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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Novembre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-05153
MISURE GESTIONALI DA APPLICARSI ALL'ESERCIZIO 2016.
Interventi
"Misure gestionali da applicarsi all'esercizio 2016"

VERSACI Fabio (Presidente)
Riprendiamo l'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
201605153/024, presentata dalla Giunta Comunale in data 17 novembre 2016, avente
per oggetto:

"Misure gestionali da applicarsi all'esercizio 2016"

VERSACI Fabio (Presidente)
Riprendiamo l'analisi dell'emendamento n. 44.
Qual è il parere della Giunta?

ROLANDO Sergio (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 44:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 44 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 51.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 51:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 51 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 59.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 59:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 59 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 83.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 83:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 83 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 93.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 93:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 93 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 94.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 94:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 94 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 95 al n. 108
compreso.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 95 al n. 108 compreso:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'accorpamento degli emendamenti è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 105.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 105:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 105 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 106.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 106:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 106 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 109 al n. 130
(esclusi i nn. 119, 120 e 121).
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 109 al n. 130 (esclusi i nn. 119, 120 e 121):
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'accorpamento degli emendamenti è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 119.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 119:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 119 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 120.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 120:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 120 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 121.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 121:
Presenti 26, favorevoli 4, contrari 22.
L'emendamento n. 121 è respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Lo Russo; ne ha facoltà per
cinque minuti.

