Interventi |
PAOLI Maura Grazie Presidente, io volevo ringraziare i Consiglieri che hanno portato questa mozione, perché, nonostante il nostro voto sia contrario abbiamo avuto modo di affrontare l'argomento in Commissione, stimolando così un confronto politico che ha ammesso che sia mancato. Perché è vero che l'Assessore Sacco ha avviato un percorso molto lungo con i cittadini, con gli esercenti e con il territorio, che ha portato a quest'ordinanza, ma probabilmente valeva la pena fare un ragionamento politico più ampio, per capire in che direzione va questa ordinanza. In Commissione è stata fatta un'affermazione secondo me importante, che provo a riassumere, ovvero che i comportamenti devianti non si cambiano con la repressione, ma con processi culturali, e uso il termine deviante per la risposta che tali comportamenti suscitano nell'ambiente socio-culturale in cui hanno luogo. Cantare alle tre del mattino in spiaggia non ha la stessa conseguenza che ha farlo in piazza Saluzzo. Personalmente, sono d'accordo con questa affermazione e non sarà l'ordinanza 46 a convincere i giovani a non urlare alle tre del mattino, a non urinare o vomitare per strada e a non lasciare i rifiuti dove capita. Servirà un processo culturale per passare dalla concezione che le aree identificate nell'ordinanza non siano zone franche come si è fatto credere in questi anni e diffondere la cultura del rispetto della convivenza, ma una cosa non deve escludere l'altra e per questo siamo contrari al ritiro di quest'ordinanza, nonostante attui il Decreto Minniti che è vero che è ancora in discussione e abbiamo chiesto approfondimenti proprio per capire tutti gli aspetti del Decreto e in questa fazione preventiva, purtroppo annunciata prima che iniziassimo la discussione dei Minniti, potrà essere un elemento in più a disposizione del Consiglio. Concludo dicendo che sanzioni e processi culturali, dovrebbero viaggiare parallelamente, ma le prime sono più immediate e fanno più clamore, mentre i processi invece richiedono tempo e sono più lunghi e più silenziosi. Ma noi vigileremo affinché vengano portati avanti. Grazie. |