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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Luglio 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 41
MOZIONE 2017-00966
"SCONTI PROGRESSIVI SULL'ABBONAMENTO ANNUALE GTT PER I NUCLEI FAMILIARI NUMEROSI" PRESENTATA IN DATA 15 MARZO 2017 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO. (testo coordinato)
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
La 966 presentata dal Consigliere Magliano e dalla Consigliera Canalis avente ad
oggetto: "Sconti progressivi sull'abbonamento annuale GTT per i nuclei familiari
numerosi" invece è in discussione, per l'illustrazione Consigliere Magliano. Questa
proposta di mozione è stata discussa già in occasione di una Commissione congiunta
Servizi Pubblici Locali e II; ci sono tre emendamenti che sono stati presentati dallo
stesso Consigliere Magliano, a cui lascio la parola. Prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, ma questa è una proposta di mozione che ho emendato perché
nella discussione che abbiamo fatto in Commissione evidentemente riportavo all'interno
del sistema del trasporto anche il bike sharing, quindi ToBike, ho eliminato quindi con i
miei emendamenti ogni riferimento al tema ToBike per soffermarmi sul tema legato ad
un concetto e il concetto è questo: è vero che quest'Amministrazione vuole introdurre il
parametro ISEE per l'accesso ai servizi, ma questa mozione, come scrivo, impegna la
Sindaca, il Comune di Torino e la partecipata GTT ad introdurre agevolazioni tariffarie
basate su un sistema di scontistica progressiva per l'acquisto di abbonamenti annuali
GTT per i nuclei familiari numerosi, questo perché? Perché parlo anche alla luce del
fatto che ho l'onore di far parte dell'Osservatorio Nazionale della famiglia, quello
istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I dati che noi abbiamo rispetto
alla denatalità di questo Paese sono dei dati oggettivamente impressionanti e non è detto
che alcune politiche a favore della natalità possano invertire il trend, ma di sicuro
possono aiutare, questo è un dato abbastanza oggettivo e da qui l'idea e questa è la
prima di tanti atti che proverò a produrre in Consiglio Comune dove si mette al centro
invece il moltiplicatore, quindi non solo il fattore ISEE, ma che si attribuisce ad una
famiglia che ha messo la mondo più di un figlio, due, tre, quattro, è invece un valore
aggiunto e quindi si prova come in Francia, ad esempio, il terzo figlio viene definito
così nella vulgata figlio del commercialista perché dal terzo in figlio in poi si applica
alla famiglia tutta una serie di politiche di scontistiche di non pagamento di alcune
tariffe, di alcune tasse decisamente importanti, il nostro Paese purtroppo è indietro su
questo ed è indietro rispetto agli ultimi 60 anni di politiche non fatte a favore della
famiglia e quindi della natalità. Nell'interpellanza, nell'atto, scusate, nella mozione
inserivo alcuni elementi, un nucleo familiare composto da due adulti spende 620 euro
per il pagamento di due abbonamenti annuali per la mobilità con i mezzi pubblici, un
nucleo familiare composto da due adulti e due figli under 26 arriva a spendere 1.020
euro per i diversi abbonamenti, quindi quest'idea è l'idea un po' di provare a pensare
non soltanto ad una mera applicazione dell'ISEE, che comporta di suo dei problemi,
perché il nuovo ISEE per come è stato strutturato di fatto è un po' come se eliminasse,
di fatto lo farà, elimina una serie di soggetti che prima potevano accedere a misure di
welfare perché di fatto i nuovi coefficienti ISEE buttano fuori perché valorizzano beni
della famiglia e quindi secondo me li butteranno fuori da alcune misure di welfare,
questo invece prova a pensare ad una modalità per cui più figli hai, meno costerà
l'abbonamento, ma è in fase progressiva, questo per dare un valore politico alla scelta
che viene fatta da queste famiglie. Io ringrazio la Consigliere Canalis di aver sottoscritto
questo atto, mi sarebbe piaciuto che ci fosse anche l'Assessore Leon, però a differenza
del collega che mi ha proceduto non avrò questa... Scusi, non Leon, scusate, Lapietra,
però a differenza del Consigliere che mi ha preceduto non avrò questa fortuna di
sentirmi dare il parere della Giunta. Prendo atto e mi taccio.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie, Consigliere Magliano. Ricordo che il nostro regolamento non prescrive il parere
della Giunta sulle proposte di mozione, tra l'altro lei sa, i Consiglieri Comunali hanno
delle proprie prerogative, funzioni e compiti, quelli di indirizzare la Giunta, quindi non
c'è bisogno del parere della Giunta per gli atti di indirizzo del Consiglio Comunale. Ha
chiesto di parlare il Consigliere Malanca, prego.