LO RUSSO Stefano
Il Partito Democratico non parteciperà alla votazione di questa proposta di
deliberazione per le ragioni che ho succintamente espresso nella discussione su uno
degli emendamenti presentati dai Consiglieri di minoranza e non vi parteciperà
perché la deliberazione, in realtà, scardina completamente una politica virtuosa di
Bilancio che era stata iniziata nello scorso mandato immediatamente a valle della
elezione del Sindaco Fassino e della maggioranza di governo che ha governato
questa Città proprio nel passaggio dal Sindaco Chiamparino al Sindaco Fassino.
Un lavoro che ha consentito alla Città di ridurre l'indebitamento netto da 3,3 a 2,8
miliardi di Euro e che ha ridotto tale indebitamento attraverso politiche che erano
essenzialmente mirate ad alcuni elementi caratterizzanti l'azione nei diversi settori
della Città, che erano quelle di garantire l'erogazione di servizi essenziali attraverso
l'allargamento del perimetro delle risorse attingibili con modelli virtuosi di
partnership pubblico-privata, attraverso procedure di dismissione di asset societari di
società partecipate, che avevano appetibilità sul mercato, e attraverso la dismissione
di asset immobiliari che potevano, attraverso procedure virtuose di riconversione,
costituire contemporaneamente un elemento di sviluppo delle politiche cittadine e,
ovviamente, un elemento di entrata straordinaria che serviva ad asciugare la
dotazione di stock di mutui contratti negli anni passati proprio per finanziare le
grandi operazioni infrastrutturali della Città.
L'ha fatto senza rinunciare in alcun modo sia a una strategia di sviluppo della Città,
che, anzi, negli anni passati ha declinato - peraltro, la stessa maggioranza qui
presente lo sta vedendo, votando di fatto, a mano a mano che arrivano a completarsi
le diverse Varianti Urbanistiche che vengono proposte dal Vicesindaco Montanari -
quindi declinando una strategia di sviluppo virtuosa, che ha consentito, pur in anni di
grande crisi economica e in anni di grandi difficoltà nelle politiche di Bilancio, di
continuare a scommettere e credere in una Città che sapeva cambiare pelle e sapeva
rinnovarsi, in una continua ricerca, attraverso anche strumenti innovativi, come la
Fondazione per la Cultura, di non diminuire, anzi aumentare le erogazioni rispetto a
questo importantissimo settore e, ovviamente, tenendo conto di quello che era un
tema di crisi economica di grande rilevanza, quindi una politica di welfare che ha
visto di fatto contrarre le risorse, ma cercando di riorganizzare i servizi.
Tutte cose di cui non vediamo traccia nell'attuale azione amministrativa. Peraltro,
azione amministrativa che per il momento non ha espresso nulla se non quello che si
è trovata a dover gestire in eredità, ma che con questo atto di oggi, quantomeno per
le politiche di Bilancio, invece, una cosa importante e diversa la fa; devo dare atto
all'Assessore Rolando che, effettivamente, l'Assessore Rolando con questa prima
deliberazione inverte un trend, che era quello di non usare spesa non ripetibile per
finanziare spesa corrente. Non ci eravamo riusciti noi, dal punto di vista anche
politico, a giustificare un atto di questo tipo; ci siete riusciti voi, ci è riuscito lei,
Assessore Rolando.
Con la deliberazione che oggi ci apprestiamo, ahinoi, a dover esaminare e votare, o
meglio che si appresta la maggioranza Cinque Stelle, grillina, a votare,
fondamentalmente svincola da un vincolo di buonsenso amministrativo, che è quello
che prevede che come nelle famiglie con gli stipendi si finanzino le spese ordinarie
(le bollette, la luce, il gas) e con, magari, l'eredità o con la vendita di patrimonio si
finanzino ulteriori investimenti. È un principio banale, contabile, semplice di una
famiglia; bene, gli Enti Locali funzionano esattamente in questo modo. Il Comune di
Torino ha funzionato in questo modo fino all'anno corrente, fino al Bilancio di
Previsione 2016. Lei, oggi, Assessore Rolando, facendo votare questa deliberazione
scardina un principio in maniera irresponsabile. Lei autorizza la spesa corrente
attraverso le somme derivanti da permessi di costruire: questo è un principio che noi
abbiamo combattuto, per cui noi abbiamo lavorato e abbiamo anche saputo pagare
prezzi anche elettorali, perché tagliare e gestire un'operazione come il Bilancio è una
cosa complicata. Questa è una strada che non è che non fosse presente, tant'è vero
che, come è scritto in deliberazione, già la Finanziaria 2016 consentiva di farlo, è una
scelta politica farlo o non farlo. La scelta politica che fa oggi l'Amministrazione
grillina di Appendino e l'Assessore Rolando è una scelta politica grave, che
introduce un principio grave sulla tenuta progressiva dei nostri conti.
Per queste ragioni, il Partito Democratico, denunciando con grande fermezza e
chiarezza che oggi viene introdotto un principio assolutamente in controtendenza e
potenzialmente devastante per quanto riguarda gli equilibri di Bilancio, non
parteciperà alla votazione della proposta di deliberazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Intervengo per dichiarare il mio voto contrario a questa proposta di deliberazione, per
