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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Novembre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 14
INTERPELLANZA 2016-05262
(GENERALE) "FONDAZIONE CULTURA, OBIETTIVO CHIUSURA, SE SI QUANDO?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CARRETTA ED ALTRI IN DATA 17 NOVEMBRE 2016.
Interventi
"Fondazione Cultura, obiettivo chiusura, se sì quando?"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza generale n. mecc. 201605262/002,
presentata in data 17 novembre 2016, avente per oggetto:

"Fondazione Cultura, obiettivo chiusura, se sì quando?"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola, per la risposta, all'Assessora Leon.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Mi scuso, ma ero impegnata in una riunione con tante persone e non sono riuscita ad
arrivare prima.
Per quanto riguarda il punto 1) dell'interpellanza, "se la Sindaca è ancora convinta di
chiudere la Fondazione", la risposta è sì. Relativamente al punto 2), "se e con quali
modalità la Giunta ha avviato quel processo di chiusura della Fondazione votato
come obiettivo a breve termine delle Linee Programmatiche della loro maggioranza",
come sicuramente saprete, è stata avviata una riorganizzazione degli Uffici comunali,
accorpando alcune funzioni che, precedentemente, erano divise in differenti
direzioni.
L'Ufficio unico delle Manifestazioni, come si evince anche dall'organigramma
pubblicato sul sito della Città, prevede due distinte Posizioni Organizzative; una è
deputata ad organizzare le manifestazioni proprie della Città di Torino (per
intenderci, quelle organizzate dagli Assessorati o dai Settori) e una è invece deputata
a seguire manifestazioni organizzate da soggetti terzi. Questa organizzazione del
lavoro consente di avere un service unico al quale ogni Assessorato può rivolgersi
per organizzare i propri eventi e le proprie manifestazioni, con un sistema di
ordinativo e di contabilità interna esattamente come avviene nelle aziende private.
Allo stesso modo, qualsiasi soggetto voglia organizzare eventi nella Città di Torino
può usufruire di un servizio completo (dalle autorizzazioni per l'occupazione del
suolo pubblico alla comunicazione, solo per fare alcuni esempi).
Nei medesimi Uffici si colloca anche la funzione in capo a un'altra Posizione
Organizzativa, che si occupa di curare le sponsorizzazioni, come, ad esempio, sta
avvenendo per il TIEF che si terrà a Torino dal 6 al 7 marzo 2017.
Contemporaneamente, in collaborazione con le Risorse Umane, sta partendo un
progetto di applicazione della e-management, in collaborazione con l'Università
degli Studi di Torino e tra Settori dell'Amministrazione (uno di questi sarà proprio
l'Ufficio Manifestazioni).
Per quanto riguarda il punto 3) dell'interpellanza, "quando e con quali modalità
intendono organizzare la macchina amministrativa per sopperire alla (eventuale?)
chiusura della Fondazione", il quando è subito; il provvedimento di avvio della
riorganizzazione dell'Ufficio Manifestazioni è già approvato dalla Giunta Comunale
e la riorganizzazione è in corso. Una prima tappa di strutturazione ci sarà nei primi
mesi del 2017 con l'attribuzione degli incarichi dirigenziali e, conseguentemente,
delle Posizioni Organizzative dell'Ente; le modalità sono state espresse
precedentemente nell'organizzazione dell'Ufficio Manifestazioni.
Relativamente al punto 4), "se, passati ormai più di tre mesi, non intendono ridefinire
almeno in 'obiettivo a lungo termine' la chiusura della Fondazione", come già
espresso, l'avvio del processo di chiusura è già avvenuto andando a creare le
condizioni necessarie affinché il tutto avvenga senza soluzione di continuità e
soprattutto senza cagionare danni alla Città.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca; le ricordo che ha a disposizione cinque minuti.

RICCA Fabrizio
Sono contento e soddisfatto della risposta, anche perché era una di quelle cose su cui,
discutendo anche nella prima seduta del Consiglio Comunale, abbiamo dato tutto il
nostro appoggio per proseguire in questa direzione, però inizio a fare fatica a fidarmi
e, viste le nuove amicizie del nostro Sindaco (viene ritratta insieme ai suoi nuovi
amici all'interno di serate molto particolari di una certa Torino), mi permetto di dire
che questa fiducia non gliela concedo. Al di là di questa interpellanza (ribadisco che
mi ritengo soddisfatto per le parole che ha riferito in Aula), vorrei vedere delle azioni
ed è per questo motivo che stiamo predisponendo una proposta di mozione che
impegnerà la Giunta a farlo non nei prossimi anni, ma entro e non oltre il 2017;
perché, se le cose si vogliono fare, si devono fare dandosi un obiettivo temporale.
Aspettavo queste sue parole per terminare la preparazione della proposta di mozione,
in quanto ritengo che, essendo lei l'Assessore alla Cultura, abbia avuto mandato da
parte del Sindaco di rispondere in questa maniera. È per questo motivo che utilizzerò
- glielo anticipo - queste sue parole all'interno della proposta di mozione, che
presenteremo domani, chiedendo poi all'Aula di poterla votare dando un tempo,
perché mi preoccupa alquanto dire che le cose si faranno, ma non dando una
tempistica. Quindi, chiederemo all'Aula di esprimersi, così magari agirete con un po'
più di velocità, e finalmente tutti insieme potremo essere contenti di aver chiuso la
Fondazione per la Cultura.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Fassino; le ricordo che ha a disposizione cinque minuti.

