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LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) La 966 presentata dal Consigliere Magliano e dalla Consigliera Canalis avente ad oggetto: "Sconti progressivi sull'abbonamento annuale GTT per i nuclei familiari numerosi" invece è in discussione, per l'illustrazione Consigliere Magliano. Questa proposta di mozione è stata discussa già in occasione di una Commissione congiunta Servizi Pubblici Locali e II; ci sono tre emendamenti che sono stati presentati dallo stesso Consigliere Magliano, a cui lascio la parola. Prego. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente, ma questa è una proposta di mozione che ho emendato perché nella discussione che abbiamo fatto in Commissione evidentemente riportavo all'interno del sistema del trasporto anche il bike sharing, quindi ToBike, ho eliminato quindi con i miei emendamenti ogni riferimento al tema ToBike per soffermarmi sul tema legato ad un concetto e il concetto è questo: è vero che quest'Amministrazione vuole introdurre il parametro ISEE per l'accesso ai servizi, ma questa mozione, come scrivo, impegna la Sindaca, il Comune di Torino e la partecipata GTT ad introdurre agevolazioni tariffarie basate su un sistema di scontistica progressiva per l'acquisto di abbonamenti annuali GTT per i nuclei familiari numerosi, questo perché? Perché parlo anche alla luce del fatto che ho l'onore di far parte dell'Osservatorio Nazionale della famiglia, quello istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I dati che noi abbiamo rispetto alla denatalità di questo Paese sono dei dati oggettivamente impressionanti e non è detto che alcune politiche a favore della natalità possano invertire il trend, ma di sicuro possono aiutare, questo è un dato abbastanza oggettivo e da qui l'idea e questa è la prima di tanti atti che proverò a produrre in Consiglio Comune dove si mette al centro invece il moltiplicatore, quindi non solo il fattore ISEE, ma che si attribuisce ad una famiglia che ha messo la mondo più di un figlio, due, tre, quattro, è invece un valore aggiunto e quindi si prova come in Francia, ad esempio, il terzo figlio viene definito così nella vulgata figlio del commercialista perché dal terzo in figlio in poi si applica alla famiglia tutta una serie di politiche di scontistiche di non pagamento di alcune tariffe, di alcune tasse decisamente importanti, il nostro Paese purtroppo è indietro su questo ed è indietro rispetto agli ultimi 60 anni di politiche non fatte a favore della famiglia e quindi della natalità. Nell'interpellanza, nell'atto, scusate, nella mozione inserivo alcuni elementi, un nucleo familiare composto da due adulti spende 620 euro per il pagamento di due abbonamenti annuali per la mobilità con i mezzi pubblici, un nucleo familiare composto da due adulti e due figli under 26 arriva a spendere 1.020 euro per i diversi abbonamenti, quindi quest'idea è l'idea un po' di provare a pensare non soltanto ad una mera applicazione dell'ISEE, che comporta di suo dei problemi, perché il nuovo ISEE per come è stato strutturato di fatto è un po' come se eliminasse, di fatto lo farà, elimina una serie di soggetti che prima potevano accedere a misure di welfare perché di fatto i nuovi coefficienti ISEE buttano fuori perché valorizzano beni della famiglia e quindi secondo me li butteranno fuori da alcune misure di welfare, questo invece prova a pensare ad una modalità per cui più figli hai, meno costerà l'abbonamento, ma è in fase progressiva, questo per dare un valore politico alla scelta che viene fatta da queste famiglie. Io ringrazio la Consigliere Canalis di aver sottoscritto questo atto, mi sarebbe piaciuto che ci fosse anche l'Assessore Leon, però a differenza del collega che mi ha proceduto non avrò questa... Scusi, non Leon, scusate, Lapietra, però a differenza del Consigliere che mi ha preceduto non avrò questa fortuna di sentirmi dare il parere della Giunta. Prendo atto e mi taccio. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Grazie, Consigliere Magliano. Ricordo che il nostro regolamento non prescrive il parere della Giunta sulle proposte di mozione, tra l'altro lei sa, i Consiglieri Comunali hanno delle proprie prerogative, funzioni e compiti, quelli di indirizzare la Giunta, quindi non c'è bisogno del parere della Giunta per gli atti di indirizzo del Consiglio Comunale. Ha chiesto di parlare il Consigliere Malanca, prego. MALANCA Roberto Grazie, Presidente. Prendo la parola per dichiarare sostanzialmente il nostro voto contrario a questa mozione, una mozione di cui pure apprezziamo l'intento in quanto l'intento è quello di dare una maggiore valenza a chi ha condizioni economiche diciamo peggiori rispetto ad altri. Quello che riteniamo però è che contenga alcune valutazioni che si discostano alquanto da quelle che sono le Linee Programmatiche di quest'Amministrazione, cioè nel concreto mentre siamo favorevoli a manovre tariffarie che aumentino la giustizia sociale e che quindi nello stesso tempo promuovano l'uso del mezzo pubblico collettivo alternativo all'auto, non possiamo non rilevare che in questa mozione però si prende in esame soltanto il valore assoluto di importi degli abbonamenti rispetto al numero di figli, non si considera minimamente quella che è la situazione economica familiare. Non è detto che l'effetto al crescere del numero dei componenti della famiglia su quella che è la disponibilità del reddito di una famiglia sia così automaticamente correlato al numero dei componenti di questa famiglia, non si può escludere completamente come chiede questa mozione quella che è la considerazione del livello di reddito della famiglia. È evidente che date due famiglie di eguale numero di componenti non sono identiche semplicemente perché hanno lo stesso numero di figli, ma si deve assolutamente prendere in considerazione quello che è il reddito disponibile pro capite all'interno della famiglia, che è esattamente quello che fa l'ISEE. L'ISEE tra l'altro viene utilizzato su tutte le agevolazioni di tipo sociale, sulle tasse universitarie, sulla mensa scolastica come diciamo il mezzo migliore che abbiamo a questo punto a disposizione per poter considerare le capacità economiche di una famiglia e quindi il merito di poter avere delle agevolazioni su quelli che sono i servizi sociali universalmente disponibili. Ricordo anche a questo proposito che allo studio e questi criteri sono già stati diciamo almeno sommariamente esposti in una Commissione Servizi Pubblici Locali una completa e anche complessa revisione tariffaria di quello che è il costo del Trasporto Pubblico Locale a Torino e questa revisione tariffaria prenderà in esame proprio i due aspetti, cioè sia il numero dei componenti della famiglia che anche la disponibilità di reddito all'interno della famiglia, proprio attraverso ISEE. E questo devo dire è forse il modo più completo per affrontare questo tipo di problematica senza prendere esclusivamente e automaticamente in considerazione solo ed esclusivamente il numero, perché il numero non ci dice nulla di quanto quella famiglia abbia o meno a proprio carico come peso l'importo di un abbonamento al Servizio Pubblico Locale. E questo ci sembra il motivo forse fondante e sufficiente per non votare favorevolmente a questa mozione che ci sembra alquanto parziale sulla problematica. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Consigliere Magliano o lascio la parola alla Consigliera Canalis? Come preferisce. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma su questo fortunatamente ci divide proprio un'impostazione politica e per fortuna perché ne abbiamo votate già fin troppe di misure insieme, lo dico perché a mio giudizio invece l'idea di pensare ad un sistema progressivo dice anche dove l'Amministrazione ammette il valore, per cui è chiaro che l'ISEE per come è fatto, per come è strutturato e penso che lei convenga con me che il nuovo calcolo dell'ISEE oggettivamente non renderà merito alle famiglie perché abbiamo inserito all'interno di questo ISEE alcuni elementi che, secondo me, creano dei grossi problemi di accesso al welfare, questo è un dato di fatto. Se iniziamo a mettere all'interno dell'ISEE tutta una serie di elementi che prima non c'erano, né oggi ci sono non diremmo che..., abbiamo detto che non ci saranno più delle povertà perché di colpo quelle persone lì avranno un parametro ISEE molto più alto perché abbiamo inserito altri elementi che prima non c'erano, basta paragonare i due ISEE, ma questo è un dato di fatto che mi fa piacere che la Consigliera Montalbano annuisca perché questo è il dato, basta cambiare il criterio e tu crei più o meno poveri o più o meno utenti di un sistema di welfare del Paese, però... Invece la mia impostazione è riconoscere, invece, al fatto di avere più o meno figli anche rispetto ad un dato legato alla natalità del Paese, come sapete, il fattore +1 si genera solo ed esclusivamente arrivando al terzo di