Interventi |
TISI Elide Grazie, Presidente. Grazie, Assessora. In realtà la risposta dell'Assessora a questa richiesta di comunicazioni mi ha aggiunto degli elementi di preoccupazione, non lo nascondo. Già nel merito di questa concessione avevamo, non in quest'aula, ma nell'aula del Consiglio Comunale rappresentato le preoccupazioni che derivavano da una concessione bandita esclusivamente sulla base di un prezzo a un soggetto che avrebbe dovuto offrire sostanzialmente il massimo rialzo senza alcuna considerazione di aspetti di tipo progettuale. Preoccupazione che evidentemente è legata al rischio che il Comune attraverso bandi di questo genere perda, in qualche modo, il governo della situazione e se io non ho dubbi sulla legittimità dell'iter che è stato messo in atto, voglio però ricordare che io non ho memoria in questa città di gare di concessione di servizi alle persone con importi di questa dimensione, certamente in precedenti procedure di concessione c'è stato un accompagnamento, ad esempio, rispetto ai lavoratori anche attraverso dei tavoli già precedentemente costituiti che vedevano una partecipazione attiva anche delle organizzazioni sindacali e delle centrali cooperative proprio per mettere in atto tutte le tutele possibili affinché nessuno rimanesse senza occupazione. Qui il rischio è altissimo, io credo che quello che dobbiamo chiedere all'Amministrazione è molto di più di un'applicazione mera di una procedura perché sono circa 100 persone di cui moltissime donne, di cui moltissime sole ad allevare i propri figli che, comunque, rischiano perché non c'è, da quanto ci ha detto anche l'Assessora, la certezza della continuità occupazionale e della continuità del proprio lavoro, alcune di loro è da decenni che fanno questa attività e certamente si trovano a dover presentare dei curriculum con altre persone senza sapere chi verrà scelto. Io credo che la generica indicazione di una priorità, contenuta all'interno del bando, si debba trasformare in un impegno concreto di questa Città perché se ci sono dei Sindaci che scendono in piazza e mettono la fascia per difendere dei posti di lavoro verso aziende che immaginano una delocalizzazione e proprio qualche giorno fa in Commissione c'è stato chiesto se si intendeva coinvolgere anche la Città di Torino in iniziative di questo tipo e la risposta credo che sia stata concordemente affermativa, a maggior ragione laddove si tratta di servizi della Città, perché il concessionario ha una funzione pubblica, è importante e questa non può venir meno; certo è importante la qualità del servizio agli anziani, ma è altrettanto importante porre attenzione all'occupazione. Quindi, io credo che sia davvero necessario un grandissimo impegno anche attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali che devono essere ascoltate, ma soprattutto mettendo nelle condizioni la cooperativa che si è aggiudicata l'appalto non a 14 milioni, che erano già una cifra molto alta, ma a 15 milioni che si è aggiudicata l'appalto di concessione, la concessione in realtà di garantire un assorbimento di questi lavoratori. Tra l'altro, sappiamo che si tratta di una grande impresa che, dunque, deve in qualche modo, tanto più che mi pare proprio oggi ci sia in discussione una mozione della Consigliera Artesio sulla responsabilità sociale delle imprese, non venir meno anche a questo impegno. Io ribadisco, la discussione è stata fatta quando in Consiglio è stata discussa la delibera relativa alla concessione; molti degli emendamenti, che sono stati presentati dalla Minoranza avevano proprio l'intento di contenere in qualche modo gli effetti di questa delibera, non sono stati approvati. Credo che questa modalità di considerare esclusivamente l'aspetto economico come principale rischi di creare degli effetti davvero devastanti e qui mi appello davvero anche ai Consiglieri di Maggioranza; oggi vedo ci sono delle assenze forse anche, come dire, di chi più direttamente ha seguito questa vicenda, ma credo, come me, abbiate la stessa preoccupazione della sorte di questi 100 lavoratori, lavoratori fragili, lavoratori con retribuzioni medio-basse che rischiano davvero il loro posto. Quindi, credo che l'occasione di oggi e la mia richiesta di comunicazione serva soprattutto a confermare l'impegno, ma a breve, concludo, perché la scadenza è il 30 di settembre; il primo di ottobre ci sarà il passaggio ed è il motivo per cui sono state chieste comunicazioni, ma credo davvero necessario dare non le garanzie della legittimità dell'iter, ma la garanzia dell'occupazione a queste persone, grazie. |