Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie, Presidente. Quando abbiamo discusso la delibera di concessione, eravamo particolarmente attenti a quello che, purtroppo, sembra essere lo stile che questa Amministrazione ha adottato finora, a me non interessa particolarmente se lo sia stato anche delle Amministrazioni precedenti, vale a dire quello di non salvaguardare a sufficienza, dal nostro punto di vista, la destinazione degli utili che derivano dall'impiego del patrimonio mobiliare e immobiliare delle ex IPAB che, avendo concluso la loro funzione storica, hanno trasferito per Legge i propri beni all'Amministrazione Comunale e credevamo, quindi, di dover sostanzialmente affiancare e in qualche modo solidarizzare con le sorti del bilancio delle politiche sociali affinché ciò che i benefattori avevano riservato per i poveri e gli indigenti e i malati continuasse ad essere utilizzato per gli stessi fini. Devo dire che quella delibera, oggi, ci appare più preoccupante non soltanto per questa ragione, ma anche per le conseguenze pratiche che sono state descritte dalla risposta dell'Assessore Schellino e riprese dalle preoccupazioni espresse dalla Consigliera Tisi. Ora, mi sembra di trovarmi qui, più o meno, nella stessa situazione in cui mi sono ritrovata in Commissione quando abbiamo discusso della mozione sulla responsabilità sociale delle imprese; vale a dire una parossistica preoccupazione dei Consiglieri di Maggioranza e della Giunta di questa Città relativamente non al rispetto delle regole che è ovvio dovrebbe essere aspettativa e prerogativa di ogni cittadina e cittadino ma anche di ogni amministratore a maggior ragione, ma di una sorta di timor panico di fronte alla necessità di essere più realisti del re nella rigorosa applicazione delle norme, non una riga di più, non una riga di meno, una rigorosa applicazione delle norme come se qui fossimo dei farmacisti che stanno componendo un qualche farmaco o dei ragionieri che stanno allineando qualche riga del proprio Bilancio. Ma dalla politica, in particolare dalla vostra, in particolare per chi vi ha votato, forse non era questa l'attesa perché se non è prevedibile, formalmente, che un atto di concessione impegni il concessionario relativamente al rispetto di quei requisiti che questo Consiglio ha approvato, cioè la salvaguardia della continuità occupazionale e l'inquadramento del personale nei livelli contrattuali adeguati, in specie per ciò che riguarda l'anzianità di servizio, questo forse me lo avrebbe potuto dire non l'Assessore di riferimento, il Segretario Generale, il responsabile del procedimento amministrativo e magari anche un giovane di studio che interpelli laddove volessi avere un parere. Ma io non sto interpellando la funzione tecnica, sto interpellando la funzione politica e se qui anziché discutere di un atto dell'Amministrazione Comunale di Torino discutessimo di un atto di un'azienda sanitaria o di un atto della Regione, sono certa che sentirei fior fiori di colleghi della Maggioranza chiedere esplicitamente che la politica regionale sia rispettosa del lavoro e della sua dignità; dato che però stiamo discutendo di un atto di questa Maggioranza ci teniamo rigidissimamente all'applicazione tecnica e quindi si fan le Varianti urbanistiche e ci si può non preoccupare dell'insediamento commerciale del trattamento degli operatori dipendenti dall'insediamento commerciale perché il mio compito arriva fino alla Variante urbanistica. Si fa la delibera di concessione e ci si può amorevolmente occupare delle conseguenze, ma non istituzionalmente, perché non abbiamo ruoli e perché non abbiamo poteri, amorevolmente se ne occuperanno i due Assessori, un po' indotti, dopo settimane che i sindacati chiedevano un incontro senza ricevere risposte, un po' indotti dalla richiesta di comunicazione della Consigliera e dalla mia. Vi si chiede di più, vi si chiede di garantire i principi per i quali volete caratterizzarvi, ma per i quali non vi caratterizzate solo voi, ma anche il Consiglio Comunale che sulla tutela dell'occupazione ha chiesto precise garanzie. Ora, io ho depositato un'interpellanza, credevo di poterla ritirare a seguito di questa discussione, invece credo venga bene mantenere l'interpellanza sullo stesso oggetto per sentire cosa avranno da dirci rispettivamente gli Assessori Sacco e Schellino dopo che, amorevolmente, per disponibilità e non per obbligo, avranno accompagnato questo incontro di cui ci hanno parlato ora. |