MALANCA Roberto
Grazie, Presidente. Prendo la parola per dichiarare sostanzialmente il nostro voto
contrario a questa mozione, una mozione di cui pure apprezziamo l'intento in quanto
l'intento è quello di dare una maggiore valenza a chi ha condizioni economiche diciamo
peggiori rispetto ad altri. Quello che riteniamo però è che contenga alcune valutazioni
che si discostano alquanto da quelle che sono le Linee Programmatiche di
quest'Amministrazione, cioè nel concreto mentre siamo favorevoli a manovre tariffarie
che aumentino la giustizia sociale e che quindi nello stesso tempo promuovano l'uso del
mezzo pubblico collettivo alternativo all'auto, non possiamo non rilevare che in questa
mozione però si prende in esame soltanto il valore assoluto di importi degli
abbonamenti rispetto al numero di figli, non si considera minimamente quella che è la
situazione economica familiare. Non è detto che l'effetto al crescere del numero dei
componenti della famiglia su quella che è la disponibilità del reddito di una famiglia sia
così automaticamente correlato al numero dei componenti di questa famiglia, non si può
escludere completamente come chiede questa mozione quella che è la considerazione
del livello di reddito della famiglia. È evidente che date due famiglie di eguale numero
di componenti non sono identiche semplicemente perché hanno lo stesso numero di
figli, ma si deve assolutamente prendere in considerazione quello che è il reddito
disponibile pro capite all'interno della famiglia, che è esattamente quello che fa l'ISEE.
L'ISEE tra l'altro viene utilizzato su tutte le agevolazioni di tipo sociale, sulle tasse
universitarie, sulla mensa scolastica come diciamo il mezzo migliore che abbiamo a
questo punto a disposizione per poter considerare le capacità economiche di una
famiglia e quindi il merito di poter avere delle agevolazioni su quelli che sono i servizi
sociali universalmente disponibili. Ricordo anche a questo proposito che allo studio e
questi criteri sono già stati diciamo almeno sommariamente esposti in una Commissione
Servizi Pubblici Locali una completa e anche complessa revisione tariffaria di quello
che è il costo del Trasporto Pubblico Locale a Torino e questa revisione tariffaria
prenderà in esame proprio i due aspetti, cioè sia il numero dei componenti della famiglia
che anche la disponibilità di reddito all'interno della famiglia, proprio attraverso ISEE.
E questo devo dire è forse il modo più completo per affrontare questo tipo di
problematica senza prendere esclusivamente e automaticamente in considerazione solo
ed esclusivamente il numero, perché il numero non ci dice nulla di quanto quella
famiglia abbia o meno a proprio carico come peso l'importo di un abbonamento al
Servizio Pubblico Locale. E questo ci sembra il motivo forse fondante e sufficiente per
non votare favorevolmente a questa mozione che ci sembra alquanto parziale sulla
problematica. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Consigliere Magliano o lascio la parola alla Consigliera Canalis? Come preferisce.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma su questo fortunatamente ci divide proprio un'impostazione
politica e per fortuna perché ne abbiamo votate già fin troppe di misure insieme, lo dico
perché a mio giudizio invece l'idea di pensare ad un sistema progressivo dice anche
dove l'Amministrazione ammette il valore, per cui è chiaro che l'ISEE per come è fatto,
per come è strutturato e penso che lei convenga con me che il nuovo calcolo dell'ISEE
oggettivamente non renderà merito alle famiglie perché abbiamo inserito all'interno di
questo ISEE alcuni elementi che, secondo me, creano dei grossi problemi di accesso al
welfare, questo è un dato di fatto. Se iniziamo a mettere all'interno dell'ISEE tutta una
serie di elementi che prima non c'erano, né oggi ci sono non diremmo che..., abbiamo
detto che non ci saranno più delle povertà perché di colpo quelle persone lì avranno un
parametro ISEE molto più alto perché abbiamo inserito altri elementi che prima non
c'erano, basta paragonare i due ISEE, ma questo è un dato di fatto che mi fa piacere che
la Consigliera Montalbano annuisca perché questo è il dato, basta cambiare il criterio e
tu crei più o meno poveri o più o meno utenti di un sistema di welfare del Paese, però...
