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"Stato della ricognizione sugli edifici scolastici comunali" LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201605001/002, presentata in data 7 novembre 2016, avente per oggetto: "Stato della ricognizione sugli edifici scolastici comunali" LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) La parola, per la risposta, all'Assessora Patti. PATTI Federica (Assessora) Rispetto alle tre domande che il Consigliere pone, relativamente alla verifica sismica, come previsto dalla normativa, nel 2013 si è proceduto a redigere le schede di livello zero, che sono state poi consegnate alla Regione, per ciascun edificio scolastico. La valutazione sismica, invece, di ordine superiore, per raggiungere un livello di conoscenza superiore, ha necessità di eseguire indagini più approfondite che consentano di passare all'analisi attraverso modelli ingegneristici più complessi dell'insieme della struttura. Pertanto, considerata l'ampiezza e la complessità del patrimonio edilizio da analizzare - abbiamo oltre 300 scuole e le risorse economiche necessarie per ogni edificio sarebbero circa 30.000 Euro -, nonché la difficoltà nello stabilire priorità da evidenziare, si sono attivati contatti con il Politecnico di Torino per promuovere, in un'ottica di collaborazione, una metodologia accessibile e sostenibile che consenta, in tempi brevi e a costi sostenibili, di stabilire per quale edifici si rende necessario effettuare un intervento sulla base di una scala di priorità, sia per quel che riguarda le verifiche statiche e sismiche, sia per gli eventuali interventi necessari, evidenziatisi in seguito alla verifica. Per cui, a fronte della fotografia che ho trovato riguardo a quelle che erano le verifiche sismiche, abbiamo iniziato a lavorare e ad avere un contatto di collaborazione con il Politecnico, in un'ottica di collaborazione per sveltire queste procedure. Per quel che riguarda, invece, la prevenzione incendi, quindi il C.P.I., il Decreto Ministeriale del 12 maggio 2016, "Prescrizioni per l'attuazione delle vigenti normative di prevenzione degli incendi per l'edilizia scolastica", e quello precedente, il Decreto Legge del 30 dicembre 2015, il cosiddetto "Milleproroghe", individuano, come termine ultimo per l'esecuzione degli interventi di adeguamento e di prevenzione incendi nelle scuole, la data del 31 dicembre 2016, una data che, in realtà, sta mettendo in crisi molti Comuni e non solo Torino. Rispetto a questo, io ho incontrato il corrispettivo Assessore di Genova e incontrerò a breve quello di Napoli, per presentare insieme una lettera che chieda al Governo di far passare una fase transitoria, perché gli Enti Locali non riescono ad adeguarsi entro il 31 dicembre a questa normativa. Gli adeguamenti normativi attuati ed in corso di esecuzione da parte della Città, in relazione anche alle limitate risorse economiche attualmente disponibili e all'imminente scadenza normativa sopra riportata, hanno consentito solo per una parte di edifici scolastici il completo rispetto delle prescrizioni contenute nella normativa vigente in materia. Le riporto lo stato attuale generale degli edifici scolastici, compresi i nidi d'infanzia, quindi dai nidi di infanzia alle scuole medie: il 24% degli edifici scolastici ha un C.P.I. rilasciato (C.P.I. significa Certificato Prevenzione Incendi); il 2% degli edifici scolastici con C.P.I. rilasciato è in fase di rinnovo, proprio perché è cambiata la normativa e in alcuni casi ci siamo trovati a dover rifare le pratiche. Il 24% degli edifici scolastici con documentazione tecnica SCIA predisposta, è in fase di redazione l'asseverazione edilistica ed anche impiantistica. Il 21% degli edifici scolastici con presentazione della richiesta del C.P.I., avvenuta prima dell'entrata in vigore del D.P.R. 151/2011. Il 29% degli edifici scolastici con interventi edili e/o impiantistici ancora da eseguire, per i quali non sarà possibile presentare la SCIA nei termini di legge. Relativamente agli edifici scolastici, per i quali sono state soddisfatte solo parzialmente le prescrizioni normative, assume e riveste particolare importanza l'osservanza puntuale di quanto previsto dall'articolo 12 del Decreto Ministeriale del 26/08/1992, Norme di Esercizio, così come evidenziato nel Decreto in oggetto. Pertanto, nell'ottica della indispensabile sinergia tra l'Ente Locale e le Istituzioni scolastiche, evidenziando la preziosa collaborazione dei Dirigenti, che c'è stata effettivamente, nello svolgimento delle attività gestionali a loro assegnate, si sta provvedendo ad inviare alle scuole le informazioni necessarie per aggiornare la valutazione del rischio incendio di competenza, individuando