partenza e che si basa,
anzi parla di una rinegoziazione di un debito verso una partecipata 100% Città di
Torino, che è GTT S.p.A. Con gli altri Capigruppo di Minoranza, visto che qua
discutiamo di tantissimi aulici argomenti, ma siamo un pochino refrattari a discutere
delle questioni vere della città, abbiamo presentato un'interpellanza generale per capire,
perché non abbiamo capito onestamente, qual è l'intendimento dell'Amministrazione
comunale targata 5 stelle di Torino rispetto a GTT. Io leggendo i giornali ho capito
benissimo qual è l'orientamento della Virginia Raggi a Roma sul corrispondente di
ATAC, tanto è vero che l'omologo dell'Assessore Rolando ci ha lasciato le piume sulla
questione, come dire, del concordato preventivo di ATAC. Onestamente non ho capito
qual è l'idea che c'è, se c'è, l'idea che c'è qui sul tema del futuro di GTT. Quello che so è
che io ho una partecipata GTT S.p.A. che ad oggi 11 settembre, data evocativa ahinoi,
non ha ancora approvato il suo Bilancio e che quindi, onestamente, non so neanche
come recepirà questo tipo di deliberazione degli equilibri e, a cascata, mi si chiede di
approvare: uno, una convenzione di rinegoziazione di un debito con una società che non
sappiamo se va in concordato preventivo, in procedura fallimentare, né l'uno, né l'altro;
ma a noi basta saperlo, cioè guardate che non è che, voglio dire, discutiamone, non è
che c'è una tesi preconcetta, però ci piacerebbe saperlo. In questo devo dare atto alla
povera Virginia Raggi tanto bistrattata dai media, che almeno le riconosco una coerenza
e le riconosco, come dire, il fatto che ha il coraggio di assumersi le responsabilità: è in
una situazione difficile, ha deciso che ATAC va in concordato preventivo e dice... che
cosa ha in mente la nostra Sindaca Appendino?. Forse Rolando lo sa, forse voi lo
sapete, la Città, certamente non lo sanno i lavoratori di GTT, ve lo posso garantire, non
lo sanno i cittadini e certamente non lo sanno neanche i Consiglieri Comunali. Allora,
sotto questo profilo, voi capite benissimo che il subordinare il riconoscimento degli
equilibri di Bilancio alla successiva approvazione di una convenzione che dovrebbe
rinegoziare dei debiti con una società di cui non conosciamo, ad oggi, neanche la
sussistenza e la solvibilità economica; attenzione, in un quadro in cui la norma, ad oggi,
prevede che entro il 30 di settembre, cioè tra giorni 19 solari, la Giunta ci porti, e
approviamo, il famoso piano di riorganizzazione, rientro, quello che sostanzialmente
immaginiamo di vedere, di discutere. Nel frattempo, abbiamo visto la formazione della
deliberazione sulle partecipate e questa politica delle foglie di carciofo, voglio dire, che
vengono portate, in assenza completa di un quadro chiaro, perché, guardi, Assessore
Rolando, il problema..., noi potremmo anche essere nel merito d'accordo su alcune delle
questioni, se lei ce le sottopone, però le chiediamo semplicemente dirci che cosa volete
fare di tutta questa complessità che abbiamo davanti? Direi che la storia recente ha
dimostrato che tutte le volte che le abbiamo posto dei problemi e che lei ci ha spiegato
che questi problemi non erano tali e che sbagliavamo noi, fino adesso abbiamo sempre
avuto ragione noi, fino adesso, fino adesso, poi magari, come dire, non è che la ragione
si dà agli asini, in piemontese non la dico perché non mi viene bene, però in qualche
modo... Allora, davvero forse possiamo esservi utili in qualche modo, a condizione che
ci diciate, onestamente, che cosa, gentilmente, avete in mente avete in mente di fare.
Anche perché, questo benedetto Bilancio 2017/2019 non è che non ha tutti i problemi
strutturali che erano già a suo tempo presenti nel maggio del 2017, anzi li ha
incrementati: i 42/44 milioni di euro di urbanizzazione che già non c'erano a marzo, non
ci sono stati a luglio, non ci sono ad agosto, siamo a settembre e continuano a non
essere in quella proporzione. Il saldo dell'operazione Westinghouse, Assessore
Rolando. Noi più volte le dicemmo che bastava inserire nel contratto stipulato il 30
dicembre 2016 una piccolissima clausola che imponeva al soggetto AMTECO
MAIORA una stipula di una fideiussione a garanzia della solvibilità. Bastava quello,
cioè non è che bisognava fare delle robe pazzesche, bastava chiedere ad AMTECO
MAIORA di.., nel contratto, ma dovevate chiederglielo voi, non è che immaginare che
fossero loro a dirvi "no, no, io firmo io nella fideiussione a garanzia del debito che
contraggo" bastava fare quello, come peraltro di norma si fa nei rapporti contrattuali.
Ad oggi, non credo siano stati versati gli 11 milioni, i più degli 11 milioni rimanenti, mi
pare che la questione sia abbastanza, come dire, delicata; alla luce di tutti questi
elementi io ho proposto e lo ripropongo qua in Aula a lei, Assessore, non c'è la Sindaca,
me ne dolgo, speriamo che, come dire, quest'operazione genovese le produca e produca
alla Città gli effetti sperati, di rinviare queste questioni. Io glielo dico, lo dico con
franchezza: provate a ordinare le questioni e spiegare, allora prima vogliamo, allora,
decidiamo che su GTT non va in concordato preventivo e quindi esiste ancora, quindi
non abbiamo da nominare un commissario, perfetto. Alla luce di questo elemento
abbiamo esigenza di deliberare le convenzioni, alla luce di queste convenzioni il nostro
Bilancio viene a essere assestato in questo modo, alla luce di questo modo di
assestamento del Bilancio abbiamo l'equilibrio, non il contrario o mescolando le
questioni, perché qua a furia di mescolare, già ve lo dicemmo per l'assestamento 2016,
poi fate errori e sbagliate e i Consiglieri Comunali ratificano e votano, cosa che poi il
cattivo Lo Russo, brutto e cattivo e magari anche il notaio Morano che è un notaio e
quindi per definizione è pesante, poi però si trovano dalla parte della ragione. Allora,
forse anche qui io vi suggerirei di, perché no, aspettiamo una settimana, voi in questa
settimana, Assessore Rolando, che tanto state lavorando sul consolidato, così lei ha
detto, state lavorando su questa delibera, come dire, di riorganizzazioni partecipate, vi
siete chiariti le idee e magari ce le chiarite anche a noi, su che cosa avete in mente di
fare su GTT, e verificate l'impatto sui conti del Comune di che cosa avete in mente di
fare su GTT e poi tornate qua; noi siamo qua, ci facciamo trovare, non è che non ci
facciamo trovare, però proviamo a dare un po' di ordine a questa discussione che se no,
davvero, diventa anche, come dire, un po' stucchevole. Sappiamo che i conti del
Comune sono in difficoltà, ma proprio nei momenti di difficoltà, Assessore Rolando, io
spero davvero, l'ho detto alla Sindaca quando ci ha convocato tutti per la Linea 2 della
Metro, gliel'ho detto a lei pubblicamente e lo ribadisco qua; io spero che l'estate, le
vacanze siano servite a farvi comprendere che non tutto quello che c'era prima faceva
così schifo e che continuare a sputare negli occhi a chi, come dire, ritenete responsabile
della situazione non è un buon metodo. Lei l'ha capito, lei Appendino l'ha capito, glielo
riconosco, quindi ha zittito il suo collega e mio collega Montanari di cui ho, in cornice,
la mitica foto sulla Stampa con "la Linea 2 è un bluff" non l'ha fatto venire. La signora
Lapietra è arrivata e anzi è stata pure costretta, suo malgrado, a spiegare lei il progetto
della Linea 2 che quindi, come dire, nel novero delle situazioni kafkiane di un
Assessore.... Se penso al povero Berdini di Roma che si è dimesso perché non
condivideva la cubatura dello stadio Olimpico, qui abbiamo il Vice Sindaco che prende
una sberla, che guardi ridono tutti a Torino, ovviamente non davanti a voi perché, come
dire, sono garbati, ma fuori le posso garantire che di quella questione lì e della paginata
di Montanari col disegnino "Linea 2 è un bluff" e della chiamata alle armi di Appendino
oggi ride tutta la città che si occupa di queste cose. Io apprezzo, davvero, lo sforzo che
ha fatto la Sindaca, spero che anche su queste partite, che sono delicate, la Maggioranza
a 5 Stelle che lì era silente perché non ha parlato nessuno, quindi ha parlato la Sindaca a
nome di tutti, ma soprattutto, voi Giunta, come dire, sia davvero un cambio di passo; noi
siamo qua per dare una mano, Assessore Rolando, gliel'ho detto all'Appendino quando
abbiamo avuto l'occasione e siamo qui, davvero, con lo spirito costruttivo; metteteci
però nelle condizioni di capire dove state direzionando sta barca perché onestamente
continuare a vedere una barca che ondeggia nei marosi, e sappiamo che ci sono i marosi
e che, come dire, ha dei timonieri che non so o amano stare nel segreto della rotta,
oppure, forse questa rotta, che è la sensazione che state trasmettendo, ma se è sbagliata,
spero di sbagliarmi, non è così chiara, diventa difficile per noi remare a favore di una
città che in ogni caso, come dire, ha comunque esigenza di avere delle risposte.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie. È iscritto a parlare il Consigliere Fornari, prego.

