Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Passerei al punto 13, il meccanografico è lo 01446, la presentatrice è la Capogruppo Artesio, "Tutela beni comuni, modifica dell'articolo 2 dello Statuto alla Città di Torino". Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Molto brevemente, Presidente e colleghi, per ringraziare il lavoro che è stato svolto dalle Commissioni Consiliari, dalla Conferenza dei Capigruppo e dai Consigli di Circoscrizione nel valutare questa proposta che introduce la categoria dei beni comuni all'interno dei principi statutari della città di Torino, come è evidente trattandosi di un inserimento all'interno della declinazione generale dei valori di riferimento, si tratta di una cornice alla quale occorre far seguire atti amministrativi conseguenti, in parte già adottati da questa Amministrazione con il Regolamento dei beni comuni e la definizione dei patti di collaborazione, in parte da venire con l'individuazione più specifica di programmi di intervento. Quindi esprimo soltanto la soddisfazione e il ringraziamento per l'accoglienza che la proposta ha avuto. VERSACI Fabio (Presidente) È iscritto a parlare il consigliere Carretto, prego. CARRETTO Damiano Grazie, Presidente. Su questa delibera, ovviamente, se ne è già parlato in Commissione e affronta un tema che è quello dei beni comuni, che è un tema che negli ultimi anni ha preso molto piede e forse dal referendum sull'acqua pubblica, che diciamo ha posto in maniera forte l'attenzione su quelli che appunto sono i beni comuni della collettività e di cui deve essere garantita la fruizione pubblica. Tendenzialmente in questi anni chi si è occupato dei beni comuni è stato definito in maniera anche un po', diciamo così come presa in giro, benicomunista, sono stati i benicomunisti, non sempre il termine benicomunista è stato usato con un'accezione positiva, ecco, invece secondo noi il tema dei beni comuni è un tema importante, è un tema che è fondamentale che entri al centro di quella che la vita delle amministrazioni pubbliche. Potrei appunto citare un grande uomo politico italiano che è venuto appena a mancare da poco che è Stefano Rodotà che diceva appunto che i beni comuni sono a titolarità diffusa, appartengono a tutti e a nessuno, nel senso che tutti devono poter accedere ad essi e nessuno può vantare pretese esclusive, devono essere amministrati muovendo dal principio di solidarietà indisponibili per il mercato, i beni comuni si presentano così come strumento essenziale perché i diritti di cittadinanza, quelli che appartengono a tutti, in quanto persone, possono essere effettivamente esercitati. Ovviamente il tema principale dei beni comuni è la contrapposizione alla tendenza, voga negli ultimi anni, alla privatizzazione, a rendere i beni comuni oggetto di mercato fondamentalmente, quindi una dicotomia diciamo tra pubblico e privato che spesso ha fatto sì che beni della collettività siano poi stati affidati a privati per un uso esclusivo, che va contro il concetto stesso di bene comune. Pertanto sappiamo che, appunto purtroppo viste le condizioni finanziarie degli enti pubblici degli ultimi anni, l'alternativa che si è sempre posta è stata quella di fatto valorizzare i beni comuni, privatizzare i beni comuni, creare reddito e ricavo sui beni comuni e io credo che invece un'Amministrazione lungimirante deve capire quali sono appunto i beni comuni da preservare per le future generazioni, i beni comuni che devono trovare una gestione diversa, una gestione condivisa, una gestione partecipata del bene stesso e non si può sempre ridurre all'aspetto puramente economico perché un bene comune può avere risvolti ben oltre quello che è il mero valore materiale. Quindi, di fatto, riteniamo importante la proposta di modifica della Consigliera Artesio e riteniamo importante che la Città di Torino si dimostri un'Amministrazione lungimirante capace di dare ai beni comuni una gestione condivisa, aperta, fruibile e il più possibile trasparente. Quindi diciamo che come Movimento 5 Stelle siamo, siamo decisamente favorevoli a questa proposta grazie. VERSACI Fabio (Presidente) E' iscritta a parlare la Consigliera Ferrero, prego FERRERO Viviana Grazie, Presidente. Il superfluo è nemico del necessario scriveva Nietzsche nel libro "Sull'Utilità e il danno della storia nella vita" e non è superfluo, ma assolutamente necessario che la sala oggi rifletta sul concetto di tutela delle generazioni future e nel mantenere qualcosa che rimanga come beni comuni. E' un'idea di mondo quella della ragionevole follia dei beni comuni che viene innescata dal referendum dell'acqua, poi declinata nel territorio, nel verde, nel patrimonio culturale e artistico, nei confronti di una foresta, un parco e un monumento. Le risorse sono finite come anche i parchi, la terra, l'aria e l'acqua. Difendere ciò che appartiene alla collettività facendo sì che non siano più strumenti di profitto solo dei privati. I beni comuni innescano partecipazione, la gestione attiva, il prendersi cura di quello che non è nostro, non è solo nostro, ma proprio perché è anche nostro è da tenere con cura. La Costituzione nell'articolo 43 dà un breve cenno, intendendo affidare oltre che agli enti pubblici, alle comunità di lavoratori e utenti, parliamo quindi di gestione e di garanzia di accesso. La titolarità diffusa dei beni comuni che appartengono a tutti e a nessuno, ma tutti devono potervi accedere e nessuno può vantare pretese esclusive e qui proprio in quest'aula ci troviamo a dover riferire di scelte che hanno sottratto, con concessioni di 30 anni, spazi di tutti. Un tempo davvero troppo lungo, più della media di un matrimonio, più della maggiore età e il percorso verso la tutela dei beni comuni sarà un percorso nuovo di sperimentazione, ma anche assolutamente necessario per stabilire un noi nei luoghi. Quella partecipazione alla creazione di comunità che tanto è necessaria per la formazione di una città di cittadini attivi e consapevoli, quindi io ringrazio la Consigliera Artesio di questo documento che ha preparato e il nostro voto è favorevole, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Non c'è nessun altro iscritto a parlare? Capogruppo Artesio, prego. ARTESIO Eleonora Soltanto per comunicare a lei, Presidente, e al Consiglio che accanto all'atto deliberativo viene presentato un emendamento, il quale emendamento è l'esatto recepimento dei pareri espressi dalle Circoscrizioni che sono tutti pareri favorevoli. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Capogruppo Artesio. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione l'emendamento che recepisce il parere delle circoscrizioni. Prego, Consiglieri, votate. Se i Consiglieri hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. Presenti 29, astenuti 2, favorevoli 27. Dichiaro l'emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei alla votazione della delibera stessa, ricordando al Consiglio che per questa delibera serve la maggioranza qualificata cioè 27, 27 favorevoli, in caso non si raggiungesse il numero, la delibera viene sospesa in aula e portata al prossimo Consiglio e basterà una semplice maggioranza. Quindi pongo in votazione la delibera, prego, Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 29, astenuti 2, favorevoli 27, dichiaro la delibera approvata. |