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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Luglio 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 32
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2017-01976
ATTUAZIONE DELLE MODIFICHE STATUTARIE SULLA PARTECIPAZIONE. RECEPIMENTO DELLE MODIFICHE SUI TEMPI NECESSARI PER LE OPERAZIONI DI RACCOLTA FIRME NECESSARIE ALLA PROMOZIONE DI REFERENDUM ABROGATIVI O PROPOSITIVI E DELLE DELIBERAZIONI DI INIZIATIVA POPOLARE. MODIFICA PARZIALE DEL REGOLAMENTO N. 297.
Interventi
ALBANO Daniela
Grazie. Io ringrazio il Consigliere Rosso per avere presentato questa proposta di
delibera e quindi averci dato lo stimolo per cominciare a discutere su quelli che sono gli
istituti di democrazia diretta che il Consiglio Comunale di Torino, il Comune di Torino
si è dotato. Ovviamente, l'obiettivo è quello di arrivare ad avere referendum propositivi
e abrogativi con quorum zero, quindi quello è l'obiettivo verso cui siamo rivolti, però
siamo ben consapevoli che è inutile avere un organismo così forte come il referendum
propositivo senza quorum se poi non c'è partecipazione da parte dei cittadini perché non
riescono ad utilizzare questi strumenti. Quindi, nell'ottica appunto di andare dietro alla
proposta del Consigliere Rosso, abbiamo presentato degli emendamenti proprio volti a
facilitare la presentazione sia di delibere di iniziativa popolare perché abbiamo ritenuto,
proprio nell'ottica di modificare i tempi di raccolta firme, di modificare anche i tempi di
raccolta firme per le delibere di iniziativa popolare che prevedono modifiche statutarie,
sono 5.000 firme da presentare, abbiamo ritenuto di raddoppiare il tempo attualmente
disponibile per dare la possibilità, proprio ai cittadini, di stare più tempo sul territorio, di
poter parlare e di promuovere la propria idea, le proprie proposte. Nella stessa ottica,
abbiamo deciso di modificare, per i referendum propositivi e abrogativi, il tempo di
raccolta delle prime mille sottoscrizioni, che sono quelle necessarie a fare una prima
proposta di referendum perché mille sottoscrizioni sono molte, sono molte in una città
magari come Torino, in un Paese come l'Italia, che non è abituato all'utilizzo di questi
istituti di democrazia diretta. Ci sono Paesi, come la Svizzera, che hanno percentuali di
firme molto più elevate e le raccolgono in molto meno tempo. Noi ovviamente
dobbiamo abituare i cittadini ad utilizzare questi strumenti, quindi abbiamo pensato di
triplicare il tempo per la raccolta delle prime mille sottoscrizioni per presentare il
referendum alla città, allo stesso tempo abbiamo deciso anche di semplificare,
chiediamo quindi di semplificare le modalità di raccolta firme, mentre se prima era
necessario avere un incaricato dal Comune che fosse presente durante la raccolta firme
per certificare l'autenticità della raccolta firme, per 9.000 sottoscrizioni che vengono
richieste dopo la presentazione del referendum, noi abbiamo chiesto che, invece, si
faccia come per le delibere di iniziativa popolare. Il Comitato promotore del referendum
che propone il referendum si fa garante anche della modalità con cui vengono raccolte
le firme, si fa garante del fatto che le firme siano raccolte in maniera corretta, poi
ovviamente tutte le firme saranno autenticate dagli uffici comunali; è solo per garantire
la modalità di sottoscrizione, quindi facilitare i cittadini che non abbiamo bisogno della
presenza costante di un notaio o di un certificatore autorizzato dal Comune, grazie.

ALBANO Daniela
Grazie, Presidente. Credo che il Consigliere Rosso abbia già spiegato parzialmente, io
per maggiore precisione vi informo che già questa modalità di raccolta firme è già
presente per le delibere di iniziativa popolare, quindi nelle delibere di iniziativa
popolare ci sono i primi dieci firmatari che presentano la proposta di delibera e poi si
fanno carico della correttezza e quindi rispondono penalmente del fatto che le firme
vengano raccolte in maniera corretta, cosa vuol dire in maniera corretta? Che la persona
che viene a firmare presenta un documento e appone la firma, quindi che non ci siano
altre persone che sottoscrivono per conto della persona che è stata iscritta in elenco,
quindi la responsabilità se l'assumono, in questo caso se l'assumerebbero il Comitato
promotore, le persone che fanno parte del Comitato promotore, questo per facilitare ed
evitare, appunto, di intasare e bloccare una raccolta firme per mancanza di un
certificatore, per la mancanza della possibilità di avere una persona delegata dal
Sindaco, di un notaio che di fatto rende più difficoltosa la raccolta delle successive
sottoscrizioni.

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