Invece la mia impostazione è riconoscere, invece, al fatto di avere più o meno figli
anche rispetto ad un dato legato alla natalità del Paese, come sapete, il fattore +1 si
genera solo ed esclusivamente arrivando al terzo di figlio, con due si mantiene il
numero, con uno già siamo in decrescita. Detto questo, il mio obbiettivo era provare a
pensare a dei sistemi, tra l'altro quest'Amministrazione, precedentemente, e devo dirlo
fatto da un Assessore con la quale non condividevo praticamente nulla, l'Assessore
Pellerino, che aveva creato addirittura l'ISEC perché alla luce dell'ISEE si inserivano
dei parametri diversi dove la politica della città iniziava a dire "partendo dall'ISEE io
riconosco più o meno meritoria una condizione piuttosto che un'altra", quindi cambiava
addirittura o inseriva all'interno dell'ISEE dei criteri nuovi, per cui da questo punto di
vista io penso invece che un sistema di incentivazione che vada a caricare di più sulle
persone che sono sole e carichi sempre meno sulle persone che mettono a mondo dei
figli questa è una scelta politica, è una scelta politica perché è un valore in sé, io sono
assolutamente favorevole alla parità scolastica in quanto la parità scolastica è un valore
in sé perché le tasse coi cittadini che hanno messo al mondo i figli comunque le stanno
pagando e stanno decidendo di pagare la scuola due volte, ma questo per dire qual è
l'impostazione politica che io sostengo e la sostengo perché penso che di denatalità
questo paese morirà perché se guardiamo le statistiche noi di fatto nel 2070 avremo un
Paese che oggettivamente avrà dei problemi enormi, dei problemi enormi che avranno a
che fare sia col sistema previdenziale, sia col nostro sistema di welfare. Detto questo, io
prendo atto che il criterio da questo punto di vista è partire dal reddito, io invece parto
dal valore, è secondo una serie di politiche incentivanti rispetto a giovani coppie che si
stanno facendo la domanda se fare il secondo o il terzo figlio, secondo me questo è un
tema, un tema che la politica non dico che debba negare, ma può aiutare o incentivare,
di sicuro ma questo lo dico senza infingimenti, non è che il fatto di essere madre o padre
ha a che fare con quanti benefici fiscali ho, ma è vero che ci sono Paesi che hanno delle
politiche fiscali di incentivo, indipendentemente dal reddito, che di fatto hanno
raggiunto dei risultati assolutamente positivi, però detto questo io evidentemente credo
politicamente in questo atto, prendo atto che la maggioranza ha un'altra impostazione, è
bene così, mi taccio, attendo poi la votazione, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie, Consigliere Magliano. Consigliera Canalis.

CANALIS Monica
Sì, grazie, Presidente. Ho volentieri sottoscritto l'atto del Consigliere Magliano perché è
il primo atto che vediamo in questo anno a favore per le politiche della famiglia, non
abbiamo visto nient'altro se non qualche svarione. Quindi, mi stupisce o perlomeno
chiarifica ulteriormente la vostra visione sul tema delle politiche familiari, la posizione
che avete assunto, cioè il primo atto che tra l'altro era un atto su un tema neanche così
centrale o semplicemente anche forse un modo per tastare il terreno su questo
approccio, voi avete stroncato nettamente. Io non ho avuto la possibilità di partecipare
alle Commissioni in cui questo atto è stato discusso, quindi io non so se la vostra
posizione era già stata esplicitata in quella sede, non so se vi eravate offerti di emendare
l'atto per trovare un punto di incontro e manifestare comunque la vostra attenzione alle
famiglie numerose, quindi non voglio giudicare senza sapere, anzi vi chiederei di
dirvelo, quello che è emerso però oggi nella discussione è un rigetto di una proposta di
attenzione a quelle famiglie con figli che se poi andiamo ad analizzare sociologicamente
anche il tessuto sociale non solo della città di Torino, ma di tutto il Paese di sicuro non
sono le famiglie più abbienti, poi possiamo discutere sul punto di vista partiamo dal
reddito o partiamo dalla presenza di figli, ma di certo possiamo dire che la maggior
parte dei nuclei familiari numerosi non appartengono alle fasce più alte della
popolazione, quindi voi, oggi, potete nascondervi dietro questo criterio della
progressività e della mancanza dell'applicazione del criterio ISEE, ma in realtà state una
volta in più rifiutando di avere un'attenzione per le famiglie della città.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Consigliera Grippo.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie. Provavo un estremo tentativo perché è proprio mai frase più azzeccata, si
butta via il bambino con l'acqua sporca, Consigliere Malanca, nel senso che sono più
d'accordo, lei lo sa probabilmente, rispetto alla narrativa sono più d'accordo con lei che
