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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Novembre 2016 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2016-05001
"STATO DELLA RICOGNIZIONE SUGLI EDIFICI SCOLASTICI COMUNALI" PRESENTATA DAL CONSIGLIIERE TRESSO IN DATA 7 NOVEMBRE 2016.
Interventi
"Stato della ricognizione sugli edifici scolastici comunali"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201605001/002, presentata in
data 7 novembre 2016, avente per oggetto:

"Stato della ricognizione sugli edifici scolastici comunali"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola, per la risposta, all'Assessora Patti.

PATTI Federica (Assessora)
Rispetto alle tre domande che il Consigliere pone, relativamente alla verifica sismica,
come previsto dalla normativa, nel 2013 si è proceduto a redigere le schede di livello
zero, che sono state poi consegnate alla Regione, per ciascun edificio scolastico. La
valutazione sismica, invece, di ordine superiore, per raggiungere un livello di
conoscenza superiore, ha necessità di eseguire indagini più approfondite che
consentano di passare all'analisi attraverso modelli ingegneristici più complessi
dell'insieme della struttura.
Pertanto, considerata l'ampiezza e la complessità del patrimonio edilizio da
analizzare - abbiamo oltre 300 scuole e le risorse economiche necessarie per ogni
edificio sarebbero circa 30.000 Euro -, nonché la difficoltà nello stabilire priorità da
evidenziare, si sono attivati contatti con il Politecnico di Torino per promuovere, in
un'ottica di collaborazione, una metodologia accessibile e sostenibile che consenta,
in tempi brevi e a costi sostenibili, di stabilire per quale edifici si rende necessario
effettuare un intervento sulla base di una scala di priorità, sia per quel che riguarda le
verifiche statiche e sismiche, sia per gli eventuali interventi necessari, evidenziatisi in
seguito alla verifica. Per cui, a fronte della fotografia che ho trovato riguardo a quelle
che erano le verifiche sismiche, abbiamo iniziato a lavorare e ad avere un contatto di
collaborazione con il Politecnico, in un'ottica di collaborazione per sveltire queste
procedure.
Per quel che riguarda, invece, la prevenzione incendi, quindi il C.P.I., il Decreto
Ministeriale del 12 maggio 2016, "Prescrizioni per l'attuazione delle vigenti
normative di prevenzione degli incendi per l'edilizia scolastica", e quello precedente,
il Decreto Legge del 30 dicembre 2015, il cosiddetto "Milleproroghe", individuano,
come termine ultimo per l'esecuzione degli interventi di adeguamento e di
prevenzione incendi nelle scuole, la data del 31 dicembre 2016, una data che, in
realtà, sta mettendo in crisi molti Comuni e non solo Torino. Rispetto a questo, io ho
incontrato il corrispettivo Assessore di Genova e incontrerò a breve quello di Napoli,
per presentare insieme una lettera che chieda al Governo di far passare una fase
transitoria, perché gli Enti Locali non riescono ad adeguarsi entro il 31 dicembre a
questa normativa.
Gli adeguamenti normativi attuati ed in corso di esecuzione da parte della Città, in
relazione anche alle limitate risorse economiche attualmente disponibili e
all'imminente scadenza normativa sopra riportata, hanno consentito solo per una
parte di edifici scolastici il completo rispetto delle prescrizioni contenute nella
normativa vigente in materia.
Le riporto lo stato attuale generale degli edifici scolastici, compresi i nidi d'infanzia,
quindi dai nidi di infanzia alle scuole medie: il 24% degli edifici scolastici ha un
C.P.I. rilasciato (C.P.I. significa Certificato Prevenzione Incendi); il 2% degli edifici
scolastici con C.P.I. rilasciato è in fase di rinnovo, proprio perché è cambiata la
normativa e in alcuni casi ci siamo trovati a dover rifare le pratiche. Il 24% degli
edifici scolastici con documentazione tecnica SCIA predisposta, è in fase di
redazione l'asseverazione edilistica ed anche impiantistica. Il 21% degli edifici
scolastici con presentazione della richiesta del C.P.I., avvenuta prima dell'entrata in
vigore del D.P.R. 151/2011. Il 29% degli edifici scolastici con interventi edili e/o
impiantistici ancora da eseguire, per i quali non sarà possibile presentare la SCIA nei
termini di legge.
Relativamente agli edifici scolastici, per i quali sono state soddisfatte solo
parzialmente le prescrizioni normative, assume e riveste particolare importanza
l'osservanza puntuale di quanto previsto dall'articolo 12 del Decreto Ministeriale del
26/08/1992, Norme di Esercizio, così come evidenziato nel Decreto in oggetto.
Pertanto, nell'ottica della indispensabile sinergia tra l'Ente Locale e le Istituzioni
scolastiche, evidenziando la preziosa collaborazione dei Dirigenti, che c'è stata
effettivamente, nello svolgimento delle attività gestionali a loro assegnate, si sta
provvedendo ad inviare alle scuole le informazioni necessarie per aggiornare la
valutazione del rischio incendio di competenza, individuando idonee misure
compensative al fine di mantenere lo stesso livello di sicurezza prescritto dalla norma
di riferimento, onde permettere il regolare proseguimento dell'attività scolastica.
Abbiamo avuto anche un incontro in Conferenza delle Autonomie, dove abbiamo
condiviso questo documento e abbiamo discusso di questa difficoltà, che non solo
noi, come Città, ci stiamo trovando ad affrontare.
Invece, per quel che riguarda il primo punto da lei evidenziato, riguardo agli
ammaloramenti, anche in quel caso stiamo procedendo a delle verifiche e, come per
l'antisismica, stiamo cercando delle collaborazioni, sempre all'interno degli attori
che abbiamo sul territorio, che ci possono offrire competenza, in un'ottica di trovare
risorse per accelerare queste necessarie analisi sugli edifici in un tempo - ci
auguriamo - di massimo uno o due anni.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Tresso. Ha cinque minuti a disposizione per il suo
intervento.

