Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie, Presidente, soprattutto per il conforto nei confronti della mia assenza di feeling con questo testo. Io sarò brevissima, ho già dato atto, nelle discussioni che sono avvenute in Commissione, del fatto che i singoli Assessori hanno puntualmente illustrato le modalità con le quali hanno ridotto le proprie spese, come comunque ritengono di dover e di poter far fronte alle scadenze più rilevanti. Non posso esimermi da sottolineare che, però in più di uno, hanno ulteriormente rinviato a successive variazioni di bilancio che avrebbero ristorato i sacrifici ai quali sono stati indotti in questa prima variazione di bilancio. È evidente che utilizziamo nell'allineare progressivamente la capacità di spesa del nostro Comune alle esigenze che si rappresentano, quello che verrebbe definito un approccio incrementale, vale a dire in corso d'anno, di volta in volta, sulla base delle urgenze, laddove la possibilità si manifesta, andiamo ad accompagnare le urgenze maggiori e a cercare di tamponare le falle più evidenti, il che poteva essere giustificabile in una fase di apprendistato, lo è meno in una fase di governo che prevederebbe una maggiore capacità di programmazione, tuttavia quando la finalità è buona e condivisibile va fatta, comunque, una valutazione, diciamo più benevola, rispetto a quanto sta avvenendo e io non voglio esimermi da riconoscere alla Giunta di aver rispettato un mandato che la sua Maggioranza aveva consegnato in occasione del bilancio di previsione 2017, quando ci eravamo trovati di fronte ad una Giunta molto severa e soprattutto molto rigidamente costretta, anche a seguito delle successive osservazioni che il Collegio dei Revisori, costantemente assegnava alla Giunta e invece una Maggioranza che benevolmente continuava a impegnare la Giunta per il futuro, in un futuro non tanto definito a recuperare tutti i tagli che erano stati perpetrati. È quella funzione di lotta e di Governo che io continuavo a intravedere nel rapporto tra l'esecutivo e la Maggioranza che lo sostiene; non mi esimo, però, dal dire che alcuni di quegli impegni la Giunta sta cercando di assecondarli, e in modo particolare faccio riferimento al ripristino delle fasce di esenzione per i soggetti e le famiglie che hanno una condizione ISEE particolarmente sfavorevole, per le quali si prevede, non si sa come e non si sa quando, ma si prevede, comunque, di andare in direzione attese, e a spese, e a nostro modo di vedere, auspicabili, comunque praticate nelle Maggioranze di Governo precedente. Dico, non si sa come e non si sa quando per questa ragione, nonostante il sollecito, e alcune volte si consenta che i provvedimenti vadano in aula, più per convincimento, per sfinimento e il caso dello sfinimento è quello che mi riguarda, nonostante i numerosi solleciti non siamo riusciti a farci raccontare dall'Amministrazione quanto e come intenda praticare le esenzioni TARI, nel senso che le famiglie sono arrivate alla scadenza dell'acconto che era il 30 giugno ed è vero che le detrazioni non avvenivano nella fase dei primi due conti, ma avvenivano nelle fasi successive, quindi temporalmente l'Amministrazione è ancora in tempo ad onorare l'impegno preso con questi cittadini, ma sappiamo già che poiché non c'è corrispondenza tra il valore di quelle detrazioni, circa 4 milioni e cinquecentomila, e il valore della destinazione dei risparmi e dei tagli che oggi viene prevista in questa deliberazione, presumibilmente non tutti i soggetti che avevano ricevuto agevolazioni nei precedenti anni le riceveranno nell'anno 2017, sembra che la ragione per cui alcuni saranno penalizzati derivi da un atteggiamento di valutazione morale secondo il quale verranno penalizzate quelle famiglie che nonostante il beneficio delle detrazioni non onoravano quanto dovuto nei confronti della Tari. Ora la questione evidentemente pone un problema, c'è un problema oggettivo legato alla questione delle entrate e delle mancate entrate e qui ovviamente veniamo tutti graziosamente rinviati al piano di recupero che l'Amministrazione intende mettere in atto, ma c'è anche un problema di valutazione politica, vale a dire quali siano le condizioni familiari per le quali nonostante una serie di agevolazioni ciononostante non si trovino nelle condizioni di onorare il dovuto? È semplicemente un fatto opportunistico a cui l'Amministrazione corrisponde con sanzioni e con moral suasion, oppure è un fatto di gravità sociale maggiore di quella che noi immaginiamo? Ovviamente su queste domande veniamo rinviati alla prossima puntata presumibilmente sulla successiva variazione di bilancio, presumibilmente sull'accertamento di dati più definitivi, allora io da questo punto di vista mi trovo tra Scilla e Cariddi, nel senso che vorrei riconoscere uno sforzo fatto e con ciò anche rispondere a tutti i tifosi di questa Maggioranza che sui social hanno inneggiato alla felice reintroduzione delle detrazioni, dicendo a chi si era lamentato in precedenza, io, ma anche le organizzazioni sindacali che non sappiano cogliere l'orizzonte temporale della politica 5 Stelle, il problema è che questo orizzonte temporale ancora mi sfugge perché si prevede la detrazione, ma non è ancora chiarissimo come e quando verrà applicata, allora essendo questa la condizione di Scilla ed essendo quella di Cariddi il fatto che i colleghi del Partito Democratico mi spiegano che l'attendibilità dell'impianto finanziario non c'è anche io mi trovo costretta a non partecipare al voto, anche se devo dire ho un apertura di credito sulla buona volontà almeno rispetto al tema che ho affrontato nel mio intervento e quindi aspetto l'orizzonte temporale successivo, |