due motivi. Uno, politico, è già stato detto, ma ci tengo a ribadirlo. La mia posizione
è contraria a fare soldi con il cemento e questa è una deliberazione che fa soldi con il
cemento, che grazie al cemento permette di pagare la spesa corrente, ma poi non
abbiamo neanche idea quale spesa verrà pagata. È per questo che io sono
assolutamente contrario. Il secondo motivo è tecnico, perché questa deliberazione
apre una voragine sui conti futuri della Città. È una deliberazione che può essere
illegittima e che potrebbe essere impugnata. Proprio per questo motivo, io auspico
che possa essere presa in considerazione, nel frattempo che ci sono le dichiarazioni
di voto, l'ipotesi di sospenderla da parte della maggioranza per approfondire quello
che potrebbe capitare nel momento in cui questa deliberazione dovesse essere
impugnata.
Invece, credo che la proposta di mozione di accompagnamento che verrà presentata
dopo sia l'esatto opposto, perché, se quando una cosa viene fatta per un motivo
straordinario può essere gestita, nel momento in cui viene bloccata completamente io
mi chiedo in che modo il prossimo anno, arrivando a questo punto dell'anno, si
andranno a coprire i buchi. Nel momento in cui il Governo decide di fare un taglio
straordinario verso gli Enti Locali, allora a quel punto si può pensare di fare
un'operazione diversa.
È per questo che anticipo già il voto sulla proposta di mozione di accompagnamento,
non parteciperò al voto nonostante io possa essere in linea di principio vicino a quel
tipo di idea.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Debbo dire, Presidente, e lo dico anche ai Colleghi, che avrei potuto anche astenermi,
ma l'atteggiamento che avete avuto e che lei ha avuto mi porta a fare diversamente,
perché nella vita amministrativa, anche in un Consiglio Comunale, il problema
politico diventa il primo di altri problemi e credo che lei, Presidente, non debba fare
gli interrogatori come ai bambini a scuola, chiedendo "che numero è?", perché non
sta bene. Mi permetta, sono un pochino presuntuoso, cosa che non è nel mio
carattere, ma a me basta leggere due righe o sentire voi per riuscire a ribattere, perché
ho un'età tale che mi consente di leggere soltanto le due righe per capirne il
contenuto e non il numero. Il contenuto mi faceva dire alcune cose. Allora, la
domanda è: come fai ad avere opere di urbanizzazione se non hai l'uso del suolo?
Questa è la domanda che mi sono fatto in precedenza, dove avete tolto i soldi e dove
avete tolto gli investimenti che, eventualmente, dovevate fare e che non fate usando
questi soldi per le opere di urbanizzazione? È questa la domanda, nessuno mi ha
detto cosa facevate, dove asfaltavate, dove mettevate la luce, dove volevate fare i
lavori; me lo volete dire, per piacere, in maniera tale da dire alla gente che, per
salvare un Bilancio, togliete degli investimenti che erano invece già scritti?
Aggiungo, qualcuno - non ricordo chi - la volta precedente ha detto testualmente che
sia chiaro che venga usato soltanto quest'anno. Mi auguro che questo sia vero. Io
sono contento che chi l'ha detto lo ammetta.
Prima parlavo dell'articolo di La Spina; io credo che un Consigliere Comunale
almeno un giornale, se non due al giorno, li debba leggere, almeno quelli che parlano
di cronaca di Torino, ma ognuno è libero di fare quel che vuole, ci mancherebbe, io
però questa abitudine ce l'avevo già a 15 anni, ognuno di noi ha i suoi difetti e i suoi
pregi. La Spina, nel suo articolo, diceva: "La luna di miele della Giunta Appendino
con la Città si sta esaurendo", e finisce dicendo (ed è adatto proprio all'intervento
che faccio adesso e rimango nei cinque minuti alla grande): "alla ferma opposizione
proclamata in campagna elettorale è seguito un più cauto approccio al problema, con
il quale si è dato via libera all'iter di corso Traiano, all'Eurospin di corso Vercelli,
alla Coop di corso Settembrini, a corso Romania, perché per poter chiudere sofferti
bilanci non si può rinunciare ai vantaggi finanziari derivanti dalle opere di
urbanizzazione". La Spina è stato un precursore, Assessore, era questo che volevo
dire. Lo diceva La Spina, su La Stampa, in un articolo di spalla, qualche giorno fa (a
sinistra è un articolo di fondo, a destra è di spalla) e non lo diceva Osvaldo Napoli
parlando dell'argomento di oggi.
Io finisco dicendo una cosa: per governare certamente bisogna essere bravi, però
governare vuol dire anche molto spesso scontentare e, permettetemi, lo dico io per
primo, credo che un po' di umiltà, nel senso che saputelli non nasce nessuno, sia
determinante. Aggiungo che può darsi che il mio atteggiamento sarebbe stato diverso
su questo, ma il vostro modo di fare, e dico anche di qualcuno, è esasperante rispetto
alle problematiche. È molto più semplice avere 30 secondi in più e parlare
correttamente tra di noi che mettersi lì ad imporre il numero e dire: "Signori, voi non
parlate più". Presidente, 20 secondi in più o in meno non cambia molto.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Rosso.