TRESSO Francesco
Ringrazio l'Assessora per la risposta. Io sono soddisfatto e la ringrazio anche di
queste informative e di sapere che ci sono dei programmi in corso anche con
l'esternalizzazione di alcuni servizi, con il Politecnico che collabora. Mi chiedo se in
questo tipo di verifiche sia possibile includere anche la possibilità di capire a che
punto sono stati considerati anche interventi di efficientamento energetico, a che
punto sono stati considerati interventi di efficientamento energetico volti ovviamente
ad efficientare e a risparmiare.
So che anche negli ultimi anni sono stati eseguiti alcuni interventi, almeno cinque mi
risultano, per cui sono state fruite risorse di bandi europei - ad esempio, la scuola
Antonelli e la scuola Marconi -, proprio per eseguire questo tipo di lavori, quindi
anche su questo mi piacerebbe avere un quadro di quelle che sono le risorse che si
intendono ritrovare, proprio per mettere a punto un quadro più organico e più
sistematico in questo tema.
Sul fatto che lei mi dica che a livello di C.P.I. il 30%, il 29% è ancora in fase di
valutazione, anche se del lavoro è stato fatto, ritengo che però - anche perché lei sa
che le categorie per il rilascio del C.P.I. dividono i tipi di edifici scolastici in cinque
classi - alcuni sono molto basilari come tipi di intervento, altri sono più organizzati,
più complessi e riguardano invece anche la messa a disposizione sia di risorse, sia di
organizzazione interna più articolata.
Comunque ritengo che il tema - che ovviamente è un tema complesso e richiede
anche investimenti ingenti - possa essere oggetto di una discussione un po' più
articolata in sede di Commissione, e a mio avviso sarà anche utile poter audire
magari i consulenti del Politecnico in modo che ci possano spiegare in che misura
stanno ottimizzando questo piano di ricognizione dal punto di vista strutturale, che
può avere riscontri sia sugli aspetti antisismici, ma, come vediamo, anche sugli
interventi di ammaloramenti, che possono essere altrettanto causa di gravi episodi.
Sono ancora recenti episodi, per quanto non così gravi come quello della Scuola
Ambrosini alla Falchera della settimana scorsa, più gravi anche se non nel Comune
di Torino, ma quello della Scuola Rodari nel Comune di Nichelino, quindi sarebbe
utile poter capire effettivamente quali siano le intenzioni della Giunta, in avvio di
mandato, per rendere più sistematico questo tipo di indagini.
Quindi, io la ringrazio. Chiedo, se possibile, che venga programmato un intervento in
Commissione, anche non a brevissimo, insomma, quando sarà noto il quadro
complessivo, anche perché ritengo che sia indispensabile questo tipo di
programmazione per poter poi dare atto a tutta una serie di misure volte alla ricerca
di finanziamenti adeguati.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Quindi, viene mandata all'attenzione della V Commissione, con l'audizione
eventualmente dei consulenti del Politecnico.
La parola all'Assessora Patti.

PATTI Federica (Assessora)
Possiamo farla congiunta insieme all'Assessora Giannuzzi, perché parte dei bandi
che sono stati fatti per l'efficientamento energetico riguardano anche lei. Volevo fare
una precisazione, nel senso che, insieme al Politecnico di Torino, è iniziata adesso
una collaborazione su una piccola parte del patrimonio e stiamo ancora concordando
i termini di come possiamo procedere, ed è mio auspicio riuscire in qualche modo ad
intessere questa collaborazione in maniera un po' più efficace, però abbiamo iniziato
questo primo rapporto, che spero si possa in qualche modo incrementare.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa per l'Aula e viene inviata in V Commissione più VI
Commissione per ulteriori approfondimenti.
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