FORNARI Antonio
Grazie, Presidente. Oggi invochiamo gli equilibri di Bilancio e poi due delibere
fondamentali che sono quelle di GTT e Infra.To. Io apprezzo quando, ovviamente,
dalle Minoranze arriva un po' l'invito a tendere la mano, a dire "noi vogliamo aiutarvi";
io, quando effettivamente ho preso in mano il Bilancio del Comune di Torino la prima
cosa che sono andato a guardare, una delle prime cose che sono andato a guardare era
quella delle partecipate, quindi andare a vedere questi famosi disallineamenti che
c'erano; quindi la prima cosa che mi è balzata all'occhio è stata vedere che GTT e
Infra.To avevano una voce vuota, cioè all'interno del quadrettino del riepilogo delle voci
crediti, debiti non c'era nulla e allora sono andato a chiedere, mi sono informato e poi è
venuto fuori che in realtà, negli anni, si è trascinata, sempre, questi debiti, questo
rapporto pago con le partecipate in cui si spostavano voci, si chiedeva ad Infra.To di
costruire la Linea 1 della Metropolitana, poi dal 2014, al 2015 e al 2016 non si pagava
più il mutuo, si diceva: "no, guarda, è vero, ti ha detto di costruire la Linea 1 della
Metropolitana, ma sai che c'è? Io dal 2014 non ti do più i soldi, quindi arrangiati".
Questo è stato l'atteggiamento responsabile in questi anni che noi abbiamo denunciato e
che continuiamo a chiedere: "ma perché, se dovevate dare tendere una mano alla città,
dovevate tenerla nel 2014, nel 2015, nel 2016 pagando quanto dovuto a Infra.To per
costruire la Linea 1 della Metropolitana", no che parliamo della Linea 2 perché ancora
non avete pagato manco la Linea 1 della Metropolitana, perché è bello parlare della
Linea 2, parlare, fare dei progetti in prospettiva, ma magari bisognava costruire un piano
credibile, stabile e pagare le rate quando bisognava pagarle le rate oppure vogliamo
parlare dei tram della Linea 4 di GTT? Abbiamo detto a GTT: "va bene, c'è una Linea 4
nuova, compra i tram", stessa cosa, non abbiamo pagato le rate per l'acquisto dei tram e
quindi di nuovo ci tocca oggi fare due delibere, una per Infra.To e una per GTT, in cui
rinegoziamo questi debiti pregressi perché, che ne dica chi mi ha preceduto, Corte dei
Conti, Collegio dei Revisori, gruppo di lavoro hanno detto tutti la stessa cosa, non
volete chiamarli debiti, non li chiamiamo debiti, ma sono obbligazioni che, in un modo
o nell'altro, il Comune di Torino deve pagare, deve adempiere a quelle obbligazioni
perché se quelle partecipate sono al 100% del Comune di Torino, non possiamo far finta
di niente, prima o poi quei debiti che ha contratto Infra.To e GTT qualcuno gli deve
pagare, i cittadini torinesi li devono pagare perché non è che Infra.To ha costruito la
Linea 1 della Metropolitana da un giorno all'altro e se l'è inventata, oppure GTT ha
comprato i tram 4 così tanto per comprarli, qualcuno ha dato l'ordine di comprare
quel..., l'ordine e il mandato di comprare quei tram e di costruire quella Linea 1 della
Metropolitana, quindi almeno su queste questioni creiamo un minimo di trasparenza e
dobbiamo essere chiari coi cittadini e dire le cose come stanno e anziché parlare di
Bilancio opaco, poco trasparente, di qualcosa che non c'è non c'è, raccontiamo di quello
che è successo negli ultimi quando sono stati votati e approvati dei Bilanci in cui nel
rapporto con le partecipante addirittura si metteva zero, vuoto, anzi nemmeno zero,
vuoto, non si metteva nemmeno il dato e si rimandava ad un giorno chissà quando,
prima o poi arriverà qualcuno e per fortuna qualcuno adesso è arrivato, che non è più
chi c'era precedentemente, che in 23 anni ha fatto il bello e il cattivo tempo, adesso
finalmente qualcuno con questi due delibere crea una situazione di certezza, di debiti e
crediti, con quelle due partecipate in modo da sapere una volta per tutte quanto c'è
costato e quanto ci costerà ancora la Linea 1 della Metropolitana, quanto ci costa e
quanto è il debito di GTT rispetto alla città di Torino; quindi io ringrazio
l'Amministrazione, ringrazio la Giunta per il lavoro che sta portando avanti, per un
lavoro che serve per la Città, serve soprattutto per i torinesi, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Ho iscritto a parlare il Consigliere Lubatti, ne ha facoltà per 10 minuti. Prego.