figlio, con due si mantiene il numero, con uno già siamo in decrescita. Detto questo, il mio obbiettivo era provare a pensare a dei sistemi, tra l'altro quest'Amministrazione, precedentemente, e devo dirlo fatto da un Assessore con la quale non condividevo praticamente nulla, l'Assessore Pellerino, che aveva creato addirittura l'ISEC perché alla luce dell'ISEE si inserivano dei parametri diversi dove la politica della città iniziava a dire "partendo dall'ISEE io riconosco più o meno meritoria una condizione piuttosto che un'altra", quindi cambiava addirittura o inseriva all'interno dell'ISEE dei criteri nuovi, per cui da questo punto di vista io penso invece che un sistema di incentivazione che vada a caricare di più sulle persone che sono sole e carichi sempre meno sulle persone che mettono a mondo dei figli questa è una scelta politica, è una scelta politica perché è un valore in sé, io sono assolutamente favorevole alla parità scolastica in quanto la parità scolastica è un valore in sé perché le tasse coi cittadini che hanno messo al mondo i figli comunque le stanno pagando e stanno decidendo di pagare la scuola due volte, ma questo per dire qual è l'impostazione politica che io sostengo e la sostengo perché penso che di denatalità questo paese morirà perché se guardiamo le statistiche noi di fatto nel 2070 avremo un Paese che oggettivamente avrà dei problemi enormi, dei problemi enormi che avranno a che fare sia col sistema previdenziale, sia col nostro sistema di welfare. Detto questo, io prendo atto che il criterio da questo punto di vista è partire dal reddito, io invece parto dal valore, è secondo una serie di politiche incentivanti rispetto a giovani coppie che si stanno facendo la domanda se fare il secondo o il terzo figlio, secondo me questo è un tema, un tema che la politica non dico che debba negare, ma può aiutare o incentivare, di sicuro ma questo lo dico senza infingimenti, non è che il fatto di essere madre o padre ha a che fare con quanti benefici fiscali ho, ma è vero che ci sono Paesi che hanno delle politiche fiscali di incentivo, indipendentemente dal reddito, che di fatto hanno raggiunto dei risultati assolutamente positivi, però detto questo io evidentemente credo politicamente in questo atto, prendo atto che la maggioranza ha un'altra impostazione, è bene così, mi taccio, attendo poi la votazione, grazie. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Grazie, Consigliere Magliano. Consigliera Canalis. CANALIS Monica Sì, grazie, Presidente. Ho volentieri sottoscritto l'atto del Consigliere Magliano perché è il primo atto che vediamo in questo anno a favore per le politiche della famiglia, non abbiamo visto nient'altro se non qualche svarione. Quindi, mi stupisce o perlomeno chiarifica ulteriormente la vostra visione sul tema delle politiche familiari, la posizione che avete assunto, cioè il primo atto che tra l'altro era un atto su un tema neanche così centrale o semplicemente anche forse un modo per tastare il terreno su questo approccio, voi avete stroncato nettamente. Io non ho avuto la possibilità di partecipare alle Commissioni in cui questo atto è stato discusso, quindi io non so se la vostra posizione era già stata esplicitata in quella sede, non so se vi eravate offerti di emendare l'atto per trovare un punto di incontro e manifestare comunque la vostra attenzione alle famiglie numerose, quindi non voglio giudicare senza sapere, anzi vi chiederei di dirvelo, quello che è emerso però oggi nella discussione è un rigetto di una proposta di attenzione a quelle famiglie con figli che se poi andiamo ad analizzare sociologicamente anche il tessuto sociale non solo della città di Torino, ma di tutto il Paese di sicuro non sono le famiglie più abbienti, poi possiamo discutere sul punto di vista partiamo dal reddito o partiamo dalla presenza di figli, ma di certo possiamo dire che la maggior parte dei nuclei familiari numerosi non appartengono alle fasce più alte della popolazione, quindi voi, oggi, potete nascondervi dietro questo criterio della progressività e della mancanza dell'applicazione del criterio ISEE, ma in realtà state una volta in più rifiutando di avere un'attenzione per le famiglie della città. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Consigliera Grippo. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie. Provavo un estremo tentativo perché è proprio mai frase più azzeccata, si butta via il bambino con l'acqua sporca, Consigliere Malanca, nel senso che sono più d'accordo, lei lo sa probabilmente, rispetto alla narrativa sono più d'accordo con lei che non con il Consigliere Magliano, però insomma noi apparteniamo ad una coalizione dove ci sono sensibilità diverse, però il testo, come dire, rinuncia ad una narrazione sui valori e pone dei dati che sono incontrovertibili, chiaramente la Consigliera Canalis faceva notare che non è difficile credere che le famiglie numerose siano quelle che coincidono anche con le famiglie meno abbienti e quindi l'idea che si possano immaginare finalmente delle misure di sostegno per quelle famiglie e non partendo necessariamente dai valori, ma partendo da una condizione oggettiva si possa finalmente intraprendere una misura di sostegno, mi sembra che non fosse così sbagliato, io non lo so se nei lavori di Commissione ci fosse stato un tentativo da parte della maggioranza di provare ad emendare, comunque di trovare un punto di incontro, ripeto, per non buttare via il bambino con l'acqua sporca, che il bambino sia uno, due, tre o quattro poi per me fa poca differenza, onestamente chiedo ancora se ci sia pur non essendo firmataria dell'atto e ripeto partendo da assunti completamente diversi se non ci sia ancora margine per farci un ragionamento sopra prima di andare a bocciarlo, lo chiedo perché tanto si è parlato di sostegno alle fasce più deboli della popolazione, tanto si è parlato di contrasto alla povertà, addirittura la sensibilità del Presidente ha fatto sì che la mia proposta sullo sportello del micro credito che è tagliata su un discorso completamente diverso, ma mi fa piacere comunque che ci sia anche un occhio rispetto a quella Commissione che si occupa di fragilità, mi domando se ci sia ancora del margine, ecco, sentendo la discussione in modo terzo, grazie. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Io sosterrò la mozione che è stata presentata dai colleghi del Consiglio prescindendo dalle motivazioni con le quali il Consigliere Magliano l'ha illustrata, perché non credo che sia qui in discussione una propensione maggiore rispetto alla progressività oppure una propensione maggiore rispetto al sostegno alla genitorialità e alle famiglie numerose. Il concorso progressivo al mantenimento delle funzioni pubbliche non è un'opinione sulla quale si possa essere d'accordo, è un principio costituzionale, quindi il criterio della progressività non è in discussione, è un dato della comunità statuale nella quale ci riconosciamo, d'altro canto è anche vero che il problema della costruzione del reddito e della redistribuzione del reddito è multifattoriale, tant'è che i tavoli nazionali sulla povertà, molto spesso, suggeriscono e incentivano politiche che tendono a produrre un secondo reddito nel nucleo familiare piuttosto che sostenere con ausili ed interventi aggiuntivi le famiglie monoreddito, quindi esiste un problema oggettivo di redistribuzione della ricchezza all'interno al nucleo in rapporto ai componenti del nucleo stesso che fa sì che noi possiamo avere delle situazioni sfavorevoli in famiglie monoreddito con un minore e situazioni più favorevoli, in principio della redistribuzione, in famiglie con più redditi e con più minori, quindi dal punto di vista della alternativa tra le due opzioni io non mi riconoscerei in questo tipo di discussione. Ho sempre dato per scontato, però, che questa mozione incrociasse un'attenzione particolare con un quadro generale di partecipazione ai costi dei servizi e delle prestazioni cittadine che è stato annunciato negli indirizzi programmatici della Giunta e che individua appunto l'ISEE come uno degli indicatori, quindi era l'incrocio quell'elemento virtuoso che dal mio punto di vista può strutturare migliori condizioni di giustizia sociale, più favorevole partecipazione di tutte le persone all'uso dei servizi collettivi. Il fatto che la maggioranza abbia rifiutato di concorrere a definire il quadro e la cornice di questa mozione con un semplice periodo, nell'ambito della definizione della problematica e del quadro tariffario, si assume il significato e l'intenzione di questa mozione mi sembra che in qualche modo abbia, devo dire in modo non tanto virtuoso, consentito alla maggioranza di sfuggire ad un confronto che ha degli elementi di merito di tutto rispetto, in più sottolineo questo punto di vista è proprio l'analisi sociologica che si restituisce anche il fatto che le famiglie più numerose oggi nel nostro contesto sono le famiglie che sono esito di flussi e di percorsi migratori e ho ad esempio apprezzato il fatto che gli estensori della mozione non parlino di cittadine e cittadini, ma di famiglie con presenza di minori, quindi a me sembra che questa mozione possa essere condivisa da approcci culturali e politici diversi, perché persegua un fine ragionevole che potesse essere virtuosamente incrociata con l'analisi sulle tariffe che la Giunta vorrà fare. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Bene, grazie. Ancora il Consigliere Rosso, prego. ROSSO Roberto Sul sostegno al reddito della famiglia numerosa credo che almeno in linea di principio qui tutti si sia d'accordo, io perlomeno lo sono in maniere ben evidente, però c'è un però, lo ricordava adesso la Consigliera Artesio, per le ragioni proprio da lei citate in funzione delle quali lei diceva che questa è una delibera, è una proposta di mozione avanzata perché non fa distinzione tra cittadini e residenti per le stesse ragioni io sono nettamente contrario a quest'impostazione perché ritengo che il welfare non possa essere indiscriminatamente attribuito a tutti coloro che vengono ospitati qui in questa nostra Nazione, credo che a prescindere dalla pelle, dalle ideologie, dalla cultura e dalla religione uno che abbia trascorso 10 anni in Italia debba avere diritto ad essere cittadino con le conseguenti potenzialità, ma credo che sia molto ingiusto e molto sbagliato che sulla pelle di tanti italiani ci siano comunità intere che venute qui da noi ricevano una preferenzialità su altri che tanti cittadini italiani non ricevono, allora da questo punto di vista io l'ho detto, anche sovrabbondantemente, in campagna elettorale. Ritengo che anche su questo tema bisognerebbe distinguere perché pur condividendo in partenza la posizione del Consigliere Magliano questa distinzione omessa tra cittadini e residenti mi impedisce di votare la mozione. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Grazie, Consigliere Rosso. Io non ho altri iscritti a parlare. No, si stanno moltiplicando invece. Consigliere Tresso, prego. È acceso, prego, Consigliere Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Ma io volevo solo fare una proposta molto semplice, visto che..., io condivido gli interventi che mi hanno preceduto, cioè sulla necessità di approfondire quello che io ritengo essere, per come ho letto la mozione, un intento più che valevole e condivisibile, cioè di favorire in qualche modo con delle politiche anche di attenzione alle famiglie e sicuramente famiglie numerose che si possono porre in un alveo di maggiore fragilità, voglio dire, poi è vero che bisogna verificare anche quello che sia un ISEE parametrato sulla componente dei nuclei; pensiamo anche che, comunque, un nucleo strutturalmente più numeroso con dei bambini, con dei ragazzi ha anche magari delle esigenze, che non sono poi di sopravvivenza, ma che sono magari di potersi permettere delle vacanze decenti, voglio dire, per cui anche tutto quello che va ad affliggere a quello che è il budget familiare può essere comunque una limitazione a delle sacrosante aspettative. Alla luce di questo e viste anche le considerazioni in merito ad un approfondimento su cui io discosto dall'intervento del Consigliere Rosso, ma che comunque richiede magari un'analisi un pochino più dettagliata, la mia proposta è quella di tornare in Commissione per magari valutare sempre che la maggioranza sia disponibile ad un percorso non ostativo tout court, ma magari di confronto per rivedere le posizione e approfondire, sicuramente emendare e completare, magari secondo questo approccio che oggi è stato espresso e che in parte è anche condivisibile, preparando un argomento condiviso che sarebbe comunque un'opportunità che come Consiglio possiamo darci, grazie. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Consigliera Canalis. CANALIS Monica Il mio intervento ricalca quello del Consigliere Tresso, faccio anche appello alla maggioranza perché si torni in Commissione e si tenti di trovare un punto di incontro sull'atto, magari anche estendendo la discussione alla IV Commissione, grazie. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Grazie. Non ho altri iscritti a parlare. Magliano, prego. Malanca, il Consigliere Malanca. Malanca, prego, e poi Mogliano. MALANCA Roberto Prendo atto di tutte le perplessità, ma vedete nel momento in cui si sta completamente rivedendo, per la prima volta da più di 20 anni, l'intero sistema tariffario del trasporto pubblico, in cui si sta rivendendo proprio in un'ottica di ridistribuzione di quelli che sono i parametri con cui vengono fatti pagare questi servizi e sono criteri che tengono perfettamente conto di quella che è la ridistribuzione del reddito tra le famiglie più abbienti e le famiglie meno abbienti, tra le famiglie monoreddito, non dimentichiamocelo che le famiglie monoreddito non sono privilegiate rispetto alle altre famiglie, cioè il fatto che si prenda solo ed esclusivamente in considerazione il numero dei componenti senza considerare se questi producono o non producono reddito, se questi sono o non sono l'elemento discriminante tra una famiglia diciamo possidente o non possidente, diciamolo pure in termini espliciti, beh, questo è assolutamente fuorviante e non ha, secondo noi, alcuna correlazione con i criteri che noi useremmo nel rivedere questo sistema tariffario. C'è stata una Commissione, c'è stato un confronto, c'è stata la possibilità di discutere nel merito di questa questione, direi che è stata liberata per l'aula, per noi in questo momento non ci sono ulteriori elementi che ritengo siano utili per una discussione, nel caso si potrà rivedere nel momento in cui verranno esplicitati i parametri in base ai quali verranno stabilite le nuove tariffe degli abbonamenti del trasporto pubblico, allora si potrà entrare nel merito dei singoli parametri e vedere se questi risultano o meno giustificati da un punto di vista di equità sociale e lì si potrà entrare nel merito dei singoli parametri, mi spiace, ma per quello che ci riguarda il numero di componenti della famiglia è un parametro talmente isolato dalla realtà sociale che noi abbiamo che assolutamente non può essere il parametro discriminante per considerare il sistema tariffario da applicare sui cittadini, grazie. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma non voglio tediare l'aula, nè i Consiglieri di maggioranza su dati e statistiche dei vari rapporti degli Osservatori che dimostrano che il numero di figli in sé l'aumento della natalità in sé porta nell'arco di 15 anni un aumento di PIL, indipendentemente dal reddito di quelle famiglie, ma questo fa parte anche dell'approccio che ognuno di noi ha con la politica, se studia di più, se studia di meno, se approfondisce di più, se approfondisce di meno, per cui non tedierò il Consigliere Malanca su questo aspetto, ma chiedo, visto che è evidente che questo atto verrà bocciato, nel suo ripensare insieme all'Assessore al sistema anche di fare questo tipo di approfondimento, penso che ne troverà e ne avrà un giovamento personale. Come solo dato oggettivo, quello del numero di nuovi italiani messi al mondo, su una scala di 15 anni, però questo fa parte delle culture che ognuno si è fatto nella sua storia, nella sua vita politica e professionale. Detto questo, non ritiro l'atto perché non penso che debba essere oggetto di un'impantanatura dove alla fine ne va il giusto impulso, il giusto sentimento di tutti rispetto al valore della famiglia, delle famiglie numerose, le chiedo pertanto, Presidente, di poter procedere al voto, almeno su questo atto, che come diceva la Consigliera io apposta non ho fatto alcun tipo di differenza tra famiglie e famiglie, è un concetto laico quello di famiglia e di figli, peraltro non ho neanche specificato la modalità con cui si è diventati mamme o papà, quindi ho cercato di renderla il più laica possibile, non ho voluto far riferimento rispetto alla nazionalità perché oggettivamente quando uno può accedere a quel tipo di servizio se famiglia oggettivamente vuol dire che è riconosciuta dallo Stato Italiano, per cui le chiedo, Presidente, di metterla in votazione con gli emendamenti, quindi un solo voto e sono gli emendamenti quei tre che ho proposto che eliminano ogni riferimento al ToBike, grazie. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Naturalmente l'atto come richiesto dal primo firmatario Consigliere Magliano ovviamente va in votazione, quindi io non avendo altri iscritti a parlare do per scontato, Consigliere Magliano, che il testo sia coordinato degli emendamenti che lei ha proposto, quindi il documento che noi mettiamo in votazione, Consiglieri, è coordinato e quindi integra gli emendamenti del Consigliere Magliano. Se non vi sono altri metterei in votazione. Prego, Consiglieri, votate. Se i Consiglieri hanno votato, chiudiamo la votazione. Presenti al voto 31, votanti 31, favorevoli 8, contrari 23, la proposta di mozione è così respinta. |