idonee misure compensative al fine di mantenere lo stesso livello di sicurezza prescritto dalla norma di riferimento, onde permettere il regolare proseguimento dell'attività scolastica. Abbiamo avuto anche un incontro in Conferenza delle Autonomie, dove abbiamo condiviso questo documento e abbiamo discusso di questa difficoltà, che non solo noi, come Città, ci stiamo trovando ad affrontare. Invece, per quel che riguarda il primo punto da lei evidenziato, riguardo agli ammaloramenti, anche in quel caso stiamo procedendo a delle verifiche e, come per l'antisismica, stiamo cercando delle collaborazioni, sempre all'interno degli attori che abbiamo sul territorio, che ci possono offrire competenza, in un'ottica di trovare risorse per accelerare queste necessarie analisi sugli edifici in un tempo - ci auguriamo - di massimo uno o due anni. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Tresso. Ha cinque minuti a disposizione per il suo intervento. TRESSO Francesco Ringrazio l'Assessora per la risposta. Io sono soddisfatto e la ringrazio anche di queste informative e di sapere che ci sono dei programmi in corso anche con l'esternalizzazione di alcuni servizi, con il Politecnico che collabora. Mi chiedo se in questo tipo di verifiche sia possibile includere anche la possibilità di capire a che punto sono stati considerati anche interventi di efficientamento energetico, a che punto sono stati considerati interventi di efficientamento energetico volti ovviamente ad efficientare e a risparmiare. So che anche negli ultimi anni sono stati eseguiti alcuni interventi, almeno cinque mi risultano, per cui sono state fruite risorse di bandi europei - ad esempio, la scuola Antonelli e la scuola Marconi -, proprio per eseguire questo tipo di lavori, quindi anche su questo mi piacerebbe avere un quadro di quelle che sono le risorse che si intendono ritrovare, proprio per mettere a punto un quadro più organico e più sistematico in questo tema. Sul fatto che lei mi dica che a livello di C.P.I. il 30%, il 29% è ancora in fase di valutazione, anche se del lavoro è stato fatto, ritengo che però - anche perché lei sa che le categorie per il rilascio del C.P.I. dividono i tipi di edifici scolastici in cinque classi - alcuni sono molto basilari come tipi di intervento, altri sono più organizzati, più complessi e riguardano invece anche la messa a disposizione sia di risorse, sia di organizzazione interna più articolata. Comunque ritengo che il tema - che ovviamente è un tema complesso e richiede anche investimenti ingenti - possa essere oggetto di una discussione un po' più articolata in sede di Commissione, e a mio avviso sarà anche utile poter audire magari i consulenti del Politecnico in modo che ci possano spiegare in che misura stanno ottimizzando questo piano di ricognizione dal punto di vista strutturale, che può avere riscontri sia sugli aspetti antisismici, ma, come vediamo, anche sugli interventi di ammaloramenti, che possono essere altrettanto causa di gravi episodi. Sono ancora recenti episodi, per quanto non così gravi come quello della Scuola Ambrosini alla Falchera della settimana scorsa, più gravi anche se non nel Comune di Torino, ma quello della Scuola Rodari nel Comune di Nichelino, quindi sarebbe utile poter capire effettivamente quali siano le intenzioni della Giunta, in avvio di mandato, per rendere più sistematico questo tipo di indagini. Quindi, io la ringrazio. Chiedo, se possibile, che venga programmato un intervento in Commissione, anche non a brevissimo, insomma, quando sarà noto il quadro complessivo, anche perché ritengo che sia indispensabile questo tipo di programmazione per poter poi dare atto a tutta una serie di misure volte alla ricerca di finanziamenti adeguati. IMBESI Serena (Vicepresidente) Quindi, viene mandata all'attenzione della V Commissione, con l'audizione eventualmente dei consulenti del Politecnico. La parola all'Assessora Patti. PATTI Federica (Assessora) Possiamo farla congiunta insieme all'Assessora Giannuzzi, perché parte dei bandi che sono stati fatti per l'efficientamento energetico riguardano anche lei. Volevo fare una precisazione, nel senso che, insieme al Politecnico di Torino, è iniziata adesso una collaborazione su una piccola parte del patrimonio e stiamo ancora concordando i termini di come possiamo procedere, ed è mio auspicio riuscire in qualche modo ad intessere questa collaborazione in maniera un po' più efficace, però abbiamo iniziato questo primo rapporto, che spero si possa in qualche modo incrementare. IMBESI Serena (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa per l'Aula e viene inviata in V Commissione più VI Commissione per ulteriori approfondimenti. |