non con il Consigliere Magliano, però insomma noi apparteniamo ad una coalizione
dove ci sono sensibilità diverse, però il testo, come dire, rinuncia ad una narrazione sui
valori e pone dei dati che sono incontrovertibili, chiaramente la Consigliera Canalis
faceva notare che non è difficile credere che le famiglie numerose siano quelle che
coincidono anche con le famiglie meno abbienti e quindi l'idea che si possano
immaginare finalmente delle misure di sostegno per quelle famiglie e non partendo
necessariamente dai valori, ma partendo da una condizione oggettiva si possa
finalmente intraprendere una misura di sostegno, mi sembra che non fosse così
sbagliato, io non lo so se nei lavori di Commissione ci fosse stato un tentativo da parte
della maggioranza di provare ad emendare, comunque di trovare un punto di incontro,
ripeto, per non buttare via il bambino con l'acqua sporca, che il bambino sia uno, due,
tre o quattro poi per me fa poca differenza, onestamente chiedo ancora se ci sia pur non
essendo firmataria dell'atto e ripeto partendo da assunti completamente diversi se non ci
sia ancora margine per farci un ragionamento sopra prima di andare a bocciarlo, lo
chiedo perché tanto si è parlato di sostegno alle fasce più deboli della popolazione, tanto
si è parlato di contrasto alla povertà, addirittura la sensibilità del Presidente ha fatto sì
che la mia proposta sullo sportello del micro credito che è tagliata su un discorso
completamente diverso, ma mi fa piacere comunque che ci sia anche un occhio rispetto
a quella Commissione che si occupa di fragilità, mi domando se ci sia ancora del
margine, ecco, sentendo la discussione in modo terzo, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Io sosterrò la mozione che è stata presentata dai colleghi del Consiglio prescindendo
dalle motivazioni con le quali il Consigliere Magliano l'ha illustrata, perché non credo
che sia qui in discussione una propensione maggiore rispetto alla progressività oppure
una propensione maggiore rispetto al sostegno alla genitorialità e alle famiglie
numerose. Il concorso progressivo al mantenimento delle funzioni pubbliche non è
un'opinione sulla quale si possa essere d'accordo, è un principio costituzionale, quindi
il criterio della progressività non è in discussione, è un dato della comunità statuale
nella quale ci riconosciamo, d'altro canto è anche vero che il problema della costruzione
del reddito e della redistribuzione del reddito è multifattoriale, tant'è che i tavoli
nazionali sulla povertà, molto spesso, suggeriscono e incentivano politiche che tendono
a produrre un secondo reddito nel nucleo familiare piuttosto che sostenere con ausili ed
interventi aggiuntivi le famiglie monoreddito, quindi esiste un problema oggettivo di
redistribuzione della ricchezza all'interno al nucleo in rapporto ai componenti del
nucleo stesso che fa sì che noi possiamo avere delle situazioni sfavorevoli in famiglie
monoreddito con un minore e situazioni più favorevoli, in principio della
redistribuzione, in famiglie con più redditi e con più minori, quindi dal punto di vista
della alternativa tra le due opzioni io non mi riconoscerei in questo tipo di discussione.
Ho sempre dato per scontato, però, che questa mozione incrociasse un'attenzione
particolare con un quadro generale di partecipazione ai costi dei servizi e delle
prestazioni cittadine che è stato annunciato negli indirizzi programmatici della Giunta e
che individua appunto l'ISEE come uno degli indicatori, quindi era l'incrocio
quell'elemento virtuoso che dal mio punto di vista può strutturare migliori condizioni di
giustizia sociale, più favorevole partecipazione di tutte le persone all'uso dei servizi
collettivi. Il fatto che la maggioranza abbia rifiutato di concorrere a definire il quadro e
la cornice di questa mozione con un semplice periodo, nell'ambito della definizione
della problematica e del quadro tariffario, si assume il significato e l'intenzione di
questa mozione mi sembra che in qualche modo abbia, devo dire in modo non tanto
virtuoso, consentito alla maggioranza di sfuggire ad un confronto che ha degli elementi
di merito di tutto rispetto, in più sottolineo questo punto di vista è proprio l'analisi
sociologica che si restituisce anche il fatto che le famiglie più numerose oggi nel nostro
contesto sono le famiglie che sono esito di flussi e di percorsi migratori e ho ad esempio
apprezzato il fatto che gli estensori della mozione non parlino di cittadine e cittadini, ma
di famiglie con presenza di minori, quindi a me sembra che questa mozione possa essere
condivisa da approcci culturali e politici diversi, perché persegua un fine ragionevole
che potesse essere virtuosamente incrociata con l'analisi sulle tariffe che la Giunta vorrà
fare.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Bene, grazie. Ancora il Consigliere Rosso, prego.

