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IMBESI Serena (Vice Presidente) Passo alla 02261 della Consigliera Canalis: "Occupazione abusiva di alloggi ATC - chiarimenti" IMBESI Serena (Vice Presidente) Prego, Assessora Schellino. SCHELLINO Sonia (Assessora) Allora, si tratta di un'occupazione sulla quale erano già state date in passato delle informazioni e c'era poi stato detto che… avevamo comunicato che erano già usciti tutti e invece alcune di queste persone erano ancora presenti, quindi vi aggiorno alla situazione attuale. Gli alloggi dei nuclei incontrati in data 17 ottobre presso i locali di ATC sono stati recuperati; a questi bisogna aggiungere un ulteriore gruppo di occupanti abusivi che è stato contattato a seguito dell'incontro di ottobre per un totale in tutto di 14 alloggi occupati abusivamente più uno che però non risultava essere in zona Falchera, ma il nucleo era comunque presente al primo incontro e quindi è stato fatto rientrare in quel gruppo sul quale erano state appunto chieste precisazioni. Dei 14 alloggi, più uno, ad oggi ne sono stati liberati 11 compreso l'alloggio non ubicato in Falchera. Di questi, 10 nuclei sono stati collocati in strutture e un nucleo non residente a Torino è stato invitato a rilasciare l'alloggio che risulta poi essere liberato. 4 alloggi sono ancora occupati, ma di questi una famiglia ha accettato un progetto e un'ulteriore collocazione che avverrà appena sarà reperita la risorsa, quindi nel giro speriamo nel più breve tempo possibile, per due famiglie ci sono da fare ancora degli approfondimenti, ma non pare ci siano i presupposti al momento per avviare delle progettualità e in questo caso verrà chiesto il recupero degli alloggi, se non c'è la possibilità di fare nessun percorso. Una famiglia ha rifiutato una collocazione presso una struttura, ma si sono impegnati a rilasciare l'alloggio entro il mese di agosto perché hanno l'opportunità di trasferimento in un'altra città e quindi a questo punto il lavoro dei Servizi con questa famiglia è terminato. Questa è la situazione ad oggi. IMBESI Serena (Vice Presidente) Grazie. Prego, Consigliera Canalis. CANALIS Monica (Consigliera) Cioè, per la prima volta nella città di Torino noi abbiamo un'occupazione abusiva di alloggi ATC che dura più di un anno. Oggi, Assessora, lei lo certifica questa volta dicendo la verità a differenza da quanto è avvenuto nella Commissione del 18 aprile scorso, in cui ci aveva garantito che entro il 30 aprile questi alloggi, più di 10, sarebbero stati liberati e invece questo non è accaduto. No, non ho finito chiaramente. A me risulta che oggi non siano quattro gli alloggi ancora occupati, ma siano cinque, di cui due occupati peraltro da nuclei non residenti a Torino, quindi che non avrebbero comunque neanche diritto di essere inseriti nelle graduatorie torinesi, quindi che compiono un doppio sopruso. Allora, io mi chiedo, quale modello operativo avete in mente per questo tipo di situazioni che si stanno moltiplicando a raffica, non soltanto Falchera, ma anche in altre parti della città? Quale modello operativo avete in mente. Dopo il pensionamento di Drovetti il nucleo della Polizia Municipale che si occupava di intervenire tempestivamente in occasione di occupazione non è più stato costituito, si è sciolto, quindi manca all'interno dell'organizzazione comunale una struttura che possa essere mobilitata velocemente per impedire che questo tipo di problemi si ingrossino e perdurino per così tanti mesi. Io non voglio che Torino si allinei ad altre grandi città italiane che devono convivere con il problema delle occupazioni abusive; io voglio che Torino continui ad essere una città virtuosa con una buona pratica di soluzione pratica di questo tipo di occupazioni. Allora mi chiedo, Assessora, come intende voltare pagine rispetto a questi 14 mesi, porre fine a questa inerzia? Perché ad un certo punto non è che ci si può fidare cecamente quando le persone ci promettono di liberare gli alloggi e poi non lo fanno e magari non accettano neanche le progettualità sociali che noi proponiamo. Bisogna dare ordine allo sgombero! ad un certo punto molto dolorosamente, ma bisogna farlo perché queste persone stanno togliendo la casa alle altre nella loro stessa difficoltà, magari anche loro con minori, che però pazientemente attendono il loro turno nelle graduatorie. Allora, mi chiedo veramente che cosa intendete fare. È stato chiesto, in questi 14 mesi, lo sgombero? almeno per quelle famiglie che con grande resistenza si rifiutano di accettare un percorso, un accompagnamento? Mi risponda proprio sì, no, è stato chiesto, oppure no. E in ogni caso io chiedo che questo atto nuovamente venga mandato in Commissione, chiedo davvero, Presidente, che non sia discusso dopo 4 mesi dalla richiesta come è accaduto la scorsa volta, perché la nostra prima richiesta di chiarimenti risale al 12 ottobre, l'abbiamo discusso in aula il 4 dicembre ed è finita in Commissione il 18 aprile, più di 4 mesi dopo. Ma allora quando dite che l'emergenza abitativa è un'urgenza nelle vostre priorità amministrative vuol dire anche che è un'urgenza