LUBATTI Claudio
Proverò ad usarne anche meno, Presidente. Ma io, come avrete notato, ho sospeso
l'intervento e ho aspettato che intervenisse il Consigliere Fornari prima di me per capire
se c'era qualche contributo utile alla discussione nel merito delle due delibere che
stiamo per discutere e in particolare anche dei temi che l'Assessore ha posto nelle scorse
sedute quando ha presentato la convenzione, quando ci sono state le discussioni, quando
sono state fatte le valutazioni nel merito delle singole decisioni che l'Amministrazione...
Dico una cosa al collega Lo Russo prima di tutto; il problema qui è un altro, il problema
non è l'Assessore Rolando o diciamo la struttura dell'Assessorato al Bilancio, perché
voglio spezzare una lancia a favore dell'Assessore Rolando, che non ne ha bisogno,
intanto è al telefono, spero con l'Appendino che in qualche maniera gli dà la linea,
perché c'è un problema di collegamento tra le strategie complessive della città e quanto
poi si traduce nel documento di Bilancio ed è per questo...

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Scusi, Consigliere Iaria, se vuole parlare si prenota e può parlare.

LUBATTI Claudio
...Come abbiamo ascoltato il suo collega Fornari. La parte che è mancante di questa
discussione è la parte strategica. L'Assessore Rolando mette insieme dei pezzi che non
hanno una visione e nei documenti che leggiamo oggi, ancora qui in Aula, viene
evidenziata questa mancanza di strategia in maniera forse migliore che in qualsiasi altra
occasione. Quindi, io non credo che ci sia, e mi dispiace che non ci sia in Aula né la
Sindaca, che ricordo ha mantenuto all'interno delle sue deleghe la delega alle
partecipate, impegnata diciamo in altre questioni particolarmente importanti per questa
Città, quindi è assolutamente giustificata, né l'Assessore ai Trasporti che si occupa
dell'azienda e delle aziende sia di Infra.To, sia di GTT per quanto riguarda gli esercizi
che erogano sul territorio perché vedete se manca una strategia complessiva, è evidente
che poi la Giunta nel giro di qualche ora, poche ore prima della discussione di queste
delibere arriva qui e forse vi sarà sfuggito, non so se il Capogruppo, non ha moltiplicato
l'informazione a tutti i Consiglieri: sono stati presentati degli emendamenti alle delibere
che non sono degli..., anche degli errori formali, ma non sono degli emendamenti
banali, danno chiaramente la percezione del fatto che ci sia, oggi, l'impossibilità di fare
quello che chiede il collega Lo Russo, cioè di fermarsi a riflettere, ma intanto si
posticipa la firma della convenzione. Vi invito a leggere l'emendamento 153bis che
dice, in maniera chiara, che noi stiamo votando una delibera dando un mandato per
firmare una convenzione, che a questo punto è sottoposta a condizione, di altri eventi
che nulla c'entrano con la nostra discussione. Allora da questo punto di vista io credo
che, almeno in questa sede, noi dobbiamo avere, sentiremo poi l'Assessore quando
presenterà, se non l'ha ancora fatto io mi scuso, ero fuori dall'aula, gli emendamenti,
dobbiamo avere l'onestà intellettuale di raccontare i fatti per quelli che sono:
quell'emendamento è esattamente la dimostrazione del fatto che quanto chiedeva il
collega Lo Russo è in questo momento non utile, necessario, perché noi non ci
possiamo permettere di dare mandato alla Giunta di firmare una convenzione se non
sappiamo che cosa succede, credo che sia addirittura vietato dalla Legge fare un'azione
di questo genere, perché? Perché manca un disegno complessivo, perché tutte le azioni
che riguardano GTT e Infra.To in questo anno non sono figlie di una strategia chiara,
lineare, poi discutibile, io sono d'accordo col collega quando dice: "veniamo in aula,
discutiamone". Abbiamo dato la disponibilità in più di un'occasione per confrontarci,
magari non siamo neanche d'accordo sulla prospettiva delle partecipate, sulla
prospettiva dell'esercizio di GTT, sul merito, confrontiamoci sul merito, il problema è
che non si discute del merito, il problema è che GTT emana un bando per il direttore
generale ad aprile, a luglio facciamo l'interpellanza e a settembre l'Assessora Lapietra
ci risponde che non ha ancora elementi sufficienti per dare una risposta, cioè vi rendete
conto come manca la chiarezza nel giro di tre mesi di una scelta strategica fondamentale
per un'azienda, cioè quella di dotarsi, o meno, di un direttore generale, ma potrei tirarvi
qui fuori delle questioni che riguardano il piano industriale, il confronto con i sindacati,
quanto potremmo raccontare e confrontarci sul futuro dell'azienda da un punto di vista
industriale, sulle alleanze che ha siglato, sul Consorzio che cambia la geografia, da un
giorno all'altro, perché i soggetti che hanno sottoscritto il Consorzio non condividono
più la strategia perché cambia in corsa la strategia. C'è un disordine di idea del futuro di
quell'azienda e delle aziende che si occupano di infrastrutture di mobilità che è evidente
che mette nelle condizioni l'Assessore al Bilancio per venire qua, presentare la delibera
che aveva già in qualche maniera presentato in altra sede, e poi tirare un freno a mano
nell'unico modo politicamente sostenibile che non è quello che propone il brutto e il
cattivo, lo ha detto lui, collega Lo Russo, ma quello di presentare un emendamento che
dice: "guardate, sospendiamo, rinviamo la firma della convenzione nel momento in cui
avremmo firmato e firmeremo gli altri atti che riguardano il futuro di GTT", questo
recita il testo dell'emendamento, Assessore, se ho sbagliato mi scuso e avrà modo di
certo di correggermi. Allora da questo punto di vista credo che questa discussione sia
una grande occasione mancata perché il vero problema e credo che i Capigruppo,
qualche Capogruppo di Minoranza abbia posto il tema alla Presidenza del Consiglio per
aprire una discussione sul tema delle prossime ore è che cosa vogliamo noi dal futuro
della nostra azienda. Da queste decisioni noi faremo discendere tutte le altre decisioni
comprese quelle di Bilancio, comprese quelle dei convenzionamenti, comprese quelle
dei debiti. Collega Fornari, c'è un problema, qui non c'è nessuna riorganizzazione del
debito, qui non c'è nessuna rinegoziazione del debito, come lei l'ha chiamato, qui c'è un
fatto evidente: c'è una presa d'atto del Comune che si mette a fare da garanzia per 10
anni su quello che è il debito tra le società e verso le società e in questo senso noi
abbiamo un problema che i Revisori dei conti faranno bene ad analizzare rispetto agli
equilibri di Bilancio perché se questo c'è scritto nella delibera come c'è scritto nella
delibera allora c'è un problema di mancata coerenza con gli elementi precedenti e
questo è un elemento che è stato illustrato negli interventi precedenti, da questo io credo
che possa nascere invece un momento di confronto serio, perché noi abbiamo bisogno
di fare un confronto serio su quello che è il futuro della nostra azienda di trasporto da un
punto di vista strategico perché a Roma si paga anche degli errori delle Giunte
precedenti, una mancata vision di quello che doveva essere il futuro di ATAC, in questo
anno si è, ahimè, fermata una linea condivisibile o meno di strategia che c'era
sull'azienda e non se n'è disegnata un'altra, quindi io non contesto la vostra posizione di
strategia sull'azienda di trasporti, io contesto la mancanza di chiarezza di una posizione
di strategia, cioè noi vogliamo che GTT diventi il player regionale, che faccia le gare da
sola o che le faccia con il player, arriva che è stato scelto per l'SFM? Si scommette sulla
gomma? Si scommette sui parcheggi? Si chiude la Società di Car sharing? Cioè da
questo punto di vista c'è una mancanza, perché la mancanza poi si traduce in mancanza
di qualità di erogazione dei servizi e quindi viene a mancare la pianificazione, la
manutenzione come abbiamo detto con buona pace delle cose che ha detto l'Assessora
Lapietra qualche minuto fa in quest'aula. Quindi, Assessora, io rimango, come ha fatto
bene il collega prima di me, a disposizione se c'è la volontà e staremo al suo fianco per
innescare con chi ha le deleghe di competenza un confronto di merito su quelle che sono
le strategie delle partecipate, al di là dei proclami di campagna elettorale dove si è detto:
"noi non privatizzeremo nulla" e se leggiamo sulle pagine di giornali, sia su carta
stampata che online che si sta preparando una grande delibera di smantellamento delle
partecipazioni a partire dalla partecipazione strategica alle partecipazioni invece più utili
da un punto di vista solo ed esclusivamente economico, si vada in una direzione chiara,
si dicano delle cose e poi in qualche maniera si provi ad essere coerenti con quelle
indicazioni altrimenti il rischio è che davvero ci sia il disordine complessivo e chi ha
l'onore e l'onere di guidare la parte finanziaria rischia di non avere un canovaccio da
seguire chiaro per poter costruire dei documenti contabili.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. È iscritto a parlare il Capogruppo Morano, ne ha facoltà, prego.

