Interventi |
MONTANARI Guido (Vice Sindaco) Ecco, come discusso in Commissione, questi programmi che derivano dalla Legge Regionale 2009, sono da noi stati revocati per quattro aree della città e precisamente l'area quadrante nord-est, cioè l'asse di corso Romania; l'area compresa tra corso Bramante e corso Turati nella zona diciamo sud; l'area compresa tra Strada del Portone e confine di Grugliasco zona sud-ovest e l'area compresa nel quadrante nord-ovest, cioè Thyssen, Bonafous e Castello di Lucento. Sono quattro aree sulla quali con questa revoca noi riteniamo di avviare già un po' nei fatti il processo di revisione del Piano Regolatore, quindi eliminando delle previsioni che nei fatti poi non sono neanche state attuate, non sono state oggetto neanche di una variante e che fanno sì, per dirla in poche parole, poi se è il caso, anche a seconda degli interventi, ci posso ritornare, comunque l'asse diciamo portante di questa variazione è prevalentemente un ritorno alle destinazioni produttive di queste aree, destinazioni che possono anche essere logistiche, terziarie, eccetera, comunque sostanzialmente legate al mondo delle imprese del lavoro; una riduzione delle residenze; una riduzione molto significativa delle aree destinate a commercio; la preservazione o comunque la possibilità di preservare aree verdi e quindi di andare nel senso di quello che è il nostro programma; una semplificazione delle procedure; un'accelerazione anche dei tempi delle parti esecutive delle variazioni eventuali su queste aree e ancora per ultima, ma non ultima evidentemente la possibilità di incassare da parte dell'Amministrazione della Città di Torino dei contributi di valorizzazione che invece con l'attuale Legge Regionale non sarebbe possibile fare. Grazie. MONTANARI Guido (Vice Sindaco) Grazie, Presidente. Ringrazio i Consiglieri Ferrero e Iaria che naturalmente hanno aggiunto alcuni elementi, infatti adesso parliamo di numeri. Sull'intervento di Lo Russo non saprei tanto cosa da dire perché da un lato dice che questa cosa qui è del tutto inutile, si continuerà esattamente come prima, dall'altro dice però che è pazzesca con questo staremo tutti in commercio, eccetera. Poi gli altri interventi, mi spiace che Carretta non sia in aula, avrei risposto anche a lui, ma mi sembrano più interventi un po', come dire, di coloritura che non di merito. Allora, proviamo ad entrare nel merito, i cosiddetti PRUSA che noi revochiamo oggi con questa delibera, rispetto al Piano vigente, prevedevano i seguenti numeri: le residenze tornando al Piano Regolatore vigente si riducono di 164.988 metri quadri; il commerciale si riduce di 237.363 metri; il produttivo aumenta di 841.634 metri, cioè voglio dire quasi un milione di metri quadri, tenete conto, mi permettete, che noi abbiamo da trasformare a Torino circa 4 milioni, quindi un milione già solo lì è di mantenimento del produttivo, poi si riducono anche un pochino gli abitanti previsti, si riduce di 4.853 gli abitanti previsti rispetto ai 5.156 previsti, quindi ne verrebbero insediati soltanto 303. Ora questo è per dire che forse bisognerebbe anche uscire un po' da questa coloritura di definizione l'Assessore è pro, contro, non so, quelle cose strane: tenete conto che noi siamo in una situazione, come dire, da un punto di vista dell'edilizia, tragica, cioè noi in questo momento abbiamo i costruttori che si lamentano ampiamente naturalmente amplificati dai giornali amici del PD, ma si lamentano giustamente perché hanno un'attività edilizia assolutamente ridotta all'osso. I proprietari delle aree con questo tipo di revoche non saranno proprio tanto contenti, perché con questo tipo di revoca le previsioni del PRUSA, soprattutto sulle aree verdi, vengono azzerate, noi su Corso Romania manterremo una fascia di rispetto della città verso nord molto significativa sulla quale c'erano già delle previsioni di costruttori molto significative, già in qualche modo ventilate; stessa cosa per l'area Thyssen; stessa cosa per Strada del Portone, dove manterremo una significativa fascia verde proprio a chiusura della città e a difesa, se vogliamo, dei campi verdi e via così. Quindi uscendo da questa retorica dell'Assessore che fa centri commerciali eccetera io sto semplicemente riportando ai numeri e i numeri ci dicono quello che ho detto. Potrei dettagliare meglio, se volete posso farlo area