ROSSO Roberto
È un dibattito tra sordi, speriamo che il prossimo anno davvero possiate dimostrare di
riuscire con un Bilancio intonso a cambiare le cose, io me lo auguro dal cuore. Va
detto però che, in questo caso, avevate sei mesi di tempo su un anno. Siete entrati in
carica a fine giugno, inizio luglio, sei mesi di tempo consentono di incidere sul
Bilancio nelle spese inutili, in ciò che va tagliato. Avevate detto che sareste
intervenuti in modo significativo ed efficace in tante voci di spesa. Non avevate, è
vero, 12 mesi, ma sei mesi li avete avuti. Arrivare a fare questo tipo di cose, spostare
gli oneri di urbanizzazione sulla spesa corrente anziché su quella dei capitali,
ritrovare attraverso i centri commerciali la possibilità di finanziare opere che
altrimenti non avreste avuto, sono cose che ci si augurava di non vedere più in
quest'Aula. Prima, scherzando, se ne parlava con il Consigliere Lo Russo, che mi
imputava il fatto di avervi votato e di aver oggi ritrovato il ben dell'intelletto, io non
dico questo e spero che non sia così. Però, veramente, almeno come maggioranza,
mostrateci che volete andare in una direzione diversa da quella in cui state
quotidianamente andando, che avete la capacità di correggere anche l'insensibilità di
una Giunta che mi pare afona e sorda alle esigenze normali di un movimento che
doveva fare la rivoluzione in questa Città e fa il contrario.
Io non torno come il Consigliere Ricca a ripetere quello che ancora recentemente si è
visto nelle conoscenze e negli incontri che la Sindaca Appendino fa, non tanto con la
povera gente quanto con i circoli benestanti e vitali di questa città, però francamente
ci si aspettava qualcosa di meglio e di più. Si può andare tranquillamente anche al
gala di Evelina Christillin e riuscire a fare politica popolare in questa città ed è
questo che voi non state facendo. Voi non state realizzando niente di quello che avete
promesso. Ci dite, ormai da qualche mese, che il prossimo anno vedremo. Io mi
auguro, siccome non penso che cadrete prima, che il prossimo anno ci dimostrerete
che potete fare qualcosa di diverso, perché fino adesso il vostro Bilancio è stato
veramente deludente, credo più ai vostri occhi che ai miei. Io vi ho votato, vi ho
voluto votare convinto che qualcosa sarebbe cambiato e si è realizzato l'esatto
contrario, me lo faceva notare il Consigliere Lo Russo. Questo Comune anche in
passato ha avuto esigenze di Bilancio finanziarie enormi, ricordiamoci che quel
poveraccio di Fassino si è trovato un'eredità da parte di Chiamparino disastrosa e ciò
nonostante è andato avanti cinque anni barcamenandosi, ma senza mai portare gli
oneri di urbanizzazione nella spesa corrente. Voi siete arrivati dopo 4-5 mesi di
tempo a fare addirittura questa bestialità. Per favore, correggetevi.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Morano.