MORANO Alberto
Non prenderò 20 minuti per tranquillizzare Iaria. Noi abbiamo in più occasioni dato
disponibilità a collaborare con la Giunta per cercare di trovare una soluzione, ma non ci
si può chiedere di collaborare ad una situazione pasticciata, confusa di cui non si
capisce né il capo, né la coda. Proviamo a fare ordine, oggi dovremmo portare in rapida
successione l'adeguamento di Bilancio, la delibera sulla convenzione GTT, la delibera
sulla convenzione Infra.To, tutte queste delibere sono tra loro collegate, io non entro nel
merito dell'adeguamento di Bilancio, dei debiti fuori Bilancio, dentro Bilancio, di fatto
sono debiti che nel Bilancio prima non c'erano e che adesso in qualche modo devono
entrare, com'è che noi li qualifichiamo, ma non possiamo dimenticarci che questi debiti
devono essere disciplinati partendo da una visione complessiva del problema e allora il
primo punto da cui noi dobbiamo partire; perché la città non può dimenticarselo, è che
GTT che è la madre dei problemi, una delle due madri dei problemi, è posseduta da
FCT Holding e l'articolo 22 dello statuto di FCT Holding dice che, la città deve dettare
le linee guida relativamente agli indirizzi strategici della città, cioè della società e allora
qual è il primo indirizzo strategico? È sapere se GTT sopravviverà, come sopravviverà,
se GTT farà l'Amministrazione straordinaria, se GTT andrà in concordato preventivo, se
GTT farà un concordato in bianco oppure semplicemente se il piano industriale di GTT
darà dei dati così confortanti da poter proseguire nello svolgimento dell'attività senza
operazioni di procedure più o meno concorsuali, io qualche piccola perplessità sulla
capacità di GTT di sopravvivere senza interventi di natura straordinaria ce l'ho, perché
una società che fattura 440 milioni secondo il dato stimato del bilancio non approvato al
31 dicembre, che ha debiti per 540 milioni e un utile netto per 169.000 Euro credo che
abbia qualche difficoltà strutturale, ha debiti che sono 10 volte l'utile operativo, non
dico il multiplo dell'utile netto perché sarebbe una cifra imbarazzante, una società in
queste condizioni, che nel piano presentato qualche tempo fa da (incomprensibile)
prevede come metodi di risanamento, per mitigare le difficoltà di cassa un incremento
dello scaduto coi fornitori, un posticipo dei piani di rientro coi fornitori, un differimento
del pagamento di quanto dovuto a Infra.To e un ritardo nel versamento delle imposte,
queste sono misure che normalmente adottano piccole società private consapevoli che
poi arriva il fallimento, questo non può essere quanto seriamente pensa di adottare GTT
con l'approvazione del Comune di Torino ed allora, se questo non può essere quello che
seriamente pensa di fare GTT, come noi possiamo pensare di procedere con un
assestamento di Bilancio, in cui si dice, con una delibera parte andiamo ad approvare il
piano di rientro dei debiti del Comune verso GTT, quando questo piano non può essere
firmato dagli amministratori di GTT e il Comune non può chiedere agli amministratori
di GTT di fermarlo se non si stabilisce che GTT non entra in una procedura
concorsuale, perché poi la decisione di GTT eventualmente di entrare in una procedura
concorsuale che noi abbiamo appreso dagli organi di stampa perché nessuno ci ha detto
nulla in questa sede o nelle sedi opportune è una decisione che avrebbe delle
conseguenze per i conti del Comune abbastanza rilevanti, perché i debiti il Comune li
dovrebbe pagare e non può fare piani di rientro se i piani di rientro non sono fatti in un
sistema di parità di condizioni con tutti gli altri debitori; i crediti il Comune li incassa in
moneta concorsuale come qualsiasi altro creditore, certo, verranno fatte le classi dei
debitori e le classi dei debitori, ma non è che si incassa Euro per Euro, tutto quanto
dovuto ed allora, come potete oggi chiederci di votare l'assestamento di Bilancio e le
delibere per GTT, se non sappiamo qual è il futuro di questa città? E vorrei ricordare
che l'assestamento non si fa sulla base dell'approvazione da parte del Consiglio
Comunale dell'autorizzazione che manca alla convenzione, ma è solo la firma della
convenzione che consente di portare poi nel Bilancio di assestamento il piano
rimodulato, perché il fatto che io abbia autorizzato qualcuno a rinegoziare una
rimodulazione, non significa che questa sia stata accettata o che questa possa essere
accettata, ma vado oltre se la società dovesse entrare in una procedura concorsuale, non
dipenderà poi più dalla Città decidere se è giusto o non è giusto il piano di
dilazionamento perché questo purtroppo lo decide il Commissario, che come prima
manovra revoca tutti gli accordi fatti in periodo sospetto e questo è sicuramente un
periodo sospetto, una società che non ha approvato il Bilancio, una società che ha debiti,
una società che ha fabbisogno di cassa di 60 milioni a luglio per arrivare a fine anno, in
questo contesto come si può pensare di autorizzare la rinegoziazione? Mettere la
rinegoziazione come presupposto dell'adeguamento di Bilancio? Forse ha ragione il
Capogruppo Lo Russo, bisogna ripensare in un contesto complessivo tutta la situazione,
bisogna darsi delle priorità, ma qui la prima è sapere che cosa succede di GTT, perché è
ovvio che non c'è bisogno di rinegoziazione se il Comune mette 100 milioni, 120
milioni nelle casse della società, questo toglie qualsiasi problema, ma io sfido i
Consiglieri di maggioranza, l'Amministrazione a trovare nelle casse del Comune di
Torino i 100-150 milioni che servirebbero per portare in equilibrio i conti. Questi oggi
non ci sono, io non sto a dire è colpa di chi perché e irrilevante, oggi noi abbiamo 5.000
persone che lavorano in GTT, alle quali bisogna ed è un dovere della città assicurare un
futuro, io con questa proposta di delibera non vedo alcun futuro e nonostante siamo tutti
animati dal desiderio di sostenere la città e nel trovare una soluzione non possiamo farlo
con questi pasticci.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Consigliere Iaria, prego.