ROSSO Roberto
Sul sostegno al reddito della famiglia numerosa credo che almeno in linea di principio
qui tutti si sia d'accordo, io perlomeno lo sono in maniere ben evidente, però c'è un
però, lo ricordava adesso la Consigliera Artesio, per le ragioni proprio da lei citate in
funzione delle quali lei diceva che questa è una delibera, è una proposta di mozione
avanzata perché non fa distinzione tra cittadini e residenti per le stesse ragioni io sono
nettamente contrario a quest'impostazione perché ritengo che il welfare non possa
essere indiscriminatamente attribuito a tutti coloro che vengono ospitati qui in questa
nostra Nazione, credo che a prescindere dalla pelle, dalle ideologie, dalla cultura e dalla
religione uno che abbia trascorso 10 anni in Italia debba avere diritto ad essere cittadino
con le conseguenti potenzialità, ma credo che sia molto ingiusto e molto sbagliato che
sulla pelle di tanti italiani ci siano comunità intere che venute qui da noi ricevano una
preferenzialità su altri che tanti cittadini italiani non ricevono, allora da questo punto di
vista io l'ho detto, anche sovrabbondantemente, in campagna elettorale. Ritengo che
anche su questo tema bisognerebbe distinguere perché pur condividendo in partenza la
posizione del Consigliere Magliano questa distinzione omessa tra cittadini e residenti mi
impedisce di votare la mozione.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie, Consigliere Rosso. Io non ho altri iscritti a parlare. No, si stanno moltiplicando
invece. Consigliere Tresso, prego. È acceso, prego, Consigliere Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Ma io volevo solo fare una proposta molto semplice, visto che..., io
condivido gli interventi che mi hanno preceduto, cioè sulla necessità di approfondire
quello che io ritengo essere, per come ho letto la mozione, un intento più che valevole e
condivisibile, cioè di favorire in qualche modo con delle politiche anche di attenzione
alle famiglie e sicuramente famiglie numerose che si possono porre in un alveo di
maggiore fragilità, voglio dire, poi è vero che bisogna verificare anche quello che sia un
ISEE parametrato sulla componente dei nuclei; pensiamo anche che, comunque, un
nucleo strutturalmente più numeroso con dei bambini, con dei ragazzi ha anche magari
delle esigenze, che non sono poi di sopravvivenza, ma che sono magari di potersi
permettere delle vacanze decenti, voglio dire, per cui anche tutto quello che va ad
affliggere a quello che è il budget familiare può essere comunque una limitazione a
delle sacrosante aspettative. Alla luce di questo e viste anche le considerazioni in merito
ad un approfondimento su cui io discosto dall'intervento del Consigliere Rosso, ma che
comunque richiede magari un'analisi un pochino più dettagliata, la mia proposta è
quella di tornare in Commissione per magari valutare sempre che la maggioranza sia
disponibile ad un percorso non ostativo tout court, ma magari di confronto per rivedere
le posizione e approfondire, sicuramente emendare e completare, magari secondo questo
approccio che oggi è stato espresso e che in parte è anche condivisibile, preparando un
argomento condiviso che sarebbe comunque un'opportunità che come Consiglio
possiamo darci, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Consigliera Canalis.

CANALIS Monica
Il mio intervento ricalca quello del Consigliere Tresso, faccio anche appello alla
maggioranza perché si torni in Commissione e si tenti di trovare un punto di incontro
sull'atto, magari anche estendendo la discussione alla IV Commissione, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie. Non ho altri iscritti a parlare. Magliano, prego. Malanca, il Consigliere Malanca.
Malanca, prego, e poi Mogliano.