FASSINO Piero
Contrariamente al Consigliere Ricca, non solo non sono soddisfatto, ma penso che
questa decisione sia sbagliata e non sono convincenti le motivazioni con cui viene
sostenuta questa decisione. Dico con grande chiarezza che mi pare che ci sia soltanto
un intento di natura punitiva e vendicativa; visto che la Fondazione per la Cultura è
stata una scelta della precedente Amministrazione e in campagna elettorale la si è
assunta come il simbolo o il bersaglio di una polemica sulla cultura nei confronti
dell'Amministrazione uscente, la si chiude per questa ragione. Non c'è alcuna
ragione seria per chiuderla, in quanto questa Fondazione, che è nata nel 2012, ha
svolto un lavoro egregio nell'organizzare iniziative significative della Città: da
Biennale Democrazia a MITO Settembre Musica, al Jazz Festival, a Musica Classica
in Piazza, a Natale coi Fiocchi ed altre ancora. Su ciascuna di queste iniziative la
Fondazione per la Cultura ha dimostrato non solo la sua capacità di gestione di eventi
culturali, ma per ciascuna di queste iniziative ha sviluppato un'azione di fundraising
che ha consentito alla Città di acquisire risorse aggiuntive; rispetto ai quattro anni di
attività della Fondazione, nei primi due anni, ha raccolto circa sei milioni di Euro di
contributi da sponsor e soggetti privati, nel 2015 ha raccolto otto milioni di Euro e a
metà del 2016 aveva raccolto sei milioni di Euro, per cui, proseguendo in questa
traiettoria, avrebbe potuto confermare gli otto milioni di Euro del 2015 o, forse,
incrementarli.
Voglio segnalare che per ciascuno di questi anni l'apporto della Città su quelle
dimensioni non ha mai superato il milione e mezzo di Euro, il che vuol dire che la
gran parte delle risorse che hanno finanziato e sostenuto gli eventi culturali
organizzati dalla Fondazione per la Cultura sono stati reperiti attraverso un'azione di
fundraising che ha consentito alla Fondazione di acquisire risorse aggiuntive, oltre a
quelle stanziate dall'Amministrazione nel Bilancio per la cultura. Probabilmente,
molte di quelle iniziative, senza l'apporto di quelle risorse raccolte, non avrebbero
potuto essere né promosse, né organizzate.
Tutto questo è avvenuto con una struttura minima, per cui non è certamente un
problema di risparmio quello che viene addotto, perché c'è un Direttore e quattro
dipendenti, tre dei quali distaccati dal Comune, quindi, quando si chiuderà la
Fondazione per la Cultura, quei tre dipendenti rientreranno nel Comune e
continueranno ad essere pagati. Quindi, non è certamente una ragione di risparmio,
non è una ragione attinente alla qualità degli eventi promossi, perché sono tra gli
eventi che hanno accresciuto significativamente l'attrattività della Città e alzato la
qualità dell'offerta culturale della Città, e non è certamente per mancanza di
professionalità di chi dirige la Fondazione e di chi vi lavora, perché i risultati
testimoniano la professionalità. Non solo, la Fondazione grazie a questa attività ha
dilatato significativamente il numero dei soggetti privati che sono diventati partner
della Città nella promozione di eventi culturali. Quindi, non c'è una sola ragione per
fare questa scelta.
Voi riporterete queste attività in capo all'Amministrazione Comunale e agli Uffici
dell'Amministrazione, non avendo alcuna garanzia che gli Uffici abbiano
accumulato l'esperienza che la Fondazione ha accumulato in questi anni e, quindi,
mettendo a rischio rapporti con soggetti privati che avevano costruito la relazione
con la Fondazione, per cui mettete a rischio anche eventi culturali promossi dalla
Fondazione. La verità è che volete chiudere questa Fondazione unicamente perché è
una bandiera di una battaglia politica. Secondo voi, era il simbolo del "sistema
Torino", a cui, come è già stato detto, la Sindaca a Torino si sta omologando molto
rapidamente; forse, per coprire questa omologazione, come una foglia di fico usa lo
scioglimento della Fondazione per la Cultura.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Carretta; le ricordo che ha a disposizione cinque minuti.