IARIA Antonino
Grazie. Io volevo solo dire che, girando un po' per la città, ho incontrato anch'io gente
che rideva, gente che rideva della variante 200 che è un altro bluff che è durato anni e
gente anche che non ride e forse la gente che non ride con cui io preferisco parlare
perché non ride perché ha dovuto e sopporta tutta una serie di problematiche che questa
Amministrazione sta cercando di risolvere, quindi mi riferisco a chi fa battute semplici
su ridere e non ridere, sappiate che gente che ride fuori c'è e c'è anche gente che non
ride e che è quella con cui io preferisco parlare, con cui noi preferiamo parlare per
risolvere i loro problemi. Per quanto riguarda i suggerimenti al telefono, io vorrei sapere
visto che l'Assessore Rolando ha la Sindaca che suggerisce al telefono, quali sono i
vostri suggeritori perché secondo me hanno fallito completamente nel dare suggerimenti
in questi anni, quindi cambiateli i vostri suggeritori, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Consigliere Sicari, prego.

SICARI Francesco
Grazie, Presidente. Io, come al solito, è un anno che vi sento parlare, avete un
microfono davanti, ogni volta vi viene data la possibilità di prendete la parola e di poter
spiegare ai cittadini di questa città cosa è stato fatto, quindi vi ascolto sempre con
piacere, venite a dire a noi che non vedete strategia. Ora io mi domando, siamo qui per
delle delibere con le quali andiamo a pagare dei debiti ed io mi sto domandando qual è
stata la vostra strategia, davvero, non ci dormo la notte. Se voi in questo momento vi
alzate, prendete la parola e mi dite qual è la strategia tale per cui noi siamo qui a pagare
dei debiti, probabilmente io torno a fare quello facevo prima, perché vuol dire che siete
persone in grado di riconoscere eventuali problemi, eventuali mancanze, perché io,
davvero, vi ho sentito parlare, mi sono convinto del fatto che sono di fronte a degli
esperti, persone che fanno politica da anni e anni e anni, che non hanno mai di fatto
sbagliato nulla eppure mi ritrovo qui, lo ripeto, a parlare di debiti, cioè, ragazzi,
colleghi, scusate per ragazzi, ma... Colleghi, illuminateci, noi prima di essere seduti qui
eravamo dei cittadini, prima di essere seduti qui come movimento politico 5 Stelle
probabilmente votavamo anche voi, a un certo punto siamo venuti qui, sì, vabbè, io lo
ammetto, non ho problemi, ma ad un certo punto siamo venuti qui, perché noi si pagava,
si pagava, si pagava, ma non si capiva mai dove andavano i soldi e noi i soldi li
abbiamo dati, questi soldi sono nostri, dovevano andare a GTT, dovevano andare a
InfraTo, io continuo a domandarmi a questo punto dove sono i soldi nostri, allora
proviamo a fare un attimino un esame semplicissimo, ci arriva una Relazione della
Corte dei Conti, parla del rendiconto 2014, non è roba nostra, non è roba nostra,
dopodiché arriva un rendiconto sul 2015, ripeto, non è roba nostra, non è roba nostra,
dopodiché prendiamo atto di ciò che la Corte dei Conti ci dice sul 2014, sul 2015, sulle
tendenze che vengono scritte nero su bianco, documenti di un organo terzo che deve
fare quello per mestiere e che cosa leggiamo? Leggiamo che siamo difronte ad una città
che va avanti e spende in modo non strutturale qualcosa, un po' sono soldi dei cittadini e
un po' sinceramente inizio a domandarmi cosa? Spero sempre che voi prendiate in
questo caso il microfono e mi diate delle risposte, perché io, ve lo ripeto, lascio
continuare a fare voi politica e io torno a fare il cittadino che si occupa di tutt'altro
perché non ne sentivo la necessità. Io concludo perché poi di fatto possiamo anche
parlare 10, 15, 20 minuti, tanto le parole sono sempre le solite, nessuno ha mai colpa di
nulla, le città falliscono, le città non hanno soldi per pagare nessuno, ma qui non ha mai
colpa nessuno, anzi si inizia poi anche a fare polemica nel momento in cui qualcuno si
permette di andare a sanare dei debiti. Come si fa? Cioè siamo abituati qui a governare
con i debiti, facciamo debito, perché forse ad un certo punto qualcuno dovrebbe venire a
spiegarvi che, un conto sono le favole e un conto è la realtà dei fatti, quindi noi vi
abbiamo sempre sentito parlare in cui ci parlavate della crescita, l'infinita crescita, ora io
vi invito, vi faccio un esempio semplicissimo su che cos'è la crescita e sul fatto che non
sarà mai eterna, uno di voi scende e invita i cittadini di Torino ad entrare in questa sala,
ad un certo punto qui dentro non entrano cittadini perché sarà piena, quindi se vuole
entrare qualcun altro qualcuno dovrà uscire, è della crescita, si sale e si scende, quindi la
vostra strategia qual è stata? Quella di spendere, spendere, spendere? Ma poi un certo
punto qualcuno batte cassa, bisogna pagare, ecco, bisogna pagare perché se no poi qual
è l'alternativa? Far fallire Asset, parlare di predissesto per una città, una delle città più
importanti del nostro paese e quindi rinnovo la mia richiesta iniziale, gentilmente
spiegatemi la strategia, forse voi non capite la nostra, ma io vi garantisco ho solo 30
anni non ho mai capito la vostra.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Consigliere Fassino, ne ha facoltà per 10 minuti, prego.