MORANO Alberto
Sarò brevissimo. Voto no, perché questa è una proposta di deliberazione
politicamente sbagliata; no, perché è contraria al buonsenso e ai principi della sana
amministrazione; no, perché ho dubbi sulla legittimità della deliberazione; no, perché
dovreste spiegarmi come un altro anno finanzierete 18 milioni di opere di
urbanizzazione: utilizzando soldi presi da un altro capitolo o vincendo al lotto?

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Tresso.

TRESSO Francesco
Anch'io ci tenevo a esplicitare che mi asterrò da questa votazione, perché non sono
d'accordo sul giustificare con criteri di emergenzialità l'utilizzo dei proventi
urbanistici per finanziare la spesa corrente e, francamente, trovo la mozione di
accompagnamento un po' una foglia di fico per cercare di ridurre il livello di
responsabilità su questo atto.
Non sono d'accordo, perché, se è ben vero che questo è un anno di transizione in cui
vi trovate ad approvare un Bilancio che è stato basato sull'impianto che non era il
vostro, è però altrettanto vero che in questi cinque mesi ormai che sono trascorsi io
non ho letto una visione chiara di quelle che volevano essere le vostre azioni per
questo Bilancio e per condurlo in porto con dei criteri chiari. Anche la vicenda
menzionata dal Consigliere Fornari dell'acqua pubblica di SMAT mi è sembrata di
nuovo un esempio invece di improvvisazione e di cattiva gestione anche a livello di
capacità di gestire i rapporti anche con i Comuni della Città Metropolitana, di cui
comunque ricordo la Sindaca Appendino è sempre Sindaca. Mi sembra che anche la
vicenda della deliberazione molto pasticciata, prima presentata, poi ritirata e poi
ripresentata, in cui si affidava un lavoro di ricognizione agli Uffici e, poi, non si è
ben capito con che modalità, anche ad un audit esterno, di nuovo ha trovato una
dilazione dei tempi, quando invece era cogente arrivare a definire chiaramente in
tempi rapidi qual era la situazione effettiva e ancora non abbiamo avuto risposte.
In sostanza, quindi, mi trovo a confermare che non possiamo sempre e solo
giustificare col fatto che si è ereditata una situazione denunciata come disastrosa,
quando, è vero, c'è un indebitamento importante, che però è innegabile che è stato
ridotto anche in maniera significativa nel corso del precedente mandato (mandato
che, ricordiamoci, derivava anche da un periodo di crisi strutturale contingente e
veniva anche a valle di una situazione di investimenti significativi che avevano visto
Torino in una trasformazione proprio strutturale da città post industriale, che quindi
aveva comunque dovuto affrontare anche delle spese di questo tipo). Quindi senza
voler entrare nel merito di analisi di quelle che erano state le gestioni. Non mi
preoccupa in maniera eccessiva una situazione di indebitamento, che può anche
essere strutturale per una città di rilevanza come Torino, ma mi interessa invece
capire come questo indebitamento venga gestito e francamente finora non ho avuto
informazioni chiare a riguardo.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
In questi mesi direi che ci avete visto approvare alcune deliberazioni che non siamo
orgogliosi di aver approvato, esattamente come questa. Noi abbiamo sempre
contestato questo tipo di utilizzo degli oneri di urbanizzazione, ma, purtroppo, ci
siamo trovati in una situazione dove è facile dire: "Smettetela di appellarvi al
Bilancio su cui state lavorando", ma d'altronde non possiamo neanche far finta che
questo Bilancio non ci sia, un Bilancio che è stato costruito con entrate (è stata
ricordata SMAT, ma ce ne sarebbero altre da dire) che hanno fatto sì che appena
entrati mancassero 6 milioni di Euro, poi ne mancavano 1.800.000 per aprire le
scuole, poi non c'erano soldi sull'emergenza neve, poi non c'era più un Euro per
l'emergenza dello sfalcio del verde e via dicendo. È un dato di fatto questo, non è
che ce lo siamo inventati. Dovendo far fronte a questa situazione, ovviamente, ci si
deve adeguare e si devono trovare delle soluzioni, perché l'alternativa è tagliare i
servizi essenziali ai cittadini. Basta dire: "Signori, qui sono state previste tot entrate,
non coprono le uscite, tagliamo", ma noi non vogliamo fare questo.
In questo caso, la Legge ci dà questa possibilità; ripeto, è una scelta estremamente
dolorosa per noi. In questo senso, si spiega anche la mozione che abbiamo presentato
e che andremo a votare dopo. Quella sì che saremo felici di approvarla. Io ho colto
un po' di segnali riguardo a questa proposta di mozione che siamo pazzi a pensare di
governare senza utilizzare gli oneri di urbanizzazione, costruire dei Bilanci senza gli
oneri di urbanizzazione, ma io credo che - e su questo do ragione al Consigliere
Rosso - siamo stati eletti per dare un segno di cambiamento, per dimostrare che è
possibile governare in un modo diverso. È ovvio, non in questo caso trovandoci su
un terreno dove cominciamo a camminare con delle scarpe non nostre. Io cito un
gruppo musicale che mi piace molto, che dice "noi non saremo schiavi del facile" e
questa non è una scelta facile. La scelta è difficile, scegliere di andare il prossimo
anno e nei prossimi anni a dimostrare che si può governare senza utilizzare gli oneri
di urbanizzazione per spesa corrente, anche se, in futuro, magari, altre finanziarie lo
consentissero di nuovo, perché, comunque, immagino che la scelta dei governi che si
sono succeduti negli ultimi anni di tagliare progressivamente le risorse agli Enti
Locali ha portato a questa situazione.
La speranza è che cambino questi governi e cambino le forze politiche che ci
governano, perché altrimenti questa tendenza potrebbe continuare. Io dico che per
portare avanti le idee del Movimento 5 Stelle, che sono idee impegnative e, quindi,
anche in campagna elettorale abbiamo detto cose forti, ha ragione, mi rivolgo sempre
al Consigliere Rosso perché è quello che ci pungola un po' di più, serve coraggio,
serve una visione della Città e serve lungimiranza. La nostra idea, quindi, è che
vogliamo dimostrare che si può governare questa Città utilizzando gli oneri di
urbanizzazione per quello che sono, ovvero delle fonti di finanziamento per investire
sul territorio, per investire in quelle zone che hanno bisogno di investimenti e,
quindi, le periferie. Siamo convinti che, pur essendo una scelta difficile, è una scelta
che noi porteremo avanti. Siamo assolutamente convinti che tra cinque anni avremo
dimostrato che questa strada si poteva percorrere e avremo smentito tutti quelli che
prima hanno sempre detto che non si può fare diversamente.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione:
Presenti 28, favorevoli 24, contrari 4.
La proposta di deliberazione è approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
Presenti 28, favorevoli 24, contrari 4.
L'immediata eseguibilità è concessa.
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