CARRETTA Domenico
In realtà, questa interpellanza arriva nel momento in cui viene presentata e subito
dopo la presentazione della deliberazione con cui la Giunta e l'Assessore hanno
programmato le attività culturali e le manifestazioni per il 2017. Anche io mi
aspettavo di ricevere un'altra risposta. Da parte dell'Assessore mi aspettavo
un'inversione di marcia e che qui in Aula venisse confermata la validità di uno
strumento, la cui importanza viene ribadita anche nell'ultimo bando, anzi, nell'ultima
deliberazione (mi scusi, sono ancora fermo al bando di prima) rispetto alle
manifestazioni del 2017. In quella deliberazione, quello che c'è è quello che di bello
e di importante era stato fatto grazie alla Fondazione, il resto non c'è. Non c'è niente
nella deliberazione: non c'è niente di coraggioso, non c'è un'idea nuova, non c'è
un'idea sbagliata, un'idea altezzosa o da condannare, c'è solo quello che è stato fatto
grazie alla Fondazione.
Oggi, forse, non è proprio l'occasione per parlare di un'ancora di salvataggio, però
era importante, da parte nostra, ribadire all'Assessore la necessità di ritornare sui
suoi passi, perché come Città di Torino non possiamo permetterci di ridurre la
discussione sulla cultura e sulla Fondazione a una mera discussione sullo spoils
system; non è nelle intenzioni dell'Assessore e non è nelle intenzioni della Giunta, ne
siamo convinti.
Da parte mia, quello che, in un certo senso, ho sempre visto con invidia nei confronti
del Movimento 5 Stelle era questo modo di proporsi nella Città con coraggio,
facendo sognare la gente e indicando delle ricette nuove per cambiare una rotta, che,
legittimamente, per il Movimento 5 Stelle era sbagliata e da invertire. Però, forse,
abbiamo sbagliato il momento. Il momento non lo abbiamo ancora sbagliato, perché
nel 2017, per adesso, ci si avvale completamente dello strumento della Fondazione,
anche perché senza la Fondazione la brochure che è stata presentata (che passa
dall'Oktoberfest al Collegno Flowers Festival) avrebbe ben poco da raccontare.
Quindi, noi confidiamo ancora in un cambio di marcia, nella necessità che sia più
una voglia di urlare al mondo una rabbia e nel fatto - ve lo dico sempre - che la
vostra possa essere qualcosa di riconducibile alla rivoluzione, oggi no, domani forse,
ma dopodomani sicuramente.

VERSACI Fabio (Presidente)
La parola al Consigliere Giovara; le ricordo che ha a disposizione cinque minuti.

GIOVARA Massimo
Sono molto contento di intervenire su questa questione, anche se le risposte
dell'Assessore sono già state date; sono molto contento soprattutto perché vedo che,
quando il tema è così interessante e appassionante, ci sono opinioni di nuovo
conflittuali. Da una parte, ci si chiede di accelerare il processo di attuazione del
nostro programma (bisogna andare più veloci) e, dall'altra parte, ci si dice che è tutto
completamente sbagliato. Rispetto l'opinione del Consigliere Fassino, perché è
un'opinione politica ed è diversa dalla nostra. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Non ho capito.

VERSACI Fabio (Presidente)
Non dialogate tra di voi.

GIOVARA Massimo
Credo che su questi fatti da lei citati si possa essere di opinioni diverse; eravamo di
opinioni diverse prima delle elezioni e lo siamo anche adesso. La risposta è no, non è
una vendetta su una persona e mi pare che lo dimostri tutta l'attività della Giunta in
questo periodo; lei stesso ha citato una continuità, quindi o si cita la continuità o non
la si cita, o siamo in rottura o non lo siamo. Lei ha detto che questa è una foglia di
fico, ma immaginiamo se un comparto così strategico come quello della cultura può
essere una foglia di fico.
Per quanto riguarda la capacità di attrarre sponsor privati, vorrei sottolineare che tra
gli sponsor privati che ha attratto la Fondazione per la Cultura ci sono SMAT, IREN,
Poste Italiane e Intesa Sanpaolo; penso che il Comune di Torino sia in grado di
attrarre questi sponsor anche senza la Fondazione per la Cultura e lo pensa anche
Chiara Appendino, così come l'Assessore alla Cultura e tutti i Consiglieri di questa
maggioranza votata dai cittadini.
Vorrei aggiungere che, se noi siamo omologati al "sistema Torino", mi aspetto che il
Consigliere Ricca ci faccia un'opposizione su questo argomento, ma non il Partito
Democratico, perché dovreste essere contenti se siamo in continuità e dovreste dire
che va tutto bene. Il problema è che i vostri interventi continuano a essere uguali,
identici e costanti. I cittadini capiscono che questi interventi non sono costruttivi, ma
puramente strumentali; più andiamo avanti, noi che siamo dei poveri ignoranti, più
impariamo e iniziamo a capire come funziona questa strategia.
Poco fa - esco brevemente dall'argomento - siete intervenuti sulle due imbarcazioni,
dicendo in continuazione che non è sicuramente colpa della Sindaca Appendino, ma
allora perché fate gli interventi se non volete incolpare la Sindaca Appendino? I
cittadini non sono così deficienti e capiscono questo metodo opaco di fare politica,
dicendo una cosa, ma non dicendola, dicendo una cosa e facendo finta di dirne
un'altra; si tratta di un modo di fare che ho incontrato costantemente nei salotti
torinesi in questi venti anni e lo sanno anche i cittadini. Lo sapranno sempre di più,
mano a mano che noi impareremo a fare politica molto meglio di quanto la stiamo
facendo adesso, proprio grazie alla vostra opposizione strumentale.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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