FASSINO Piero
Ma io guardate, prima di affrontare questioni di merito, pongo una questione dei nostri
lavori anche del metodo tra di noi, vogliamo andare fino al 2021 in una recriminazione?
Cioè è questo che è utile alla città? No, perfetto, allora forse penso che bisognerebbe
cominciare a fare in modo che le nostre discussioni, fermo restando i ruoli di
opposizione, di maggioranza che ciascuno ricopre, che non sono in discussione perché
quelli li hanno stabiliti gli elettori, però vediamo se è possibile quando affrontiamo un
tema, discuterlo nel merito e capire se ci sono delle possibilità di soluzione su cui
convergere, se poi non ci sono ne pigliamo atto, ma io registro che, ricordo che poco
prima delle ..., diciamo, qualche settimana fa, soltanto, il nostro Capogruppo propose
alla Sindaca Appendino di, fermo restando i ruoli, ripeto, di maggioranza e di
opposizione, di avere l'occasione di un confronto su quelli che erano i progetti strategici
di sviluppo della città per verificare se intorno a questi progetti c'era la possibilità di
determinare una convergenza. Da parte della Sindaca è venuta una risposta sprezzante,
non soltanto da parte della Sindaca, registro che qualche settimana dopo difronte ai
problemi del finanziamento della linea 2, la Sindaca si è premurata di convocare tutti i
parlamentari, tutti i Capigruppo e di chiedere a tutti una mano. Allora, intanto dico
bene, chissà perché qualche settimana prima si è dovuto rispondere sprezzantemente a
una proposta che proponeva lo stesso metodo, non è che si chiede un confronto e si
chiede una discussione, una disponibilità, un confronto e una disponibilità
all'opposizione soltanto quando non si sa più cosa fare, se si adotta un metodo di
confronto sui principali temi che riguardano la vita in città, questo vale, sia quando c'è
un'emergenza e il fuoco è alle porte e anche quando un'emergenza non c'è e questo dal
punto di vista del metodo; dal punto di vista del merito, io vorrei far notare che le
delibere che state preparando per quello che riguarda GTT e Infra.To, fanno esattamente
e prendono … , partono dalla difficoltà che già la nostra Amministrazione aveva
registrato nel 2014 e nel 2015, nell'onorare al 100% gli impegni di rimborso a GTT e
Infra.To e determinano, quelle vostre delibere, una ristrutturazione dei rimborsi che
dovranno essere fatti per il '17 e per il '18, cioè quando voi dovrete rimborsare GTT e
InfraTo perché nel '17 e '18, lo dovrete fare esattamente come dovevamo farlo noi negli
anni precedenti e avete chiesto a GTT e ad Infra.To di ristrutturare il debito in ragione
tale che l'onere fosse sostenibile, che è esattamente quello che noi avevamo chiesto
all'Amministratore Delegato di GTT ed era la ragione per cui avevamo sospeso
l'erogazione in attesa di una ricontrattazione col sistema bancario che consentisse di
ridefinire le dimensioni finanziarie dei rimborsi, quindi voi avete fatto per il '17 e il '18
esattamente quello che noi abbiamo fatto per il '14 e il '15. No? Sì, è esattamente la
stessa scelta, prendendo atto del fatto che il Comune aveva e ha delle difficoltà
finanziarie dovute da molte ragioni e quindi per onorare degli impegni è necessario che
questi impegni, perché scuote la testa? È così, puoi scuotere la testa, va bene, ma è così
e quindi avete preso atto del fatto che non eravate in grado di onorare un impegno al
100% e avete messo in essere un'iniziativa di ristrutturazione e di allungamento nel
tempo di quell'impegno, benissimo, è esattamente la stessa cosa che si era fatta
precedentemente, in ogni caso non sono debiti fuori Bilancio, non erano allora e non lo
sono neanche adesso, ricordo che su questo avete montato una campagna
propagandistica in tutta la città sui debiti fuori Bilancio con la complicità anche di una
parte del sistema mediatico che era privo di fondamento. Detto questo, ritorno alla
questione e chiudo, io penso che di qui in avanti sarebbe utile che quando affrontiamo i
temi ci sia una disponibilità al confronto, perché alzarsi e spiegarci tutte le volte che noi
non abbiamo fatto nulla, che voi avete scoperto solo dei debiti, che però avete vinto le
elezioni, che avete vinto le elezioni lo sappiamo, quella rappresentazione è
rappresentazione propagandistica e la campagna è finita. Quando io sono diventato
Sindaco l'esposizione verso le società partecipate della città era 380 milioni, sa quanto
era l'esposizione quando io sono andato via, Consigliere? 130, da 380...

VERSACI Fabio (Presidente)
Per favore, non si interloquisce.

FASSINO Piero
Sono dati che anche la Corte dei Conti ha accertato, da 380 a 130 in 5 anni, quindi come
vede non è che non si è fatto nulla, bisogna forse studiare le carte e guardare le cifre,
così come la Corte dei Conti riconosce che nei 5 anni in cui noi abbiamo amministrato
l'indebitamento globale della città è passato da 3 miliardi e 3 a 2 miliardi 8, non siamo
stati con le mani in mano, come vede, è scritto nella relazione della Corte dei Conti e
via una serie di altre cose.
Allora, se vogliamo discutere nel merito, discutiamo nel merito, se invece ogni volta
dobbiamo fare qui un seguito alla campagna lo possiamo fare, possiamo continuare a
farlo, mi pare che sia un esercizio del tutto inutile e rischiamo soltanto di perdere
insieme del tempo, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
È iscritto a parlare il Capogruppo Napoli, prego.

NAPOLI Osvaldo
Guardate, sotto un certo aspetto sorrido, sorrido su una tristezza, ma siamo noi che non
capiamo nulla, dove siamo? Centro sinistra, 5 Stelle? Chi ha governato 30 anni? Forse
ha governato Forza Italia? Forse ha governato la Lega? Forse ha governato qualcuno?
Certo, è bello governare, io sono di quelli che dico a me non piace fare l'opposizione.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
No, però, colleghi, per favore, non si fa il dibattito personale.

NAPOLI Osvaldo
Io sono uno che sta bene al dialogo, non è che mi offendo, tutt'altro, sto dicendo soltanto
che: "noi non capiamo nulla", noi intendo dire e mi permetto di dire: il centro-destra
non riesce più a capire questi 26 anni e mezzo chi , perché, ascoltate, c'era Forza Italia.
(INTERVENTI FUORI MICROFONO).

VERSACI Fabio (Presidente)
No, no, scusate, però se no diventa...