per area, per esempio sull'area nord, cioè corso Romania, le aree produttive, col ritorno al vecchio Piano, passano da 169.000 a 791.000 metri quadri; per corso Bramante la differenza è minima, invece per Strada del Portone di nuovo si passa ad un significativo aumento da 10.000 a 120.000, cioè voglio dire veramente qui stiamo... No, è lo status quo, cioè... (Capogruppo Lo Russo intervento svolto lontano dal microfono). Capogruppo Lo Russo, glielo provo a rispiegare di nuovo, non si parla fuori microfono. MONTANARI Guido (Vice Sindaco) Grazie, Presidente. Lo status quo evidentemente è migliore della trasformazione prevista e non attuata dal PRUSA. Dunque, si torna allo status quo dove sono mantenute, ripeto, per più di 800.000 metri quadri le attività produttive. Ora vorrei anche tranquillizzare qualcuno della nostra Maggioranza che giustamente ha rilevato sì, ma allora cosa vuol dire, che rifacciamo le vecchie fabbriche? No, non stiamo pensando quello, stiamo pensando a delle aree produttive, va bene, non mi piace usare queste formule, comunque potremmo pensare ad un'industria 4.0 non ci piace pensarla così, pensiamo alla logistica, pensiamo a delle attività di coworking, pensiamo a delle attività produttive che siano più vicine ai cittadini e che non abbiano impatti ambientali naturalmente stravolgenti. Questo pensiamo. Qualcuno dice non abbiamo visione: la visione c'è, è chiarissima, sta nelle linee di indirizzo della variante del Piano Regolatore che con questo provvedimento noi, come dire, stiamo già avviando, cioè quando qualcuno ci ha detto "ah, ma sì, lo avete detto, intanto non fate niente", questo è un primo passo molto concreto, si sta andando verso una revisione del Piano Regolatore e la revisione del Piano Regolatore si basa esattamente su quello che abbiamo detto e cioè mantenere le attività produttive, mantenere le aree verdi, non costruire in aree libere, cercare di ridurre le attività commerciali o perlomeno controllarle, processo non facile - guardo qualcuno che lo sa meglio di me - e dunque con qualche difficoltà faremo ancora alcune medie strutture di vendita, non c'è dubbio, altre sono già avviate da tempo. Per nota e solo per non voler essere polemico, però per chi parla delle strutture di vendita ed io ho autorizzato, beh, attualmente in un anno di attività è una, cioè sarebbero due, ma dato che una sostituisce una precedente sostanzialmente ne è stata autorizzata dalla mia Amministrazione, dal mio Assessorato una. Per quanto riguarda tutto il resto sono cose che erano già previste, poi naturalmente parleremo ancora anche di questo, però giusto per sfatare alcune leggende che ogni tanto vengono portate in giro e amplificate dalla stampa. Quindi io invito appunto i Consiglieri a votare serenamente questo provvedimento, a basarci oltretutto sulla convinzione profonda che gli stessi Consiglieri di Maggioranza hanno espresso nella delibera che impone o comunque chiede alla Giunta, quando si dovesse trovare ad attuare i 106, di farlo con un'attenzione particolare al verde, alle aree libere, alle attività produttive, eccetera, delibera che proprio il Consiglio ha votato e al quale noi assolutamente ci atterremo. Grazie. MONTANARI Guido (Vice Sindaco) …Fatto personale perché non mi piace essere accusato di disonestà intellettuale. Naturalmente si può essere in disaccordo con quello che penso, ci mancherebbe, però questo è un po' scorretto perché esattamente come ha detto Lo Russo noi stiamo dicendo che si ritorna al Piano Regolatore vigente prima del PRUSA, che da un punto di vista delle aree produttive, delle aree residenziali, delle aree commerciali eccetera era, a mio avviso, meglio di quanto non fosse previsto da PRUSA. Ultima annotazione, mettere sul piano della questione il campo nomade è veramente un'operazione scorretta perché noi con il PRUSA..., scusate, abrogando il PRUSA portiamo a casa delle risorse che non avremmo avuto invece. Sì, perché noi portiamo a casa risorse per la città superiori a quelle previste dalla valorizzazione, dalla Legge Regionale e dunque con quelle risorse andremo avanti tranquillamente sulla chiusura, naturalmente nei tempi possibili, non sarà facile, ma comunque l'impegno a farlo c'è e resta esattamente come Lo Russo ha detto, nel senso che il campo rom è abusivo e dovrà essere chiuso e noi metteremo le risorse per chiuderlo. Grazie. |