MALANCA Roberto
Prendo atto di tutte le perplessità, ma vedete nel momento in cui si sta completamente
rivedendo, per la prima volta da più di 20 anni, l'intero sistema tariffario del trasporto
pubblico, in cui si sta rivendendo proprio in un'ottica di ridistribuzione di quelli che
sono i parametri con cui vengono fatti pagare questi servizi e sono criteri che tengono
perfettamente conto di quella che è la ridistribuzione del reddito tra le famiglie più
abbienti e le famiglie meno abbienti, tra le famiglie monoreddito, non
dimentichiamocelo che le famiglie monoreddito non sono privilegiate rispetto alle altre
famiglie, cioè il fatto che si prenda solo ed esclusivamente in considerazione il numero
dei componenti senza considerare se questi producono o non producono reddito, se
questi sono o non sono l'elemento discriminante tra una famiglia diciamo possidente o
non possidente, diciamolo pure in termini espliciti, beh, questo è assolutamente
fuorviante e non ha, secondo noi, alcuna correlazione con i criteri che noi useremmo nel
rivedere questo sistema tariffario. C'è stata una Commissione, c'è stato un confronto,
c'è stata la possibilità di discutere nel merito di questa questione, direi che è stata
liberata per l'aula, per noi in questo momento non ci sono ulteriori elementi che ritengo
siano utili per una discussione, nel caso si potrà rivedere nel momento in cui verranno
esplicitati i parametri in base ai quali verranno stabilite le nuove tariffe degli
abbonamenti del trasporto pubblico, allora si potrà entrare nel merito dei singoli
parametri e vedere se questi risultano o meno giustificati da un punto di vista di equità
sociale e lì si potrà entrare nel merito dei singoli parametri, mi spiace, ma per quello che
ci riguarda il numero di componenti della famiglia è un parametro talmente isolato dalla
realtà sociale che noi abbiamo che assolutamente non può essere il parametro
discriminante per considerare il sistema tariffario da applicare sui cittadini, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma non voglio tediare l'aula, nè i Consiglieri di maggioranza su
dati e statistiche dei vari rapporti degli Osservatori che dimostrano che il numero di figli
in sé l'aumento della natalità in sé porta nell'arco di 15 anni un aumento di PIL,
indipendentemente dal reddito di quelle famiglie, ma questo fa parte anche
dell'approccio che ognuno di noi ha con la politica, se studia di più, se studia di meno,
se approfondisce di più, se approfondisce di meno, per cui non tedierò il Consigliere
Malanca su questo aspetto, ma chiedo, visto che è evidente che questo atto verrà
bocciato, nel suo ripensare insieme all'Assessore al sistema anche di fare questo tipo di
approfondimento, penso che ne troverà e ne avrà un giovamento personale. Come solo
dato oggettivo, quello del numero di nuovi italiani messi al mondo, su una scala di 15
anni, però questo fa parte delle culture che ognuno si è fatto nella sua storia, nella sua
vita politica e professionale. Detto questo, non ritiro l'atto perché non penso che debba
essere oggetto di un'impantanatura dove alla fine ne va il giusto impulso, il giusto
sentimento di tutti rispetto al valore della famiglia, delle famiglie numerose, le chiedo
pertanto, Presidente, di poter procedere al voto, almeno su questo atto, che come diceva
la Consigliera io apposta non ho fatto alcun tipo di differenza tra famiglie e famiglie, è
un concetto laico quello di famiglia e di figli, peraltro non ho neanche specificato la
modalità con cui si è diventati mamme o papà, quindi ho cercato di renderla il più laica
possibile, non ho voluto far riferimento rispetto alla nazionalità perché oggettivamente
quando uno può accedere a quel tipo di servizio se famiglia oggettivamente vuol dire
che è riconosciuta dallo Stato Italiano, per cui le chiedo, Presidente, di metterla in
votazione con gli emendamenti, quindi un solo voto e sono gli emendamenti quei tre
che ho proposto che eliminano ogni riferimento al ToBike, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Naturalmente l'atto come richiesto dal primo firmatario Consigliere Magliano
ovviamente va in votazione, quindi io non avendo altri iscritti a parlare do per scontato,
Consigliere Magliano, che il testo sia coordinato degli emendamenti che lei ha proposto,
quindi il documento che noi mettiamo in votazione, Consiglieri, è coordinato e quindi
integra gli emendamenti del Consigliere Magliano. Se non vi sono altri metterei in
votazione. Prego, Consiglieri, votate. Se i Consiglieri hanno votato, chiudiamo la
votazione. Presenti al voto 31, votanti 31, favorevoli 8, contrari 23, la proposta di
mozione è così respinta.
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