NAPOLI Osvaldo
Chiedo scusa. Qua il problema è della responsabilità, io do ragione a Fassino quando
dice, e devo dire a Fassino, che probabilmente il primo che è stato a dire e ogni tanto Lo
Russo mi tira le orecchie apertura dei confronti del 5 Stelle e discutere il resto, me ne
assumo la responsabilità perché sono stato io, nel bene e nel male, non ho portato a casa
nulla se non quella riunione con Esposito, d'accordo il resto, però i primi siamo stati noi
a dare in maniera estremamente chiara dicendo: "noi non vogliamo fare una opposizione
fine a se stessa e il tanto peggio e tanto meglio sta a noi", io prendo soltanto in
considerazione che per 26 anni e 3 mesi il centro-destra non ha governato al di là di chi
sia la colpa nel bene o del male di questa situazione, non è certamente del centro-destra.
Allora questo è un dato di fatto politico, non è che lo dico per criticare uno o per
criticare l'altro. Allora, vedete era un dato, ripeto, da chiarire perché le
responsabilità che vi buttate uno con l'altro non riguarda noi, cioè riguarda noi perché
facciamo parte di questo Consiglio, ma la responsabilità politica non ci riguarda, che poi
bene o male colpe o non colpe ognuno si guardi nello specchio e decida cos'è,
guardiamo pure avanti, ecco, però è un dato che personalmente ci tenevo a chiarire.
Guardate, noi certamente voteremo contro, perché chiedere di approvare una delibera
che si basa sulla convinzione che non si può firmare diventa un grosso problema, quindi
noi, su questo non ci sono dubbi, che ripeto la nostra posizione è estremamente
negativa, detto questo penso di aver precisato che mi auguro che da adesso in poi non ci
sia più una contrapposizione perché il minimo che si può fare in un Consiglio Comunale
come in Parlamento o da un'altra parte e cioè se c'è la possibilità di dialogare ed io ho
detto per esempio lo faccio qua, perché non dirlo? Perché non ci riuniamo per quanto
riguarda, cosa che aveva già fatto Fassino in parte su quei 60 milioni che, diciamo,
dovrebbero teoricamente 60, 30, 40 il Governo centrale dare alla Città di Torino, non ci
riuniamo come forze politiche al di là delle distinzioni, al di là dei colori e vediamo
come fare per raggiungere Gentiloni o per raggiungere il Ministero degli Interni o il
Ministero del Tesoro perché ci dia una fetta di quei soldi? Perché non lo facciamo?
Ascoltate, vedete che io passo ai fatti estremamente chiari, facciamolo di nuovo,
riuniamoci di nuovo come forze politiche, vediamo chi è d'accordo di andare a Roma a
discutere e vedere qual è la percentuale o non percentuale, più chiaro di così, più
concreto di così. Allora dico, le possibilità di dialogare sono tante, aggiungo, l'ultimo
Consiglio Comunale, lo dico qua al Vicesindaco, io ho sentito Lo Russo fare, come dire,
una disquisizione tecnica che non è mia, ne capisco poco, ammetto che io sono di quelli
che dico che i tecnici valgono, l'ho detto già dal primo giorno, mai mettersi contro i
tecnici, perché, anzi bisogna cercare e poi da lì trarre e fare, ha fatto la disquisizione
politica tecnicamente l'ultimo Consiglio Comunale che capivo poco, però
interessantissimo, che parlava di Piano Regolatore, parlava di aree, parlava di ... molto
…, e la replica del Vicesindaco, ecco, un altro argomento estremamente importante ed
interessante per lo sviluppo della città, perché non facciamo anche quello? Perché non ci
riuniamo a discutere anche quello? Allora, io ho già detto due cose, facciamolo e
mettiamoci alla prova, lo abbiamo fatto per una cosa, facciamola anche per queste due,
allora dimostriamo alla gente di Torino, alla popolazione di Torino di non essere contro
qualcosa, ma di essere invece concretamente sui problemi. Noi personalmente ci siamo,
ne prendo come Forza Italia, ma credo che anche come centro-destra in termini generali,
noi ci siamo, guardate, diteglielo al Sindaco, ci convochi, la nostra parte noi la faremo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Capogruppo Rosso, prego.

ROSSO Roberto
Hanno, secondo me, ragione sia Fassino che Napoli, nel dire, che ci deve essere un
confronto all'interno di questo mondo politico che noi rappresentiamo. Senza ritornare
al (parola incomprensibile), perché ho vissuto stagioni in cui (parola incomprensibile)
faceva sì che si sfumassero i confini tra la destra e la sinistra, tra l'opposizione e la
maggioranza e questo a grave discapito dei cittadini, quindi voglio dire, almeno
evitiamo la parte peggiore di quello che è stato il (parola incomprensibile) del passato.
Però volevo chiedere una cosa, Fassino ha vantato poco merito ed io sono rimasto ad
ascoltarlo con attenzione, il fatto di aver portato i debiti verso le consociate da 380
milioni a 130, io sono andato a vedermi cosa c'era scritto nei debiti dei Bilanci passati e
nei Bilanci passati le voci relative hanno: non disponibile, cioè non c'è la citazione di
quello che era il debito, io so che il 30 arriverà il consolidato, io chiederei all'Assessore
se potesse anticipare qui, qual è il dato che il consolidato ha raggiunto, se questi debiti
sono 60 milioni o se sono 130 o se sono 380, se sono 600, capire tutti insieme, una volta
per tutte, qual è lo stato dell'arte in questa città, perché francamente un cittadino rimane
disorientato ad ascoltare persone, come abbiamo ascoltato prima Fornari ed altri che
affermano una tesi ed ascoltare poi il Partito Democratico che afferma quella opposta,
cioè è difficile trovare un momento di congiunzione tra persone che affermano, nella
loro disponibilità mentale, cose completamente opposte l'una dall'altra. Io volevo
soltanto ricordare che la cosa mi ha veramente stupito e che in passato, anche rispetto
alla Corte dei Conti, questo lo dico, che in passato sia stato ammissibile per il Comune
di questa città avere delle voci di debito della città che non riportavano quanto era il
debito, ma dichiaravano: non disponibile, mi sembra una grave omissione, vorrei capire
cosa sta succedendo nell'interesse di tutti noi, perché non ci siano cittadini che si
trovino disorientati su come doversi orientare all'interno di questo Consiglio Comunale
tra la maggioranza e la sua opposizione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare la Capogruppo Artesio, prego.