nella discussione, nella condivisione con le minoranze, non può essere rinviata per più di 4 mesi la discussione in Commissione, ho dovuto scrivere tre e-mail perché non bastava chiederlo a verbale. Allora, per me è una priorità la casa ed è un tema talmente delicato che va gestito nella massima trasparenza fornendo i dati corretti e nei tempi dovuti. Allora chiedo che vada in Commissione, chiedo che non vada in Commissione a Natale, ma possibilmente entro la prima metà di settembre; chiedo un po' più di severità perché a volte le politiche sociali hanno maggiore impatto positivo sulla popolazione anche se c'è qualche regola in più e infine chiedo che lei mi dia, per cortesia, il testo di quello che mi ha detto. IMBESI Serena (Vice Presidente) Prego, Assessora, per un'integrazione. SCHELLINO Sonia (Assessora) Allora, dopo il pensionamento di Drovetti non è stato naturalmente sciolto il nucleo, ma stiamo aspettando che venga nominato al posto di Drovetti una Posizione Organizzativa. Ho già sollecitato più volte. Serve una Posizione Organizzativa perché altrimenti quel nucleo fa veramente molta fatica a lavorare; ne stiamo risentendo, ne stiamo risentendo come Assessorato. Mi auguro che al più presto sia reintegrato e magari anche ripensato e rinforzato. Al di là di questi casi che avete portato all'attenzione non sono cessati gli sgomberi di occupazioni abusive; ovviamente non tutto finisce sui giornali, non tutto si vede, ma sono continuate le decadenze, sono continue le attività di richiesta di uscita alle persone che non avevano e non hanno diritto a restare nelle occupazioni. Naturalmente voi sapete bene che quando ci sono delle situazioni complicate, dei bambini o dei malati, le situazioni sono un po' più complicate e ci vuole un po' più di tempo. Sui 4 alloggi, forse prima non sono stata chiara, ma poi le manderò anche il testo, i quattro di cui parla, una famiglia ha accettato un progetto e appena ci sarà una risorsa che vengono rintracciate prevalentemente nel privato sociale ovviamente perché le case popolari vengono assegnate in base alla graduatoria, ci mancherebbe pure che diamo una casa..., cioè i percorsi si fanno come li fanno i Servizi Sociali, quindi se una persona accetta un percorso e viene accolta in un percorso del privato sociale poi si metterà in coda, se ne ha diritto, come tutti gli altri per avere una casa, non è che passa davanti agli altri. Per due famiglie come dicevo non ci sono i presupposti e quindi gli verrà chiesto di uscire perché non c'è alternativa e quindi sono già in atto le richieste e l'altra famiglia come dicevo ha deciso di andare in un'altra città, quindi queste sono le quattro che ci sono ancora. La linea è naturalmente quella di dare le case alle persone che ne hanno diritto, rispettando la collocazione della graduatoria, dell'ERP, dell'Edilizia Residenziale Pubblica; anche su questo però magari bisognerà fare qualche pensiero, nel corso della settimana usciranno i dati dell'osservatorio che c'è tutti gli anni e continuiamo ad avere nella classe centrale, cioè negli immobili piccoli, un tempo di vuoto un po' più lungo, così come negli immobili piccolissimi. Allora, forse anche a livello di conferenza dei Sindaci con la quale stiamo lavorando, le regole delle graduatorie andrebbero un po' ripensate forse anche sulla base delle dimensioni, perché mentre le case grandi vanno via come il pane, forse fermarsi, ma questo lo dico come pensiero in libertà, non ho ancora verificato se sia possibile, anche se ho iniziato a parlarne un po' con gli uffici e poi eventualmente ne parlerò con la Regione e con l'ATC, voi sapete che adesso vengono assegnate le case popolari a chi ha un punteggio grossomodo intorno ad 11, ma mi chiedo se per la classe di dimensione piccola non si possano pensare graduatorie separate e nella dimensione piccola, pur rispettando la graduatoria, magari assegnarla anche, chiedendo ovviamente le autorizzazioni regionali o facendo ragionare la Regione su questo punto, anche a chi ha un pochino di meno per diminuire il tempo di giacenza del vuoto perché sapete com'è la dinamica, vengono offerte, è troppo piccola, non mi piace, voglio vederne un'altra, la scelta è tra due, non è che sia tantissima, però le case di dimensioni piccole e addirittura quelle piccolissime a volte restano vuote per un tempo francamente troppo lungo. Bisogna ripensare quello che possiamo ripensare a livello locale, ma bisogna anche invitare forse la Regione a fare qualche pensiero in più sulla ripartizione delle graduatorie, su questo anche sulla base dei dati dell'osservatorio che verranno messi a disposizione entro la fine della settimana ovviamente si accettano anche consigli, pensieri e riflessioni per fare proposte anche in sede regionale per migliorare questo, perché francamente la giacenza lunga di un alloggio non mi piace in ogni caso. IMBESI Serena (Vice Presidente) Io, se vuole, la faccio rintervenire, però andiamo in approfondimento in Commissione, avrei anche chiesto all'Assessora di essere un pochettino più sintetica, grazie. Allora, va in Quarta Commissione l'interpellanza 02261. |