ARTESIO Eleonora
Con la modestia che caratterizza la mia consapevolezza di non essere sicuramente una
protagonista di questo tipo di dibattiti, io faccio soltanto due osservazioni, una forse è
pragmaticamente utile e la seconda invece, sempre partendo dal dato che non sono una
protagonista di questo tipo di dibattiti, inutile, ma per quel che mi riguarda necessaria
almeno sul piano della testimonianza. La prima, ho sentito tutti gli interlocutori che mi
hanno preceduto dire, che ogni definizione delle relazioni economiche intercorrenti tra
l'Amministrazione Comunale e le proprie partecipate e in modo particolare
relativamente a GTT, deve riguardare prima la definizione di una scelta politica di
governo, possibilmente condivisa con il Consiglio Comunale, in ordine a quelle che
sono le prospettive aziendali di GTT, le aspettative riposte in termini di mandato sullo
svolgimento dei servizi e quindi il piano industriale di GTT. Nel piccolo che mi
caratterizza il 3 luglio avevo scritto una lettera al Presidente della I Commissione e al
Presidente della II Commissione nella quale esponevo questo antefatto, abbiamo letto
dagli organi di informazione, che sarebbe stato discusso un piano industriale redatto
anche sulla base di una consulenza tecnica esterna, che questo piano industriale sarebbe
stato presentato ai soci, quindi alla Città, chiedo cortesemente ai Presidenti delle
Commissioni, agli Assessori d'indirizzo di riferire al Consiglio Comunale, trattavasi del
3 luglio, siamo all'11 di settembre, questa non è una responsabilità precedente, è una
responsabilità attuale, forse potremmo essere qui nelle condizioni di discutere degli
aspetti finanziari ed economici, alla luce di una proiezione delle aspettative di
svolgimento di servizio che la Città assegnerà, assegna, ha assegnato a GTT, questo in
virtù delle parti di intervento dei colleghi che mi hanno preceduto che chiedevano,
appunto, il piano industriale. Punto n. 2, vorrei ricordare qui una figura, secondo me,
nobilissima nella storia del nostro paese sul piano della filosofia, della cultura, ma anche
della capacità di governo ed è il Sindaco La Pira della città di Firenze, interpellato alla
fine dei suoi numerosi mandati, gli venne chiesto: "qual è la cosa di cui si rammarica di
più nella sua attività di Sindaco?" e la risposta fu: "di non aver fatto abbastanza debito".
Ovviamente, so benissimo di scandalizzare moltissimi degli amministratori presenti, in
ispecie coloro che coniugano l'attività professionale con quella politica, sui temi
complessivi della finanza e del governo dei conti, perché espongo qui una tesi secondo
la quale il debito realizzato per le politiche pubbliche è una funzione anticiclica degli
enti locali ed io continuo a rivendicare questa aspettativa, ve l'ho anche offerta,
attraverso le mozioni che avete voluto votare in cui proponevo un dibattito pubblico sul
tema della messa in discussione della formazione del debito e delle forme di uscita dal
debito pubblico, ma questo è stato abbandonato e chi ha preceduto voi nel governo e voi
che governate oggi continuate ad adottare quel curioso atteggiamento che il professor
Zagrebelsky al Festival del Diritto definì: "atteggiamento dell'Uroboro", l'Uroboro è
quella figura mitologica del serpente che avvolgendosi su se stesso inizia a divorarsi la
sua coda e così nella ricerca della soluzione del debito pubblico e della cattiveria del
debito pubblico, incominciate a divorare pezzetti di voi stessi, a cominciare dalle società
di cui partecipate o dei gioielli di famiglia, chiedo scusa per aver avvilito il discorso
nobile di coloro che sanno di conti e padroneggiano i conti con le mie figure
mitologiche.

VERSACI Fabio (Presidente)
Io non ho nessun altro iscritto a parlare. Se non ci sono altri interventi, io lascerei..., se
vuole la parola l'Assessore Rolando, se no passerei alla votazione degli emendamenti e
della delibera, perché qui stiamo ancora parlando degli equilibri del Bilancio di
previsione, capisco che si siano toccati tanti temi, giustamente, però... Prego, Assessore
Rolando, prego.

ROLANDO Silvio (Assessore)
Per dare spazio … il consolidato è noto a tutti, basta leggere gli organi di stampa che
non si sa ancora come sarà processato dai Consigli, però noi stiamo lavorando per avere
il consolidato, avete visto la delibera di perimetrazione dell'area di consolidamento, che
è stata variata un mese e mezzo fa, gli uffici con la collaborazione dell'Ordine
Professionale di Torino, di Ivrea, Pinerolo, eccetera, addirittura il commercialista
dell'Università sta dedicandosi a questa attività e quindi gli uffici stanno lavorando con
il target di indirizzi che ha dato la Giunta di arrivare al 30 settembre e di avere il
documento, rimane il problema di come sarà processato nei Consigli, perché questo è un
tema che se voi leggete gli articoli che sono usciti negli ultimi 2 mesi da Italia Oggi, il
Sole 24 Ore, c'è un problema che non si sa ancora quale sarà la procedura utilizzata,
non lo dico io, però noi arriveremo al 30 settembre, in più io potrei dire che
relativamente a questa delibera, c'è soltanto unicamente un emendamento alla prima
delibera degli equilibri, che è un emendamento di correzione di un errore materiale,
quello di un importo, poi non avrei null'altro da dire perché abbiamo già avuto
occasioni sia in Commissione che nella Capigruppo di spiegare almeno il disegno che
questa Giunta ha su questi temi.

VERSACI Fabio (Presidente)
Solamente per chiarezza, perché capisco che i temi sono collegati, questa è la delibera
degli equilibri, dove non sono stati presentati degli emendamenti, cioè a parte
l'emendamento che cita l'Assessore che è qui, gli emendamenti che sono stati presentati
venerdì e oggi sono inerenti alle delibere di GTT e Infra.To che vengono dopo,
solamente per chiarezza. No, no, lo facciamo dopo. Allora, passerei alla votazione degli
emendamenti, se non ci sono interventi, gli emendamenti accorpati dall'1 al 3 del
Capogruppo Ricca, non so se l'Assessore vuole dare un parere.

ROLANDO Silvio (Assessore)
La Giunta ha parere contrario sugli accorpamenti dall'1 al 3, dal 4 al 316 escluso il 262,
dal 317 al 324 e dal 325 al 349 parere contrario sugli emendamenti. (INTERVENTI
FUORI MICROFONO). Mi scuso dell'errore.

VERSACI Fabio (Presidente)
Quindi io procederei con gli emendamenti accorpati dall'1 al 3 col parere contrario della
Giunta, prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, astenuti 1, favorevoli nessuno, contrari 25, dichiaro l'emendamento
respinto. Gli emendamenti accorpati respinti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'accorpamento dal 4 al 316 escluso l'emendamento 262 col parere contrario
della Giunta, prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, contrari 25, astenuti 1, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento 262 della Giunta col parere favorevole, prego, Consiglieri,
votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 24 astenuti 1, favorevoli 22, contrari 1, dichiaro l'emendamento approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Per gli emendamenti accorpati 317 e 324 darei lo stesso esito dell'accorpamento dal 4 al
316. Perché? Va bene. No, non si può fare, pongo in votazione gli emendamenti
accorpati dal 317 al 324 col parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, astenuti 1, contrari 25, dichiaro gli emendamenti respinti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per gli emendamenti accorpati dal 325 al 349.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ci sono degli interventi per le dichiarazioni di voto sulla delibera? Ci sono interventi?
Passerei alla votazione della delibera. Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, favorevoli 22, contrari 4, dichiaro la delibera approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto.
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